25 gennaio 2024

Cosa vedere in Lunigiana in un giorno

La Lunigiana è una regione affascinante caratterizzata da una combinazione di meravigliosi paesaggi, ricche tradizioni e una storia affascinante.

Questa terra incantevole, situata nella parte settentrionale della Toscana, è punteggiata da antichi borghi medievali che si arrampicano sulle colline che raccontano storie di epoche passate attraverso le loro stradine lastricate e le imponenti fortificazioni.

Il suo territorio è parecchio esteso e perciò si presta a una vacanza di diversi giorni all'insegna del buon cibo, di visite culturale e di attività all'aperto.


Cosa vedere Lunigiana un giorno
Pontremoli


Itinerario di un giorno in Lunigiana

Aulla è considerata il centro della Lunigiana e da qui può iniziare un itinerario di visita di una giornata alla scoperta di alcuni paesi, di ville e di palazzi storici.

Un altro itinerario da fare è quello che porta dalla Lunigiana all'Emilia Romagna, passando per il passo del Cerreto. In inverno è d'obbligo una sosta al lago Pranda per godere della bellezza dei paesaggi innevati e delle piste da sci.


Aulla e la chiesa di San Caprasio

Oltre alla Fortezza della Brunella, ubicata sulla collina, di cui avevo già scritto questa volta consiglio la visita all'abbazia e all'attiguo museo di San Caprasio.

La chiesa venne eretta nel 884 per volere di Adalberto I sui resti di una precedente, e intitolata nel 1050 a San Caprasio.

Da fuori la chiesa assomiglia a tante altre della zona, ma dietro l'altare si scopre l'area archeologica di grande valore storico in quanto si vedono i resti delle absidi delle chiese dell'VIII e del IX secolo.

Qui da molti secoli passa la Via Francigena e le finestrelle nell'abside un tempo permettevano ai pellegrini di vedere le reliquie del santo eremita da fuori. Pur sapendo della loro esistenza, le ossa furono ritrovate solo pochi anni fa all'interno di un sarcofago in stucco e oggi riposano sotto l'altare.


area archeologica san caprasio Aulla

Aulla, durante la guerra, fu pesantemente bombardata e proprio dietro l'altare dell'abbazia cadde una bomba che rimase inesplosa preservando questi reperti che altrimenti sarebbero andati perduti.

Oltre a vedere alcuni porzioni di chiostro, si può visitare il museo che espone i pezzi del sarcofago dove si trovava San Caprasio, oggetti liturgici, capitelli come quello con i draghi alati opera di Oberto Ferlendi, celebre scultore piacentino, che un tempo si trovava sui pilastri del chiostro.


museo san caprasio Aulla

Nella foto sopra i draghi alati e due pietre che si presume fossero poste all'ingresso del portale dell'antica abbazia.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.


Fivizzano: l'ex convento degli Agostiniani

Lasciata Aulla l'itinerario di un giorno in Lunigiana può proseguire verso Fivizzano che fu un importante luogo di passaggio per il commercio sulla direttrice verso l'Emilia. La cittadina appartenne al dominio delle famiglie Bosi e poi dei Malaspina, quest'ultima casata era di origine longobarda. Nel 1477 passò sotto la famiglia de' Medici che, nel cuore del centro storico, fece costruire la fontana che serviva per portare acqua potabile nel paese, mentre la ringhiera impediva a cavalli e agli asini di avvicinarsi per abbeverarsi.


piazza medicea Fivizzano

La bella piazza Medicea è circondata da edifici dall'architettura elegante e vi si erge la chiesa dei Santi Jacopo e Antonio mentre poco più giù si trova l'ex convento degli Agostiniani costruito sul finire del Trecento.

La chiesa gotica venne distrutta dal terremoto nel 1920 e nell'edificio ricostruito oggi si trova il Museo di Arte Sacra di San Giovanni che conserva opere pittoriche del XV secolo, reliquiari e oggetti liturgici.


convento agostiniani Fivizzano

Nell'attiguo ex convento il chiostro venne chiuso per aumentare gli spazi interni e si possono ancora oggi vedere alcuni affreschi seicenteschi raffiguranti scene della vita di Sant'Agostino, che furono realizzati da Michele Angelo di Fivizzano.

Jacopo da Fivizzano nel 1479 importò l'utilizzo della stampa a caratteri mobili e nella biblioteca civica sono conservati antichi volumi tra manoscritti, erbolari e incunaboli. Molti testi sono di soggetto religioso e miniati, ovvero scritti col minio, con parti dorate in quanto l'oro ha sempre avuto una simbologia sacra.


biblioteca convento agostiniani Fivizzano

All'interno del complesso si trova anche il Museo Meteorologico Edmondo Bernacca, unico nel suo genere, che raccoglie strumenti utilizzati per le previsioni del tempo e la misurazione del meteo.


museo meteorologico Fivizzano

Entrambi i musei sono gratuiti e si può accedere con visite guidate a orari che variano a seconda del periodo dell'anno.


