7 novembre 2024

Cosa vedere a Samarcanda: un viaggio tra cultura e storia

Samarcanda, una delle città più antiche del mondo, è considerata la perla dell'Uzbekistan per la bellezza dei suoi monumenti storici e la sua atmosfera affascinante.

La città dalla storia ultra millenaria è stata un crocevia di culture e civiltà che hanno permeato le sue architetture e solo guardando il monumentale Registan si rimane affascinati da cotanta bellezza.


samarcanda cosa vedere due giorni


Cosa vedere a Samarcanda in due giorni

Molti siti suggeriscono per la visita di Samarcanda due giorni e, dopo la mia esperienza, posso affermare che si potrebbe stare anche più tempo per ritagliarsi dei momenti nei quali passeggiare senza fretta.

Prima di raccontare le meraviglie da vedere che ho scoperto grazie alla brava guida Rushana, qualche cenno sulla storia della città crocevia di cultura entrata a far parte dei siti patrimonio dell'umanità UNESCO.

Samarcanda venne fondata nel VII secolo a.C. con il nome di Afrasiab e divenne un importante crocevia sulla Via della Seta. Conquistata dai Persiani e dagli Arabi, ebbe un periodo di grande sviluppò architettonico e culturale finché venne distrutta nel XIII da Gengis Khan. Fu il condottiero Amir Temur, noto come Tamerlano, suo lontano parente ad accrescere il prestigio della città che divenne la capitale dell'Impero timuride. Nel XVI secolo la capitale venne spostata dagli Uzbeki a Bukhara e per Samarcanda iniziò il declino.

Ricordo di stipulare l'assicurazione di viaggio prima della partenza per essere tutelati in caso di infortunio, malattia, smarrimento bagaglio ecc... Da tanti anni mi avvalgo di Heymondo che consiglio per la possibilità di interagire in lingua italiana e perché, in caso di necessità, le spese vengono anticipate.
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Cosa vedere a Samarcanda: primo giorno


  • Registan
  • Moschea Bibi-Khanum
  • Bazar Siyob
  • Mausoleo di Amir Temur
  • Quartiere ebraico

A Samarcanda non esiste un vero e proprio centro storico e la piazza Registan, il cui nome significa posto sabbioso, si può considerare uno dei luoghi più importanti della città i cui monumenti sono stato oggetto di importanti opere di ricostruzione.

Questo complesso architettonico comprende tre madrase, le scuole islamiche che possiamo comparare a collegi. La prima cosa che si nota è la presenza delle cupole ondulate che si trovano solo nelle architetture di Samarcanda.


madrase registan Samarcanda

Le madrase, in genere, avevano due piani ed entrando sulla sinistra si trovava la moschea e sulla destra la biblioteca mentre sul cortile interno si aprivano le aule che potevano ospitare da due a venti studenti. Al piano superiore si trovavano gli alloggi che avevano anche spazi per cucinare e salottini.


Fare un tour con una guida è indispensabile per collocare cronologicamente la realizzazione dei monumenti della città nelle complesse vicende storiche e conoscerne tutte le peculiarità. Si può optare per un tour in lingua italiana di tre ore che comprende proprio la visita del Registan

Sulla sinistra si erge la Madrasa di Ulugh Beg, il famoso astronomo nipote di Tamerlano, costruita nel XV secolo che presenta ai lati due minareti che sono stati raddrizzati dopo che furono danneggiati dal terremoto. L'iwan, ovvero il portale d'ingresso, è decorato da ornamenti con stilizzazioni geometriche.


madrasa ulugh be samarcanda

Di fronte si trova la Madrasa Sher-Dor che venne realizzata nel XVII secolo a copia della precedente, solo che sul davanti sono presenti dei mosaici che raffigurano una tigre, simbolo della conoscenza, e un daino violando il divieto nell'Islam di rappresentare degli esseri viventi sugli edifici religiosi.


cortile interno Madrasa Sher-Dor  samarcanda
Cortile interno della madrasa

Al centro del complesso si trova la Madrasa Tilya-Kori del XVII secolo che è stata realizzata in un stile che si può ritrovare nella città di Bukhara. Questa fu l'ultima madrasa con un solo piano dove alloggiavano gli studenti che potevano avere dai 16 ai 36 anni; qui veniva insegnata soltanto la religione, mentre nelle altre madrase anche materie come astronomia, matematica e legge.

