La tappa della Via Francigena che unisce Sarzana a Massa passa per Luni, uno dei più importanti siti archeologici italiani, dal quale prende il nome la Lunigiana, una regione storica appartenente in parte a Liguria, Toscana ed Emilia.

In questa giornata si alternano tratti su strada asfaltata ad altri su sentieri e su piste ciclabili lungo un percorso sempre ben segnalato.

Duomo di Massa

Via Francigena: Sarzana - Massa

Dopo aver visitato, il giorno precedente, la città ligure di Sarzana con il bellissimo Duomo e i vicoletti animati da tanti negozi, si lascia il centro storico passando dalla Fortezza Firmafede, ricostruita nel 1487 da Lorenzo de' Medici sui ruderi di una precedente fortificazione, dove sovente si svolgono eventi.

Imboccata una mulattiera, si sale alla fortezza di Sarzanello, nota come Fortezza Castruccio, citata su documenti storici fin dall'anno 963.

Quella che si vede oggi venne terminata nel 1502 ed è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Fortezza Firmafede

Itinerario: Sarzana - Caniparola - Luni - Avenza - Massa
Sentiero: VF
Lunghezza: circa 27,9 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 7 ore e 15 minuti
Dislivello: quota max 213 m s.l.m.

Scendendo da una strada secondaria, che poco più avanti diventa un sentiero, si giunge in prossimità della ciclopedonale che costeggia il canale lunense.

Avendola trovata chiusa per lavori, ho proseguito su strade secondarie per ritrovare più avanti la segnaletica della VF che ho seguito per raggiungere Caniparola in circa un'ora dalla partenza.

Nel paese, appartenente al comune toscano di Fosdinovo, si passa accanto allo splendido arco che faceva parte di un complesso architettonico che comprendeva la piccola cappella della Madonna della Seggiola, edificata nel Cinquecento per volere della famiglia Malaspina.

Questa parte della Via Francigena coincide con il Sentiero dei Ducati, un cammino che parte da Reggio Emilia e giunge a Sarzana.

Proseguendo su strade secondarie, alcune un po' trafficate, si ritrova la ciclopedonale in località Colombiera di Molicciara sulla quale si prosegue per un lungo tratto passando accanto al canale lunense e a terreni coltivati a vigneto. Volgendo lo sguardo verso l'alto si vede Castelnuovo Magra, che amministra questa zona.

Prestando attenzione, appeso al muro di recinzione di un'abitazione si potrà vedere un quaderno sul quale apporre la propria firma come testimonianza del cammino su questo itinerario culturale europeo.

Continuando la camminata si passa accanto ai vigneti di una rinomata azienda locale per giungere all'area archeologica di Luni dopo circa due ore e mezza dalla partenza da Sarzana.

Qui il cammino compie il periplo del sito archeologico; ma, chiedendo in biglietteria, si può accedere per visitarlo, uscire dall'altro lato, e approfittarne per apporre un timbro sulla credenziale.

Il sito è aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30.

Sulla collina si vede Castelnuovo Magra

Avevo già raccontato in un post dedicato cosa vedere in questa area che si sviluppò in epoca romana come importante porto. Mettete in conto un'oretta per vedere le diverse zone che comprendono la basilica, il foro, la domus degli affreschi e il museo dove sono esposti pregevoli mosaici.

Uscendo dal lato opposto in breve si raggiunge l'anfiteatro romano di Luni che è un monumento storico ben conservato nel quale in estate si tengono concerti. L'area è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 10-00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Continuando il cammino su strade secondarie si lascia definitivamente la Liguria per entrare in Toscana e precisamente nella provincia di Carrara, città famosa per l'estrazione e la lavorazione del marmo.

Poco prima del ponticello che attraversa il torrente Parmignola s'incontra un'area di sosta abbellita da opere di street art che hanno come tematica la città di Luni e Dante Alighieri che passò da queste terre. Da qui mancano 411 chilometri per raggiungere Roma.

