Castelnuovo Magra, abbracciato dalle morbide colline della Val di Magra e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, si erge come un piccolo gioiello nel cuore della Liguria.
Sono tornata qui in occasione dell'evento "Castelnuovo Magra en plein air, Giardini e Palazzi del centro storico", iniziativa orchestrata dalle Guide Turistiche della Liguria e patrocinata dal Comune di Castelnuovo Magra.
Cosa vedere a Castelnuovo Magra
In un caldo pomeriggio estivo, la visita è iniziata dalla settecentesca Piazza Querciola, un angolo del borgo dove sono visibili i resti di un antico castello. Questo fu il palazzo signorile, voluto dal vescovo-conte Enrico da Fucecchio nel XIII secolo, poi ampliato e fortificato durante il dominio fiorentino con il Marchesato di Fosdinovo dei Malaspina. Nel 1306, proprio qui, venne siglata la Pace di Castelnuovo, un trattato storico che vide la presenza di Dante Alighieri, Procuratore dei Marchesi Malaspina dello Spino Secco, e del vescovo-conte di Luni, Antonio Nuvolone da Camilla.
Questo atto è conservato nell'Archivio di Stato alla Spezia ed è la testimonianza certa della presenza di Dante in queste terre dove viene sancita l'affermazione del potere dei Malaspina che vollero anche la distruzione del castello della Brina sopra Sarzana. Quest'area archeologica è visitabile percorrendo la Via Francigena.
Nel Cinquecento, il castello venne convertito a uso militare e fu aggiunta la torre circolare, usata come deposito di munizioni. In seguito cadde in disuso e, sino all'Ottocento, venne demolito per riutilizzare le pietre nella costruzione del paese.
Attualmente rimane ben poco dell'antico castello; la torre, visibile anche da lontano, ospita mostre ed eventi, mentre la bella piazza con alberi secolari viene utilizzata come arena estiva per spettacoli.
La vera rivelazione di quella giornata è stato il Giardino del Vescovo, situato nei pressi dei lavatoi.
Immerso nella quiete e lontano dal clamore del mondo esterno, questo spazio verde di cinquemila metri quadrati appare come un frammento di passato che si è conservato intatto. In realtà, più che un giardino, è un podere che conserva un fascino nostalgico. La sua origine si perde nel lontano 1273, come ha raccontato il Sig. Panello, quando era probabilmente una pertinenza del palazzo vescovile. Passeggiando nel podere, coltivato a uliveto dalla cantina Giacomelli che produce all'incirca 25.000 bottiglie di vermentino, si vedono filari ordinati, disposti con maestria sui terrazzamenti che sembrano tessere un mosaico verde e dorato sotto il sole di metà pomeriggio.
Sul muro di cinta si scorge quello che rimane di un affresco, ovvero un rosario che forse raffigurava la Madonna, mentre la presenza del ninfeo racconta una storia più legata al profano: nel Settecento, l'allora proprietario Sergiampietri lo fece costruire e abbellire con un roseto per dare un'aria romantica al podere. Sulla porta della piccola stanza al piano terra si può vedere persino una piramide, simbolo massonico.
In tempi recenti, fu il Generale Tognoni, uomo di cultura e raffinatezza, a iniziare la coltivazione del vigneto. Nella proprietà che gode di una bellissima veduta panoramica verso il litorale, ospitò personalità come Mario Soldati, Eugenio Montale, Gianni Brera e Veronelli.
La visita è proseguita verso il giardino dei coniugi Parrini, situato in un'area che una volta ospitava il camminamento sulle mura che cingevano il paese, trasformato in un angolo di raffinata ospitalità. Il loro giardino è impeccabilmente curato; ogni pianta e ogni fiore sono sistemati con una precisione che parla di amore per la bellezza e per l'arte del giardinaggio. I coniugi Parrini, con la loro gentilezza innata, hanno accolto i visitatori con un aperitivo delizioso, che includeva dolce allo yogurt e una rinfrescante sangria.
La guida, esperta e appassionata, ha condotto il gruppo verso il nucleo più antico del paese che viene denominato Borghetto, una zona caratterizzata da passaggi voltati e portali in arenaria e in marmo che raccontano storie di nobili famiglie e di un passato glorioso. La struttura concentrica si sviluppa attorno a Via Dante che omaggia la presenza del Sommo Vate.
Uno degli edifici più belli è il settecentesco Palazzo Amati, attualmente in restauro, che ospita l'Enoteca regionale della Liguria nelle cantine voltate. All'interno si possono vedere vasche in marmo di Carrara, che venivano utilizzate per la conservazione dell'olio d'oliva prodotto sulle colline attorno al paese, mentre sul retro si trova un giardino pensile.
Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena è stato possibile ammirare i Cartelami, sagome metalliche uniche nel loro genere, che ritraggono scene della Passione e che vengono esposti durante i Sepolcri della Settimana Santa. A differenza di altre rappresentazioni simili, comuni in Liguria e realizzate in cartone o legno, questi sono in metallo. Grazie alla Sig.ra Marta, custode delle chiavi dei luoghi sacri di Castelnuovo Magra, si è potuto osservare da vicino queste opere particolari datate tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo.
All'interno della chiesa, suddivisa in tre navate da colonne in marmo bianco, si trovano pregevoli dipinti come La crocifissione del fiammingo Peter Brueghel il Giovane, attualmente esposta al Museo diocesano di Sarzana per ragioni di sicurezza. Un altro importante dipinto è dedicato al patrono San Fedele e ambientato nel borgo antico di Castelnuovo Magra.
Sul lato destro della chiesa si trova l'oratorio dei Rossi che conserva un seicentesco crocifisso ligneo che, secondo la tradizione, venne sottratto da alcuni soldati di Castelnuovo all'esercito del Re di Francia Carlo VII.
Nella via limitrofa si erge l'oratorio dei Bianchi dove si trova un coro ligneo settecentesco.
Il territorio del Comune di Castelnuovo Magra si sviluppa lungo verdi declivi percorsi da numerose mulattiere che collegano le diverse frazioni, per cui si possono percorrere itinerari alla scoperta della Valle dei Mulini e dei vicini paesi di Ortonovo e Nicola.
Dove dormire
Castelnuovo Magra è un'ottima scelta per alloggiare e visitare anche i dintorni poiché si trova a poca distanza da molte località come Montemarcello, Lerici e la zona della Spezia e del golfo dei poeti.
In centro la Dimora Garibaldi propone spaziose camere e una terrazza con una meravigliosa veduta panoramica sulla vallata, mentre chi desidera avere una cucina a disposizione può optare per l'appartamento Bellavista.
Come arrivare nel borgo
Il casello più vicino dell'autostrada A12 Genova - Livorno è quello di Sarzana da dove si percorre la statale SS1 e, successivamente altre strade secondarie, per giungere nel borgo in una ventina di minuti.
Castelnuovo Magra è collegato a Sarzana dai bus dell'ATC che però sono poco frequenti.
Arrivando in treno le stazioni più vicine sono quelle di Sarzana e di Luni; in quest'ultima si fermano pochi convogli ma da qui si può salire in paese percorrendo un tratto della Via Francigena e antiche mulattiere.
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