2 ottobre 2018

Cosa vedere a Siracusa: Ortigia e la Neapolis

[Aggiornato a ottobre 2025]

Siracusa è una città che incanta a ogni passo: tra le vie di Ortigia, il suo centro storico sull'acqua, e i dintorni ricchi di storia, c'è davvero tanto da scoprire. Servono almeno due giorni pieni per lasciarsi conquistare dalle sue bellezze, molte delle quali riconosciute Patrimonio dell'Umanità UNESCO.


Cosa vedere a Siracusa: Ortigia e la Neapolis. Lungomare di ortigia
Lungomare di Ortigia


Cosa vedere a Siracusa: l'isola di Ortigia

Partendo da Taormina, sono arrivata a Siracusa in tarda mattinata e non ho avuto dubbi: la prima tappa doveva essere l'isola di Ortigia, un luogo dal fascino unico, dove il tempo sembra essersi fermato.


Ortigia è un piccolo isolotto di appena un chilometro quadrato, collegato alla terraferma da due ponti, e rappresenta il cuore antico di Siracusa. Abitata fin dalla preistoria, conserva tracce di epoche greche, romane e normanne, oltre a splendidi edifici in tipico stile barocco siciliano.


tempio di apollo siracusa
Tempio di Apollo

Appena arrivata, mi sono trovata davanti, in un grande emiciclo, ai resti del Tempio di Apollo, risalente al VI secolo a.C.: un tempo doveva essere uno splendore, e ancora oggi lascia immaginare la grandiosità della Siracusa antica. Pensate che in origine il tempio aveva sei colonne monolitiche sulla facciata e ben 17 ai lati!


Tempio di Apollo a Siracusa
Il Tempio da un'altra prospettiva

Ho lasciato alle spalle la folla delle vie principali per perdermi tra i vicoli di Ortigia, dove ogni angolo svela scorci da fotografare.

Portali scolpiti, balconi in ferro battuto, palazzi dal fascino decadente: la pietra chiara, accarezzata dal sole, rende tutto ancora più magico.


vicolo di ortigia

Sono arrivata alla Fonte Aretusa, celebre sia per il mito che la circonda sia per la particolarità delle sue acque dolci che sgorgano dal mare.

Nel bacino semicircolare crescono eleganti papiri e nuotano anatre, ma le acque un po' stagnanti lasciano una leggera nota di delusione.


fonte aretusa ortigia

Il lungomare è un susseguirsi di ristorantini affacciati sul mare, e dalla passeggiata si scorgono il porticciolo turistico e, sulla sinistra, in fondo, il Castello Maniace che deve il nome a un condottiero bizantino. Oggi, ospita periodicamente mostre ed eventi culturali.


porticciolo di ortigia
Porticciolo di Ortigia

Fu Federico II di Svevia a far edificare il castello che vediamo oggi, anche se nel corso dei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti. L'interno è visitabile e una delle sale più affascinanti è quella con ventiquattro volte costolonate ad arco ogivale. Su molti blocchi di pietra si possono ancora leggere incisioni che indicano la cava di provenienza o il nome del lavoratore che li posò.

castello maniace ortigia

Nella piazza antistante si trova la statua alata che raffigura Ikaria, opera dello scultore polacco Igor Mitoraj.

L'opera unisce la mitologia classica a una riflessione moderna sulla fragilità umana, sospesa tra il desiderio di elevarsi e l’inevitabilità della caduta.


lungomare di ortigia
Passeggiata lungomare: in fondo si vede il Castello

Entrando nel cuore del centro storico sono arrivata in Piazza Duomo, davvero splendida: non a caso è considerata una delle piazze più belle di tutta la Sicilia.

Ortigia si può visitare assieme a una guida per approfondire la sua storia e conoscere leggende.


