L'isola di Capraia fa innamorare molti per la sua bellezza immutata nel tempo e camminare lungo i sentieri che l'attraversano è il modo migliore per scoprirla.
Una vacanza sulla terza isola per grandezza dell'arcipelago toscano è adatta agli escursionisti, a chi desidera trascorrere giornate rilassanti oppure a chi predilige nuotare nelle acque cristalline ricche di fauna ittica.
In questo post racconterò cosa vedere e fare a Capraia in quattro giorni tra escursioni, gite in barca e relax sulle tante spiagge raggiungibili in pochi minuti o con lunghe passeggiate.
La Torre del Porto |
Cosa vedere a Capraia
Il nome capraia deriva dalla presenza delle capre selvatiche che popolavano le vallate torrentizie, chiamate vadi. Ora sono estinte mentre si possono incontrare alcuni esemplari di mufloni.
Si trova a soli trenta chilometri dalla Corsica e a una cinquantina dal promontorio di Piombino, che è stato qualche anno fa meta di una mia escursione invernale.
Capraia è l'unica isola vulcanica dell'arcipelago toscano e, girando a piedi o facendo l'escursione in barca, si distinguono le zone che erano occupate dai due vulcani.
Il primo, grande quasi come tutta l'isola, aveva il cono in quello che oggi è il laghetto dello Stagnone. Questa è l'unica zona umida permanente delle isole toscane e nella superficie di mezzo ettaro cresce una vegetazione fatta di piante acquatiche e di ranuncoli. Nello stagno vive la raganella tirrenica, un piccolo anfibio endemico.
- Il porto e il paese
- Le spiagge
- Il giro in barca
- I sentieri
- Prodotti tipici
- Dove dormire e mangiare
- Come arrivare
Lo Stagnone |
L'altro cono vulcanico, collassato in mare, si trovava nella zona di Cala Rossa e, facendo un'escursione in barca, si può notare la morfologia delle rocce che si sono formate a seguito delle varie eruzioni. Ciò non solo qui, ma in tutta la costa lungo la quale si vedono colonne basaltiche e lava solidificata, strati di zolfo e striature rosa, rosse e verdi che indicano la presenza di differenti minerali.
Cala Rossa vista dalla barca |
Il porto e il paese di Capraia
I turisti che arrivano a Capraia vengono accolti nel grazioso porto turistico costituito da un manipolo di case colorate. Sulla passeggiata lungomare si affacciano negozi che vendono prodotti tipici, bar e ristoranti.
All'interno del cortile della Salata, quello che un tempo era lo stabilimento per la lavorazione del pescato, si trova l'ufficio turistico, mentre poco più avanti si trova la chiesa dell'Assunta, risalente all'XI secolo, che conserva all'interno ex voto a tema marinaresco.
Sull'isola si possono trovare tracce d'insediamenti preistorici e di una villa romana e nei vari secoli, per la sua posizione strategica, venne occupata da pisani e genovesi. Nell'Ottocento iniziò a essere utilizzata come colonia penale.
Il porto visto dalla nave |
Girando si possono vedere tanti edifici dell'ex carcere che restò in funzione sino al 1986. Qui venivano mandati a espiare la pena residua, per buona condotta, detenuti che avevano un mestiere e che perciò coltivavano i poderi, lavoravano il pescato, facevano la manutenzione degli edifici e si occupavano dell'acquedotto. A quel tempo dalla montagna sgorgava una sorgente d'acqua potabile e l'isola era autosufficiente.
Viaggiare permette di conoscere la storia di molti luoghi direttamente dalle parole di chi ci vive e nel piccolo cerco di riportarle nei miei post.
Pensate che un tempo i monaci che abitavano l'isola riuscivano a coltivare anche in zone impervie, costruendo muretti a secco che proteggevano i terreni, un po' come è stato fatto alle Cinque Terre.
La torre adibita a biblioteca comunale |
Una passeggiata di una decina di minuti porta al paese e, salendo, si possono ammirare la bellezza di questa insenatura e il panorama verso la torre del Porto. La costruzione eretta dai genovesi nel'500 ha una pianta circolare e oggi all'interno è adibita a biblioteca comunale, una delle più belle location per conservare i libri.
Al centro del paese si trova la chiesa di San Nicola che spicca per la facciata bianca e il campanile tinteggiato di rosa. La chiesa fu costruita nel 1759 e ha la particolarità di avere otto altari nelle navate laterali.
Consiglio di girovagare tra i vicoli in cerca di scorci da fotografare passeggiando tra le case tinteggiate di colori pastello o con la facciata in pietra, tra un tripudio di fioriture e nel vivace viavai di turisti.