La madrasa svolgeva anche la funzione di moschea ed entrando si può vedere la straordinaria bellezza dei decori dorati e del soffitto, in realtà piatto, che un effetto ottico fa sembrare una cupola altissima.


moschea Madrasa Tilya-Kori samarcanda

All'esterno si possono vedere i tapchan, le tipiche panchine giganti in legno che oggi vengono utilizzate anche nelle case uzbeke e nei ristoranti.

Il complesso è visitabile pagando un biglietto che costa al momento 65.000 sum.

La sera vengono talvolta fatti degli spettacoli di luci e suoni che possono essere visti gratuitamente dalla terrazza che domina il complesso di storici edifici che sono un po' il simbolo della bellezza dell'architettura di Samarcanda.

A poca distanza si trova la Moschea Bibi-Khanum, o Bibixonim, che venne costruita nel XIV da Amir Temur per la moglie prediletta e si possono apprezzare la bellezza delle decorazioni con piastrelle blu e verdi e della cupola gigantesca.


Moschea Bibi-Khanum Samarcanda

Il complesso per la verità è costituito da tre moschee e la maggiore, gravemente danneggiata da un terremoto, non è accessibile per pericolo di crolli. Un tempo le tre moschee erano collegate da un cortile con gallerie in legno che ne facevano la più grande al mondo. I giardini sono un piacevole luogo nel quale passeggiare e immergersi in un'atmosfera che fa tornare indietro nel tempo.

L'entrata al complesso monumentale costa 40.000 sum.

A breve distanza si trova il mercato coperto Bazar Siyob dove si trova in vendita qualsiasi tipo di mercanzia: frutta, verdura, carne, formaggio, spezie, dolciumi, oggetti per la casa per finire con abiti e scarpe. In ogni città dell'Uzbekistan si può trovare pane differente e qui a Samarcanda è molto grande.


pane mercato Samarcanda

Si rimane incuriositi dalle cose più inusuali come palline di latte di mucca fermentato e salato, chiamate kurt o qurt, e dal salmone essiccato che vengono gustati come snack accompagnando la birra.


mercato Syob Samarcanda

Lungo il largo viale alberato accanto al bazar si affacciano numerosi ristoranti tipici e sale da tè dove si può fare la pausa pranzo prima di continuare la visita e più sotto trovate i miei consigli.

Attraversando la strada si giunge al quartiere ebraico dove si passeggia nel dedalo di viuzze per giungere davanti alla Gumbaz sinagoga, risalente al XIX secolo e all'hammam Dovudi costruito tra il XVIII e il XIX secolo.

Sulle vie si affacciano case a uno o due piani che si sviluppano attorno ai cortili non visibili dall'esterno, come da tradizione islamica. Spesso le case in mattoni di fango hanno soffitti in legno dipinto e decorazioni murali, come si può constatare soggiornando in strutture tradizionali.


quartiere ebraico Samarcanda

Proseguendo il cammino si attraversa un piccolo parco urbano al cui centro si erge la statua del primo presidente Islam Karimov e in una ventina di minuti a piedi si raggiunge il Mausoleo di Amir Temur che presenta una delle architetture più stupefacenti della città.

Consiglio di tornare a vederlo anche la sera quando viene sapientemente illuminato. Si possono notare l'alto minareto di 28 metri, la cupola azzurra scanalata, e le decorazioni che l'adornano e che la guida ha chiamato stalattiti per rendere bene l'idea. I decori venivano realizzati in cartapesta, oppure miscela di gesso, per renderli leggeri e migliorare l'acustica.