Piazza Duomo Ortigia
Piazza Duomo: a sinistra il Palazzo Beneventano a destra il Duomo

A catturare subito lo sguardo è il Duomo, con la sua facciata barocca risalente al XVIII secolo. La Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima fu edificata sul sito di un antico tempio greco dedicato ad Atena, e per questo all'interno si possono ammirare colonne in stile dorico incorporate alle mura. Il Duomo custodisce statue, reliquie e le spoglie di santi, martiri e nobili siracusani.


cappella ss sacramento duomo siracusa

Tra le cappelle più interessanti ci sono quella della Madonna della Neve, con un'abside bizantina-romana risalente tra il VI e l'XI secolo, e la Cappella del SS. Sacramento, a pianta ottagonale, con splendidi affreschi sulla cupola.

L'ingresso al Duomo costa attualmente 2 euro.


scorcio di piazza duomo ortigia
Scorcio di Piazza Duomo

Nella stupenda piazza del Duomo si ammirano diversi edifici storici: il Palazzo Vescovile, il Municipio, il Palazzo Beneventiano del Bosco e il Palazzo Borgia del Casale.

A un'estremità della piazza si trova la bella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dedicata alla santa patrona della città. Il suo portale barocco apre a un interno ricco di affreschi e altari che riprendono il medesimo stile.


badia di santa lucia ortigia
Chiesa di Santa Lucia della Badia

Questi non sono gli unici tesori di Ortigia: lasciarsi guidare dal caso tra i vicoli è già di per sé un piacere per gli occhi. Ogni angolo nasconde scorci sorprendenti, portali scolpiti, balconi fioriti e piccole piazzette silenziose, dove la storia si respira nell'aria e la città rivela il suo fascino più autentico.


girovagando per ortigia
Scorcio di Ortigia

Nel centro storico di Siracusa si possono visitare importanti musei, come la Galleria Regionale ospitata a Palazzo Bellomo, edificio costruito nel periodo svevo. Qui si possono ammirare dipinti bizantini e tele di importanti autori, come Antonello da Messina e Caravaggio, con il suo Seppellimento di S. Lucia.

Un altro museo di grande interesse è il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, dove sono esposti reperti che vanno dalla preistoria alla colonizzazione greca e romana, rinvenuti anche in altre zone della Sicilia, come Agrigento e Gela.


vicolo di ortigia


Dove mangiare e dormire

Non va sottovalutato neppure l'aspetto gastronomico, perché a Ortigia sono tanti ristorantini e locali dove gustare piatti deliziosi della cucina tradizionale, e non solo. Due sono le opzioni vegane al momento:

  • Just Veggie Ortigia è un locale molto carino che si trova nel cuore del centro storico. Qui ho mangiato un arancino e un ottimo cannolo siciliano.
  • MOON - Move Ortigia Out of Normality propone un'ampia selezione di piatti, dagli antipasti ai primi, passando per i "non formaggi", fino ai dolci.

just veggie ortigia

Per quanto riguarda la scelta degli alloggi, considerato che Ortigia è una ZTL, suggerirei se si arriva in auto di scegliere un albergo fuori città con parcheggio privato.

Altrimenti, la scelta può indirizzarsi verso un boutique hotel oppure un b&b del centro per vivere l'atmosfera serale dell'isola.



Cosa vedere a Siracusa: il parco delle Neapolis

Lasciata Ortigia, si può raggiungere la parte moderna di Siracusa per visitare il Parco Archeologico della Neapolis, dove è possibile ammirare i principali monumenti di epoca greca e romana.

La visita richiede circa un'ora, poiché gran parte del parco non è accessibile. È un vero peccato vederlo così trascurato: l'area potrebbe essere valorizzata molto di più con percorsi pedonali che ne consentano la piena fruizione.


veduta del parco della Neapolis
Veduta del parco dalla strada

Si può accedere al Parco Archeologico della Neapolis da due entrate diverse, ma il percorso di visita rimane sostanzialmente lo stesso.

Cartina alla mano, è consigliabile iniziare dal monumento più celebre del parco: il Teatro Greco.

Chi desidera avere maggiori informazioni sul parco può prendere parte a un tour guidato di un'ora e mezza che si svolge in lingua italiana.

