Il sentiero Liguria nel tratto che attraversa le meravigliose Cinque Terre segue un percorso molto panoramico che permette di visitare i paesi e di passare in mezzo ai vigneti che hanno reso celebre questa zona.
Il vecchio tracciato coincideva col sentiero Azzurro ma alcune frane hanno reso inagibile un tratto per cui è stato modificato e ora è ancora più panoramico, visto che sale verso il paese di Volastra.
Vernazza |
Sentiero Liguria: tappa 4 da Riomaggiore a Monterosso
Il sentiero Liguria va da Luni al confine con la Francia e la tappa precedente, partendo da Portovenere, giunge a Riomaggiore dando l'occasione di visitare i primi borghi delle Cinque Terre.
Appena arrivati si può girare per Riomaggiore andando alla Marina e poi prendere il treno per godersi il tramonto a Manarola visto che il percorso ufficiale non passa dal paese, a meno di non fare una deviazione che però incrementa di parecchio il dislivello.
La tappa numero 4 del sentiero Liguria inizia dalla stazione di Riomaggiore dove si sale sulla stradina asfaltata per raggiungere in pochi minuti, andando al primo bivio a sinistra, l'inizio della Via Beccara che raggiunge Manarola.
Per avere un riferimento preciso trovate la traccia di tutto il percorso che ho registrato su Wikiloc.
Inizio della Via Beccara |
Itinerario: Riomaggiore - Groppo - Volastra - Corniglia - Vernazza - Monterosso
Sentieri: 531 - 532 - 532C - 506V- strada - 586 - 587 - 592 (SVA)
Lunghezza: 14,9 km
Tempo di percorrenza: circa 6 ore (escluse le soste)
Difficoltà: EE
Questo ripido sentiero passa tra i vigneti su gradoni un po' sconnessi e di altezza diversa per cui consiglio di utilizzare subito i bastoncini per non sollecitare troppo le ginocchia.
Salendo si può ammirare la bellezza del litorale ma la mattina si è controluce per cui non si vedono bene Riomaggiore e la costa verso Portovenere.
Camminare lungo questo sentiero è l'occasione per conoscere le peculiarità del territorio. Si passa accanto e sotto alla monorotaia utilizzata per portare le cassette di uva durante la vendemmia, gli attrezzi agricoli e altro materiale usato nei vigneti e per la manutenzione dei muretti a secco.
Arrivati sul crinale si ammira la costa sino a Monterosso, il paese di arrivo di questa tappa, e la promontorio di Punta Mesco e si vedono i paesi di Corniglia e quello di Volastra che saranno tappe intermedie del percorso. Anche nei mesi autunnali si apprezza la bellezza di questa zona con il blu del mare che contrasta con le tante sfumature di verde della macchia mediterranea e delle coltivazioni.
Panorama da Costa del Corniolo |
Arrivati qui si lascia la Via Beccara, che scende a Manarola, per prosegue a destra verso Costa del Corniolo, passando in mezzo ai vigneti, per poi girare a sinistra in direzione di Groppo.
Qui ci sono alcuni cancelli che sono stati messi per impedire alla fauna selvatica di entrare nei campi coltivati e di fare danni perciò si aprono per passare e poi si richiudono.
Dopo un tratto pianeggiante si scende per poi svoltare a destra e arrivare alla strada asfaltata e al paese di Groppo dove passa il torrente che forma una piccola cascatella.
Si attraversa il piccolo paese con le case tinteggiate di caldi colori e sopra un archivolto si vede un orologio che segna la data e anche la temperatura.
Seguendo sempre il segnavia si va in direzione di Volastra che si vede davanti a noi sopra una collinetta circondata di vigneti.
Oroglogio a Groppo e veduta di Volastra |
Per arrivare ci sono due opzioni e il sentiero Liguria, secondo la traccia GPX, sale a destra passando accanto ai campi e a bellissimi alberi di ulivo che sono stati potati per rimanere bassi. Questo albero è sempreverde per cui anche nei mesi freddi le sue foglie rendono vivo il paesaggio.
La breve salita su gradoni porta alla strada provinciale sulla quale si cammina per un centinaio di metri e in cinque minuti si giunge alla chiesa di Volastra a quota 335 metri.
Questa chiesetta di Nostra Signora della Salute risale al 1200 ed è in stile romanico con una facciata adornata da archetti pensili, una bifora gotica e un'unica navata.
Si arriva a Volastra dopo un'ora e mezza dalla partenza da Riomaggiore.
Chi volesse scendere a Manarola potrà fare tutta la Via Beccara e dopo la visita del paese risalire a Volastra da un altro sentiero che ho percorso tante volte.
Da qui si prosegue verso Corniglia passando tra i vigneti in un tratto che nelle belle giornata di sole offre meravigliosi panorami sulla costa.
Dopo la località di Porciano si entra nel bosco e si deve camminare con attenzione vista la presenza di parecchi sassi sul terreno. In questa zona si raggiunge il punto più alto del percorso a quota 411 metri di altitudine.
L'ultima parte del sentiero Liguria è su un lastricato in discesa, in parte sconnesso, che può diventare scivoloso in caso di pioggia.
Si arriva a Corniglia in prossimità della Chiesa di San Pietro dopo circa un'ora e dieci da Volastra.
