25 aprile 2024

Cosa vedere a Tirana in due o tre giorni

Tirana, la vivace capitale dell'Albania, è una città che affascina con la sua ricca storia e la sua cultura vibrante capace di offrire un'esperienza indimenticabile per chiunque decida di visitarla.

Situata nel cuore del paese è diventata una destinazione sempre più popolare per i viaggiatori che desiderano scoprire monumenti storici, musei affascinanti, colorati mercati e una cucina deliziosa.


Cosa vedere Tirana due tre giorni
Piazza Skanderbeg


Cosa vedere a Tirana in due giorni

Un solo giorno potrebbe essere sufficiente per visitare la capitale albanese, ma consiglio un soggiorno di almeno un paio di notti per apprezzare la vivace vita notturna e per avere l'opportunità per visitare alcune cittadine nei dintorni.

Un itinerario di visita a Tirana può iniziare da Piazza Skanderbeg che prende il nome dal leggendario eroe albanese che ha combattuto contro l'occupazione ottomana nel XV secolo del quale ho già raccontato nel post dedicato a Kurja.

Nella piazza, riqualificata pochi anni fa, si erge imponente la statua equestre di Skanderbeg, circondata da edifici storici come il Palazzo della Cultura, che ospita il Teatro, e la Moschea Et'hem Bey, un capolavoro dell'architettura ottomana.

Quando nel 1967 i comunisti dichiararono l'Albania un paese ateo vennero distrutte chiese e moschee, ma per fortuna la più importante e bella della città fu salvata.


Moschea Et'hem Bey Tirana

Terminata nel 1819, presenta elementi in stile veneziano e un porticato con quindici arcate che la circonda su due lati. La particolarità è quella di avere decori con elementi della natura, cosa inusuale per una moschea.

Sulla parte anteriore si vedono due tombe che sono del costruttore e della moglie e un antico pozzo, mentre sul lato si trova la torre dell'orologio, risalente al 1830, che venne realizzata dallo stesso Et'hem Bey Mollaj.


torre orologio tomba Kapllan pasha tirana
Torre dell'orologio e tomba di Kapllan Pasha

La torre alta 35 metri fu l'edificio più alto della città visto che i palazzi potevano avere al massimo cinque piani. Il primato venne meno con la costruzione dell'hotel InterContinental che ha ben quindici piani.



Questa piazza è un luogo ideale per immergersi nella storia dell'Albania e per ammirare l'architettura eclettica della città ed è anche il punto di partenza dei free tour di due ore in lingua italiana che permettono di apprendere molte curiosità sulla città.

Consiglio di fare una visita guidata per comprendere come Tirana sia cambiata negli ultimi anni, infatti in città si vede la presenza di molti cantieri per la costruzione di alti grattacieli e si nota un contrasto tra l'austerità del periodo di repressione e il desiderio di modernità.

In tutta l'Albania sotto il regime comunista di Hoxha vennero costruiti circa centosessantamila bunker a scopo difensivo e ancora oggi sono sparsi ovunque, persino sulle spiagge.

In pieno centro si può vedere il Bunk'Art 2 adibito a museo all'interno del quale si possono vedere fotografie di quel periodo storico, mentre in realtà il vero rifugio si trova più in profondità.


Bunk art 2 Tirana

Per accedere a un vero bunker atomico si deve andare Bunk'Art che si trova in periferia e vi si arriva con i bus della linea 11.

Continuando la passeggiata in centro città si passa accanto ai ruderi del castello di epoca bizantina all'interno del quale si trovano bar, ristoranti e negozi di souvenir.

In questa zona si trovano la Moschea Namazgah con quattro minareti e una cupola di trenta metri che, quando sarà ultimata, diventerà la più grande dei Balcani e la Cattedrale cattolica di San Paolo, un edificio molto moderno.


Moschea Namazgah Tirana

Attraversando il ponte sul fiume Lana si nota il condominio Downtown One che è attualmente l'edificio più alto della città con i suoi 150 metri di altezza. Le finestre che sporgono sulla facciata riproducono la mappa dell'Albania.

Dopo la caduta del comunismo in quest'area vennero costruiti edifici abusivi, poi abbattuti per riportare ordine e creare spazi per tutti.


Downtown One fiume Tirana

Al di là del fiume si trova la Piramide che venne costruita nel 1988 per essere il mausoleo di Enver Hoxha. Caduta in disuso dopo la fine del comunismo, venne modificata nel 2017 realizzando la gradinata, che sale fino al vertice, e degli edifici a forma di cubo, tutti colorati, che ospitano uffici, bar e aule per studenti.


panorama piramide Tirana

Salendo gli oltre 90 gradini si arriva nella parte alta della piramide per ammirare la città da una prospettiva unica.

