28 febbraio 2023

La visita al sito archeologico di Luni

In provincia della Spezia, al confine con la Toscana, si trova il sito archeologico di Luni dove si possono vedere tracce dell'antica città romana e, all'interno del museo, alcuni reperti di pregio.

Visitai quest'area tantissimi anni fa e visto che di recente era stata pubblicizzato il nuovo percorso museale sono tornata a vederla visto che avrei iniziato da qui il trekking lungo il sentiero Liguria.

Per raccontare questo sito è bene partire da una breve presentazione della storia dell'antica città romana.


sito archeologico Luni
L'anfiteatro


Il sito archeologico di Luni

I Romani iniziarono a frequentare queste zone dal II secolo a.C. e, dopo la deportazione del Sannio della combattiva tribù dei Liguri Apuani che non volevano cedere il dominio del territorio, fondarono nel 177 a. C. la colonia di Luna.

La città, situata tra le sponde del fiume Magra e l'odierna Pietrasanta, a quel tempo era in una posizione strategica per il commercio visto che era servita da un porto, ormai interrato.

Grazie a numerose campagne di scavo è stato possibile portare alla luce l'area pubblica, edifici di culto e domus così da ricostruire i fasti dell'antica città che era racchiusa da mura difensive e aveva un reticolo di strade, decumani e cardini. Il tempio alla dea Luna con frontoni in terracotta e il Capitolium sono proprio dell'epoca repubblicana.

Nel periodo imperiale la città ebbe un forte sviluppo e sulle vie lastricate vennero eretti porticati, fontane e giardini abbelliscono le residenze private. Vennero costruiti complessi monumentali e il decumano e il cardine massimo. Lungo le strade erano presenti statue in marmo degli imperatori visto che s'iniziò a sfruttare le vicine cave di marmo di Carrara.

Le ricerche archeologiche hanno ipotizzato che un rovinoso terremoto distrusse la città in quanto la Domus dei Mosaici e la Basilica civile vennero ricostruite utilizzando materiali provenienti da altri edifici.


cardo maximus sito luni
Cardo Maximus

Nella seconda metà del V secolo viene costruita la Basilica Cristiana e la città divenne sede vescovile sino al 1204. Anche sotto la dominazione longobardi i vescovi di Luni avevano autonomia amministrativa e politica e pure con l'arrivo del Barbarossa mantennero il diritto di pedaggio del porto.

Inizia però in quel periodo l'impaludamento del porto che provoca l'abbandono della pianura e la sede vescovile viene trasferita nella vicina Sarzana.

Per la città di Luni è la fine perché diviene luogo di approvvigionamento di materiali da costruzione e sembra che anche Lorenzo de' Medici prese da qui alcune opere per la propria collezione privata.

Alla fine del '900 iniziarono gli scavi per portare alla luce l'anfiteatro che rimane il monumento più completo e bello da vedere.


foro sito luni
La piazza del foro romano

La maggior parte dei reperti ritrovati sono esposti al Museo Civico Formentini ospitato nel castello di San Giorgio alla Spezia che avevo già menzionato tra le cose da vedere in città.

Il sito archeologico di Luni offre un percorso di visita che permette di vedere da vicino le antiche mura e i monumenti riportati alla luce.

Appena entrati si percorre il viale e ai due lati si trovano gli edifici del museo che conservano i reperti ritrovati come basi e capitelli di colonne, lastre di rivestimento delle pareti, ritratti, monete e oggetti di uso comune.


statua museo Luni

Proseguendo si arriva nell'area del Foro dove la piazza pavimentata in marmo misurava 77x37 metri che era racchiusa tra il decumano massimo e un edificio che ospitava l'assemblea cittadina.

Su un lato si trovavano le tabernae, ovvero le botteghe, che avevano pavimenti con formelle di marmo.

Purtroppo i resti sono pochi e non certo conservati bene come quelli di Pompei, tanto per citare uno dei siti archeologici più belli da visitare in Italia.


botteghe sito luni
Tabernae

Arrivando sull'altro lato si vede il cardo Maximus che è tra le parti più scenografiche visto che sembra perdersi nelle campagne. Al centro di questo asse viario pedonale si vede la cloaca usata per scaricare le acque verso il mare.

