20 febbraio 2024

Cosa vedere sull'isola di Streymoy oltre a Tórshavn

Streymoy, il cui nome significa isola delle correnti, è la più grande delle Isole Faroe e quella che offre molte cose da vedere e sulla quale si trova la capitale Tórshavn.

La scoperta di questa isola, dove scorrono tanti corsi d'acqua e si trovano laghetti, può iniziare proprio dalla città nella quale vivono poco più di tredicimila persone e che conserva un centro storico davvero pittoresco fatto di strette stradine e di case in legno.


Cosa vedere isola Streymoy oltre Tórshavn
Il villaggio di Saksun


Cosa vedere a Tórshavn alle Faroe

Tórshavn, che significa porto di Thor, venne fondata nel X secolo da coloni vichinghi che venivano qui per discutere di commercio e viene considerata la più antica capitale dell'Europa del Nord.

Il quartiere più bello della città è Tinganes con le case in legno, alcune molto piccole, che risalgono a secoli fa tanto che l'edificio più antico ha ben 500 anni. Proprio qui si trovava la sede dell'antico parlamento vichingo e, ancora oggi, in edifici di color rosso ha sede il Parlamento delle isole che legifera, anche se per molte questioni vengano applicate le leggi danesi.


case tipiche Tinganes Torshavn

Entrando in questa parte della capitale delle Faroe sembra di fare un tuffo nel passato per la tranquillità delle viuzze che si snodano tra case tinteggiate di diversi colori con porte dalle tinte sgargianti e piante e ornamenti che contribuiscono ad abbellirle. Si può notare come molti edifici abbiano i tetti ricoperti di torba, un'usanza che sembra aiuti a creare un maggiori isolamento termico. Passeggiando si vedono anche enormi massi affiorare dal terreno, questo perché si è costruito seguendo la morfologia del suolo.


particolari Tinganes Tórshavn faroe

Nel quartiere di Tinganessi trova il duomo, eretto nel 1788 e parzialmente ricostruito nel 1865, che è la seconda chiesa più antica delle Faroe. L'edificio è di colore bianco e ha un tetto in ardesia e una torre con l'orologio. A fianco si trova l'antico cimitero, come è usanza di queste zone.


duomo Tórshavn

Continuando la passeggiata per le vie della città si giunge nella zona sul lungomare, dove sono stati creati spazi con tavoli e panche per stare all'aperto, e si può continuare la scoperta di Tórshavn osservando le vetrine dei negozi, le sculture e alcune opere di street art.


murale Tórshavn faroe

Andando dall'altro lato della città, oltre il terminal traghetto, si giunge a Skansin, un forte costruito nel 1580 da Magnus Heinason per difendersi dalle incursioni dei pirati. Il forte, ingrandito nel 1780, fu utilizzato dagli Inglesi come base militare dal 1940.

Oggi, salendo sulla collinetta, si vedono due cannoni che risalgono a quell'epoca e quelli di fabbricazione danese di un periodo precedente. Dal terrapieno accanto al faro si ammira il panorama sulla città mentre dall'altro lato si vede l'isola di Nólsoy.


faro skansin tórshavn

Oltre a passeggiare nel centro città si possono visitare alcuni musei per scoprire la bellezza delle isole attraverso l'arte.

Il Listasavn Føroya, la galleria nazionale, espone dipinti che raffigurano i paesaggi delle isole, alcuni fatti persino con crini di cavallo, e mostre d'arte moderna e di storia.

Il museo si raggiunge, attraversando un parco, in dieci minuti a piedi dal centro città. Da maggio a ottobre è aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 17.00, il primo giovedì del mese sino alle 20.00, e negli altri mesi tutti i giorni, tranne il martedì e il mercoledì, dalle 11.00 alle 16.00

Molto interessante è il Museo Nazionale delle Isole Faroe che racconta la storia delle isole sotto molteplici aspetti: geologico, naturalistico ed etnografico. I reperti più preziosi sono un'originale barca a remi faroese, i banchi della chiesa di Kirkjubøur del XV secolo e abiti tradizionali faroesi.

Il museo è aperto da maggio a settembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 e nei restanti mesi dal giovedì alla domenica dalle 13.00 alle 17.00.

Nella capitale si trovano parecchi locali e ristoranti e tra i più apprezzati c'è il Katrina Christiansen nel quale si possono degustare pietanze della cucina tipica in un ambiente molto accogliente e con un ottimo servizio. Si possono scegliere diversi menù di cinque portate, abbastanza abbondanti, a prezzo fisso. L'opzione vegana è davvero squisita e perciò consiglio questo locale.


ristorante katrina christiansen tórshavn
Alcune portate del menù vegano

Un altro ristorante che serve piatti della cucina vegana è il Bitin, aperto tutti i giorni tranne la domenica.

Soggiornare a Tórshavn è un'ottima opzione per l'ampia scelta di alloggi e per avere l'opportunità di vivere la città la sera in quanto è molto più vivace rispetto ai piccoli villaggi sulle altre isole dell'arcipelago.



