La tappa della Via Francigena che unisce Lucca ad Altopascio passa accanto ad alcuni edifici religiosi dal notevole valore storico e architettonico.
Ogni giornata svela tesori nascosti e, vista la brevità e l'assenza di dislivelli, questa si può considerare una tappa nella quale ricaricare le energie, preparandosi così ad affrontare nei giorni seguenti le incantevoli colline toscane.
Via Francigena: Lucca - Altopascio
Lucca racchiude un grande patrimonio culturale con le sue tante chiese e i musei che costudiscono opere d'arte di considerevole valore come il Volto Santo. Se non si ha avuto modo di visitarla il giorno precedente si può dedicarle la mattina e iniziare il cammino nel pomeriggio.
La segnaletica della Via Francigena conduce i pellegrini alla Porta dei Santi Gervasio e Protasio e, subito dopo, a Porta Elisa che segna l'uscita dalle mura della città toscana della quale ho raccontato in un altro post.
Itinerario: Lucca - Capannori - Porcari - Altopascio
Sentiero: VF
Lunghezza: circa 18,7 km
Difficoltà: T (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 4 ore minuti
Dislivello: quota max 26,3 m s.l.m.
Attraversata la trafficata strada statale, alla seguente rotatoria si svolta a sinistra per proseguire su Via Romana. L'uscita dalla città avviene su strade molto trafficate, ma sono sempre presenti i marciapiedi e le strisce pedonali per attraversarle in sicurezza.
Dopo circa tre chilometri dalla partenza s'imbocca via dei Paladini che passa accanto ad antichi cascinali ristrutturati per giungere nella frazione di Antraccoli. Il paese nacque attorno alla chiesa fatta costruire da una famiglia aristocratica nell'anno 777. Di questo antico edificio non rimangono tracce e dell'attuale chiesa di San Michele di Antraccoli si può apprezzare la struttura romanica risalente al XII secolo.
Dopo circa un'ora dalla partenza si raggiunge Capannori dove si può visitare il Museo Archeologico, tranne il lunedì che è il giorno di chiusura.
Nelle diverse sezioni del museo Athena si possono vedere reperti che raccontano la storia della piana di Lucca come anfore, monete e coppe risalenti all'epoca romana, oggetti legati alla civiltà contadina e alla vita dell'esploratore Carlo Piaggia.
Nel giardino del museo si trova l'installazione, chiamata "Labirinto del Pellegrino", la cui forma ricorda la conchiglia simbolo della Via Francigena. Il labirinto è fatto in legno e le fasce colorate a terra di notte s'illuminano grazie alla luce accumulata di giorno.
All'interno dell'installazione si trova un tronco di platano secolare abbattuto durante la tempesta del 2015 che l'artista Stefani Pierotti ha trasformato in scultura.
Nel centro della cittadina lucchese si erge la Pieve di San Quirico e Giulitta, costruita a partire dal 970, che venne ampliata nel XII secolo e nel 1642 con la costruzione delle due navate laterali. Della stessa epoca è il fonte battesimale, mentre risalgono all'Ottocento l'abside e il transetto decorato da Marcucci.
All'interno è presente una tela del pittore lucchese dell'Ottocento Nicolao Landucci.
La facciata della chiesa è in stile romanico, presenta decori in stile pisano-lucchese e due bassorilievi erratici. Osservando il campanile si può notare la tricomia data dalla presenza della Pietra di Guamo, dalla Pietra di Matraia e dal cotto.
Seguendo sempre la segnaletica si prosegue in direzione di Porcari dove si giunge dopo circa un'ora. Lungo questo tratto occorre fare attenzione ad attraversare la provinciale e nel camminare nell'area industriale sulla strada priva di marciapiede.
Rialzata rispetto al paese, si erge la Chiesa di San Giusto che venne costruita nel XV secolo, mentre nel 1745 vennero realizzate le tre navate e nel secolo scorso gli affreschi di Michele Marcucci.
La facciata in marmo bianco, progettata nel 1877, è in stile neomedievale e vi si aprono tre porte scolpite alla fine dell'Ottocento mentre accanto si erge il campanile.
Dal piazzale della chiesa si osserva una bella veduta sulla piana di Lucca e su Porcari.
Dal paese si prosegue lungo la strada molto trafficate e, poco dopo, sul muro dello stadio si può vedere un bel murale che raffigura il viandante della Via Francigena.
Oltrepassata una zona residenziale, si attraversa al semaforo la strada provinciale per imboccare l'unico sentiero della giornata che passa in mezzo ai vigneti e conduce a Badia Pozzeveri.
La Badia di San Pietro è un'abbazia camaldolese che per secoli fu il punto di passaggio dei pellegrini che percorrevano la tappa della Via Francigena che unisce Lucca ad Altopascio.