Seguendo un percorso poco interessante che costeggia quasi sempre la linea ferroviaria, si giunge ad Avenza in prossimità di una bella fontana in mattoni dove attingere acqua.

Un altro paio di chilometri e dopo circa quattro ore dalla partenza, si arriva al ponte sul torrente Carrione che è un bellissimo punto panoramico verso le Alpi Apuane che si trovano alle spalle della città di Avenza.

Poco dopo si può fare la sosta pranzo in prossimità della Torre di Castruccio Castracani, risalente al 1320 circa, dalla forma cilindrica accanto alla piazza dove si erge la Chiesa di San Pietro che venne ricostruita nel Seicento.

Seguendo la segnaletica si varca la porta del borgo murato medievale e si esce da Avenza passando su strade secondarie per imboccare via Forma Bassa. Alla fine della strada inizia il sentiero che sale sulla collina.

Da lassù si ammira da un versante un bel panorama sulla città e verso il promontorio del Caprione, spartiacque tra la valle del fiume Magra e il golfo della Spezia, e dall'altro versante una bella vista su Carrara e sulle Alpi Apuane che sono state per me meta di diverse escursioni.

Si segue la strada che passa in una zona coltivata a uliveti e vigneti e, arrivati sul crinale, si ammira un'ulteriore vista panoramica sulle Apuane da un lato e sul litorale toscano dall'altro.

Queste sono le colline del Candia di Massa, dove vengono prodotti un vino bianco secco DOC e un amabile DOC, e dove si cammina tra i vigneti che scendono ripidi verso la pianura.

La strada alterna parti pianeggianti ad altre in salita e il punto più elevato della tappa odierna è in prossimità di una fontanella vicino a un agriturismo.

Proseguendo sempre sulla tortuosa Via dell'Uva si scende verso il quartiere Mirteto a Massa passando accanto alla Pieve di San Vitale, immersa in un giardino con ulivi che risale al X secolo sebbene sia stata ristrutturata nel Settecento.

Arrivati su Via Foce, seguendo le indicazioni della Via Francigena, si svolta a sinistra per raggiungere il quartiere di Ortola e Borgo del Ponte dove si vede la segnaletica della Via Vandelli che avevo percorso poco tempo fa.

Dalla partenza da Avenza si raggiunge la Porta di San Martino dopo circa tre ore di cammino.

Proseguendo s'incontra la Fontana di Alberico Cybo I Malaspina che risale al 1565, poi ristrutturata nel Settecento, da dove sgorga acqua fresca anche in piena estate.

Davanti al Duomo di Massa, intitolato ai Santi Pietro e Francesco, termina questa lunga tappa della Via Francigena. La chiesa, che si erge in posizione sopraelevata rispetto al piano stradale, è del 1470 mentre la sua facciata in marmo è del 1936.

Informazioni utili per organizzare la tappa

La credenziale della Via Francigena in questa tappa si può ritirare all'albergo La Villetta a Sarzana e agli uffici dello IAT di Sarzana in piazza San Giorgio, oppure allo Scriptorium a Massa.

Nei centri abitati sono presenti fontane dove riempire la borraccia che consiglio di portare sempre nello zaino in quanto, rispetto alle bottiglie, mantiene l'acqua fresca.

Sarzana e Massa si raggiungono con i treni che percorrono la linea La Spezia - Pisa, le stazioni intermedie sono Luni, dove però fermano pochi convogli, e Avenza.

Le località sono collegate dai bus delle Autolinee Toscane e da quelli dell'ATC.

Accoglienza dei viandanti a Palazzo Nizza

Dove dormire

A Sarzana si può ricevere ospitalità presso la Parrocchia del Carmine oppure prenotare in uno dei b&b convenzionati come In Piazzetta.

Ad Avenza si può soggiornare all'Ostello Antonio Mazzi se si vuole accorciare la tappa, mentre a Massa viene consigliato l'ostello Palazzo Nizza, in pieno centro, dove far timbrare la credenziale.