In questa zona del sito archeologico si trova la Domus degli Affreschi, risalente al 70 a.C., ma quella che si vede oggi è l'abitazione ristrutturata intorno al 70 d.C. e che occupava ben 1300 metri quadri e aveva un giardino con sette fontane e attorno un porticato finestrato.


ricostruzione giardini domus affreschi Luni

Nelle varie sale si vedono tracce delle pavimentazioni in marmo bardiglio di provenienza locale e marmo policromo, giallo della Numidia e il rosso della Grecia, che crea effetti geometrici e che rivelano la ricchezza e il gusto ricercato del proprietario.

Alle pareti sono state rinvenute tracce d'intonaco con affreschi in stile pompeiano con oggetti che richiamano all'antico Egitto e che si possono vedere nel museo della Domus.

La casa venne abbandonata nel IV secolo e utilizzata in seguito come area funeraria.


mosaici domus affreschi Luni
Pavimento con mosaici policromi

Proseguendo la visita si giunge nuovamente al decumano massimo, la strada carrabile larga 9,5 metri che collegava la porta orientale e quella occidentale e si può notare diversi strati di selciati.

Non sono visitabili al momento la Basilica, il Tempio della Luna, il Capitolium e il Teatro.

Proseguendo si arriva ai due edifici che ospitano il museo della Domus con una interessante mostra che racconta la storia del sito, l'esposizione degli affreschi e degli oggetti rinvenuti nella domus degli affreschi come alcune sculture in marmo. Nella foto sotto vedete un bassorilievo di notevole bellezza con molti dettagli.


museo sito archeologico Luni
Scultura e parete con gli affreschi della Domus

All'esterno si possono vedere due straordinari mosaici policromi rivenuti nella Domus di Oceano, sotto la cattedrale. Si può vedere rappresentata la figura del dio Oceano dalla cui barba nascono due delfini e attorno vi sono pesci, crostacei e molluschi.


mosaico oceano domus Luni
Il meraviglioso mosaico con Oceano

Questi mosaici sono le opere più pregevoli dell'intero sito archeologico e che dimostrano l'abilità nel realizzarli. Per chi volesse vedere opere straordinarie consiglio la visita alla Villa Romana del Casale a Piazza Armerina in Sicilia.

Uscendo dal cancello situato accanto al museo si segue la strada per raggiungere l'anfiteatro di forma ellittica che misura circa 88x 70 metri.

La struttura del II secolo d. C. é formata da due anelli concentrici separati da un corridoio coperto a volta e si vedono passaggi, scale e vani utilizzati come deposito. Il ritrovamento di tegole fa ipotizzare che potesse avere altri due piani e perciò potesse ospitare sino a settemila spettatori.


anfiteatro sito luni

L'anfiteatro veniva usato per i combattimenti tra gladiatori e per spettacoli di caccia ed è uno dei monumenti meglio conservati delsito e si apprezza anche la bellezza del contesto in cui è inserito, in aperta campagna con alle spalle le verdi colline e le Alpi Apuane.

Nelle vicinanze si trovano i resti del mausoleo che aveva un basamento quadrato di 11 metri ed era alto quasi tre metri. Il monumento funebre aveva nicchie sui lati per porre urne cinerarie e statue.

Purtroppo il sito archeologico non è molto valorizzato e molte aree non sono accessibili ma consiglio a chi arriva in zona di visitare Luni per conoscere qualcosa dell'antica città.


mausoleo sito Luni
Il Mausoleo

Gli orari, i biglietti e come arrivare

Il museo è aperto dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30 e la domenica dalle 8.30 alle 14.00. L'anfiteatro è visitabile dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.30. Il biglietto intero per il museo archeologico costa 4 € e quello per l'anfiteatro 1 €. I minori di 18 anni entrano gratis e la prima domenica del mese si entra gratis in entrambi i siti.

Chi transita sull'autostrada A12 può fermarsi nell'area di sosta Antica Luni e uscire dai tornelli a piedi per visitare il sito senza dover uscire dal casello. In pochi minuti si raggiunge l'entrata e, finita la visita, si rientra in autostrada utilizzando il pass ricevuto in uscita.

Altrimenti si può uscire al casello di Sarzana, bella cittadina da visitare in zona, e in una decina di minuti arrivare al parcheggio del sito archeologico.

Luni si può raggiungere anche coi bus che partono da Sarzana oppure in treno ma alla stazione fermano davvero pochissimi convogli.


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