Il modo migliore per visitare le Cinque Terre, per chi ama camminare sui sentieri, è percorrere i tanti tracciati che collegano i diversi borghi.
I sentieri più bassi offrono bellissimi panorami sul litorale e collegano direttamente i paesi, seppure si debba salire e scendere le colline.
L'AV5T, l'Alta Via delle Cinque Terre, è invece un percorso che corre sul crinale delle colline retrostanti il litorale.
Spiaggia di Monterosso al Mare |
L'Alta Via delle Cinque Terre
L'alta Via delle Cinque Terre collega Portovenere con Foce di Dosso, sopra Levanto, con un percorso che si può fare in due giornate e prosegue poi verso il Monte Zatta collegandosi con l'Alta Via dei Monti Liguri nell'entroterra di Chiavari. Il percorso completo è di 69 chilometri mentre quello sino a Foce di Dosso di 31 km, secondo i dati ufficiali.
L'itinerario che racconto va da S. Antonio, sopra La Spezia, e arriva al Termine, sulla collina che sovrasta Monterosso al Mare. Iniziando l'escursione da Portovenere bisogna considerare altre due ore e quaranta di cammino in gran parte in salita.
Visto che il percorso è abbastanza lungo sono partita da S. Antonio salendo dal sentiero 504 che parte da Pegazzano, quartiere periferico della Spezia, e che prosegue verso la località di Schiara.
Mulattiera in perfette condizioni |
Itinerario: Biassa - S. Antonio
Sentiero: 504
Dislivello: da 324 metri a 512 m s.l.m
Lunghezza: 1,39 km
Difficoltà: E
Tempo: 30 minuti
Da Biassa, paese che si può raggiungere coi bus pubblici, si sale lungo la bella mulattiera che passa nel bosco e in circa 30 minuti si arriva a S. Antonio nei pressi della chiesetta.
Questo è un crocevia di sentieri perché si può scendere nelle località costiere di Monesteroli e Schiara e s'incontra l'AV5T che arriva da Portovenere e prosegue verso il Termine.
Itinerario: S. Antonio - Termine
Sentiero: AV5T
Dislivello: altitudine max 761 m
Lunghezza: 16,3 km
Difficoltà: E
Tempo: 5 ore
La prima parte del sentiero AV5Terre è uno sterrato che passa nella palestra del verde del monte Parodi, una delle zone più frequentate dagli spezzini.
In una ventina di minuti da S. Antonio si arriva al Telegrafo, dove s'incontra la strada carrabile, e da qui si sale lungo un sentiero panoramico verso bivio Bramapane che si raggiunge con altri venticinque minuti di cammino.
Veduta dal Bivio Bramapane |
Lungo il primo tratto su una sterrata si può ammirare il panorama sul litorale delle Cinque Terre, poi ci s'inoltra nel bosco un po' a sinistra del crinale e un po' a destra verso l'entroterra.
La vista sul litorale è quasi sempre impedita dagli alberi ma il sentiero è molto bello e ben segnalato, si deve tenere come direzione quella verso Termine. I tempi di percorrenza indicati sui cartelli sono abbastanza precisi.
Lungo l'Alta Via delle Cinque Terre s'incontrano tantissimi tracciati che scendono verso i borghi e le frazioni lato mare e lato valle interna. Spesso si vedono i ruderi delle casupole un tempo usate dagli abitanti come dimora stabile o di breve periodo in occasione della raccolta dei frutti del bosco come funghi e castagne.
Madonna di Montenero sopra Riomaggiore |
Il sentiero è quasi sempre pianeggiante e facile da percorrere, tranne in pochi punti dove occorre fare attenzione perché il terreno può essere scivoloso.
Nella zona del Telegrafo e del Bivio Bramapane si può scorgere il litorale con i paesi di Riomaggiore, la chiesa della Madonna di Montenero, Volastra e Corniglia.
Fare trekking alle Cinque Terre è l'occasione per apprezzare la natura del luogo e poi godersi un po' di relax nei borghi che si possono visitare in un giorno.
Il sentiero in seguito non offre più scorci panoramici e perciò consiglio di farlo tra l'autunno e la primavera quando gli alberi sono spogli e almeno qualcosa s'intravede.