Il teatro è scolpito nella roccia del colle Temenite, con una cavea divisa in 9 cunei per 67 ordini. Si ritiene risalga al II secolo a.C., anche se probabilmente esisteva già nel V secolo a.C.


teatro greco di Siracusa
Il teatro greco

Purtroppo, quando l'ho visitato, gli scalini del teatro erano ricoperti da assi di legno, usate come sedute per gli spettatori degli spettacoli che vi si svolgono. Non so se sia così tutto l'anno, ma a inizio luglio si presentava in questo modo e, perciò, non sono riuscita ad apprezzarne pienamente la bellezza. Immagino che sia molto diverso vedere il teatro con gli scalini originali in pietra, anche se all'apparato scenico mancano alcune parti, demolite dagli spagnoli per costruire le fortificazioni di Ortigia.

Sopra al teatro si trovano poi una serie di grotte, una delle quali presenta una sorgente d'acqua; questo luogo, a mio avviso, appare ancora più affascinante del teatro stesso.


grotte sopra il teatro greco di siracusa

Scendendo nuovamente nella parte bassa della Neapolis, si arriva alla zona delle Latomie, cave utilizzate per l'estrazione della pietra. Gran parte dell’area è stata scavata, e oggi resta in piedi solo uno dei piloni che sostenevano il piano originario. Nella Latomia del Paradiso, infatti, si erge un alto pinnacolo che domina lo spazio circostante.


pinnacolo nella latomia del paradiso

La zona delle Latomie non è accessibile ai visitatori, ma è possibile ammirare l'Orecchio di Dionisio, una grotta dalla forma particolare. Il nome le fu attribuito da Caravaggio che collegò la sua sagoma alla leggenda del tiranno Dionisio, il quale rinchiudeva i prigionieri per ascoltare i loro segreti grazie al fenomeno dell'eco. In realtà, la grotta, alta 23 metri, faceva parte di un antico acquedotto.


orecchio di dionisio a siracusa

La Grotta dei Cordari, all'interno del Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa, è un luogo di grande fascino. Questa cavità naturale, ricavata nella roccia calcarea, è caratterizzata da una volta sorretta da alti pilastri, circondate da una rigogliosa vegetazione di oleandri, palme e limoni. Fino agli anni Ottanta, era usata dai cordai locali, che sfruttavano l'umidità naturale per rendere i fili di canapa più elastici e resistenti.


viale alberato che conduce alle latomie nella neapolis
Viale alberato che conduce all'Orecchio di Dionisio

Più avanti si trova la Tomba di Archimede, ma non è accessibile ai visitatori. In ogni caso, si tratta probabilmente di una costruzione funeraria di epoca romana e non della vera sepoltura del matematico siracusano che, secondo le fonti, era composta da una colonna adornata da un cilindro e una sfera.

Tornando indietro, si arriva all'Ara di Ierone. Questo enorme altare dedicato a Zeus è il più grande al mondo, anche se oggi resta visibile solo la parte inferiore: la superiore, come spesso accade, è stata probabilmente riutilizzata per altre costruzioni.


ara di ierone nella neapolis

Poco più avanti si può ammirare l'anfiteatro romano che ho apprezzato più del teatro perché è rimasto quasi intatto. Risale all'epoca di Augusto, anche se fu rimaneggiato tra il III e il IV secolo d.C. La cavea ellittica, scavata quasi interamente nella roccia, si sviluppa su tre livelli e comprende spazi per l'accesso degli spettatori.

Nella parte inferiore si notano i corridoi dai quali entravano gladiatori e animali durante gli spettacoli. La struttura ricorda quella tipica degli anfiteatri romani, come il Colosseo, ma in dimensioni più ridotte. Osservandolo meglio, si percepisce come alcune parti siano rimaste intatte, mentre altre gradinate furono rifatte in epoca successiva; naturalmente, la sezione originale risulta la più affascinante.


anfiteatro di Siracusa

Nell'area della Neapolis si trova anche la Chiesa di S. Nicolò dei Cordari, sotto la quale si conserva la piscina romana, un serbatoio d'acqua utilizzato un tempo per la pulizia dell’anfiteatro.

Osservando dalla recinzione lungo la strada — dove è possibile parcheggiare comodamente — si può ammirare questa vasta area archeologica che meriterebbe maggiore cura, visto che molti spazi restano inaccessibili.