La chiesa risale al 1334 e la facciata è ornata da archetti pensili, che si ritrovano anche nell'abside, e lesene oltre ad avere un bel rosone in marmo di Carrara che risale al 1351. Sulla lunetta sopra il portale si vede la statua di San Pietro. L'interno è a tre navate in stile gotico romanico ligure con volta a botte con affreschi di epoca barocca.
Chiesa di San Pietro e veduta su Corniglia |
Per visitare il paese si entra nella via centrale che porta alla terrazza panoramica di Santa Maria mentre per continuare sul sentiero Liguria si prosegue dritto per arrivare sulla strada. Da qui si va in direzione di Vernazza lungo il sentiero Azzurro, denominato SVA, che da marzo a fine ottobre è a pagamento.
Le due tratte da Corniglia a Vernazza e poi verso Monterosso sono quelle dove s'incontra tante persone perché sono sentieri con poco dislivello e che collegano i borghi delle Cinque Terre.
Nella prima parte di cammina su un lastricato e poi si sale tra gli ulivi passando accanto a una rappresentazione artistica fatta di pietre, chiamata Terzo Paradiso, ispirata al progetto di Michelangelo Pistoletto.
I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Terzo Paradiso |
Si prosegue ammirando il panorama su Corniglia e il litorale e si raggiunge la località Prevo che è il punto più elevato del sentiero Azzurro, come indica anche un cartello.
In estate si può fare una sosta per gustare una granita di limone e ammirare la vista panoramica dalla terrazza del locale.
Per lunghi tratti c'è un parapetto in legno ma si deve sempre camminare con attenzione e con scarpe adatte ed è vietato l'uso di sandali o scarpe dalla suola liscia.
Io uso da tanti anni gli scarponi Kayland e consiglio questo brand che si trova spesso scontato online. Le taglie corrispondono a quelle che usiamo di solito perciò non ci sono problemi ad acquistarli senza provarli.
La parte più difficile, per chi non è abituato a fare trekking, è quella con sali e scendi e un passaggio su scalini in pietra che vedete nella foto sotto.
Questo è un altro bel punto panoramico dal quale osservare la costa verso Punta Mesco e Monterosso, immersi tra la macchia mediterranea, che saranno protagonisti della tappa successiva del sentiero Liguria in direzione Levanto.
Panorama verso Punta Mesco |
Prima di scendere a Vernazza si ammira una veduta spettacolare del paese da diversi punti e la visuale migliore è quella tra i fichi d'India vicino alla torretta in pietra.
Qui si vede il paese arroccato sullo sperone roccioso con la torre Doria e sotto a sinistra la spiaggetta che si è formata dopo l'alluvione.
Si scendono le scalinate a sinistra tra i vicoli del paese per raggiungere la via principale e si arriva qui dopo un'ora e mezza di cammino da Corniglia.
Sentiero verso Monterosso |
Visto i tanti chilometri percorsi si può fare la sosta per il pranzo nel porticciolo cogliendo l'occasione per visitare il paese.
Il sentiero prosegue verso Monterosso e, salendo, s'incontrano alcuni punti panoramici che permettono di vedere il borgo da un'altra prospettiva così da osservare il piccolo porto e la spiaggia racchiusi tra la chiesa di Santa Margherita di Antiochia e il molo.
La foto un po' in controluce non rende bene la bellezza del borgo che si vede meglio nella foto di copertina del post.
Il sentiero presenta una salita abbastanza ripida e forse questo tratto è il più impegnativo della giornata per il fondo su roccia.
Passando in mezzo alla macchia mediterranea si ammirano sempre bellissime viste panoramiche sulla scogliera che scende a strapiombo e sul litorale delle Cinque Terre.
Una sosta d'obbligo è accanto a una colonia felina dove si può versare nelle ciotole cibo ai mici e, chi si ricorda, può portare dei croccantini da lasciare per loro.
Sentiero verso Monterosso |
Si arriva nei pressi di alcune case tra i campi coltivati e qui il sentiero si restringe per cui spesso bisogna fermarsi per consentire il passaggio di chi proviene nell'altra direzione.
In questa zona s'incontrano alcuni rigagnoli d'acqua che con le piogge s'ingrossano e si passa su alcuni ponticelli per arrivare a un punto panoramico dal quale ammirare Monterosso al mare dall'alto.
Il sentiero da qui scende su scalini in pietra tra i campi, incontrando altri rigagnoli, per arrivare al promontorio di Punta Corone verso il quale si può fare una deviazione per ammirare la bellezza di questo sito naturale.
Proseguendo si raggiunge in pochi minuti il paese vecchio di Monterosso al Mare che consiglio di visitare uscendo anche un poco dalle strade del centro.
Percorrendo la passeggiata lungomare in pochi minuti si arriva nel punto finale di questa tappa che termina ufficialmente sotto la stazione dove si arriva in poco meno di due ore da Vernazza.
La spiaggia di Monterosso in inverno |
Questa quarta tappa del sentiero Liguria non è lunga e si percorre in circa sei ore, escluse le soste, ma il dislivello è di oltre 1.000 metri, sia in salita sia in discesa, per cui il giorno dopo si sentono sulle gambe.
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