Mausoleo Amir Temur Samarcanda

All'interno si possono ammirare la parte inferiore rivestita di lastre di onice, nicchie con raffinati dipinti, le decorazioni realizzate con due chili di foglie d'oro e le scritte che rappresentano le sure del Corano. Si nota anche un palo con coda di cavallo a indicare che in questo posto è sepolto un santo.

In realtà Tamerlano, l'imperatore che estese il regno dal fiume Indo al Bosforo, doveva essere sepolto a Shahrisabz, ma alla sua morte nel 1405 il valico che conduceva alla città era chiuso per neve e perciò il suo corpo riposa qui accanto a quello di due figli, del suo maestro e di due nipoti tra i quali l'astronomo Ulugh Beg che portò a termine la costruzione.

La tomba di Amir Temur si riconosce per la presenza sopra di essa di un enorme blocco di giada di color verde scuro che sembra sia il più grande al mondo.

Prima della costruzione del mausoleo qui vi erano un luogo di accoglienza per i pellegrini e una madrasa e di questo complesso restano in piedi il portale d'ingresso e i minareti.


interno mausoleto amir temur Samarcanda

Questo monumento svolge un ruolo importante nell'architettura asiatica in quanto venne preso a esempio per la costruzione di altri edifici come il Taj Mahal, una delle meraviglie del mondo moderno.

Il biglietto per il mausoleo costa 40.000 sum.


Da sapere prima della partenza

Prima di partire si può leggere la storia della città nel libro Samarcanda. Un sogno color turchese di Frando Cardini oppure il racconto autobiografico Verso Samarcanda di Bernard Ollivier.

In città si possono cambiare i soldi nelle banche oppure agli uffici postali, potete chiedere alla guida di indicarveli.

Nei ristoranti e nelle biglietterie dei monumenti accettano le carte di credito, mentre negli alberghi spesso chiedono i contanti in sum, dollari oppure euro.

Tenete piccole banconote per pagare l'ingresso ai bagni che, anche nei musei, sono sempre a pagamento: si pagano 2.000 - 3.000 sum.

Al cambio attuale un euro corrisponde a circa 13.290 sum.

Se non acquistate una SIM locale per il traffico dati potete scaricare le mappe offline sull'app Maps.me.



Cosa vedere a Samarcanda: secondo giorno


  • Necropoli di Shah-i-Zinda
  • Osservatorio di Ulugh Beg
  • Museo di Afrasiab
  • Centro artigianale Konigil
  • Teatro El Merosi

La maggior parte dei luoghi di interesse che consiglio di visitare il secondo giorno si trova un poco fuori dal centro e perciò è bene utilizzare un mezzo di trasporto per raggiungerli, ma ancor meglio avvalersi di un servizio di guida come avevo già suggerito.

La giornata può iniziare con la visita alla necropoli di Shah-i-Zinda, nome che significa in persiano Re vivente, ed è legata alla leggenda seconda la quale Qutham ibn Abbas, un cugino di Maometto, sia sepolto qui.


complesso Shah-i-ZindaSamarcanda

Appena entrati, sulla sinistra si vede un posto per la preghiera al coperto e sulla destra una madrasa e una moschea.

Una leggenda vuole che bisogna esprimere un desiderio prima di salire e poi contare le scale e ricontarle quando si scende, se entrambe le volte il numero di gradini è lo stesso il desiderio diventerà realtà.


necropoli di Shah-i-Zinda Samarcanda

Il complesso è diviso in tre zone e comprende una serie di edifici religiosi e di mausolei che vanno dal IX al XIX secolo disposti dai più recenti ai più antichi e, dopo aver ascoltato le spiegazioni della guida, consiglio di entrare in ciascuno per ammirare splendidi decori.

Da fuori questi mausolei sono favolosi con le maioliche disposte con differenti tecniche: i più recenti con la tecnica dello scolpito che le fa assomigliare a dei ricami.