Nella parte alta del paese si trova il Forte di San Giorgio che fu costruito dai genovesi dove si ergeva un castello di epoca pisana.
Il forte, visitabile il primo lunedì del mese, si trova sopra uno sperone roccioso, in parte franato, e un tempo aveva un accesso privato via mare grazie alla scaletta che saliva dalla Torretta del Bagno, una delle quattro torri che si possono vedere a Capraia e che venivano utilizzate per l'avvistamento.
Il forte visto dal sentiero che porta alle spiagge |
Nel centro del paese si trovano la Chiesa e il convento di Sant'Antonio, risalenti al XVII secolo, che sono in fase di ristrutturazione. All'interno nel cortile nelle sere d'estate si svolgono degli eventi culturali.
Fuori del paese, in località La Piana dove un tempo sorgeva il primo insediamento urbano, si può visitare la chiesa di Santo Stefano. La prima costruzione risaliva al IV secolo, mentre quella che si vede ora con un abside semicircolare e il tetto a capanna è dell'XI secolo.
La chiesa si trova immersa in un contesto rurale molto bello, accanto a vigneti e poderi coltivati che appartengono alle aziende agricole.
Le altre costruzioni antiche dell'isola sono: la Torre dello Zenobito, costruita dai genovesi nel 1545 sopra Cala Rossa, ch protegge la costa verso l'isola d'Elba e la Corsica, e la Torre della Regina, chiamata anche torre delle Barbici che si trova sopra Punta Teja dalla quale sorvegliavano la costa nord.
Torre dello Zenobito sopra Cala Rossa |
Salendo lungo lo sterrato con tanti tornanti che parte dal porto si passa sotto l'arco che delimitava il confine della zona carcerarie. Da qui s'iniziano a vedere tante strutture, quasi tutte in stato di abbandono: i pollai, la lavanderia, l'Anghiale e la Mortola. Proseguendo da quest'ultimo edificio si arriva al Dattero, un bellissimo punto panoramico dove aspettare il tramonto, portandosi una torcia perché la strada è priva d'illuminazione.
La Mortola |
Le spiagge di Capraia
Capraia è una bella meta per le vacanze al mare, sebbene le spiagge siano di pietre e molte siano raggiungibili solo dopo lunghe camminate oppure soltanto in barca.
Accanto al porto si trova la spiaggia del Frate che è quella con l'accesso più facile in quanto a riva le pietre sono di piccole dimensioni, anche se è sempre bene calzare le scarpette da scoglio per la presenza di tanti ricci attaccati agli scogli. Qui si possono affittare lettini per stare più comodi, ma sono anche presenti delle tavole in legno dove stendere il telo da mare.
A pochi metri dalla riva si può vedere una grande varietà di pesci, tanto che secondo me è il posto migliore dove fare snorkeling.
Spiaggia del Frate |
Dall'altro lato dell'insenatura si trova la spiaggia della Grotta della Torre: anche dall'alto si può apprezzare la bellezza del mare dal colore turchese nel quale si può fare snorkeling in un ampio tratto costiero. La spiaggia è dotata di un punto di ristoro e si possono noleggiare ombrelloni e lettini se si desidera la comodità.
Grotta della Torre |
Sull'altro lato del promontorio si trova Cala San Francesco, una piccola insenatura che si raggiunge in pochi minuti dal sentiero che scende dal piazzale della Chiesa di Sant'Antonio. Qui vi sono tante pietre e non c'è molto spazio per stendersi, ma è ottima se si vuole fare una nuotata.
Cala San Francesco |
Sotto il forte di San Giorgio si trova la Torretta al Bagno, un posto molto bello con grandi scogli piatti molto comodi per prendere il sole. Qui l'acqua è subito profonda e perciò non è una spiaggia adatta ai bambini. Il sentiero per arrivare qui è facile e breve.
Torretta al Bagno |
In una ventina di minuti di cammino dal paese si arriva a Cala dello Zurletto, un'insenatura con grandi scogli. Il percorso è semplice, tranne nell'ultimo tratto dove deve essere risistemata una parte franata.
Si può arrivare qui percorrendo il sentiero del Reganico il cui nome significa luogo dove si convoglia molta acqua. Il tracciato scende tra gli antichi terrazzamenti coltivati dove si vedono muretti a secco e si nota la presenza di grotte. Occorrono circa 50 minuti di cammino dal paese, scendendo dal lato nord, e soli 30 minuti da quello sud.
