La tappa della Via Francigena che va da Camaiore a Lucca fa scoprire alcuni deliziosi paesi collinari di questa zona della Toscana.
Camminare lentamente è l'occasione per riscoprire zone dell'Italia che rimangono un po' fuori dalle solite rotte turistiche e per scambiare due chiacchiere con chi abita qui dalla nascita oppure con chi ha scelto di vivere in questi luoghi per la tranquillità e per il tanto verde.
Infatti, rispetto alle città e alle località più grandi, nei paesini ancora si trova gente che si riunisce nelle piazze o che passeggia attorno a casa: in campagna c'è sempre un motivo per uscire all'aria aperta.
Duomo di Lucca |
Via Francigena: Camaiore - Lucca
Il giorno precedente la tappa era terminata nella splendida Camaiore con il suo centro storico ricco di cose da vedere e con la Badia di San Pietro che racconta una lunga storia come ospitale per i pellegrini.
Si riparte dalla cittadina percorrendo Via Roma lungo la quale s'incontra la fontana del pellegrino dove rinfrescarsi nelle calde giornate estive e dove riempire la borraccia.
Seguendo sempre la precisa segnaletica, s'imbocca una strada secondaria per proseguire alternando tratti sulla carrareccia ad altri su sentiero. Si passa accanto al bozzo della canapa, una pozza d'acqua che si trova in una zona un tempo adibita alla coltivazione di questa pianta dalla quale si ricava una resistente fibra tessile.
Itinerario: Camaiore - Gualdo - Valpromaro - Piazzano - Lucca
Sentiero: VF
Lunghezza: circa 26,8 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 7 ore e 20 minuti
Dislivello: quota max 344 m s.l.m.
Poco dopo s'incontra un'area di sosta con un cartello che ricorda come il tracciato della Via Francigena segua il percorso compiuto in due anni dall'arcivescovo di Canterbury Sigeric dal suo ritorno da Roma. Ora ci vuole molto meno per percorrerlo!
Arrivati davanti alla Chiesa di Sant'Andrea Apostolo si segue la strada in salita e, ritrovata la strada provinciale, la si taglia su un sentiero che in breve conduce al paese di Montemagno dopo poco più di un'ora dalla partenza.
In questa località, sita nel comune di Camaiore, si erge la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XIII secolo dove, se aperta, si può ammirare l'affresco attribuito a Pietro da Cortona.
Proseguendo accanto a villette di recente costruzione, si sale verso il paese di Licetro per scendere in mezzo agli uliveti ammirando un bel panorama sulla vallata sottostante.
Ritrovata una carrareccia la si segue per scendere sulla strada provinciale Canipaletti dove si trova un cartello con due indicazioni: a sinistra si ritorna sulla strada provinciale raggiungendo Valpromaro dopo 2,6 chilometri, a destra si percorre il sentiero panoramico lungo 4,5 chilometri.
Consiglio la seconda opzione che porta, dopo un primo tratto su asfalto, sul sentiero nel bosco misto che termina con 128 scalini che risalgono una pineta come indicato da un cartello. Dopo circa tre ore dalla partenza, si raggiunge Gualdo, dal quale si ammira una splendida veduta sulla vallata.
Questo borgo è chiamato il paese delle fiabe per l'esibizione di artisti di strada che in estate rallegrano le vie dando vita a personaggi di favole. Percorrendo una viuzza ho visto un terrazzo abbellito da sculture raffiguranti gli animaletti delle fiabe.
Il borgo, situato nel comune di Massarosa, conserva il tipico aspetto medievale con le viuzze concentriche sulle quali si affacciano le case in pietra a vista.
Nella parte alta del paese, che è anche il punto più elevato toccato in questa tappa, si erge la chiesa dei SS. Nicolao e Giusto risalente al XVIII secolo e successivamente ampliata. Un tempo qui sorgeva il castello del quale non rimangono tracce.
Scesa la scaletta davanti al sagrato, si svolta a destra e si ritrovano le indicazioni della Via Francigena che passa su una strada sterrata lungo la via dell'acqua buona, così chiamata per la presenza di sorgive.
In breve si giunge a Valpromaro, una frazione di Camaiore, dove si erge la Chiesa di S. Martino vescovo, risalente al X - XI secolo ma ristrutturata nel secolo scorso.
Nel centro del paese si può fare una sosta alla Casa del Pellegrino, aperta tutto l'anno, per scambiare due chiacchiere e bere un caffè con gli ospitalieri volontari e con le persone di passaggio che percorrono la via a piedi o in bicicletta. Proprio qui ho conosciuto uno degli autori delle guide di Terre di Mezzo. L'ostello è un centro di aggregazione per l'intera comunità dove molti abitanti portano i prodotti del loro orto per la cena di chi vi soggiorna.