Chi preferisce alloggiare in albergo può trovare un compromesso tra qualità e prezzo all'Hotel Djurhuus che offre una buona colazione, ma per avere la possibilità di cucinare i pasti è meglio soggiornare in un moderno appartamento dotato di tutti i comfort.

Cosa vedere sull'isola di Streymoy

Scopriamo cosa vedere sull'isola più grande dell'arcipelago dove si trovano luoghi immersi nella natura dall'incredibile fascino e villaggi tipici che conservano le vestigia del passato. Per spostarsi è consigliabile avere l'auto visto che i bus che fanno servizio pubblico non giungono in tutte le località delle isole e non sono molto frequenti.

Il villaggio di Kirkjubøur

A poca distanza dalla capitale delle Faroe, sull'altro lato del promontorio, si trova il piccolo villaggio di Kirkjubøur che è tra i più interessanti da visitare.

Qui si trova l'antica chiesa di San Magnus, risalente al XIV secolo, che, sebbene sia ridotta quasi a rudere, conserva un fascino indiscusso. La chiesa, intitolata a San Magno Erlendsson, era il maggiore centro spirituale delle Faroe tanto che, sino all'anno 1538, fu sede dei vescovi cattolici.


chiesa san Magnus Kirkjubøur

A poca distanza venne ritrovata una pietra runica di epoca vichinga a testimonianza di come la zona fosse abitata in tempi antichissimi.

La fattoria Kirkjubøargarður dell'XI secolo, la più grande delle isole, si trova in questo villaggio e la casa in legno, la più antica delle Faroe, è ancora abitata. Visto che qui non crescono alberi, i pochi si vedono in boschetto sull'isola di Kunoy, il legno per la costruzione venne trasportato dalla Norvegia.


fattoria Kirkjubøargarður faroe

La famiglia Patursson, giunta alla diciassettesima generazione, abita la proprietà dal 1550 e, vigendo il maggiorascato, il figlio maggiore eredita il diritto di occupare la terra che rimane di proprietà dello stato.

All'interno si possono visitare alcune stanze tra le quali la Roykstovan, la sala fumi, dove si trova una vecchia stufa a legna e la loftstovan, la stanza del sottotetto adibita a biblioteca. Proprio in quest'ultima si pensa che il vescovo Erlendur scrisse nel 1298 la Lettera delle pecore, il primo documento scritto nella storia delle isole Faroe, che regolamentava l'allevamento delle greggi.

L'altra sala visitabile è la stórastovan, la grande sala, che risale al 1772 nella quale sono esposti molti utensili di uso quotidiano. Nella fattoria è possibile prendere il caffè e acquistare la carne fresca dell'allevamento.


museo fattoria Kirkjubøargarður faroe

L'altra cosa da vedere nel villaggio è la Olavskirkjan, risalente al XII secolo, che è la chiesa più antica di tutto l'arcipelago, mentre il campanile è del 1855. La chiesa di Sant'Olav è costruita con pietre intonacate di bianco e sulla parete nord si può vedere un piccolo foro tramite il quale i lebbrosi, sino al 1740, potevano seguire la funzione religiosa rimanendo all'aperto. I banchi originali in legno della chiesa sono stati trasferiti nel museo Nazionale di Tórshavn.


Chiesa Sant'Olav Kirkjubøur Faroe

Il villaggio di Kvívík

Un altro villaggio antico è quello di Kvívík dove alcuni scavi hanno portato alla luce case di epoca vichinga. Il paese è fatto di casette, per lo più di colore nero e con tetti ricoperti di torba, che danno l'idea di un luogo molto tranquillo per la cura dei giardini.


rovine epoca vichinga Kvívík

La casa più antica risale al XVIII secolo mentre la chiesa, costruita a fianco del torrente, è stata costruita nel 1903 ed è perciò abbastanza recente.

Una delle cose belle del viaggiare è entrare in contatto con la popolazione locale e qui sulle isole l'ospitalità è ottima tanto che molte persone aprono le porte delle loro case ai turisti per offrire caffè e qualche dolcetto.


Chiesa Kvívík Faroe

In questo paese una signora confeziona filati in lana di pregevole fattura che espone in un locale della sua abitazione che in realtà è la sua cucina. La signora è molto affabile e prodiga di aneddoti sulla vita sulle isole dove nei mesi invernali le ore di luce sono molto poche, in compenso abitando qui si viene ripagati dalla bellezza della natura.


negozio filati Kvívík faroe

Le scogliere di Vestmanna

Dal porto di Vestmanna si può fare un'escursione in barca di un paio d'ore per vedere le scogliere a strapiombo sulle quali nidificano varie specie di uccelli marini come le pulcinella di mare, che in realtà ho visto numerose sull'isola di Mykines, gazze marine, urie e fulmari.


villaggio Vestmanna Faroe

Lasciata la baia protetta, si naviga lungo la costa sulla quale pascolano molte pecore, incuranti degli strapiombi sotto i pendii erbosi, che sembrano caprioli di montagna. Questi animali vivono allo stato brado, ma ogni tanto qualche allevatore le avvicina per tosarle.


scogliere Vestmanna Faroe

Durante l'escursione sulla piccola imbarcazione si passa accanto a faraglioni modellati dalle forze della natura e si entra in grotte che si aprono in queste pareti alte sino a 700 metri e che sono le più alte dell'arcipelago. Da vicino si possono vedere le tante sfumature di colore delle rocce che rendono davvero bello questo paesaggio costiero.


scogliere Vestmanna Faroe
Grotte e faraglioni lungo le scogliere

Il tour viene effettuato da aprile a ottobre tenendo sempre conto delle condizioni del mare e si può acquistare online in anticipo visto che è una delle attività più gettonate.

