L'isola di Mykines è la più occidentale delle Fær Øer e si può raggiungere solo in traghetto o in elicottero.
Questo la rende una delle mete più immersive di tutto l'arcipelago tanto più che i turisti possono mettervi piede solo dal primo maggio al 31 agosto.
Nel post troverete tutte le informazioni per organizzare questa escursione che consiglio in quanto permette di vedere da vicino centinaia di puffin, i pulcinella di mare, cosa che non è affatto scontata nelle restanti zone delle Faroe.
Mykines: l'escursione per vedere i puffin
L'isola di Mykines si è formata circa 60 milioni di anni fa e ha una superficie di soli 10 chilometri quadrati. Qui vivono una decina di persone mentre molti arrivano qui in giornata per lavorare ad esempio come guide.
Il villaggio è costituito da una quarantina di case con i tetti ricoperti di torba, in questo sono simili a quelle che avevo visto in Islanda, una scuola costruita nel 1894 e una chiesa che risale al 1879.
Chi volesse fermarsi sull'isola può trovare alcune guest house e un paio di caffè dove mangiare e che diventano un riparo quando la pioggia diventa incessante.
Se la popolazione è così scarsa la stessa cosa non vale per il numero di uccelli che popolano l'isoletta delle Fær Øer e di quello delle pecore. Le rocce a strapiombo sul mare sono l'habitat ideale per i cormorani, mentre le zone erbose delle scogliere quello delle gazze marine (Alca torda) e delle uria aalge.
I puffin (Fratercula arctica), che giungono qui a metà aprile e rimangono sino alla metà agosto per nidificre sui pendii erbosi, sono quelli che attirano la maggior parte dei visitatori. Grazie a una breve escursione è possibile avvicinarsi e immortalare questi simpatici uccelli dalle zampe e dal becco color arancio.
Alcune curiosità sui pulcinella di mare: in lingua faroese si chiamano lundi, ogni anno covano al massimo un uovo, s'immergono sino a 150-180 metri di profondità, si nutrono di piccoli pesci e avannotti e possono vivere sino a 40 - 60 anni.
Sbarcati nel porticciolo di Gjógvin, riparato da una stretta insenatura, si sale verso il paese, ma raggiunta la fine della scalinata consiglio di dare un'occhiata all'altro lato della penisola nel fiordo di Viðarhelli per osservare uno scorcio fantastico.
Lungo la stradina che conduce al villaggio viene verificato se siamo in regola col pagamento del biglietto per effettuare l'escursione sull'isola. Dallo scorso anno è consentito salire sulla scogliera dove nidificano i pulcinella di mare solo con una guida e si può fare la prenotazione online sul sito ufficiale.
Il costo attuale è di 400 DKK per le persone di età superiore ai 15 anni, circa 53 euro al cambio attuale, mentre i residenti alle isole Fær Øer non pagano. In alternativa si può pagare all'arrivo ma il prezzo sale a 500 DKK.
Le visite guidate vengono effettuate a orari prestabiliti suddividendo le persone che sono sbarcate sull'isola in gruppi.
Il nostro gruppo ha effettuato la visita con una guida italiana che vive da alcuni anni alle Faroe, ma la giornata era pessima e perciò siamo saliti solo al monumento commemorativo, che si trova a circa 700 metri dal paese.
La visita è iniziata col racconto della storia dell'isola girovagando tra le viuzze del grazioso paesino dove le case con le assi in legno tinteggiate di nero spiccano nel verde manto erboso della vallata. Alcune casette rosse e gialle sono un tocco di colore in questo paesaggio incantevole che nelle giornate di sole deve essere ancor più bello.
L'escursione verso la scogliera inizia poco prima del paese dove si sale sul pendio, comprendo un dislivello inferiore ai 150 metri, su un sentiero facile per chi è abituato a camminare.
Salendo si può ammirare la veduta sul paese, ma come potete constatare dalla foto la bassa foschia era tale da conferire al paesaggio un aspetto autunnale.
Purtroppo la pioggia e il vento hanno accompagnato tutta l'escursione, però sono rimasta estremamente soddisfatta dal gran numero di puffin avvistati e che sembravano anch'essi non gradire il tempo inclemente.
Prima di arrivare sulla sommità della scogliera ho visto alcuni di questi uccelli migratori giungere in volo col rapido battito d'ali verso i loro nidi che sono scavati nel terreno con gli artigli, a volte occupano le tane abbandonate dai conigli.
Proseguendo ho visto un'infinità di pulcinella di mare e, appostandomi sul crinale, sono rimasta sdraiata a osservarli a lungo e a fotografarli da vicino.
Una delle raccomandazioni che viene impartita dalla guida è quella di non uscire dal sentiero, di fare attenzione a non calpestare i nidi e di non avvicinarsi troppo.
Consiglio di portare la macchina fotografica per poter usare lo zoom e immortalare così i simpatici uccelli che avevo già visto in Islanda, ma non in così gran numero. Infatti, pare che qui viva la seconda colonia più grande delle isole Faroe, la più grande è sulle scogliere di Vestmanna.