Uno dei ruderi lungo il sentiero |
Il sentiero passa tra boschi di castagni, dove nel periodo giusto si possono raccogliere funghi, lecci e tratti di macchia mediterranea con ginestre in fiore.
Consiglio di fare una brevissima deviazione per vedere il menhir del Monte Capri che è adagiato sul terreno. In questa zona se ne trovano diversi e stanno a indicare come l'area fosse abitata in epoca preistorica. Il masso, spezzato a seguito della caduta, è alto 3,8 metri ed è realizzato con una pietra differente da quelle che si trovano in loco.
Il sentiero prosegue in falsopiano per poi scendere verso Cigoletta, una bella area picnic dove si può fare sosta. Qui s'incontra il sentiero 507 che scende a San Bernardino e a Vernazza.
L'Alta Via delle Cinque Terre prosegue a destra leggermente in salita per arrivare a Malpertuso, il punto più elevato del percorso, e ridiscendere nuovamente.
Cigoletta |
Si prosegue su uno sterrato che si percorre brevemente per ridiscendere tra i lecci su un sentiero ripido che arriva sulla strada asfaltata in località Foce di Drignana. Qui s'incontra il sentiero che porta al Santuario di Nostra Signora di Reggio e quindi a Vernazza.
Il tratto nella lecceta è uno dei più ripidi e da percorrere con attenzione.
Si prosegue nuovamente nel bosco questa volta su un tratto che offre il panorama sull'entroterra, verso l'abitato di Puin, frazione del comune di Pignone.
Veduta su Puin |
Dopo altri trenta minuti di cammino si arriva alla località Termine, fine del percorso odierno sull'Alta Via delle Cinque Terre.
Itinerario: Termine - Soviore - Monterosso al MareSentieri: 591 - 509
Dislivello: altitudine da 554 a 31 metri
Lunghezza: 4,2 km
Difficoltà: E
Tempo: 1 ora e 20 minuti
Una volta arrivati in località Termine si deve scendere a Monterosso al Mare per andare a prendere il treno. Perciò si prosegue lungo il sentiero 591 che arriva a S. Antonio al Mesco passando per Soviore.
Si scende lungo la strada carrabile e a un certo punto si trova l'area di sosta con tavolini e panche e l'indicazione del sentiero 514 che arriva in paese in un'ora.
Veduta su Monterosso e in fondo Punta Mesco |
Questa è un'alternativa da considerare ma io ho proseguito lungo la strada per arrivare al Santuario della Madonna di Soviore in venti minuti da Termine.
Quando ero bambina venivo sempre qui in occasione della festività del 15 agosto. In quell'occasione si svolge la fiera.
Dopo tante ore di cammino ho fatto una pausa per visitare la chiesa che conserva diversi affreschi antichi e, grazie alle lastre sul pavimento, si possono vedere le sue fondamenta.
Questo è sempre stato un luogo di culto molto frequentato e la gente dei paesi dell'entroterra veniva qui a piedi il giorno precedente la festa e dormiva in chiesa. Abitudine che viene perpetuata dai pellegrini che percorrono tante vie come il Cammino di Santiago o la Via Francigena.
Il piazzale della chiesa è un ameno luogo e offre una superba vista sul promontorio di Punta Mesco.
Per scendere a Monterosso al Mare, uno dei borghi delle Cinque Terre, si percorre la mulattiera ombreggiata dai lecci che conserva le antiche pietre.
Il percorso per il paese è tutto in discesa e arriva proprio all'inizio del famoso borgo, mio luogo del cuore, in un'ora.
Riepilogo della mia escursione odierna: ho percorso 21,9 chilometri in sette ore di cammino.
Ovviamente si può percorrere solo un tratto dell'AV5T e scendere in uno degli altri borghi senza arrivare a Monterosso oppure partire da Portovenere e arrivare a Riomaggiore. Ho già raccontato questa escursione di mezza giornata che ho fatto diverse volte ma con itinerari alternativi.
L'Alta Via delle Cinque Terre è in ottime condizioni e ben segnalata per cui non si rischia di sbagliare percorso nei tanti crocevia che s'incontrano. Consiglio in ogni caso di scaricare la mappa GPS come buona consuetudine.
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