Il gruppo superiore di edifici è costituito da tre mausolei uno di fronte all'altro che presentano mosaici a rilievo. Il più antico è il mausoleo di Khodja-Akhmad, risalente al 1340, di fronte al quale si trova il mausoleo di Tuman Oko, costruito dalla moglie di Amir Temur, nel XV secolo e decorato all'interno magnificamente con mosaici dorati.


mausoleo Tuman Oko samarcanda

In fondo si trova il mausoleo di Kutlug Oko, una delle mogli di Amir Temur, risalente al 1360 che all'interno è privo di decori tranne nella parte alta.

Tornando indietro, sotto al passaggio coperto si può vedere la porta del XV secolo, in olmo e avorio, appartenente al minareto risalente all'XI secolo. Questo è il complesso di Kusam Ibn Abbas costruito tra l'XI e il XII secolo per uno dei primi missionari della religione islamica in Asia centrale, nonché cugino del profeta Maometto, che divenne perciò luogo di pellegrinaggio.

Il complesso è costituito da una sala da preghiera, una moschea, costruita sui resti di una precedente, e un mausoleo del quale si può apprezzare la bellezza dei decori e dei dipinti che sembrano tappeti. Nella parte superiore la terracotta è rivestita da maioliche di tante sfumature di verde e sono raffigurati disegni del paradiso.


mausoleo Kusam Ibn Abbas Samarcanda

Nella parte centrale della necropoli si trova il mausoleo di Usto Ali Nesefi che si distingue per la sua elegante forma geometrica. Venne costruito dall'architetto Ali da Nasaf negli anni '60 - '70 del XIV secolo ed è interamente rivestito da maioliche che formano disegni geometrici.


Mausoleo Usto Ali Nesefi Samarcanda

Accanto si trova un mausoleo senza attribuzione, risalente alla seconda metà del XV secolo, che è l'unico ad avere la tomba rivestita di maioliche blu con sopra versi del Corano. Entrare qui permette di comprendere come i mausolei siano di mattoni di fango successivamente rivestiti di maioliche e di pitture murarie.

Il primo gruppo del complesso di Shah-i-Zinda comprende i mausolei più recenti e si nota una struttura ottagonale del XIV secolo con pareti aperte, la cui forma richiama alle otto porte del Paradiso, dove la camera funeraria è a forma di cerchio.


mausoleo ottagonale Samarcanda

Il mausoleo di Shodi Mulk Oko, risalente al 1372, è uno degli edifici più belli per i mosaici che creano disegni fantastici. Venne costruito in onore della sorella di Amir Temur, Turkon Oko, e di sua figlia Shodi Mulk Oko.


mausoleo Shodi Mulk Oko samarcanda

Di fronte si erge il mausoleo di Shirin Bika Oka che venne costruito per la sorella da Tamerlano nel XIV secolo. All'interno i decori sono completamente differenti dagli altri in quanto sono raffigurate scene del paradiso e le pareti sembrano ricoperte da tappezzeria.


mausoleo Shirin Bika Oka Samarcanda

Scendendo le scale si nota il mausoleo a doppia cupola dell'inizio del XV secolo dedicato a Kazi Zade Rumi che fu uno scienziato e astronomo che collaborò con Ulugh Beg.

Il biglietto per il complesso costa 40.000 sum.

Su una collina si trova l'Osservatorio di Mirzo Ulugh Beg che venne costruito in soli quattro anni, partire dal 1424, per le ricerche dell'astronomo in una zona lontana dalla città e non sismica. Ulugh Beg governò la città per oltre quarant'anni: fu un sovrano pacifico e promulgatore delle arti e delle scienze.

Scavi effettuati nel 1908 hanno portato alla luce circa undici metri dell'osservatorio del quale si può vedere solo una parte del sestante. In origine, l'enorme struttura rotonda a sei piani era alta 40 metri e vi si tenevano lezioni agli studenti.

L'attiguo museo racconta la storia degli studi astronomici che portarono Ulugh Beg a scoprire 1018 stelle e in generale la storia di questa affascinante disciplina.

Il biglietto per l'osservatorio e il museo costa 40.000 sum.


museo osservatorio Ulugh Beg Samarcanda

La visita al Museo Afrasiab di Samarcanda inizia con la visione di un filmato, tradotto in italiano dal professore Andrea Gallo, che racconta la fondazione della città, che nel tempo ebbe tre cinta murarie lunghe oltre dieci chilometri, e le peculiarità del sito archeologico attiguo.

