Una delle cose che ho apprezzato maggiormente durante la
visita a Napoli e dintorni
è stata la visita agli scavi di Pompei ed Ercolano.
In due giorni ho potuto visitare queste aree archeologiche campane, oltre a
quella di Torre Annunziata, che sono state inserite nei siti
Patrimonio dell'Umanità UNESCO per l'importanza che rivestono come
testimonianza dell'opulente stile di vita all'epoca dell'Impero Romano.
Sepolte dalla violenta esplosione del Vesuvio nel 79 d.C. sono state riportate per buona parte alla luce laddove è stato possibile.
Arco onorario a Pompei |
I tre siti sono alquanto differenti. Pompei è una vastissima città commerciale, Ercolano è una cittadina costiera di dimensioni più modeste mentre Torre Annunziata, o meglio la Villa di Oplontis, è un esempio del tipico complesso residenziale molto lussuoso.
Ecco una breve guida a questi straordinari siti d'immensa importanza storica.
Cosa vedere a Oplontis
La villa di Poppea a Oplontis è la classica abitazione che veniva
utilizzata per la villeggiatura nella vicinanze della costa.
Il nucleo principale risale al I secolo d.C. ma fu poi ampliata.
Visitando la villa si possono osservare i diversi ambienti domestici decorati nel secondo stile pompeiano, ovvero non in stucco ma con tratti pittorici abbastanza complessi.
Passeggiando nelle sue sale ci si rende conto della sontuosità della villa realizzata per la moglie dell'imperatore Nerone.
La visita alla Villa richiede un paio d'ore e si può fare accompagnati da una guida che parla italiano, usufruendo di un servizio di pick up dal proprio albergo a Pompei.
Cosa vedere a Ercolano
Ercolano fu sepolta dai flussi piroclastici solidificati per ben 16 metri, questo ha permesso una migliore conservazione sia dei reperti organici come stoffe, arredi e legni degli edifici sia della struttura delle abitazione, compresi i secondi piani.
Dall'alto si può vedere la struttura urbanistica della città, divisa in cardi e decumani, che aveva due insenature fluviali usate come approdi per le imbarcazioni. Addentrandosi nelle sue vie s'incontrano botteghe, taverne, le terme (per uomini e donne), ma anche la grande sala degli Augustali, gli schiavi liberati.
Sala degli Augustali |
La visita all'area archeologica di Ercolano richiede mezza giornata ed è possibile prenotare un tour con una guida che parla italiano per essere accompagnati alla scoperta di questo luogo affascinante.
Cosa vedere negli scavi di Pompei
Molto più vasta è l'area archeologica di Pompei che proprio per la sua grandezza e per la peculiarità del sito è soggetta all'erosione degli agenti atmosferici e, in molte zone, l'opera di conservazione è incessante. L'antica città venne coperta da strati di cenere e polvere in circa 18 ore non lasciando scampo alla popolazione che venne colta di sorpresa e perì per i gas tossici.
La superficie di 50 ettari è un susseguirsi di edifici usati come abitazioni (il 20% del totale) o come botteghe (il restante 80%) visto che all'epoca era una città di porto dedita agli affari e, rispetto agli altri siti, conserva ampi spazi pubblici costruiti quando divenne colonia romana.
La divisione della città in regiones e insulae fu fatta da Fiorelli nel 1858 per rendere più facile lo studio da parte dei ricercatori che potevano così orientarsi.
Quadriportico del teatro |
L'anfiteatro è l'arena in pietra più antica e poteva contenere sino a venticinquemila spettatori che sedevano negli spalti a seconda della loro classe sociale. Qui si tenevano spettacoli con piccoli animali come volpi, lupi e cavalli visto che non aveva balaustre alte per separare gli spettatori.
L'anfiteatro all'esterno e sullo sfondo il Vesuvio |
A Pompei si possono vedere ben due teatri, un anfiteatro, diverse edifici
termali e tantissime case che hanno preso il nome da qualcosa di particolare
che vi è stato ritrovato o dal nome dei proprietari.
I due teatri, uno più grande e uno piccolo, costruiti sfruttando il naturale declivio della collina e, come nell'anfiteatro, veniva coperto da un velarium per proteggere gli spettatori dai raggi del sole.
Teatro piccolo |
Si accedeva a Pompei tramite sette porte e, in origine, era circondata da mura erette per impedire l'arrivo dei Romani e che in parte furono abbattute per lasciar posto ad altri edifici o alle terme.