Nelle rare giornate di sole si possono vedere ancor meglio e un sogno sarebbe osservarli mentre portano i pesciolini nel becco per sfamare i loro pulcini che rimangono nascosti nel nido in quanto facili prede di gabbiani e stercorari.
Le condizioni meteo avverse con pioggia e vento hanno fatto terminare qui l'escursione senza proseguire sulla scogliera di Rógvukollur. In ogni caso non si può raggiungere il faro a causa di una frana che ha reso poco sicura questa zona dell'isola di Mykineshólmur.
Per questo tour sull'isola di Mykines è indispensabile avere una mantella per la pioggia, oppure un poncho, che si trovano in vendita su Amazon e occupano pochissimo spazio nello zaino, scarpe in Goretex che non fanno passare l'acqua e dei caldi guanti perché col vento le mani si raffreddano.
Percorrendo qualche centinaio di metri dal paese, passando tra i prati, si arriva in un altro bel punto panoramico, chiamato Kumlar, con da un lato la veduta verso i faraglioni nella zona del faro e dall'altro le alte scogliere a picco sull'oceano.
Osservando le grigie scogliere di basalto si possono notare le tre serie di eruzioni che hanno formato l'isola di Mykines con gli strati più antichi di circa 50 metri di spessore, quelli più recenti con all'interno carbone e conifere e altri che contengono argilla tufacea e sedimenti di colore rossastro.
Le alte scogliere dell'isola |
Come arrivare a Mykines
L'isola di Mykines si raggiunge col traghetto dal porto di Sørvágur sull'isola di Vágar.
Le partenze dal 1 maggio al 31 agosto sono due volte al giorno, alle 10.45 e 16.20, mentre il ritorno è alle 11.30 e 17.05. Chi desidera fare l'escursione in giornata perciò deve prenotare il primo traghetto molto in anticipo per essere sicuro di trovare posto, tanto più che in caso di mare molto mosso la corsa viene cancellata. Molti suggeriscono di prenotare per due giorni non consecutivi, così nel caso venga disdetta la traversata si può ritentare, intanto la prenotazione è cancellabile entro le 48 ore.
Il biglietto singolo costa per gli adulti 60 DKK, circa 8 euro, per gli over 67 la metà, per i ragazzi dai 7 ai 15 anni 30 DKK mentre i più piccoli non pagano nulla. La prenotazione può essere fatta online dal sito ufficiale del turismo di Mykines.
Nei periodi di maggior afflusso di persone viene effettuata una corsa giornaliera extra con partenza alle 9.00 e ritorno alle 16.20 che ha un prezzo più elevato.
In realtà noi avevamo il biglietto per il traghetto delle 17, ma ne partiva un altro alle 15, quasi vuoto, perciò ci hanno permesso di salire.
La barca che effettua questa traversata di circa 50 minuti è lunga 13 metri, larga poco più di cinque, e raggiunge una velocità di 22 nodi. Durante la navigazione si può stare in coperta dove ci sono tavoli e divanetti molto comodi, oppure sul ponte ma nel caso di ondate si rischia d'inzupparsi.
Nel fiordo di Sørvágur il mare è quasi calmo, mentre uscendo nel mare aperto si sente parecchio il rollio e molte persone sono state male durante la traversata. Perciò se soffrite il mal di mare premunitevi di pasticche, oppure rinunciate all'escursione sull'isola di Mykines.
Al ritorno, forse per evitare la zona col vento più forte, l'imbarcazione ha circumnavigato l'isola permettendoci di vedere anche l'altro lato con il faro, tanti scogli che affiorano dalle acque e le alte scogliere a strapiombo. Entrati nel fiordo si può vedere la cascata di Múlafossur che si getta nell'oceano che è uno dei luoghi più iconici delle Faroe.
Un'alternativa per arrivare sull'isola è quella di utilizzare l'elicottero che tre volte la settimana arriva da Vágar, però non si può prenotare andata e ritorno per lo stesso giorno. Perciò l'alternativa è fermarsi sull'isola un paio di notti oppure di prendere il traghetto al ritorno.
Panorama dell'isola dal traghetto |
L'elicottero impiega circa una ventina di minuti per giungere qui e si può prenotare online e la singola tratta costa attualmente 435 DKK, circa 58 euro.
La terza opzione per arrivare sull'isola di Mykines è quella di prendere parte a un'escursione in gommone che impiega circa trenta minuti per coprire la traversata dall'isola di Vágar. Parte la mattina alle 9.30 e fa ritorno alle ore 13.00 dando il tempo di salire alle scogliere, non compresa nel prezzo. Il biglietto costa 675 DKK ed è comprensivo dell'utilizzo della tuta impermeabile che protegge dagli schizzi d'acqua e del pranzo.
Mykines è un'isola splendida e il luogo perfetto dove avvistare di sicuro le colonie di pulcinella di mare che sono tra gli uccelli più belli da vedere per il loro simpatico muso e il becco colorato.
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