10 marzo 2020

L'overtourism e la limitazione degli ingressi nei siti turistici

L'overtourism è un termine entrato da qualche anno nel nostro vocabolario e si può tradurre in italiano con sovraffollamento di taluni luoghi turistici che causano una serie di disagi.

Questo problema riguarda diverse città italiane, basta pensare a Venezia o Firenze, ma anche spiagge e parchi archeologici, come quello di Machu Picchu.

Per evitare che un eccesso di visitatori possa danneggiare un patrimonio naturale e storico in molti casi si è pensato di introdurre un numero massimo di ingressi giornalieri e un limite al tempo di visita.

L'overtourism e la limitazione degli ingressi nei siti turistici
Folla nell'Open-Air-Museum di Goreme


L'overtourism e la limitazione degli ingressi ai siti


Sicuramente l'overtourism è una delle cause che ha portato a limitare l'ingresso a numerosi siti in tutto il mondo ma non è l'unico motivo.
Pensate sia giusto limitare gli ingressi togliendo la possibilità a molte persone di vedere luoghi meravigliosi?

Per salvaguardare il patrimonio naturale e artistico la risposta appare scontata ma, a volte, alcuni divieti sono frutto di un eccessivo allarmismo che porta a chiudere alcuni luoghi.

In Italia si è parlato di introdurre un numero massimo di visitatori in città d'arte come Firenze, Venezia o nei borghi delle Cinque Terre che, negli ultimi anni e in taluni periodi, sono diventati invivibili.
Una regolamentazione sarebbe auspicabile ma di difficile attuazione visto che i centri storici delle città sono accessibili liberamente, mentre risulta più semplice limitare gli ingressi ai singoli siti, come già si sta facendo nell'area archeologica di Pompei.

Chi è contrario alle limitazioni attuate deve pensare che sia giusto portare avanti un turismo responsabile per salvaguardare un patrimonio storico-paesaggistico in modo che possa essere visto anche dalle future generazioni.

I siti italiani con ingressi limitati


Proprio per tutelare alcune zone negli ultimi anni sono stati attuati provvedimenti per impedire l'accesso a un numero eccessivo di persone.
Nei mesi estivi, ad esempio, non è consentito andare in auto al lago di Braies dalle 10 alle 15 per prevenire il problema dell'inquinamento.
Questo luogo bellissimo tra le montagne, diventato famoso per essere una delle location di una serie famosa, era preso d'assalto da troppe persone. Ora rimane visitabile ma solo dopo aver fatto una bella camminata dal paese.

In Sardegna sono diverse le spiagge nelle quali l'accesso è regolamentato oppure è proprio vietato arrivare via mare e attraccare con le imbarcazioni. L'ordinanza dei sindaci in questi casi è volta a limitare la fruizione delle spiagge da parte di troppe persone.

A Punta Molentis, vicino a Villasimius, l'accesso a pagamento è consentito solo a 300 persone al giorno mentre a Cala Mariolu, nel golfo di Orosei, l'ingresso è permesso via mare a 1.000 persone al giorno oppure a chi arriva dopo aver percorso un difficile sentiero.

spiaggia quasi deserta  in florida
Una delle spiagge quasi deserte di Miami

Anche a Cala Biriola si è stabilito che potranno entrare al massimo 300 persone al giorno, arrivando via mare o percorrendo un lungo e arduo sentiero. Questa è stata la prima spiaggia italiana dove sono state attuate misure restrittive.

Cala Goloritzé ha previsto l'accesso, a pagamento, di massimo 350 persone che dovranno arrivare a piedi.

Non solo i luoghi d'interesse naturalistico hanno previsto la limitazione agli ingressi ma anche siti di importanza artistica come la Cappella degli Scrovegni a Padova dove è regolamentato persino il tempo di visita stabilito in 20 minuti.
Altro sito italiano che salvaguardia le sue opere dall'eccessivo afflusso turistico è il Cenacolo vinciano, che non sono ancora riuscita a vedere proprio per questa motivazione.

Alcuni siti stranieri con limitazioni agli accessi


Il primo sito di straordinaria bellezza e importanza che viene in mente, quando si pensa alla regolamentazione degli ingressi, è Machu Picchu che proprio nell'ultimo anno ha ancor più limitato il numero giornaliero di visitatori ponendo anche un limite alla durata della visita.

Qualche anno fa il numero di turisti era già regolamentato ma si poteva stare all'interno quanto si voleva e anche uscire, ad esempio per andare in bagno, e poi rientrare. Io ero stata 7-8 ore per godermi la bellezza di questa area archeologica misteriosa, ora potrei stare soltanto 4 ore!

Anche il sentiero per arrivare al sito, l'Inca Trail, ha un numero chiuso mentre una spiaggia iconica come la Maya Bay, set del film The Beach rimarrà proprio chiusa sino al 2021.
Lo scorso anno si era deciso di chiudere questa spiaggia situata sull'isola Ko Phi Phi Leh per l'inquinamento causato dalle barche e per combattere l'erosione della barriera corallina.
Sicuramente alla sua riapertura ci saranno limitazioni agli ingressi per salvaguardare giustamente l'ecosistema.

gente a machu picchu
Moltitudine di gente a Machu Picchu

Un altro sito naturalistico che regolamenta gli ingressi sono le isole Galapagos che restano un sogno per molti.

Un sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO che limita gli accessi già da tempo è l'ipogeo Hal Saflieni a Malta che ammette solo 80 visitatori al giorno.
Anche nell'Open-Air Museum di Göreme, in Cappadocia, vengono regolamentati gli ingressi alle singole grotte per cui si può stare pochi minuti in ognuna.

I turisti che viaggiano responsabilmente non possono che accettare questi divieti e limiti e nel caso volessero visitare assolutamente uno dei siti acquistare con sufficiente anticipo i biglietti.

Si potrebbe obiettare che così si limita l'accesso a molte persone ma dobbiamo ricordare che il turismo di massa per taluni luoghi non è mai un bene e che il patrimonio va tutelato. La regolamentazione delle visite consente a chi entra di vedere bene un luogo senza un eccessivo affollamento.

Alcuni posti hanno un fascino particolare perché sono accessibili a pochi, basti pensare all'alta montagna. Abbiamo visto come troppe spedizioni con gente impreparata che vuole arrivare in cima a vette come l'Everest o il Monte Bianco sia causa di problemi di sicurezza per loro stessi e per gli altri.
In questi casi le limitazioni in atto o che si stanno pensando sono fatte non solo per preservare l'ambiente ma anche per non mettere a repentaglio la vita di molte persone.

L'overtourism è un argomento del quale si parlerà sempre più spesso perché i voli low cost stanno portando sempre più persone a viaggiare e talune mete diventeranno sempre più affollate.

Una soluzione ci sarebbe: indirizzare il flusso di turisti verso alcuni luoghi ugualmente belli ma ancora poco conosciuti. Pensate solo in Italia quanti borghi abbiamo che non aspettano che essere valorizzati dal punto di vista turistico. Potranno accogliere i turisti che conosceranno le città d'arte ma anche piccole realtà e gusteranno i prodotti dell'eccellenza enogastronomica che sono il fiore all'occhiello di molte realtà territoriali.

Una sintesi di turismo culturale ed esperienziale potrebbe essere la soluzione per portare i turisti a conoscere altre cose, oltre i siti turistici più famosi e apprezzati nel mondo.

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