Il sentiero può essere percorso da ambo le direzioni e, in ogni caso, si deve affrontare una salita nella parte iniziale, sono raccomandate calzature da trekking perché ho visto persone con i sandali e non va bene!
Veduta di Riomaggiore e della costa sino a Monterosso |
Le tappe del trekking da Riomaggiore a Portovenere
Difficoltà: E a tratti EE
Durata: 5- 5,30 ore ma dipende dalle soste e dalle deviazioni
Lunghezza: circa 13,3 Km
Sequenza sentieri: SVA - AV5T - 504 - 535 - AV5T (traccia su Wikiloc)
Sentiero Riomaggiore - Telegrafo
Dalla stazione di Riomaggiore si percorre il tunnel fino ad arrivare in paese e, da qui, si sale lungo la via centrale fino al parcheggio, per poi proseguire lungo l mulattiera che costeggia il torrente.
La mulattiera che sale verso il santuario |
Nella prima parte si sale a fianco ad alcune costruzioni e a terreni coltivati, arrivati alla strada asfaltata si attraversa e si prosegue sulla mulattiera fino alla Chiesa della Madonna di Montenero (341 metri).
Da qui si gode di un bellissimo panorama, soprattutto nelle giornate di cielo terso, su Riomaggiore e sulla costa delle Cinque Terre fino a Punta Mesco.
Si prosegue lungo il sentiero che attraversa dapprima un bosco di lecci e poi costeggia alcuni casali. Andando dritti si sale sul crinale, mentre il sentiero verso il Telegrafo gira a destra, poco dopo la deviazione verso Volastra.
Panorama sui terrazzamenti coltivati a vigneti |
Da qui il sentiero diventa per un lungo tratto abbastanza pianeggiante e, nei mesi primaverili, si viene deliziati dalla vista dei fiori che crescono spontanei.
Si giunge in località Lemmen dove si trovano l'antica chiesa dedicata a San Bernardo di Chiaravalle, patrono della Liguria, e una vasca in arenaria.
Qui si è immersi nei vigneti a terrazzamenti che caratterizzano le Cinque Terre.
L'ultimo tratto, più ripido e con alcuni punti da fare con attenzione, conduce
al Colle del Telegrafo (514 metri) dopo circa 1 ora e 20 dalla partenza
da Riomaggiore.
Qui c'è una bella pineta con alcuni punti di ristoro che è
raggiungibile con l'auto dalla strada di Biassa ed è perciò frequentata dagli
spezzini nei giorni di festa.
Questa parte del sentiero è molto larga e battuta e passa nella palestra nel
verde ma, nel fitto bosco non ci sono punti panoramici.
Sentiero Telegrafo - Schiara - Campiglia
Superata la piccola chiesetta di Sant'Antonio si prosegue lungo il sentiero Liguria in direzione di Campiglia attraversando un bosco misto.
Chiesetta di S. Antonio al telegrafo |
Si continua a destra scendendo lungo la strada asfaltata fino a incontrare una recinzione che impedisce il passaggio agli ungulati in modo che non raggiungano le zone coltivate.
Poco prima s'incontrano un ricovero in pietra, una grande posa dove i contadini poggiavano i carichi portati a spalla, come ho visto durante il viaggio in Nepal, e il Menhir del Diavolo eretto da antiche popolazioni liguri.
Si scende sulla mulattiera molto ben tenuta e immersa nel bosco di lecci fino a incontrare la deviazione per Monesteroli, piccolo paesino ormai abbandonato.
Consiglio una piccola deviazione che consente di ammirare il panorama, oltre che vedere alcuni insediamenti abitativi caratteristici. Prima è meglio informarsi delle condizioni dei sentieri (attualmente quello per Monesteroli è chiuso) che potrebbero essere interdetti, come quello per Fossola che è non è percorribile.
La scalinata monumentale di Monesteroli |
Dall'alto si vede un gruppetto di case che sembrano a picco sul mare. Si scende tra i campi con i caratteristici terrazzamenti delle Cinque Terre coltivati a vigneti.
La discesa è facilitata da gradini in sasso e offre una stupenda vista sul litorale ma al ritorno è dura!
Infatti, fatta la deviazione che richiede circa un'ora tra andata e ritorno si deve risalire e proseguire verso destra.
Tratto pianeggiante con vecchi muri a secco |
Senza fare questa deviazione il sentiero è più breve e in poco tempo si raggiunge la fontana di Nozzano, dove si può rifornirsi d'acqua, per arrivare sulla strada asfaltata che porta a Schiara.
Schiara vista dall'alto |
Si può fare nuovamente una deviazione verso questo manipolo di case, considerate però oltre un'ora tra andata e ritorno, oppure continuare fino alla curva e poi riprendere il sentiero che passa vicino a un'abitazione.
Questa parte del tracciato è piuttosto stretta e bisogna fare attenzione perché non sempre l'erba viene tagliata e si può rischiare di scivolare.
Sentiero Campiglia-Portovenere
Si arriva così nel borgo di Campiglia (405 metri) dopo circa tre ore e 30 dalla partenza. Questo borgo ha una graziosa chiesa con un bel campanile in pietra e dal piazzale si gode di una bella vista sul mare, raggiungibile con una lunga scalinata.
La Chiesa di Campiglia |
L'isola del Tino vista da Campiglia |
Seguendo i segnavia bianco e rossi si percorre un tratto di bosco e un tratto di strada che offre una veduta panoramica sulla città della Spezia.
Alla curva si prosegue a mezza costa e in due ore si giunge a Portovenere.
Il sentiero attraversa la macchia mediterranea lungo la parete del monte Castellana e offre punti panoramici notevoli dai quali si possono osservare le isole Palmaria, quella del Tino e la scogliera sottostante.
Tratto di costa con alcuni casolari |
Il sentiero è abbastanza stretto e in taluni punti passa su roccia per cui occorre fare attenzione. Dopo circa una trentina di minuti si raggiunge la zona che offre la veduta più panoramica e qui è d'obbligo la sosta per ammirare la scogliera che scende a picco sul mare.
Ad un certo punto, arrivati alla Sella di Derbi, s'incontra
nuovamente una strada, quella che dalle Grazie sale al Muzzerone, una bella palestra di roccia molto conosciuta dagli scalatori.
Qui si
può osservare nuovamente il panorama sul litorale e fermarsi nel punto ristoro
aperto in estate.
Tratto di costa con falesie: sullo sfondo le isole Palmaria e delTino |
La strada va percorsa per un tratto, si evitano solo alcune curve con delle scorciatoie nel bosco, e poi si prosegue in discesa fino a Portovenere che si ammira dall'alto in tutta la sua bellezza. La veduta sul Castello Doria e sulla Chiesa di San Pietro è fenomenale.
Castello Doria |
L'ultimo tratto è una ripida scalinata che costeggia le antiche mura del borgo e giunge nella piazza antistante la porta principale sotto la Torre Capitolare.
Consiglio la visita di quello che è uno dei paesi più caratteristici dello spezzino con le case torri fronte mare e i carruggi che salgono verso il castello e il cimitero dove è sepolto Walter Bonatti, uno degli alpinisti più grandi di tutti i tempi.
Dalla piazza del borgo, che
fa parte dei siti UNESCO assieme alle Cinque Terre, si può prendere il bus che porta alla Spezia in 30 minuti.
La città è la base perfetta per soggiornare, considerata la
presenza di alberghi di ogni categoria, per visitare le Cinque Terre in treno, e per fare numerosi percorsi di trekking
in questa zona della Liguria.
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