Cala dello Zurletto |
Un'altra spiaggia dell'isola è Cala del Ceppo il cui nome deriva dalla presenza di carbonaie, fatte col legno d'erica, usate sino alla fine dell'Ottocento.
Si può arrivare qui col servizio di taxi boat oppure a piedi percorrendo il sentiero 406 e poi il 409, tenete presente due ore tra andata e ritorno. L'ultima parte è su gradoni un po' alti, ma nulla di difficile.
La spiaggia di pietre, racchiusa nell'insenatura tra Punta della Civitata e Punta del Patello, non è molto comoda, ma è l'ideale per fare snorkeling nelle limpide acque osservando il fondale con una prateria di Poseidonia.
Punta della Civitata a Cala del Ceppo |
Una spiaggia molto bella e poco frequentata, vista la lontananza, è Cala della Carbicina che si raggiunge dal paese coi sentieri: 406, 409, 401 e 401A, quest'ultimo invaso da una bassa vegetazione che punge le gambe. Tra andata e ritorno sono necessarie circa tre ore e 30 minuti, ma ciò dipende sempre dal proprio passo. Anche in questo caso si può concordare con il servizio di barca taxi di farsi venire a prendere per evitare la lunga camminata.
Oppure si può scendere, come ho fatto io, mentre si percorre il sentiero ad anello verso la torre dello Zenobito.
Questa spiaggia è costituita da pietre, ma su un lato si trovano degli scogli piatti che agevolano l'ingresso in acqua. Questo è davvero uno dei luoghi più tranquilli che ho trovato durante il mio soggiorno sull'isola proprio per la distanza dal paese che non invoglia molti ad arrivare sin qui.
Cala della Carbicina |
Un'altra spiaggia raggiungibile a piedi è Cala di Porto Vecchio. In questo caso dal porto si sale lungo lo sterrato che porta alle strutture carcerarie, contrassegnato col numero 402, poi si prosegue sul 412 e si scende col 412A. Anche in questo caso occorrono tra andata e ritorno circa 3 ore.
Sino a qualche tempo fa la Cala della Mortola aveva una lingua di sabbia ed era una delle più frequentate per la sua bellezza, sebbene si raggiungesse solo in barca. Ora la spiaggia, il cui nome significa luogo dei mirti, è ricoperta di ciottoli, ma rimane molto suggestivo fermarsi con la barca a godere della bellezza dell'insenatura.
Cala della Mortola |
Giro in barca dell'isola
Per godere appieno della bellezza di Capraia consiglio di fare un'escursione in barca, durante la giornata o al tramonto. Il giro dura circa due ore durante le quali si fanno numerose soste per nuotare in questo mare splendido.
Il giro dell'isola inizia passando sotto il forte di San Giorgio e prosegue lungo la costa consentendo di osservare le varie calette da un'altra prospettiva. Proprio dal mare si notano le rocce vulcaniche di diversa forma come le colonne di basalto. La scogliera viene modellata dall'azione dei marosi e sembra di scorgere figure antropomorfe o di animali. Lungo la costa sud, quella di fronte all'isola d'Elba, si vedono quelli che un tempo erano gli approdi delle barche dalle quali scendevano i cacciatori portati dai pescatori, in un connubio perfetto in quanto ricevevano un passaggio e in cambio aiutavano a remare.
Proseguendo la navigazione si arriva alla Cala Rossa che dal mare è meravigliosa con la ripida scogliera sulla quale cresce l'euforbia.
Dopo la Torre dello Zenobito inizia l'area marina protetta che cambia il perimetro a seconda della presenza o meno di specie da preservare, come la foca monaca che si è rivista da queste parti, o per essere il rifugio degli uccelli durante il periodo della nidificazione.
Una delle soste più belle è quella alla Grotta del Cavallo, situata nella costa nord dell'isola fatta di alte scogliere e priva di punti naturali d'approdo.
In questa grotta si vede un soffione dove esce uno spruzzo d'acqua, più o meno alto a seconda della marea, provocato dalla forza delle onde. Al tramonto un altro soffione nella scogliera assume i colori dell'arcobaleno ed è un vero spettacolo. In altre grotte si vede l'acqua del mare assumere incredibili sfumature azzurre.
Una delle grotte marine |
L'ultima sosta bagno viene fatta nella zona della Punta Teja dove vi sono molti scogli a filo d'acqua, per cui occorre fare attenzione quando si passa con le imbarcazioni, e dove una corrente forte spinge verso il largo.
Ritornando verso il porto si vedono la spiaggia della Mortola e gli allevamenti di orate e branzini, una delle attività che dà sostentamento agli abitanti dell'isola.