Una campagna di scavi, iniziata nel '65 e durata vent'anni, ha portato alla luce la cittadella, le fortificazioni e il palazzo del governo, risalente al VII secolo, che doveva avere più piani e almeno trenta stanze. In una di queste sono state ritrovate bellissime pitture murarie che sono state trasportate nelle sale del museo per preservarle.


pitture murarie museo samarcanda

I dipinti raffigurano iscrizioni dell'VIII secolo in sofiano, scene con delegazioni di altri regni che rendono omaggio al Re Varkhuman, posto al centro della scena, animali come elefanti, uomini a cavallo e a dorso di cammello, figure mascherate con animali sacrificali ed elementi religiosi. Su un'altra parete si vedono raffigurati l'imperatrice cinese, forse appartenente alla dinastia Tang, scene di caccia e fauna acquatica. Sull'ultima parete è rappresentato un paesaggio indiano o paradiso zoroastriano.


pitture murarie museo afrasiab samarcanda

Nelle sale del museo di Afrasiab, il nome originario di Samarcanda, sono esposti numerosi reperti: i resti di una grande moschea antica costruita dall'VIII al XII secolo, ossari con elementi decorativi che indicano la famiglia di appartenenza, i più antichi pezzi degli scacchi mai rinvenuti e un altare con fuoco usato dai Zoroastri che adoravano i quattro elementi.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 e il biglietto costa 25.000 sum.


reperti museo afrasiab samarcanda
Altare sacrificale e ossari

A Samarcanda è nata anche la produzione della carta e visitando il centro artigianale Konigil si possono vedere le fasi di preparazione della carta di seta nella fabbrica Meros.

Tutto il procedimento viene fatto a mano utilizzando soltanto materie prime naturali. I rami di gelso vengono fatti bollire sette ore per staccare la corteccia, mentre dal fiume Siab viene, tramite un mulino, portata l'acqua ricca di argilla che unita alla polpa di legno forma una poltiglia. Questa viene pressata, asciugata con una spazzola di peli di cavallo e lisciata con una pietra.

Questa carta ha una durata dieci volte maggiore di quella classica in quanto più resistente e non intaccata dai tarli. La visita alla cartiera costa 12.000 sum.

Nel negozio si possono acquistare oggetti realizzati in carta come borse, vasi e persino abiti, sicuramente sono idee carine per un regalo originale o come ricordo della visita.


cartiera konigil Samarcanda

Nello stesso complesso si trovano laboratori per la preparazione dei ceramiche e frantoi per ricavare l'olio per il plov, il piatto tradizionale, fatto con semi di: sesamo, cotone, lino e melone.

Per conoscere la cultura locale la sera si può assistere allo spettacolo di danza presso il teatro El Merosi, situato nella zona più moderna della città, dove viene messa in scena la storia di Samarcanda attraverso balli evocativi molto suggestivi. Per finire viene narrato come avvengono le nozze tradizionali ancora oggi con la dichiarazione degli sposi e diversi cambi di abito.

Lo spettacolo al teatro costa circa 20 euro.


spettacolo teatro El Merosi Samarcanda

Fare una visita guidata è l'occasione per conoscere curiosità sul paese e Ruxsana è stata molto esaustiva nel rispondere alla nostre domande.

Da tradizione le donne dovrebbero sposarsi poco dopo i vent'anni mentre il figlio maschio ultimogenito continua a vivere con i genitori per cui la sua sposa deve seguirlo.

Molto interessante come viene servito il tè dalla padrona di casa che lo versa tre volte nella tazza e inizia a servire prima se stessa per far vedere che non è avvelenato e poi la persona di età maggiore, se i suoi movimenti sono lenti significa che apprezza l'ospite, altrimenti se fa tutto velocemente e riempie la tazza sino all'orlo significa che non vede l'ora che l'ospite se ne vada.


tavoli tradizionali samarcanda
Nel cortile dell'albergo

Samarcanda è una città molto pulita, sicura e che si gira senza problemi anche da soli, anche se viaggiare in gruppo fa risparmiare sul prezzo del servizio guida che ritengo fondamentale per comprendere quello che si sta osservando e per conoscere curiosità su questo popolo molto ospitale.