Passeggiata a Saksun

Saksun è un villaggio abitato da una decina di persone che si trova su una collina sopra un'insenatura che un tempo era un approdo naturale per le imbarcazioni ma, dopo l'insabbiamento, possono arrivare solo piccole imbarcazioni.

Nel paese si possono visitare la chiesetta, che un tempo si ergeva a Tjørnuvík e che nel 1858 venne smontata e ricostruita qui, e Dúvugarðar, una casa colonica del XVII secolo adibita a museo. Purtroppo, arrivando sotto il diluvio, ho visto ben poco, mentre sono riuscita a fare la bella passeggiata verso la spiaggia.



Proprio per il repentino cambio delle condizioni meteo durante un viaggio alle isole Faroe è consigliabile avere sempre con sé una mantella per la pioggia, oltre a scarpe adatte a ogni tipo di terreno.

panorama chiesa Saksun Faroe
Panorama e chiesa

Lasciata l'auto nel parcheggio sulla strada di sinistra, si scende a piedi su un largo sterrato per arrivare, passando accanto alle pecore al pascolo, nell'insenatura naturale con una cascata che scende dalla ripida parete rocciosa.


cascata Saksun Streymoy

Questo è uno scenario spettacolare per scattare fotografie prima di continuare la camminare per arrivare a Út á Lónna, la spiaggia nera di Saksun, quando ovviamente c'è la bassa marea.

Durante la camminata si vedono tante pecore su questi pendii rocciosi, infatti nel paese si trova un allevamento di ben 700 ovini.


spiaggia nera Saksun Streymoy

Il villaggio di Tjørnuvík

Il villaggio di Tjørnuvík è forse il più bello tra quelli che ho visto sulle isole Faroe. Per arrivare qui si percorre una strada costiera molto panoramica che costeggia il fiordo che separa quest'isola da quella di Eysturoy.

Lungo la strada si può fare una sosta per ammirare l'impetuosità della cascata Fossà che è la più alta delle Faroe e che forma due salti sulle rocce basaltiche, più un altro sotto la strada prima di tuffarsi nelle acque del mare. Un ripido sentiero porta sotto il secondo salto della cascata che ricorda un po' quelle dell'Islanda.


cascata Fossà Faroe

Il paese di Tjørnuvík ha una bella spiaggia di sabbia intervallata da strati rocciosi, mentre davanti si scorgono i faraglioni chiamati Risin og Kellingin, il gigante e la strega il cui nome è legato a una delle tante leggende di queste isole.

In realtà il punto migliore per vederli è sul promontorio al quale si giunge percorrendo un sentiero che parte dal paese di Eiði sull'isola di Eysturoy.


faraglioni baia Tjørnuvík faroe

Il più lontano dalla costa è alto 71 ed è più tozzo, mentre l'altro è di forma allungata e appuntita. Purtroppo arrivando in una giornata di pioggia la visuale verso il promontorio è stata nulla. Con le condizioni meteo favorevoli si può fare una breve camminata sul molo per osservarli più da vicino.

Proprio in questa parte della baia è possibile fare immersioni sino a 12 metri di profondità, mentre sulla spiaggia molti vengono a praticare surf.

Tjørnuvík è un susseguirsi di casette molto carine, alcune tutte in legno nere e altre con la parte inferiore in pietra, con tavoli e panche all'aperto.

La chiesa del paese, risalente al 1936, venne costruita dall'architetto Tórgarð e, come molte sulle isole, è di colore bianco sul quale spicca il tetto rosso.


villaggio Tjørnuvík Faroe

Una delle esperienze da fare in paese è assaggiare i waffle di Hans Esberns entrando proprio nella casa della sua famiglia. Seduti al tavolo del salotto si possono gustare queste specialità dolciarie sorseggiando caffè oppure tè, ottimi per riscaldarsi nelle uggiose giornate.


villaggio Tjørnuvík Faroe
Porticina a Kirkjubøur e case di Tjørnuvík

Tjørnuvík si raggiunge percorrendo una strada a corsia unica regolata da un semaforo per consentire un miglior flusso di traffico visti gli spazi ristretti.

Sull'isola di Streymoy si possono fare tanti percorsi escursionistici di varia difficoltà, ma già vedere tutto quello che ho elencato richiede almeno due giornate perciò a chi fa una vacanza di una settimana consiglio trekking più scenografici come quello al faro di Kallur.


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