24 agosto 2023

Capraia: escursione al Monte Arpagna e alla Torre dello Zenobito

Uno dei sentieri più belli da percorrere nella parte centro meridionale di Capraia è quello verso il monte Arpagna e la Torre del Zenobito per la grande varietà di paesaggi e di vegetazione e per la spettacolare Cala Rossa.

Sull'isola sono presenti numerosi sentieri escursionistici che si possono unire per creare dei percorsi ad anello di diversa lunghezza e difficoltà partendo dal porto o dal paese.

La stagione migliore per fare trekking a Capraia è la primavera quando la vegetazione della gariga inizia a fiorire e si possono percepire anche i suoi inebrianti profumi.


Isola Capraia: escursione Monte Arpagna Torre dello Zenobito
La Torre dello Zenobito


Escursione al monte Arpagna e alla Torre dello Zenobito

Il sentiero che conduce al monte Arpagna e alla Torre dello Zenobito è abbastanza lungo e impegnativo per la tipologia di terreno sul quale si cammina, forse viene sottovalutato da chi arriva qui in vacanza e pensa di fare un facile percorso costiero.

Arrivando sull'isola di Capraia si vede subito la presenza di tante montagne che fanno intuire come i collegamenti tra le varie zone non siano per nulla banali.

Volendo trascorrere un po' di tempo in spiaggia nella stessa giornata, ho unito all'anello dello Zenobito la discesa verso due spiagge allungando di un'ora e mezzo il cammino. Per quanto riguarda le tempistiche tenete presente che avendolo fatto in piena estate il caldo mi ha rallentato.

Itinerario: Paese – Il Piano – Monte Arpagna – Torre dello Zenobito – Sentiero perduto dello Zenobito – Cala della Carbicina - Cala del Ceppo - Il Piano – Paese (traccia su Wikiloc)
Sentieri: 406 - 405 - 404 - 403 - 401 (401A) - 409 - 406
Lunghezza: circa 29 km (17,3 km senza la discesa alle spiagge)
Difficoltà: EE
Tempo: circa 8 ore e 30 (escluse le soste, 7 ore senza la discesa alle spiagge)
Dislivello: quota max 400 m s.l.m.

Il punto di partenza dell'escursione verso il monte Arpagna è la piazza centrale del paese dove si erge la settecentesca Chiesa di San Nicola.

A lato della piazza è stato posizionato uno degli erogatori d'acqua potabile refrigerata dal quale è possibile riempire gratuitamente la borraccia prima della partenza, l'altro si trova la porto.


sentiero monte arpagna Capraia
Il sentiero e il bivio del percorso ad anello

Si sale sul sentiero 406 che è una cementata in lieve salita che dopo qualche centinaio di metri diventa uno sterrato che passa tra le campagne.

Tralasciando i diversi bivi, verso Cala dello Zurletto e il porto, dopo circa 30 minuti si giunge in località Il Piano. Facendo una breve deviazione si possono vedere in mezzo alla vegetazione i Palmenti delle Tigghielle, una decina di vasche in pietra che un tempo erano usate per pigiare l'uva.

Tornando indietro a sinistra si vede il sentiero dal quale sbucheremo a fine giornata mentre a destra si trova il 405, la mulattiera militare lastricata sulla quale si prosegue.

La mulattiera è costruita sopraelevata in quanto,a causa del terreno roccioso, ne è stata più semplice costruirla visto che serviva per portare i rifornimenti ai militari che alloggiavano sul monte Arpagna. La strada era percorsa da asini e, nel periodo del dopoguerra, anche da jeep, infatti è abbastanza larga sebbene ora sia in parte invasa dalla macchia mediterranea.

Nonostante il piano non sia livellato, vi si cammina bene sopra e la vegetazione dà un po' di frescura.


mulattiera monte arpagna Capraia
La mulattiera e a destra i bivio per Lo Stagnone

Al bivio successivo il sentiero si dirama: a destra conduce verso Lo Stagnone, dove sono andata in un'altra giornata facendo però un differente percorso, mentre a sinistra il 404 porta verso il monte Arpagna.

Si prosegue perciò su questo, sempre in salita, e s'iniziano a vedere bei panorami costieri prima di passare sotto il monte Pontica. Ora in lontananza si scorge la vetta della montagna con sotto il rudere del fabbricato chiamato Colombaia che ospitava i militari di stanza al semaforo.

veduta monte arpagna capraia
In lontananza la vetta del monte Arpagna

Poco più avanti s'incontra il sentiero che percorre il periplo del monte Arpagna, mentre il nostro, ora quasi pianeggiante, porta accanto ai ruderi degli alloggi del Capo della guarnigione in una posizione molto panoramica.


alloggio capo monte arpagna capraia

L'ultima salita offre panorami verso la Corsica, che appare molto vicina, e porta sotto al monte Arpagna che si raggiunge dopo circa due ore dalla partenza.

Dalla vetta si ammira un panorama a 360° verso la Corsica, distante solo una trentina di chilometri, l'isola d'Elba, dove avevo percorso la Grande Traversata Elbana, e l'interno di Capraia.

Questo posto fu scelto dalla Marina Militare per controllare, grazie a un cannocchiale montato su rotaie, le acque tra Italia e Francia nel canale di Corsica. Oggi resta in piedi solo la struttura metallica e uno dei progetti di recupero prevede la costruzione in questo posto, lontano dall'inquinamento luminoso, di un osservatorio astronomico.