La mia visita a Siracusa, entrata a far parte dei siti UNESCO per le sue antiche vestigia e per le testimonianze dello sviluppo della civiltà mediterranea nel corso di tre millenni, si è conclusa proprio qui.

scultura Ikaria ortigia
La statua Ikaria



Cosa vedere nei dintorni

Nei dintorni di Siracusa si trovano la necropoli di Pantalica, di cui racconterò in un altro articolo, e splendidi tratti di costa, con scogliere e spiagge dove godersi il mare.

A poca distanza dalla città si trova la Grotta della Pillirina, la cui storia è legata a un amore sfortunato. Si raggiunge con una breve camminata dal varco 33 (su maps), lungo un sentiero da percorrere con scarpe chiuse. Questa zona costiera offre splendide scogliere e grotte marine, ma trovando una giornata di mare mosso ho preferito proseguire il viaggio verso sud.


grotta pillirina Siracusa

Per molti mesi all'anno è possibile fare delle gite in barca con la partenza da Ortigia, valutate volta per volta se sono presenti offerte vantaggiose:

Tra le spiagge sabbiose più conosciute ci sono quelle di Fontane Bianche, attrezzate con lidi e servizi per i bagnanti.


fontane bianche siracusa


Come arrivare e muoversi

Il modo più veloce per raggiungere Siracusa è volare all'aeroporto di Catania-Fontanarossa, a circa un'ora di auto, e da lì proseguire in auto a noleggio oppure autobus.

Consiglio di prenotare un'auto con DiscoverCars, un servizio comodo, veloce e con ottime tariffe.

L'isola di Ortigia è ZTL per cui si deve parcheggiare l'auto fuori dal centro storico. Il parcheggio del molo San Antonio è il più vicino e dispone di numerosi posti.

Chi ama viaggiare su rotaia può arrivare in treno fino a Catania o Messina e poi prendere un regionale per Siracusa. La stazione della città è ben collegata con il resto della Sicilia, rendendo semplice combinare la visita con altre tappe.

Per chi sceglie l'auto, la A18 Messina-Catania-Siracusa è la strada più veloce: comoda e panoramica, permette di godersi il viaggio e magari fare soste lungo la costa tra borghi e spiagge.

Il mio viaggio on the road è proseguito verso Noto, il cui centro storico, con i suoi colori caldi e vivaci, mi ha ricordato molto Ortigia.



8 commenti:

  1. Bellissimi luoghi! Li ho visitati proprio questa estate e sono rimasta affascinata dalla bellezza autentica di questi Luogjhi. Ortigia una perla!

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  2. A giudicare dalle fotografie che hai scattato sembrano posti davvero fantastici! Peccato poi aver letto che non tutto è stato conservato o recuperato con le dovute attenzioni

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  3. BEllissimo post, e splendida Siracusa! Sono stata a gennaio, totalmente fuori stagione, ma comunque con un sole pazzesco... L'unica pecca alla sua bellezza? TRoppo turistica e i siracusani mi sono sembrati molto meno accoglienti e "troppo sgamati" rispetto a posti meno affollati.. Che dici?

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  4. Sono stata in Sicilia ancora anni fa e che bei ricordi di Siracusa e del suo teatro! A me piace molto la storia greco-romana per cui mi ero davvero innamorata della Sicilia. Non conoscevo questa storia dell'orecchio Dioniso, molto particolare sia il posto che la leggenda!

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  5. Siracusa mi manca completamente, devo rimediare prima o poi, sembra una città semplice ma tipicamente siciliana! Un vero peccato per l'incuria del parco, è sempre triste quando ci si imbatte in luoghi lasciati così andare...

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  6. Mi hai portato alla mente i ricordi di una splendida vacanza fatta lo scorso anno. Il Castello era chiuso pure quando siamo andati noi , che coincidenza ! :)

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  7. Non sono mai stata in Sicilia, ma mi attira sempre di più. La città di Siracusa sembra una tappa davvero interessante!

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  8. Adoro la Sicilia, seppure ne abbia visto solo un piccolissimo pezzetto, certo che occorrerebbe almeno un mese di vacanza per poterla girare per bene, peccato solo per l'incuria con cui vengono spesso lasciati pezzi di storia..

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