Colori all'interno della grotta |
I prodotti tipici di Capraia
Sull'isola di Capraia la vegetazione prevalente è quella della gariga costituita da mirto, lentisco, rosmarino, elicriso, cisto marino, euforbia e oleandro.
Questi arbusti spontanei vengono utilizzati dalle aziende agricole per ricavare ottimi prodotti che ho scoperto durante una serata di presentazione delle eccellenze del territorio.
Ho apprezzato le confetture e gli sciroppi dell'azienda Arura, che vende anche distillati, compresa la birra Karpa all'elicriso, biscotti e aromi per insaporire le pietanze coi profumi dell'isola.
Nei negozi al porto si trovano in vendita il liquore di mirto e il miele dell'azienda San Rocco premiato come miglior miele millefiori nel 1999. A seconda delle fioriture stagionali viene prodotto un miele di diversa tipologia.
Sebbene non abbia provato, essendo vegana, questi prodotti cito i formaggi fatti col latte di capra, stagionati e freschi, dell'azienda Il Saracello come il capreggio.
Ho provato la birra Ortigrandi, fatta col luppolo coltivato negli ex orti benedettini, e ho degustato diverse tipologie di vino dell'azienda La Piana che hanno un sentore sapido in quanto le vigne crescono su un terreno vulcanico. L'aleatico viene vinificato in tre modi diversi: rosso, rosato e passito, e vengono anche prodotti un vermentino e un rosso Zenobito invecchiato in anfora.
A Capraia sono presenti altre aziende come La Mursa che produce vini e che sta convertendo un vigneto ad agricoltura biologica.
A proposito di coltivazioni di viti, camminando sull'isola s'incontrano i palmenti, vasche scavate nella roccia che venivano utilizzate in passato per pigiare l'uva.
Un vigneto sull'isola |
I sentieri di Capraia
Sull'isola di Capraia è presente una rete di sentieri tenuta molto bene e con una segnaletica precisa e affidabile, anche nei tempi di percorrenza. Si possono così organizzare delle camminate di diversa lunghezza e difficoltà, unendo una o più tracce.
Racconterò nel dettaglio i percorsi che ho fatto durante la mia permanenza, ne cito solo alcuni:
- anello dal paese al Monte Arpagna e alla Torre dello Zenobito (circa 6 ore senza deviazioni)
- anello verso Lo Stagnone, Monte Penne e Monte Castello (circa 5 ore senza deviazioni)
- sentiero dal porto verso la Torre delle Barbici (circa 4 ore)
- facile percorso dal porto verso il Dattero (circa 3 ore)
Torre delle Barbici |
Dove dormire e mangiare a Capraia
Sull'isola sono presenti poche strutture ricettive, così la maggior parte dei turisti affitta un appartamento che è un'ottima opzione per chi desidera cucinarsi i pasti.
Consiglio l'Eco Hostel La Mandola che dispone di camere private o di camerate con sei posti letto, ideali se si viaggia da soli.
L'ostello ecosostenibile è stato ristrutturato di recente e offre una bella piscina con acqua salata e zona idromassaggio, una grandissima terrazza solarium con lettini e ombrelloni e un bar con una terrazza panoramica. Nel ristorante è possibile consumare pasti a prezzi modici.
La piscina dell'hotel |
A Capraia ci sono diversi ristoranti, sia al porto che in paese, che offrono in prevalenza pietanze a base di pesce fresco pescato in queste acque.
Per chi apprezza il pesce uno dei ristoranti, esempio d'ittiturismo, è Il Carabbotino che propone un menù fisso a base di pesce, comprensivo di bevande, a prezzi inferiori a quelli di altri locali in quanto pescano direttamente con la loro barca. Il locale senza fronzoli ha un bel giardino sotto il castello.
Per l'aperitivo segnalo Pescianel al porto, un locale molto carino con il bancone ricavato da un'imbarcazione.
Come arrivare a Capraia
I traghetti che partono dal Porto Mediceo di Livorno impiegano poco meno di tre ore per arrivare a Capraia. Gli orari sono differenti nei diversi periodi dell'anno e potete verificarli sul sito della Toremar.
L'aeroporto più vicino a Livorno è quello di Pisa, distante una ventina di chilometri, dove arrivano numerosi voli nazionali e internazionali. Le due città sono collegate da un servizio di bus e dai treni.
Sull'isola ci sono poche strade carrabili e la distanza dal porto al paese è inferiore a un chilometro. Si può fare a piedi questo tratto oppure coi bus che nei mesi estivi sono in funzione dalla mattina a mezzanotte. Il biglietto singolo costa 1,5 € e si può acquistare l'abbonamento settimanale.
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