Pontremoli: i gioielli barocchi

Pontremoli fu un importante centro commerciale per la sua posizione lungo la strada che sale al passo della Cisa, verso l'Emilia e, come Fivizzano, divenne nel 1650 un'isola medicea.

Molte famiglie di commercianti in quel florido periodo si trasferirono nella città che divenne un porto franco e nelle vie del centro si possono vedere ancora oggi splendidi palazzi risalenti a quel periodo.

Avevo già scritto cosa vedere a Pontremoli in un giorno, partendo dalla visita al Castello del Piagnaro dove sono esposte le famose statue stele della Lunigiana, ma, se si desidera toccare in una giornata più località, consiglio di visitare il Palazzo Dosi-Magnavacca.

Lo storico edificio venne fatto costruire da una famiglia di commercianti radendo al suolo edifici preesistenti. Il piano interrato era utilizzato come luogo di stoccaggio delle merci e di stazione di cambio per gli animali che trasportavano i carichi. Il piano nobile era diviso in una zona abitativa per i proprietari e in un'altra adibita al ricevimento degli ospiti, mentre il secondo piano era riservato alla servitù.


scalone palazzo dosi magnavacca Pontremoli

Salendo lo scalone si trova di fronte un trompe-l'œil che dà un senso di continuità e di spaziosità.

I saloni di questa zona di rappresentanza sono riccamente affrescati con soggetti mitologici, tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, realizzati dal Natali che sembrano quasi dei quadri incorniciati. Nella parte alta si nota un effetto prospettico particolare tipico del barocco pontremolese.


affreschi palazzo dosi magnavacca Poontremoli

Un'altra chicca da vedere a Pontremoli è il Duomo intitolato a Santa Maria Assunta che fu costruito grazie alle donazioni fatte dal popolo per rendere grazie alla Madonna dopo la pestilenza del 1630.

La chiesa fu costruita a partire dal 1636, sopra i resti di un precedente edificio religioso, e all'esterno si possono vedere la statua della Madonna del Popolo e lo stemma della città. La facciata in marmo bianco di Carrara è risale al '900, mentre l'interno è in stile barocco pontremolese rimaneggiato nel tempo. Un tempo tutte le pareti erano affrescate, mentre oggi tra le tante dorature rimangono visibili solo alcune raffigurazioni sul soffitto e nei riquadri sotto la cupola.


altare duomo pontremoli

Sopra l'altare maggiore è posta la statua della Madonna del Popolo, realizzata in legno d'ulivo, con un abito di vero tessuto che ricorda nelle fattezze quello della Madonna di Loreto.


Mulazzo: il borgo dei Malaspina

La Lunigiana è rinomata per i suoi castelli, testimoni di un passato tumultuoso, che offrono spettacolari viste panoramiche sulla campagna circostante. In realtà a Mulazzo il panorama più bello è quello che si ammira dalla Torre di Dante che fu la prima fortificazione del paese.

Arrivando si nota come il borgo sia arroccato sulla collina e il castello dei Malaspina, ormai ridotto a rudere, si trovi nella parte più esterna.

Prima di salire nel paese si osservano le arcate dell'antico acquedotto fatto costruire dai Malaspina del casato dello Spino Secco che avevano i possedimenti in questa zona.


Castello Malaspina Mulazzo

Il percorso che sale da qui verso la torre è nota come la Via Dantis in quanto sono state posizionate delle installazioni, che riprendono la forma delle statue stele della Lunigiana, sulle quali sono incisi passi della Divina Commedia raffigurati negli altorilievi in marmo di Carrara opera di Giampietro Paolo Paita.

Dante Alighieri, che visse qui per un certo periodo di tempo, nell'VIII canto del Purgatorio nominò Corrado Malaspina, l'attuatore della divisione del casato in Spino Secco e Spino Fiorito.


stazioni via dante Mulazzo

Passato l'arco della porta genovese, si sale lungo le vie acciottolate per attraversare il piccolo paese e arrivare sotto la Torre di Dante dalla forma esagonale che si pensa sia stata ribassata affinché non togliesse luce al vicino palazzo dei Malaspina.


porta genovese mulazzo lunigiana

Dalla torre si può osservare il panorama sulla vallata, sui paese di Filattiera e Malgrate e sulla pieve di Sorano mentre nella piazza sottostante si vede la statua che raffigura il Sommo Vate.


torre dante Mulazzo

Nell'attiguo Palazzo Malaspina è ospitato il Museo e l'Archivio Storico dedicato all'esploratore Alessandro Malaspina che fu l'ultimo esponente dei Marchesi. Il navigatore nel 1794 partecipò a una spedizione scientifica nelle colonie spagnole per condurre studi botanici e ricerche sugli usi di quelle popolazioni.

