9 maggio 2023

Lerici - Tellaro: trekking verso Portesone e Barbazzano

Negli anni ho esplorato tantissime volte i sentieri sopra Lerici e questa volta ho fatto un percorso che mi ha condotto nei paesi abbandonati di Portesone e Barbazzano.

Non ho completato l'anello per tornare al punto di partenza preferendo tornare indietro col bus visto che di recente avevo percorso il sentiero Liguria che coincide in parte con questo.

A chi abita in zona consiglio di fare l'escursione aspettando una bella giornata di sole per godere della bellezza del golfo della Spezia senza la foschia o nubi che offuscano il panorama.


Lerici - Tellaro: trekking Portesone  Barbazzano
Il castello di Lerici


Escursione da Lerici a Fiascherino e Tellaro

Per compiere questa escursione si parte dalla piazza di Lerici e si sale verso La Serra per poi proseguire in direzione Zanego e scendere verso gli antichi insediamenti sopra Tellaro e Fiascherino.

Dopo la visita di Barbazzano si può risalire verso il sentiero 433 e così tornare a Lerici.

L'escursione è breve e abbastanza facile, solo alcune discese sono da compiere con attenzione per il fondo scivoloso e la presenza di foglie. Trovate su Wikiloc il percorso con tutti i dati statistici.

Itinerario: Lerici - La Serra - Zanego - Portesone - Barbazzano - Fiascherino
Sentieri: 433 - 463 - AVG (422 - 416 - 411) - 433 (SL) - 432
Lunghezza: circa 9 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 3 ore e 10 minuti (escluse le soste)
Dislivello: quota max 387 m s.l.m.

Dalla centrale Piazza Garibaldi sono salita lungo via Doria per raggiungere il primo punto panoramico sopra Lerici.

Da qui inizia il sentiero 463 che porta nella località della Serra passando per Verazzano. Si cammina su una facile mulattiera con bassi scalini e su alcuni tratti d'asfaltato senza pendenze eccessive.

Consiglio in ogni caso di calzare scarpe da trekking e abbigliamento tecnico e nello store di Amazon trovate gran parte dell'equipaggiamento che utilizzo nelle varie occasioni, brevi passeggiate o escursioni di più giorni.

In circa 25 minuti si raggiunge la frazione di Lerici e, prima di continuare la camminata, consiglio di dirigersi verso la chiesa di san Giovanni Battista dove c'è una piazzetta dalla quale ammirare la bellezza del Golfo. Si vedono davanti le isole del Tino e della Palmaria, quest'ultima è separata da uno stretto braccio di mare da Portovenere ed è una bella meta per un'escursione in giornata.


panorama Serra Lerici

Tornati indietro di pochi metri si seguono le indicazioni del sentiero AVG, l'Alta Via del Golfo, che qui coincide col sentiero 422. Il primo tratto è su una scalinata che porta alla strada cementata e quindi a quella asfaltata.

Le indicazioni sono sempre molto precise e in una curva si vede il palo che indica di proseguire sulla strada lastricata che passa tra gli ulivi e diventa un sentiero che costeggia alcuni ruderi di abitazioni.

Percorrere questi sentieri sulle colline è l'occasione per vedere vecchie case abbandonate e i muretti a secco dei campi che un tempo erano coltivati e ora sono in stato di abbandono.


ruderi sentiero AVG Lerici Montemarcello

Arrivati nuovamente sulla strada si prosegue a sinistra e subito dopo a destra iniziando la salita nel bosco. Dopo pochi metri si svolta sul sentiero 416 che è quello più diretto per raggiungere la località di Zanego.

Qui si cammina in un bel bosco su un fondo di terra e pietre e si raggiunge il punto più elevato di questo percorso dopo una salita molto graduale.

Su questo sentiero passano anche le mountain bike e perciò prestate molta attenzione.

Arrivati su uno spiazzo s'incontra il sentiero 411 sul quale si prosegue dapprima in piano e poi in discesa per raggiungere un pianoro coi poderi di aziende agricole e alcune villette.

Subito dopo si lascia la strada sterrata per scendere sul ripido sentiero che può diventare scivoloso quando è bagnato e ricoperto di foglie.


poderi sentiero avg lerici zanego

Dopo circa un'ora e mezza dalla partenza dalla Serra si arriva nella località Zanego che è un crocevia di sentieri verso Montemarcello e Ameglia.

Arrivati sulla strada asfaltata si va verso sinistra per pochi metri per scendere subito sul sentiero 433 in direzione di Tellaro.