Da alcuni anni stanno effettuando degli scavi archeologici per portare alla luce reperti di epoca medievale che finora hanno fatto affiorare un piccolo cimitero.
La località di Pozzeveri è nominata su documenti dal 952, mentre dal 1056 si fa menzione della chiesa e dal 1086 di un monastero che riceve donazioni dai nobili porcaresi per avere il diritto di esservi sepolti. L'abbazia si arricchì grazie all'allevamento del bestiame, alle coltivazioni e alla gestione di cinque mulini sulla Pescia Minore. Nel XIV si trovò ad essere un campo di battaglia durante le guerre toscane per cui venne abbandonata e l'istituzione camaldolese venne soppressa nel 1408.
Oggi perciò si vede la chiesetta dall'esterno, cinta dalla recinzione, mentre parte dell'antico monastero è stato ristrutturato per essere adibito a ospitale per i viandanti.
L'Hospitale San Pietro è un'oasi immersa nelle campagne coltivate a vigneti e uliveti nella quale fermarsi a bere un bicchiere d'acqua e scambiare due chiacchiere con i gentilissimi ospitaleri.
Proseguendo, si cammina su strade periferiche sino a incontrare la Via Francesca Romea attraversata la quale si entra ad Altopascio dove termina la tappa della Via Francigena.
Appena entrati nella cittadina si giunge in Piazza della Magione dove si trovano il municipio e la Chiesa dei Santi Jacopo, Cristoforo ed Eligio che venne costruita nel 1100.
La chiesa originaria nel tempo ha subito notevoli interventi e nell'Ottocento venne ricostruita per volere del Granduca Pietro Leopoldo cambiandone persino l'orientamento tanto che l'edificio medievale oggi è il transetto.
Proprio la facciata laterale è la parte più bella della chiesa per il suo aspetto antico. A lato si erge il campanile in stile romanico-lucchese, costruito nel 1280, che conserva l'aspetto medioevale di fortezza.
Dietro alla chiesa si trova Piazza degli Ospitalieri dove si trova il pozzo dalla forma ottagonale. Come si capisce del nome la sua storia è legata all'Ordine Ospedaliero dei Frati di San Jacopo che dalla seconda metà dell'XI secolo accoglievano i pellegrini e fornivano assistenza medica con l'ausilio di chirurghi e medici laici. I frati vennero chiamati Cavalieri del Tau per la croce stampata sui loro mantelli che ha la forma della lettera t, tau in greco.
Risale a quell'epoca la nascita del pane di Altopascio, senza sale e preparato con un impasto particolare chiamato sconcia.
L'antico ospedale cessò le sue funzioni tra il XV e il XVI secolo quando divenne per volere della famiglia Capponi una fortezza, in seguito una fattoria.
Il borgo di Altopascio venne fondato alle metà dell'XI secolo e rimangono visibili parte delle antiche mura, inglobate nelle abitazioni, e alcune porte come quelle di San Jacopo e di San Rocco.
Il Loggiato Mediceo, costruito a partire dal 1472, si sviluppa accanto alla torre campanaria e separa Piazza Garibaldi e Piazza Ricasoli dove si trova la foresteria nella quale ho alloggiato.
Informazioni utili per organizzare la tappa
Sono presenti fontane dove rifornirsi d'acqua nei paesi e alla Badia di Pozzeveri.
Per arrivare e spostarsi si possono utilizzare i treni che fermano alle stazioni di Lucca, Porcari e Altopascio. Tutte queste località sono servite dai bus delle Autolinee Toscane.
A Lucca è possibile ritirare la credenziale al Museo della Cattedrale, al Via Francigena Entry Point e al Tourist Center Lucca, all'ostello La Salana a Capannori e all'Hotel Cavalieri del Tau ad Altopascio.
Dove dormire tra Lucca e Altopascio
A Lucca sono numerose le possibilità di alloggio e quelli dedicati ai pellegrini sono l'Ostello San Frediano, l'Ospitale di San Martino e San Giacomo, la Misericordia e il Pellegrinaio San Davino. A Capannori si può dormire all'ostello La Salana, a Porcari a Casa Marcè a 'sonno'.
A Badia Pozzeveri viene data un'ottima ospitalità, comprensiva di cena del pellegrino, all'Hospitale San Pietro mentre ad Altopascio si può alloggiare alla foresteria La Pistacchia in pieno centro.
Foresteria ad Altopascio |
Per chi desidera dormire in camere private, percorrendo per un lungo periodo un cammino ogni tanto sono necessari momenti di maggiori privacy, si possono trovare numerose alternative.
Ad Altopascio si può soggiornare all'Hotel Cavalieri del Tau, un tre stelle con camere con arredi moderni. Un'alternativa è proseguire per un altro chilometro per raggiunge a Galleno l'affittacamere Victoria dall'ottimo rapporto qualità/prezzo.
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