Nel parco delle Cinque Terre si possono percorrere tanti sentieri verso punti panoramici dai quali ammirare il litorale da una posizione privilegiata.
Partendo da Monterosso al Mare si può salire lungo la Valle del Morione per raggiungere Colle di Gritta e il promontorio di Punta Mesco dove si ergono i ruderi dell'eremo di Sant'Antonio.
Il percorso è di tipo escursionistico, ma senza tratti esposti, e adatto a chi ha esperienza nel camminare su sentieri.
Panorama da Punta Mesco su Monterosso |
Percorso ad anello da Monterosso a Punta Mesco
I sentieri nelle Cinque Terre sono talmente tanti che a ogni uscita si può percorrere un tratto differente come spiegato in questo articolo.
Il sentiero che sale lungo la Valle del Morione è ben segnalato, ma non essendo indicato da una numerazione è un percorso poco frequentato.
Itinerario: Monterosso - Colle di Gritta - Punta Mesco - Monterosso
Sentieri:
Valle del Morione - 591 - 590 (SL - SVA)
Lunghezza: circa 8,8 km
Difficoltà:
EE (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa tre ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 466 m
s.l.m.
Arrivati alla stazione di Monterosso si percorre la passeggiata lungomare per raggiungere il centro storico e risalire lungo via Roma sino al parcheggio.
Monterosso e in fondo Punta Mesco |
Da qui non si seguono le indicazioni per il Santuario di Soviore, ma si va a sinistra per costeggiare il torrente Morione.
Risalendo la valle si passa tra gli alti muraglioni in arenaria che delimitano gli orti di limoni constatando come la natura rigogliosa abbia ormai il sopravento sull'opera dell'uomo.
Questo tratto ricorda la Valle dei Berissi nell'entroterra di Lavagna e poco più avanti si passa tra ruderi di cascine accanto a poderi incolti.
Una volta superato il secondo ponte in pietra si sale una scalinata per svoltare a destra seguendo la segnaletica che indica l'eremo.
Qui si è già in mezzo ai lecci che accompagneranno un buon tratto del cammino. Il sentiero svolta a sinistra e poco dopo s'inoltra in un bosco misto di castagni che preclude la veduta panoramica.
Proseguendo diventa meno ripido e passa tra querce per costeggiare subito dopo la recinzione che delimita un ampio uliveto che fa parte dell'eremo della Maddalena.
Questo complesso monastico fu sede di monaci benedettini, come indicato in un documento del 1244, facenti parte del monastero di S. Gerolamo della Cervara di Portofino. nel secolo successivo passò sotto la comunità di Monterosso ma nel XVIII secolo venne abbandonato.
Ora è stato ristrutturato ed è divenuto una dimora storica di pregio dove si può soggiornare per godersi la tranquillità di questo luogo che offre una straordinaria veduta panoramica.
Si prosegue sulla strada sterrata che costeggia l'uliveto e un vigneto storico dove si trova anche un grande alveare che è di vitale importanza per l'ambiente.
Arrivati sulla strada asfaltata si può ammirare dall'alto la veduta della vallata appena percorsa nella quale si scorgono tra la vegetazione i terrazzamenti tipici delle Cinque Terre.
Dopo pochi metri si giunge a Colle di Gritta a quota 330 metri di altitudine dopo circa un'ora dalla partenza.
A questo punto si seguono le indicazioni del sentiero 591 in direzione di Colla Bagari che nel primo tratto è un bel sentiero che offre alcune vedute sulla costa. Proseguendo si passa sull'altro lato del monte Molinelli ammirando così il panorama sulla vallata di Levanto e delle sue frazioni che sono state meta di un'altra escursione verso il monte Rossola.
Veduta su Levanto |
Il sentiero alterna tratti pianeggianti ad alcune salite su roccia che vanno fatte con un po' di attenzione.
Si arriva così alla Terrazza Rossini, posta sul monte omonimo, a quota 466 metri che è il punto più elevato di questo percorso ad anello. Questo è un bel punto panoramico che offre da un lato la vista su Levanto e dall'altro su Monterosso mentre si è attorniati dallo svolazzare di variopinte farfalle.
Panorama verso Monterosso |
Vista la presenza di tavoli si può fare una sosta per mangiare uno snack prima di riprendere il cammino sul sentiero che inizia a scendere su rocce serpentiniti verso Sella Bagari che si raggiunge in poco meno di un'ora da Colle di Gritta.
Questo è un crocevia di sentieri: due a destra conducono a Levanto su percorsi differenti, quello a destra in 40 minuti scende a Monterosso e quello dritto prosegue verso Punta Mesco e il sentiero SVA per Levanto.
Si prosegue su quest'ultimo camminando a mezza costa in un bosco misto per giungere sul crinale in mezzo alla macchia mediterranea con ginepro, elicriso, mirto ed euforbia.
Tralasciando varie deviazioni si prosegue in direzione di Sant'Antonio ammirando la bellezza di quest'ambiente naturale, della varietà di rocce che vanno da quelle magmatiche alle arenarie, e alcuni scorci panoramici.
Arrivati al bivio con il sentiero SVA, che coincide con il sentiero Liguria, si prosegue su un tratto su roccia un po' ripido per raggiungere un pianoro.
Da qui una breve deviazione porta ai ruderi dell'eremo di Sant'Antonio in circa 40 minuti da Sella Bagari.
L'eremo venne fondato da monaci agostiniani nel XIII secolo, ma forse già nei secoli precedenti questo luogo veniva usato come punti avvistamento poiché offre una straordinaria visuale sulla costa dalle isole dell'arcipelago della Palmaria sino a Portofino.
Il promontorio di Punta Mesco con le alte falesie è il posto più bello dal quale scattare fotografie e ammirare la costa delle Cinque Terre con Monterosso in primo piano.
Per tornare a Monterosso si segue il sentiero 590 che scende abbastanza repentinamente e offre altri punti panoramici. Gran parte della discesa è su alti scalini che possono mettere a dura prova le ginocchia per cui consiglio di utilizzare sempre le bacchette che aiutano molto ad alleggerire il carico.
L'ultima parte del percorso è sulla strada asfaltata che in pochi minuti conduce nella zona di Fegina a Monterosso dove si trovano la spiaggia del Gigante e la villa nella quale trascorreva le vacanze estive Eugenio Montale che s'ispirò alla Liguria per tante sue opere. Per scendere tenete conto circa 35 minuti di tempo.
Viste le tante deviazioni che s'incontrano lungo questo percorso si può pensare una volta arrivati a Sant'Antonio di scendere a Levanto oppure se si desidera abbreviare il cammino di tornare a Monterosso dal sentiero più breve.
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