Questo è il Sentiero Liguria che avevo percorso poco tempo fa e che ricordavo con pietre dritte che rendevano l'incedere gravoso. Allora avevo parecchi chilometri sulle gambe mentre in questa occasione l'ho trovato molto semplice, tranne per la presenza di tante foglie che rendono scivolose le pietre.

Scendendo si ammira il panorama sul golfo della Spezia e su Tellaro dove non sono scesa direttamente in paese perché volevo raggiungere i due insediamenti abbandonati.


panorama Tellaro Lerici

Sono arrivata dapprima in località Portesone per ritagliarmi del tempo per scattare fotografie delle case che sono state liberate dalla vegetazione e si possono cogliere i dettagli dei portali e degli interni fatti di piccole stanze. Qui si ammira una bellissima vista panoramica e ogni volta i colori mi sembrano differenti. Quest'oggi il mare ha assunto un colore azzurro intenso che contrasta con la vegetazione fatta di sempreverde come ulivi e lecci.


panorama golfo Spezia Portesone Lerici
Panorama da Portesone

In questa case del Portesone mancano quasi del tutto le coperture e si vedono alcuni solai in legno venuti giù. Chi ama osservare i particolari può notare come venissero posate le pietre per costruire i muri e gli archivolti di sostegno delle aperture.


ruderi Portesone Lerici

Lungo il sentiero che passa tra gli ulivi si vedono alcune case restaurate e sarebbe bello che fosse data nuova vita a questo paese abbandonato che è facile da raggiungere salendo da Tellaro.

Io ho scelto di partire da Lerici per fare una bella camminata nei boschi ma se si desidera arrivare qui si può prendere il sentiero 431 che sale dal borgo.


case portesone lerici

Proseguendo sullo stesso sentiero, dopo circa un'ora dalla partenza da Zanego, ho incontrato il sentiero numero 432 che scende a Fiascherino e raggiunge l'antico borgo fortificato di Barbazzano indicato da una segnaletica non molto visibile dal sentiero.

Tenete conto che dovete percorrere circa duecento metri.

Qui si vedono alcuni ruderi del paese che era già menzionato nel 981 in un diploma di Ottone II come crocevia tra Lerici e Val di Magra, infatti un sentiero ancora oggi arriva ad Ameglia che all'epoca apparteneva al vescovo di Luni.

Si riconosce l'antica chiesa di San Giorgio con la finestrella a forma di croce e l'arcata ogivale che per un curioso gioco di luce ho visto rischiarate dal sole. La chiesa era lunga ben 12 metri e larga 8 e all'interno erano presenti tre altari e una fonte battesimale in marmo.


ruderi chiesa Barbazzano Lerici

Barbazzano venne abbandonato nel XIV secolo a causa dell'epidemia di peste e così furono fondati più in basso i borghi di Fiascherino e Tellaro.

Grazie al taglio della vegetazione che lo aveva avvolto, oggi si possono riconoscere le spesse mura, che servivano da difesa dagli attacchi dei nemici, e tracce della torre a base quadrata che era alta 8 metri.


ruderi Barbazzano Lerici

Questo percorso tra le colline nei dintorni di Lerici fa scoprire questi antichi insediamenti e tornati a casa invoglia a cercare informazioni storiche per soddisfare la propria curiosità.

Il trekking prosegue in discesa sullo stesso sentiero che in pochi minuti raggiunge la strada asfaltata nella località di Fiascherino.


panorama Fiascherino di Lerici
Panorama sulla baia di Fiascherino

Arrivati qui si può aspettare il bus per tornare a Lerici da dove altri bus portano alla Spezia e Sarzana.

Io ho proseguito verso Tellaro fermandomi ad ammirare il panorama sopra la caletta di Fiascherino. Qui ci sono diverse scalette che conducono alle spiagge molto frequentate nella stagione estiva.


chiesa Tellaro Lerici

Avendo oltre un'ora di tempo prima dell'arrivo dell'autobus sono andata a girovagare tra le viuzze di uno dei borghi più belli d'Italia che in inverno ha un fascino particolare.

Scendendo s'incontra una terrazza panoramica vicino all'ex oratorio di Santa Maria e si arriva al porticciolo dove si erge la chiesa di San Giorgio sotto alla quale si può percorrere la passeggiata sul lungomare.

Dall'altro lato del porticciolo si arriva sulla scogliera che è uno dei punti migliori per fotografare il paese.

In inverno s'incontrano gruppi di escursionisti e pochi turisti e, rispetto alla primavera e all'estate, si gode di tanta tranquillità e perciò non posso che consigliare di visitarlo in questa stagione.


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