Qui sono esposti alcuni manoscritti e documenti storici della sua spedizione ed è raccontata la storia di questo personaggio che al ritorno subì anni di ingiusta prigionia.


museo malaspina Mulazzo
Antico volume e i due stemmi delle casate dei Malaspina

La Lunigiana è sempre stata una zona con una ricca tradizione legata al mondo della stampa e della produzione libraia e la vicina frazione di Montereggio è conosciuta come il paese dei libri. Nell'Ottocento da lì partirono molti librai con gerle piene di libri verso paesi del centro e del nord d'Italia.

In estate vi si svolgono importanti eventi come la Fiera del Libro nel mese di agosto e il Festival del Fumetto a luglio, mentre l'importante premio Bancarella viene assegnato nella cittadina di Pontremoli.


Castello di Lusuolo

L'itinerario alla scoperta della Lunigiana può continuare verso il Castello di Lusuolo, una fortificazione che si erge lungo quella che un tempo era la principale via di collegamento nella vallata del fiume Magra.

All'interno è ospitato il Museo dell'Emigrazione della Gente di Toscana che raccoglie documenti d'epoca che raccontano la storia di persone che emigrarono in cerca di fortuna.

Il castello è accessibile con visite guidate che si svolgono a orari differenti a seconda del periodo dell'anno. Per tutte le informazioni aggiornate potete consultare il sito ufficiale.


La Lunigiana e i prodotti enogastronomici

Un itinerario in Lunigiana deve comprendere la degustazione dei prodotti tipici come formaggi, salumi, torte d'erbi, panigacci, nocciole e miele.

Consiglio di assaggiare il castagnaccio, che viene preparato con la farina di castagne e cotto in forno, e i testaroli conditi con pesto oppure sugo.

Proprio nel centro di Fivizzano all'Agri-Bottega del Gusto si possono degustare queste prelibatezze nonché acquistare prodotti locali come il liquore digestivo China preparato con la corteccia della china e aromatizzato con erbe di montagna.


prodotti tipici Fivizzano

La selezione di prodotti è ampia e si possono fare merende gustose con un'ampia selezione di prodotti vegani come il fagiolo di Bigliolo, la cipolla di Treschietto e la marmellata.

Consiglio di stare più tempo in Lunigiana per godersi la bellezza di questa terra che è collocata in posizione perfetta per essere la base da dove partire verso la zona della Versilia e lo spezzino dove si trovano altre località stupende come Lerici e Portovenere.

In Lunigiana la disponibilità di alloggi è abbastanza ampia e comprende alberghi, b&b e soprattutto appartamenti alcuni dei quali ricavati da storici edifici.



Spostandosi in auto si può scegliere quello che soddisfa i propri gusti. Cito alcuni alloggi come Casa Cavour a Pontremoli, che dispone di giardino e terrazza, e il b&b Luna di Stelle nel caratteristico paese di Filetto.

Come arrivare in Lunigiana

La Lunigiana è raggiungibile tramite la rete autostradale percorrendo la A15, che collega la Spezia a Parma, uscendo ai caselli di Aulla o di Pontremoli. Dalla Garfagnana si giunge qui percorrendo la SR445 da Piazza al Serchio oppure dall'Emilia dal Passo della Cisa o da quello del Cerreto.

Chi arriva in treno deve prendere i regionali che fanno la tratta Spezia - Parma oppure Lucca - Aulla.

In bus si può arrivare dalla stazione della Spezia con la linea A, impiegando circa cinquanta minuti, oppure con quelli delle Autolinee Toscane che partono da Massa, Carrara o Sarzana.


centro storico Mulazzo Lunigiana
Mulazzo

In loco conviene avere un'auto per spostarsi con maggiore flessibilità e raggiungere i paesi che riservano molte cose da vedere. In alternativa si possono utilizzare i bus delle Autolinee Toscane e per le consultazione degli orari rimando al sito ufficiale.

Questo itinerario in Lunigiana si può fare in auto oppure partecipando a un tour e-bike come avevo fatto tempo quando avevo visitato altri paesi del territorio come Malgrate, Filetto, Bagnone e il poco conosciuto Ponticello che è un vero gioiellino.


Ringrazio Toscana Promozione per l'organizzazione dell'Ambitour svolto con l'ausilio del DMC The Plus Planet, Sigeric e Altereco.


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