11 dicembre 2025

Guba e dintorni: guida completa su cosa vedere nel nord dell’Azerbaigian

Guba è una città dell'Azerbaigian, situata nella zona nord-orientale, e rappresenta un ottimo punto di partenza per escursioni verso Khinalug, Laza e il Parco Nazionale di Shahdag.

Proprio per questo motivo è spesso inserita nei tour di due giorni in partenza da Baku. Scopriamo insieme cosa vedere in questa regione.


cosa vedere dintorni Guba Azerbaigian


Cosa vedere a Guba in due giorni

Guba, conosciuta anche come Quba, sorge lungo il fiume Gudialchai, a circa 180 chilometri dalla capitale Baku. Durante il viaggio di andata o di ritorno, vale la pena fermarsi in alcuni luoghi di grande interesse.

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Cosa vedere in città

La città non è affascinante come Baku, ma custodisce diversi punti di interesse, in particolare le sue numerose moschee.

La più importante è la Moschea Juma, risalente al 1802, che venne progettata dall'architetto locale, Gazi Ismail. Colpisce per la sua struttura in mattoni provenienti dal villaggio di Igryg e per la grande cupola di 16 metri di diametro. In parte demolita durante l'epoca sovietica, ha riacquistato la sua funzione religiosa solo dopo l'indipendenza del Paese.


moschea juma guba azerbaigian

Durante la mia visita ho potuto ammirare le moschee solo dall'esterno: la sala di preghiera principale è riservata agli uomini e, in molti casi, è vietato scattare fotografie.

La Moschea Hajji Jafar si distingue per la sua architettura riccamente decorata, molto diversa rispetto al tipico stile sobrio dei luoghi di preghiera.


moschea Hajji Jafar guba azerbaigian

La Moschea Sakini-Khanum, completata nel 1854 dalla moglie del poeta Bakikhanov in suo onore, è costruita in mattoni rossi e sormontata da una cupola bianca in metallo, a forma di elmo sfaccettato. L'edificio, a pianta quadrata, presenta nove finestre e due portali. Poco distante si trova la Moschea Ardabil, risalente al 1895, che spicca per il rosso vivace.


moschea Sakini-Khanum Ardabil guba azerbaigian

Una delle zone più suggestive della città è il Parco Nizami, dove si trova il museo storico-etnografico. Il giardino pubblico è dedicato al poeta persiano Nizami Ganjavi, celebrato con una statua e con bassorilievi che raffigurano scene delle sue opere.


museo parco nizami guba azerbaigian

Poco distante sorge il Memoriale del Genocidio, costruito nel 2013 sul luogo in cui venne ritrovata una fossa comune risalente al 1918. La sua struttura a piramide inclinata racchiude ampie camere sotterranee. Visitato in una giornata di pioggia, rende l'atmosfera ancora più intensa e drammatica. L'ingresso è gratuito, ma è necessario registrarsi.


memoriale genocidio guba azerbaigian

Il ponte Gudialchai è l'unico rimasto dei sette costruiti nel distretto tra XVII e XIX secolo. Realizzato in mattoni e con archi imponenti, si affaccia su un'area ricca di ristoranti dove fermarsi per un pranzo o semplicemente per scattare fotografie sul fiume.


ponte Gudialchai guba azerbaigian

Attraversato il ponte pedonale, si raggiunge Qırmızı Qəsəbə: l'unico insediamento abitato esclusivamente da ebrei, al di fuori di Israele e degli Stati Uniti. Qui la comunità si stabilì nel 1731, quando cessò il divieto di possedere terre. Questo quartiere è chiamato Red Village in riferimento alle tegole rosse utilizzate come coperta sugli edifici.


red village guba azerbaigian
Sinagoga Gilaki, tomba del rabbino ed edifici del quartiere

Nel centro visite si può ritirare una mappa con i monumenti principali, tra cui le sinagoghe (sorvegliate da soldati) e il Museo degli ebrei di montagna, inaugurato nel 2020. La grande sinagoga, costruita nel 1888, ha sei cupole e 14 grandi finestre, da vicino, però, è difficile cogliere l'insieme della sua architettura. Più piccola è la sinagoga Gilaki, costruita nel 1896, ha 12 finestre, una per ogni tribù. Nella parte alta del quartiere si trova la tomba di Rabbi Ishmael, rabbino del villaggio.


sinagoga guba azerbaigian

Passeggiare per il quartiere dà l'impressione di trovarsi in una città fantasma: molte case sono abbandonate, non ci sono negozi e le strade sono spesso deserte.

