Preparare lo zaino è forse più difficile che preparare la valigia perché, facendo escursioni in montagna o in luoghi remoti, non si ha modo di fare acquisti se ci siamo dimenticati qualcosa, allo stesso tempo sono da evitare le cose superflue.
Io mi trovo bene nel fare una lista delle cose da mettere nello zaino che però deve essere aggiornata o variata a seconda dei percorsi che andrò a organizzare.
Panorama sul litorale delle Cinque Terre |
Cosa mettere nello zaino da trekking: gli indispensabili
Avevo già scritto come scegliere lo zaino più adatto alle proprie necessità e ora vado nel dettaglio suggerendo quali siano le cose indispensabili da portare per le escursioni di più giorni, qualsiasi siano le condizioni climatiche e le altitudini.
Queste cose possiamo considerarle una sorta di evergreen da avere sempre nello zaino.
Partendo dal presupposto che si parta con già indosso gli scarponi da trekking, i pantaloni lunghi con le zip per farli diventare corti, maglietta maniche corte e giacca antivento.
Gli evergreen da portare nel trekking
Per avere sottomano sempre la check list ho caricato questo file su Google Drive:
Per quanto riguarda l'attrezzatura tecnologica penso che ognuno di noi abbia diverse esigenze. Generalmente porto un power bank perché le batterie dello smartphone possono esaurirsi se faccio video o se consulto le mappe e perciò è bene non farsi trovare senza la possibilità di usare il telefono, dovesse servire per un'emergenza.
- Attrezzatura tecnologica: smartphone, macchina fotografica, power bank, ereader, cavetti per la ricarica
- borraccia (oppure filtro per bere acqua che sgorga dalla montagna)
- alcuni snack e frutta secca
- nastro americano nel caso si rompano le scarpe
- un sacchetto per le cose sporche
- il fischietto
- mappa cartacea o su smartphone
Questo è tutto quello che porto con me quando vado a fare trekking, molte di queste cose le ho acquistate online per comodità visto che nella mia città non ci sono molti negozi di abbigliamento e attrezzature sportive.
Vi state chiedendo a cosa serva il nastro americano?
Sapete che anche le scarpe da trekking migliori possono col tempo rovinarsi? La gomma perde consistenza e si sbriciola, il fenomeno si chiama vulcanizzazione, oppure, se le scarpe non sono di buona qualità, si può scollare la suola. Un nastro risolve la situazione perché sarebbe poi impensabile proseguire scalzi o in ciabatte lungo i sentieri.
Valutate se sia bene portare anche la lampada frontale in base al tipo di sentiero e alle ore di cammino, per non rischiare che venga notte e ritrovarsi al buio, oppure al tipo di struttura dove si alloggerà.
Nei rifugi potrebbe tornare comoda per la notte.
Non ho citato il repellente per gli insetti che va portato a seconda del luogo dove si va a fare trekking, considerando che in talune zone ci possono essere i fastidiosi moscerini, che in inglese si chiamano midges.
Come fare lo zaino da trekking
Il peso nello zaino da trekking va bilanciato e nella parte bassa è bene posizionare le cose più pesanti e quelle che non ci servono durante la camminata, ma solo la sera quando saremo nel rifugio oppure in albergo.
Nelle tasche più accessibili è bene mettere le cose che possono tornare utili durante il cammino come la crema solare, gli occhiali da sole, i fazzoletti, barrette energetiche o snack.
Generalmente lo zaino è dotato di una copertura in caso di pioggia e perciò non è necessario portarla.
Quando si parte la mattina è bene vestirsi a strati così da togliere gli indumenti più pesanti quando le temperature si alzano e s'inizia a faticare salendo sulle montagne.
A me è capitato anche in Nepal in mezzo alla neve di togliere la giacca più pesante e rimanere solo con la felpa e la giacca a vento imbottita.
Lo zaino per il trekking in estate a bassa quota
Certamente in estate s'indossa un abbigliamento più leggero e perciò si porta meno peso.
Me ne sono resa conto lo scorso anno facendo a inizio giugno la GTE, la grande traversata elbana, e portando con me lo zaino da 42 litri.
In quella occasione avevo portato un solo pantalone da trekking, un paio di jeans e una gonna per la sera e il viaggio, scarpe da ginnastica da mettere la sera, costume da bagno, tre maglie maniche corte, una maglia maniche lunghe per la sera, la giacca a vento leggera e il cappellino per il sole che poi mi è servito per la pioggia.
Non ho portato il sacco lenzuolo perché ho dormito sempre in alberghi, avevo invece il telo che ho usato in spiaggia.
Ogni mattina partivo con un litro d'acqua e un panino da mangiare durante il giorno e lo zaino pesava intorno agli 8 chili.
Lungo il sentiero Camogli-Portofino con zaino da 30 l |
Lo zaino per trekking in montagna
Quando sono andata a fare un trekking di 12 giorni in Nepal ho portato con me due zaini: quello giornaliero da 35 litri, che portavo sulle spalle, e quello da 70 litri che mi faceva trovare nella guest house il portatore.
Da sola, seppure riducendo al massimo le cose, non sarei riuscita a portare tutto il necessario a meno che non avessi rinunciato a cambiarmi tante volte.
Il mio zaino pesava intorno agli 8 chili e quello del portatore penso altrettanti, anche se era più capiente non l'avevo riempito al massimo perché ho portato solo le cose indispensabili, lasciando nell'albergo di Katmandhu altre cose che mi servivano solo in città.
Per l'alta montagna bisogna prevedere abbigliamento più pesante e tre pantaloni sono l'ideale per le diverse altitudini e il cambio di temperature che si può trovare lungo il percorso.
Non so se farò mai del vero e proprio trekking, ma passeggiate tranquille in montagna sì e questo post torna super utile, grazie! :)
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