Sarebbe una bella idea per incentivare una tipologia di turismo attento all'ambiente.


vetta monte arpagna Capraia

Volendo completare il giro ad anello sono scesa dall'altro lato della montagna lungo il sentiero 403, che porta alla Torre dello Zenobito, passando su un fondo sdrucciolevole e con parecchie rocce sulle quali ometti in pietra indicano la direzione. In ogni caso la vegetazione accanto al sentiero è fitta per cui non si può sbagliare.


sentiero torre zenobito capraia
Il sentiero che scende e sullo sfondo l'isola d'Elba

Questo tratto presenta parti con forte pendenza e, rispetto alla salita, è più impegnativo, ma la difficoltà è ripagata dalla bellezza dei panorami che si scorgono da ogni lato.

Come sempre consiglio di percorrere i sentieri escursionistici con scarpe adatte e di avere con sé una sufficiente scorta d'acqua e di snack per tenersi in forze per tutto il lungo percorso.


panorama corsica monte arpagna Capraia
Veduta della Corsica

Arrivati alla Piana dello Zenobito s'incontra il sentiero che conduce al paese, ma prima si continua in discesa in direzione della torre che si raggiunge in circa un'ora e 30 minuti dal monte Arpagna.

L'ultima parte è sul pianoro sul quale si seguono gli ometti in pietra per raggiungere Cala Rossa, la zona dove un tempo si trovava il cono vulcanico collassato in mare. Qui la terra rossa contrasta con il deposito di materiale piroclastico di diverse tonalità di rosso e con la vegetazione fatta di elicriso, cisto, cineraria marittima e rosmarino. Venendo in primavera si vede la splendida fioritura gialla dell'elicriso, una pianta utilizzata per molte preparazioni, come ho raccontato nel post dedicato all'isola di Capraia.

Alla fine del sentiero si vede ergersi davanti a noi, su uno sperone roccioso, la torre dello Zenobito che venne costruita nel 1545 dai genovesi per controllare questo tratto costiero con da un lato Cala Rossa e dall'altro Cala del Moreto.


Torre Zenobito Capraia

Riattraversata la piana, si prosegue a destra sul tracciato numero 401 che vede alternarsi in un continuo saliscendi tratti su roccia ad altri su terra. Questo è chiamato sentiero perduto dello Zenobito in quanto, dopo la dismissione della torre, venne invaso dalla vegetazione spontanea che ancora oggi lo lambisce.

Si cammina sotto il sole, l'unica zona ombreggiata è nei pressi del fosso dei Porcili, uno dei vadi, ovvero valli torrentizie, dell'isola dove crescono erica, mirto e corbezzolo e, vista la presenza di alcuni grandi massi, è il posto perfetto dove fermarsi a fare la sosta pranzo.


sentiero torre zenobito capraia
Panorama lungo il sentiero

In poco meno di due ore dalla partenza dalla torre s'incontra il bivio che porta alla Cala della Carbicina: quindici minuti a scendere e poco meno per risalire.

Il sentiero 401A è un poco invaso dalla vegetazione pungente, segno che non viene percorso da molte persone, ma non presenta alcuna difficoltà.


cala carbicina capraia
La Cala della Carbicina vista dal sentiero

La spiaggia, come tutte quelle dell'isola, è fatta di sassi di diversa grandezza per cui è bene portare le scarpe da scoglio per entrare con più facilità in acqua.

Qui è un vero piacere fare il bagno visto che viene raggiunta da poche persone che in genere si fanno portare dal servizio di taxi boat.


Cala Carbicina Capraia
Cala della Carbicina

Una volta risaliti, si prosegue verso il paese passando sopra la Punta del Patello e attraversando il vado del Casalino e quello dell'Albero. Guardando in alto si vedono i vigneti della località Il Piano prima di raggiungere il sentiero per Cala del Ceppo, dopo circa un'ora di cammino dal precedente bivio.


veduta cala ceppo Capraia

Per scendere in questa spiaggia di sassi, lungo il sentiero 409, occorrono circa 25 minuti e 35 per risalire. Rispetto al precedente quest'ultimo è più pulito, ma presenta dei tratti un po' impervi con gradoni dove sono stati posizionati dei supporti in metallo per aiutare l'incedere.

La spiaggia, il cui nome deriva dall'antica presenza di carbonaie fatte con gli arbusti di erica, è frequentata da molte persone per la sua vicinanza al paese.

Se avete in mente di fare il mio stesso percorso ad anello però consiglio di scendere solo a Cala Carbicina visto che sono simili. Magari, se si soggiorna a Capraia diversi giorni, si può tornare qui un'altra volta per godere della bellezza del mare e del fondale ricco di Poseidonia.


cala ceppo capraia

Risaliti si prosegue verso la località Il Piano dove si possono vedere poderi coltivati e vigneti dai quali si ricava l'ottimo vino locale, molto sapido per le caratteristiche del terreno, e dove si trova la Chiesa di Santo Stefano, ridotta a rudere. L'antica pieve risale all'XI secolo ed è immersa nella vegetazione, come si può vedere affacciandosi dalla sua finestra.


pieve santo stefano Capraia

Proseguendo in un tratto pianeggiante si ritrova lo sterrato fatto la mattina, il sentiero 406, sul quale si passa per tornare in paese concludendo il bel giro ad anello.

Per compiere l'intero percorso ad anello ho impiegato, escluse le soste, oltre otto ore, ma senza scendere nelle spiagge sarebbero state soltanto sette, camminando a un'andatura lenta, come mio solito.


castello paese capraia
Il Forte in paese

Il sentiero non ha particolari difficoltà, bisogna solo avere la stessa accortezza che si tiene quando si cammina in mezzo alla natura.

Vista la quasi assenza di ombra sarebbe bene percorrerlo nei mesi primaverili o autunnali, ma a fine luglio mi sono goduta ugualmente la bellezza dell'isola. Nonostante fossi partita la mattina presto, visto che occorrono tante ore per completarlo, mi sono ritrovata a camminare anche nelle ore più calde per cui le soste bagno nelle spiagge sono state momenti molto graditi.


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