Un'alternativa per visitare la zona è partecipare a un tour di un giorno da Baku che include Quba e i villaggi di montagna come Khinalug. È la soluzione ideale per chi ha poco tempo e vuole un itinerario già strutturato, senza doversi preoccupare della logistica.



Cosa vedere nei dintorni di Guba

Guba è il punto di passaggio ideale per raggiungere le montagne di Khinalug, Laza e il Parco Nazionale di Shahdag, di cui ho già parlato in altri articoli.

Nei dintorni si trova il Lago Chanlibel, molto frequentato dagli azeri nei giorni di festa per picnic, pesca o giri in barca. Avrei voluto completare la camminata attorno al lago, ma a un certo punto il sentiero era sbarrato.

Nella stessa zona si trova la spettacolare cascata di Afurdja, alta 75 metri, raggiungibile tramite un sentiero stretto che attraversa un terreno roccioso.


lago Chanlibel guba azerbaigian

Merita una sosta anche il villaggio di Hazra, nel distretto di Qusar, dove si trova il Mausoleo dello Sceicco Junaid (Sheikh Juneyd), discendente del fondatore della dinastia safavide. La struttura in mattoni ha una pianta quadrata con portali monumentali e un interno un tempo decorato con piastrelle turchesi e viola, oggi purtroppo non visitabile e in stato di abbandono.


mausoleo Sheikh Juneyd Hazra Azerbaigian

Qui siamo già vicini al confine con la Russia che si vede, oltre il fiume, percorrendo la strada in direzione di Samur dove si trova il posto di frontiera aperto, attualmente, solo ai mezzi pesanti. Ho visto una coda di chilometri di camion in attesa di disbrigare le formalità per oltrepassare il confine.


confine samur azerbaigian

Non lontano dal villaggio di Shahnazarli si possono ancora ammirare le rovine dell'antica città di Shabran. Gli scavi archeologici hanno rivelato quattro strati di costruzione di questa città di mercanti e artigiani dove venivano coniate le monete per gli Scià di Shirvan.


veduta confine azerbaigian russia

Le origini risalgono al VI secolo, ma i resti visibili appartengono soprattutto al periodo compreso tra il IX e il XIII secolo. Oggi rimangono poche rovine, ma preziose per comprendere le tecniche costruttive dell’epoca, in particolare quelle delle mura difensive.

Si distinguono edifici pubblici e residenziali, una strada lastricata, serbatoi d'acqua e una fontana. Degno di nota è un grande edificio di 270 m² con torri agli angoli, pavimento in cotto e colonne in calcare, il cui utilizzo rimane ancora un mistero per gli archeologi.


area archeologica shabran azerbaigian

Tra le bellezze naturali della zona spicca il Monte Beshbarmag, ben visibile dall'autostrada. Alle sue pendici sono sorti piccoli negozi perché molti viaggiatori si fermano a fotografarlo. Se avete tempo, vi consiglio però di salire lungo la strada sterrata e piena di sassi, da percorrere con cautela, fino in cima: avvicinandosi si apprezza meglio la sua conformazione rocciosa, che sembra una gigantesca mano con cinque dita rivolte verso il cielo (in azero besh significa "cinque" e barmaq "dito").