Dove mangiare e dormire a Samarcanda

A Samarcanda la scelta di ristoranti è molto ampia e per pranzo si può optare per un pasto veloce presso uno dei locali lungo il viale che collega il Registan al bazar come la Bibikhanum Teahouse, dove ho gustato manti alla zucca, e Sayqali Samarkand Chayhana dove ho mangiato sempre ravioli alla zucca. In Uzbekistan vengono preparati i piatti freschi con ingredienti di stagione e perciò ottobre è il mese dove abbondano le zucche.


ristorante samarkand Samarcanda

Per cena si può optare per il ristorante Labi g'or che serve piatti tradizionali, soprattutto a base di carne, qui ho preso un saporito couscous di verdure, oppure il ristorante Samarkand che ha una grande sala dove si mangia ascoltando musica e ballando. Per maggiore tranquillità è meglio prenotare una saletta al piano superiore. Il menù è molto ampio e, rispetto agli altri, il locale appare molto più turistico ma lo consiglio anche per la possibilità di assaggiare i vini di produzione locale come lo Chardonnay.

Nei giorni trascorsi in città ho soggiornato al Samarkand City Center Hotel che si trova in ottima posizione per raggiungere a piedi i principali monumenti e i ristoranti. L'hotel offre il servizio navetta dall'aeroporto o dalla stazione ferroviaria. Le camere si affacciano sul cortile interno con piscina dove si trova una terrazza nella quale sorseggiare il tè accomodati sulle panche tradizionali. La mattina viene servita la colazione a buffet con molti prodotti dal dolce al salato accompagnati da frutta fresca e secca.


samarkand city center hotel Samarcanda

Ricordo di far registrare all'hotel la propria presenza e di stampare la ricevuta che potrebbe essere necessaria all'uscita dal Paese.


Escursioni da fare nei dintorni

Da Samarcanda si possono effettuare escursioni per raggiungere la zona nord del deserto dove si può dormire in una yurta, mentre da Taskent partono i tour di due giorni alla valle di Fergana, una delle zone più belle a livello paesaggistico di tutto l'Uzbekistan.


Su GetYourGuide, sito che utilizzo sovente per le prenotazioni delle attività, si trova il tour privato verso il deserto di Kizilkum, il lago Aydarkul e Nurota che termina a Bukhara o Samarcanda, e che permette di trascorrere una notte in una yurta per vivere un'esperienza unica. Cosa che ho scelto in questo viaggio in Uzbekistan.

Un'altra opzione molto gettonata è quella di fare un'escursione in giornata verso i sei laghi del Tagikistan. Il tour comprende la visita a Panjakent, una delle città più antiche dell'Asia centrale, ma ammirare i laghi incastonati tra le alte montagne è l'sperienza più bella da vivere per chi ama la natura e desidera ammirare questo sito patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Come arrivare e spostarsi in città

Samarcanda è collegata all'Italia da voli della compagnia aerea Turkish Airlines che partono da numerose città e fanno scalo a Istanbul. Si può arrivare negli aeroporti internazionali di Samarcanda e Tashkent con altre compagnie aeree, ma la durata complessiva del volo è maggiore.

In città si può girare a piedi oppure utilizzando l'app YandexGo per prenotare il taxi e poi pagare in contanti, senza necessità di contrattare il prezzo della corsa.

Samarcanda è collegata con i treni veloci alla capitale Tashkent e a Bukhara, mentre per Khiva il collegamento è garantito da altri treni e facendo il viaggio la notte nei vagoni con cuccette si ottimizzano i tempi per lo spostamento. I treni possono essere acquistati sul sito ufficiale delle ferrovie in autonomia oppure rivolgendosi a un'agenzia locale.


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