Uno dei trekking più panoramici è quello che sale al Monte Gomito e all'Alpe Tre Potenze per arrivare al Lago Nero.
Chi è allenato può percorrerlo dal paese ma, in alternativa, è possibile salire con la seggiovia oppure l'ovovia per evitare di fare la salita iniziale. Quando ero salita al Mottarone avevo proprio optato per fare un tratto in cabinovia.
Veduta del Lago Nero dall'Alpe Tre Potenze |
Trekking dall'Abetone al Lago Nero
Ovviamente chi viene in montagna per camminare e desidera fare una bella escursione di parecchie ore può compiere l'intero percorso con le proprie gambe.
Visto che questa zona dell'appennino tosco-emiliano, situata tra le provincie di Pistoia e Modena, è servita da molti impianti di risalita esistono diverse opzioni per arrivare al Lago Nero, soprattutto coi bambini oppure se non si è abbastanza allenati per fare un trekking troppo lungo.
Se arrivate qui in auto una buona opzione per l'alloggio è la dimora storica Torre Riva che si trova a Fiumalbo, mentre se vi spostate solo con i bus è bene prenotare nella zona centrale e l'appartamento Casa Lampo, immerso nel bosco, può essere una valida opzione.
Itinerario: Abetone - Monte Gomito - Alpe Tre Potenze - Lago Nero - Abetone
Sentieri: 00 - 100 - 104 - 102 - 86 - 13
Dislivello: quota massima 1.940 metri
Lunghezza: circa 16 Km (15 km scendendo al lago dall'Alpe Tre Potenze)
Tempo di percorrenza totale: 6 ore (escluse le soste)
Difficoltà: EE
Il sentiero 00 parte dal centro abitato dell'Abetone, a quota 1.388 metri, e sale in mezzo a una faggeta costeggiando la seggiovia che arriva al rifugio Selletta coprendo così i primi 300 metri di dislivello in circa 50 minuti.
Questo sentiero è segnalato anche come Alta Via dei Parchi e porta a Foce di Giovo.
Il primo tratto è in mezzo al bosco e perciò non offre vedute panoramiche ma, appena arrivati al rifugio, s'iniziano a vedere bellissimi scenari sulle vallate circostanti.
Da qui si prosegue lungo lo sterrato che in inverno diventa una pista da sci sino a giungere al Monte Gomito a quota 1.891.
Qui arriva l'ovovia per cui chi volesse risparmiarsi 1 ora e 30 di salita può optare per questa soluzione.
Una delle vette del Monte Gomito |
Sulla destra del rifugio Zeno Colò si può vedere una delle vette del Monte Gomito che è segnalata da una croce.
Da qui il sentiero 00 scende a sinistra costeggiando l'Alpe della Fariola per arrivare al Passo Fariola ma chi è esperto può fare la variante che passa in cresta, ma ha punti esposti che richiedono attenzione.
In passato sono salita in vette come il Pizzo d'Uccello sulle Apuane ma non ero sola, questa volta ho preferito fare un sentiero tranquillo.
Passo Fariola |
Più avanti, ugualmente, si può continuare sul sentiero 00 oppure salire ai Denti della Vecchia, lungo il sentiero 519, per raggiungere il Passo della Vecchia che è un crocevia di sentieri.
Poco più sotto si vedono gli impianti di risalita e la strada che percorre la Val di Luce che molti seguono per arrivare al lago Nero senza camminare troppo. Scendendo da qui lungo il sentiero 104 si arriva in poco tempo al lago ma chi, come me, intendesse fare un bel trekking panoramico sulle montagne dell'Abetone deve proseguire ancora lungo il sentiero 00 sino alla vetta dell'Alpe Tre Potenze a quota 1.940.
Il sentiero che sale dal Passo della Vecchia all'Alpe Tre Potenze |
Questa montagna è così chiamata perché un tempo era il confine tra il Granducato di Toscana, il Ducato di Lucca e quello di Modena. Ancora oggi percorrendo i sentieri della zona si vedono i cippi che segnavano il confine.
Da lassù il panorama è spettacolare e se si trova il cielo terso si vedono il litorale toscano, la Corsica e dall'altro lato il Monte Cimone, una delle vette più alte dell'appennino tosco-emiliano.
Guardando in basso si vedono da un lato il lago Piatto e dall'altro il lago Nero che è decisamente più scenografico.
Panorama sulla Val di Luce e il lago Piatto |
Trascorse quasi 3 ore dalla partenza dall'Abetone, dopo una meritata pausa, si può raggiungere il lago dal sentiero che scende lungo il pendio a sinistra.
Visto che non ero stanca ho preferito proseguire lungo il crinale per godermi altre prospettive e fare fotografie dei fiorellini che crescono copiosi.
Ho allungato così il tracciato di circa 1 km e arrivata a un crocevia sono ritornata verso il lago percorrendo il sentiero 100.
Sembra che le acque del lago Nero siano verdi per i riflessi della vegetazione palustrale e sicuramente è un ameno luogo dove venire a sdraiarsi e stare in mezzo alla natura, però visto che la pensano così in molti le sue rive sono molto frequentate.
Il lago si raggiunge agevolmente dalla Valle del Sestaione, dove si può lasciare l'auto, percorrendo il sentiero 104.
Qui sorge un rifugio ma attualmente servono solo vino, caffè e grappa però ci sono spazi attrezzati per fare grigliate.
In questa zona crescono copiosi i mirtilli e molte persone vengono qui a raccoglierli per fare marmellate.
Questo è il video del mio trekking ad anello al Lago Nero:
Per completare il percorso ad anello si scende lungo il sentiero 104 che dopo l'iniziale pendio corre abbastanza pianeggiante su uno sterrato pietroso.
Quasi subito si abbandona per proseguire lungo il sentiero 102 che passa sempre in mezzo al bosco che alterna tratti di faggeta ad altri con piante di queste zone come il larice, il pino e l'abete.
Sotto gli alti alberi la luce è poca ma si viene piacevolmente protetti dal sole dalle loro fronde.
Oltrepassata la parete attrezzata per i rocciatori, il balzo di Peppone, si giunge a un primo bivio che indica a sinistra un belvedere. Per curiosità sono andata a vedere come fosse ma offre un panorama sul bosco e, dopo le vedute dalla vetta, penso si possa evitare.
Si prosegue quindi sempre verso il basso e pochi metri dopo s'incontra un bivio ben segnalato che indica il sentiero 86 verso l'Abetone, proseguendo dritti si arriverebbe alla località Le Regine.
Questa è praticamente una strada sterrata, che corre parallela alla sottostante provinciale, offrendo la piacevolezza della bellezza del bosco, dove non è raro trovare funghi.
La scultura Incontro con le Muse |
In località Boscolungo diventa una strada asfaltata e si prosegue nuovamente nel bosco lungo un sentiero indicato in verde col numero 13.
Questo è un sentiero artistico chiamato Percorso dell'amicizia e lungo il tracciato si vedono opere d'arte illustrate da pannelli esplicativi.
Questo percorso mi ha ricordato la Hill of Witches nella penisola di Neringa in Lituania.
In questa parte del sentiero ad anello che riporta all'Abetone s'incontrano anche alcuni fossati, in secca in questo periodo dell'anno, e dopo 2 ore dalla partenza dal lago si giunge nuovamente in paese all'altezza della seggiovia.
Il trekking all'Alpe Tre Potenze è sicuramente molto panoramico e regala soddisfazioni a chi ama percorrere i sentieri di montagna, anche senza dover fare tratti troppo impegnativi.
Il dislivello e lunghezza sono notevoli per cui bisogna essere allenati.
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