Lasciato il paese, si segue un sentiero che costeggia la strada provinciale per proseguire a destra e salire verso Piazzano. La strada passa davanti a una panchina che offre una vista panoramica sulla verde vallata. All'uscita del centro abitato si erge la chiesa di S. Frediano vescovo, molto antica, come si può constatare dall'abside, nonostante i numerosi rifacimenti.
L'ultima salita della giornata conduce al cimitero del paese da cui, volgendo indietro lo sguardo, si ammira Piazzano nella sua interezza.
Arrivata qui ho avuto il dubbio su dove proseguisse la Via Francigena in quanto da un lato la direzione indicata per le bicicletta sulla strada asfaltata sembrava andare bene anche per i pedoni, mentre dall'altro le tracce ufficiali suggerivano di seguire lo sterrato.
Così mi sono incamminata su quest'ultimo trovando più avanti un segnavia che indicava di seguire il ripido sentiero diventato sempre più impervio, invaso dalla vegetazione e ostruito da alberi caduti.
Il sentiero è più breve rispetto alla strada asfaltata, anche se per le sue condizioni costringe a rallentare. Successivamente, parlando con altri viandanti, ho avuto conferma che si trattava del percorso giusto.
In tutto questo tratto non è presente la segnaletica che si ritrova invece quando si giunge su Via delle Gavine, una strada priva di marciapiede sulla quale si prosegue per diversi chilometri.
Poco dopo si passa davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo in Contesora, situata nella località chiamata l'Ospedaletto. Come riportato in una lapide sulla facciata, la data della sua costruzione per merito di Ugolino e della moglie, risale al 1175 sotto il regno di Federico I e il papato di Alessandro III. Un tempo dall'alto lato della via si trovava l'ospedale che restò in funzione sino al 1730.
Arrivati in località San Macario in Piano, frazione di Capannori, si lascia la strada principale per proseguire su una secondaria. Prima si può visitare la Chiesa di San Jacopo Apostolo, risalente al XVII secolo, che conserva un dipinto del pittore barocco Francesco Solimena.
Trascorse circa sei ore dalla partenza si arriva a Ponte San Pietro, piccolo paese sulla riva destra del fiume Serchio, dove si erge la chiesa di San Pietro a Ponte, risalente al X secolo.
Attraversato il ponte sul quale è posta la statua di San Pietro, si segue la pista ciclopedonale all'interno del parco Fluviale del Serchio camminando per diversi chilometri tra pioppi e betulle in un ambiente ben diverso da quello incontrato nella prima parte di questa tappa.
Seguendo le indicazioni si cammina accanto alla strada asfaltata che conduce alla periferia di Lucca: anche qui la traccia GPX ha qualche discrepanza rispetto alla segnaletica, perciò ho seguito quest'ultima per arrivare davanti alla Porta di San Donato.
Dopo tanti chilometri e trascorse circa sette ore dalla partenza, si giunge davanti alle mura di Lucca e infine al Duomo di San Martino dove si può far timbrare la credenziale.
Sotto il portico romanico della cattedrale si può osservare un celebre labirinto che ha un duplice significato in quanto è un simbolo del cammino del credente verso Dio ma anche del viaggio affrontato dal pellegrino.
Lo status di pellegrini consente di accedere all'interno del duomo per la visita di una delle chiese più belle della città che conserva il monumento funebre di Ilaria del Carretto, opera di Jacopo della Quercia.
La credenziale permette di acquistare a prezzo ridotto il biglietto per il Museo della Cattedrale dove è esposto il Volto Santo, il miracoloso crocifisso ligneo, e quello per le altre chiese delle quali avevo già raccontato in un post dedicato a Lucca.
Informazioni utile per organizzare la tappa
La credenziale in questa tappa si può ritirare all'ufficio informazioni turistiche di Camaiore e all'Ostello del Pellegrino dove si può apporre anche il timbro. A Lucca è disponibile al Museo della Cattedrale, al Via Francigena Entry Point e al Tourist Center Lucca.
Lungo questa tappa le fermate utili sulle linee ferroviarie Pisa - La Spezia, Lucca - Viareggio sono Camaiore - Lido Capezzano e Lucca. La maggior parte dei paesi è raggiunta dai bus delle Autolinee Toscane.
Nella maggior parte dei centri abitati sono presenti fontane per riempire la borraccia.
Dove dormire
A Camaiore si può dormire all'Ostello del Pellegrino, ubicato nell'antico convento, che è un bellissimo luogo dove soggiornare più giorni per gli ampi spazi e il bel giardino con vista sulla Badia.
Volendo suddividere le tappe in maniera differente si può soggiornare alla Casa del Pellegrino a Valpromaro.
A Lucca sono molte le possibilità di alloggio: quelli dedicati ai pellegrini sono l'Ostello San Frediano, l'Ospitale di San Martino e San Giacomo, la Misericordia e il Pellegrinaio San Davino.
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