Arrivando da Porta Marina si entra nell'immenso Foro, la piazza principale, sul quale si aprono edifici pubblici come la Basilica, una sorta di tribunale, e il mercato.
Porta Marina |
Mappa della città in mano, si passeggia lungo le vie, divise in cardi e decumani, e consiglio di fare la visita guidata per capire ciò che si sta osservando. Ringrazio Felicia D'amora per le spiegazioni che mi hanno vedere con altri occhi il sito archeologico.
Lungo le vie si vedono i Thermopolium che erano una sorta di fast food dell'epoca nei quali venivano vendute bevande e cibo conservate all'interno da vasi in terracotta nei banconi di marmo proveniente da tante zone dell'impero romano. Il menù, curiosamente, veniva illustrato con affreschi e questo in quanto in città venivano parlate molte lingue.
Nelle vie si vedono anche altre iscrizioni che erano antichi manifesti elettorali di propaganda per i diversi candidati.
Nelle foto sotto uno dei banconi più belli presenti nel sito archeologico e i mosaici pavimentali della Casa Pasquius Proculus dove sono raffigurati animali tra i quali un cane alla catena.
Thermopolium di Vetutius Placidus e Casa Paquius Proculus |
Si viene incuriositi dalle pietre che si vedono in mezzo che servivano da attraversamenti pedonali e dalle tante fontane che servivano anche come punto di riferimento per appuntamenti. Ancora oggi da alcune fontane sgorga acqua potabile che si può bere tranquillamente.
Le case avevano diversi piani e quelli superiori in legno, opus graticium, sono andati distrutti mentre sono rimasti quelli inferiori dove, entrando, si ammirano meravigliose decorazioni parietali e mosaici pavimentali.
Affresco nel Thermopolium di Vetutius Placidus |
La Casa dei Vettii è una delle più belle per le decorazioni parietali e, cosa insolita, nelle cucine ci sono raffigurazioni erotiche e perciò si pensa che in precedenza in quella sala vi fosse un lupanare.
Affreschi erotici |
In questa casa che appartenne a due ex schiavi divenuti ricchi col commercio di vino si vede un grande atrio con fontana con le tubature originali e alcune statue che sono repliche degli originali conservati nei musei.
Proprio all'ingresso c'è una raffigurazione di un uomo con un grande fallo, considerato all'epoca un simbolo di protezione.
Affreschi nella Casa Vettorium |
Uscendo da Porta Ercolano si arriva alla Villa dei Misteri, una casa fuori città con decorazioni in secondo e terzo stile con molti elementi ornamentali.
Affreschi nella Villa dei Misteri |
Prima dell'ingresso dal lato dell'anfiteatro si può visitare una mostra, all'interno di quella che era la scuola dei gladiatori, dove all'interno di teche sono esposti oggetti rinvenuti nel sito come semi, frutta secca, e il pane che cuoceva nel forno durante l'eruzione.
Se volete visitare il sito di Pompei con una guida lascio alcuni riferimenti di tour che è possibile prenotare online:
- Visita di due ore accompagnati da una guida che parla italiano entrando da Porta Marina Superiore
- Tour di due ore in lingua italiana, inglese, francese e spagnola
- Tour in italiano e altre lingue per piccoli gruppi con entrata da Porta Marina Superiore.
Questo è solo un assaggio di ciò che attende il visitatore curioso di vedere antiche città e di conoscere usi e costumi dell'epoca romana. Per visitare Pompei al meglio è necessaria almeno mezza giornata, ma se si ha più tempo si possono visitare con più calma tutte le zone.
Un'altra bellissima villa di epoca romana che abbiamo in Italia è la
Villa romana del Casale, a Piazza Armerina in Sicilia.
È possibile acquistare un biglietto cumulativo che vale 3 giorni per visitare le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia e Boscoreale, queste ultime meno conosciute ma ugualmente interessanti.
In una struttura in vetro e metallo si possono vedere anche i calchi di persone e materiale organico rinvenuto nel sito ricavati grazie a una tecnica inventata da Giuseppe Fiorelli.
Belli vero? Ti sono piaciuti? Anche la mia Oplonti merita;D
RispondiEliminaTutti questi siti meritano la visita. Ognuno ha le proprie bellezze. Oplonti è splendida e molto ma molto meno affollata!
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