L'isola di Capraia è percorsa da una fitta rete escursionistica e il sentiero del Reganico è tra quelli maggiormente percorsi da chi viene qui per camminare in mezzo alla natura.

Il punto di partenza del sentiero è accanto alla Chiesa di San Nicola che si trova al centro del paese, accanto alla quale è stato posizionato uno degli erogatori di acqua potabile dai quali riempire la borraccia.

Il sentiero del Reganico a Capraia

Il percorso ad anello può essere fatto da entrambe le direzioni, ma consiglio di salire lungo la strada asfaltata, che corrisponde al percorso 406, che si segue anche per salire al Monte Arpagna.

Itinerario: Paese - Cala dello Zurletto - Torretta del Bagno - Paese (traccia su Wikiloc)
Sentieri: 406 - 410 - 410A - 410
Lunghezza: circa 4,5 km
Difficoltà: E
Tempo: circa un'ora e 20 minuti (escluse le soste)
Dislivello: quota max 98 m s.l.m.

La strada diventa poco dopo uno sterrato che si restringe e arriva, dopo circa un chilometro, in uno spiazzo dove è installato un cartello che illustra le caratteristiche di questo percorso escursionistico.

Questo è il punto ufficiale d'inizio del sentiero del Reganico, il cui nome significa solco d'acqua, che è un percorso botanico nel quale osservare la variegata vegetazione tipica dell'isola.

Viene classificato come turistico ma, visto che in alcuni punti è un po' ripido, ritengo che si debbano adottare le accortezza usate nei percorsi escursionistici.

Il sentiero 410 scende lungo la Valle del Reganico nella quale scorre il Vado Major, un torrente in estate asciutto che si trova sotto il Monte Campanile e giunge alla Cala dello Zurletto.

Questo percorso passa in mezzo alla fitta vegetazione, costituita di arbusti quali corbezzolo, erica, ginestra ed elicriso, su un fondo sabbioso mentre più avanti si trovano cespugli di lavandula e di rosmarino.

Arrivati nella zona del guado, il sentiero diventa pianeggiante e passa accanto ad anfratti scavati dal vento che sembrano grotte.

Il sentiero del Reganico è consigliato anche per avvistare mufloni e conigli selvatici e mi sono imbattuta proprio in uno di questi che però è subito fuggito in mezzo alla vegetazione.

Risalendo tra i muri che delimitano poderi un tempo coltivati si giunge, dopo un altro chilometro, al bivio col sentiero che scende a Cala Zurletto, che prende il nome dalla pianta dell'asfodelo.

Per raggiungere la piccola insenatura si percorre un ripido sentiero a tratti franato, ma che a breve sarà ripristinato per maggiore sicurezza, che in pochi minuti porta sul mare.

La spiaggia di sassi è inserita tra rocce vulcaniche di tante sfumature di colore beige e rosso e che presentano un aspetto mutevole.

Per tutte le informazioni su come organizzare un viaggio sull'isola di Capraia potete leggere il post di approfondimento con suggerimenti su cosa vedere e fare in quattro giorni.

Una volta risaliti si continua la camminata sul sentiero, che qui è un largo sterrato pianeggiante, e in breve si giunge in paese passando accanto all'eliporto.

Una volta arrivati nei pressi della Torretta del Bagno si può fare una deviazione per scendere sulla scogliera in una parte dell'isola con un mare stupendo.

Rispetto alla Cala dello Zurletto qui è più comodo stendersi a prendere il sole sugli scogli piatti e lisci.