Monte Beshbarmag azerbaigian

La leggenda vuole che sia la mano di un colosso addormentato sotto terra. Non sorprende quindi che il luogo sia meta di pellegrinaggi: una ripida scalinata e un sentiero tra le "dita" conducono a un balcone naturale con una vista spettacolare sul Mar Caspio. Qui è tradizione gustare un tè preparato con il samovar. La salita sulla scalinata non è adatta a chi soffre di vertigini.


veduta Monte Beshbarmag Azerbaigian

Il castello Chirag Galà faceva parte del sistema difensivo di Gilgichay, insieme alle fortezze di Baku e Derbent. Venne costruito nel V secolo come torre di osservazione. In azero " " >chirag" significa lampada, un nome che richiama perfettamente la sua funzione. La fortezza, restaurata in parte nel XX secolo, conta 17 torri (una grande e 16 più piccole) da cui si poteva osservare fino a 10 chilometri di distanza.

Una delle strade più panoramiche dell'Azerbaigian parte dal 40° chilometro dell'autostrada Baku-Guba e arriva fino ad Altiaghach. Lungo il percorso si incontrano i Monti Khizi, celebri per le loro straordinarie tonalità di rosso, arancione, marrone scuro e rosa. Non a caso vengono chiamati Candy Cane Mountains, ovvero "montagne di zucchero": ricordano i paesaggi variopinti del Perù e della Cina.

La colorazione è causata dalle falde acquifere che hanno alterato lo stato di ossidazione dei composti di ferro all'interno della roccia e sono un vero spettacolo della natura.


monti khizi azerbaigian

Proseguendo si raggiunge Altiaghach, meta perfetta per chi ama le escursioni in mezzo alla natura.



Dove dormire e mangiare

Guba non invoglia a fermarsi più dello stretto necessario per la visita, mentre Qusar è una cittadina molto più tranquilla con una vasta scelta di ristoranti e alloggi.

Lungo una delle vie principali si trovano locali tipici che, nello stile azero, dispongono di tavoli in dehors chiusi per garantire maggiore privacy, disposti attorno a un giardino centrale decorato con luci.


giardino ristorante qusar azerbaigian

Non tutti i ristoranti servono alcolici, ma in alcuni si può trovare anche vino locale come al Qusar restorani che è quello che ho apprezzano in particolar modo. I piatti sono prevalentemente a base di carne, così io ho scelto zuppe di lenticchie e insalate.


piatti tipici ristorante qusar azerbaigian

Guba rimane una tappa di passaggio per raggiungere le montagne di Khinalug e di Laza di cui ho già parlato in un altro post. Se si pianifica un itinerario di più giorni, conviene alloggiare in questa zona, scegliendo senza dubbio Qusar.


veduta qusar azerbaigian

Per il pernottamento ho optato per il Fraish Air Boutique hotel: molto accogliente, con vista sulla vallata attraversata dal fiume Qusar. Le stanze, arredate in stile moderno, dispongono di riscaldamento a pavimento, davvero piacevole nelle giornate piovose e fresche.

La colazione viene servita nella sala del bar, aperto anche agli ospiti esterni, con vista.


fraish air boutique hotel qusar azerbaigian


Come arrivare a Guba

Quba si trova a circa 180 chilometri da Baku e si raggiunge in circa due ore di auto, senza considerare le soste, percorrendo la superstrada o, in alternativa, un tratto dell'autostrada a pagamento. A soli 10 chilometri da Quba si trova Qusar, facilmente raggiungibile nella stessa giornata.

Il modo più comodo per arrivare è noleggiare un'auto a Baku. La strada è asfaltata e ben tenuta, anche se in alcuni tratti può essere trafficata. Questa soluzione offre la massima libertà di fermarsi lungo il percorso, ad esempio nei pressi del Monte Beshbarmag o delle montagne colorate.


centro storico Guba azerbaigian

Per chi non vuole guidare, i taxi privati sono un'opzione pratica e veloce. È bene contrattare il prezzo in anticipo oppure affidarsi ad app di trasporto locale. Il costo è più alto rispetto ai mezzi pubblici, ma il comfort è decisamente superiore.

Dal terminal degli autobus di Baku partono bus e minibus diretti a Quba. Il viaggio dura circa 2,5–3 ore, a seconda del traffico. È l'opzione più economica, ma anche meno confortevole, soprattutto per chi viaggia con bagagli.


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