Continuando la visita alla città si percorrere il Bulevardi Dëshmorët e Kombit, un viale alberato costruito dagli italiani negli '30, sul quale si affacciano palazzi governativi come quello del Primo Ministro. Di fronte, invece, si trova l'attuale palazzo del Parlamento, costruito negli anni '50, ma ben presto sarà ultimato un edificio avveniristico che lo sostituirà..


piramide Tirana

In fondo al viale si vede quella che un tempo era la casa del fascio e che oggi ospita il Politecnico, mentre accanto si trova il moderno stadio di calcio.

Qui siamo nel quartiere Blloku, oggi area residenziale e con ristoranti e locali notturni, ma all'epoca comunista aveva accessi con posto di blocco in quanto vi abitavano i personaggi di spicco del partito.

Dalla strada si può vedere la casa dove risiedeva Hoxha che da fuori appare piuttosto ordinaria e che sta cadendo in rovina.


ex villa Hoxha Tirana

Nel Lulishte Ismail Qemali si può vedere l'installazione artistica, realizzata da Fatos Lubonja, che vuole ricordare le atrocità del periodo socialista con tre elementi simbolo: un bunker, pilastri in cemento di una delle miniera dove venivano mandati ai lavori forzati i prigionieri politici, e un pezzo del muro di Berlino.


Lulishte Ismail Qemali Tirana

Tornando verso il centro città si arriva al parco Rinia che è una zona rilassante dove fare una sosta accanto alla fontana ammirando gli edifici attorno, la torre verde e il memoriale dell'indipendenza.


parco rinia Tirana

Su un lato della piazza si trova la cattedrale ortodossa più grande dell'Albania, intitolata alla Resurrezione di Cristo, che è di recente costruzione e spicca per l'alto campanile.


cattedrale ortodossa Tirana

La chiesa all'interno ha una struttura arrotondata con decori sui pilastri ed è emozionante entrare per assistere al rito religioso con la mezza cantata, soprattutto se non si è solito assistere alle cerimonie di liturgia ortodossa.


interno cattedrale ortodossa Tirana

Di fronte si trova la Casa delle foglie che in origine era un ospedale e che divenne la sede dei servizi segreti. Il suo nome si deve al fatto che era coperta di foglie e perciò nessuno vedeva niente, o almeno faceva finta di non vedere e non sapere ciò che accadeva.

Nel giardino è presente un bunker nel quale si può scendere, ma è solo un cunicolo buio, mentre è interessante la visita del museo che racconta una triste pagine della storia recente dell'Albania nel quale tutti venivano spiati.

Sono presenti documenti dell'epoca, attrezzature utilizzate per la sorveglianza, filmati di persone che raccontano quegli anni ed elenchi con i nomi di chi venne imprigionato, anche solo per aver espresso il desiderio di andarsene.


Casa foglie morte Tirana

Parlando con chi ha vissuto quel periodo storico si possono sentire storie agghiaccianti e si può conoscere com'era vivere sotto un regime oppressivo negli anni nei quali l'unico mezzo consentito era la bicicletta, non era possibile andare all'estero, erano vietate le merci di provenienza straniera, persino le banane, e si viveva nel terrore di essere denunciati. Un po' quello che accadeva nella Germania dell'Est e in altri paesi balcanici.



Il secondo giorno a Tirana si può dedicare alla visita del Museo Storico Nazionale che si trova in piazza Skanderbeg ospitato in un edificio rivestito di marmo bianco e dall'architettura monumentale sul quale spicca sulla facciata il colorato mosaico con tessere in smalto e oro. L'opera, restaurata di recente, raffigura personaggi della storia albanese dagli illiri ai giorni nostri.

All'interno del museo più importante d'Albania il percorso di visita si sviluppa su diversi piani seguendo un ordine cronologico. Appena entrati si visitano le sale dedicate al periodo preistorico e all'antichità dove sono esposti reperti importanti come vasi e il mosaico di Mesaplik per passare a quelle dedicate al medioevo e alla resistenza contro gli ottomani.

Seguendo la numerazione delle sale si accede a quelle dove sono esposte circa 70 icone provenienti da chiese di diverse città albanesi e al rinascimento nazionale albanese.

Le altre sale raccontano la storia più recente dell'Albania come la Guerra di Liberazione Nazionale Antifascista, l'epoca del regime Comunista, e infine la figura di Madre Teresa. In queste ultime sezioni è interessante vedere gli abiti di chi cercò di fuggire all'estero, spesso lacerati e intrisi di sangue, e le fotografie di volti segnati dalle sofferenze e dalla consapevolezza che i suoi familiari sarebbero stati imprigionati e mandati ai lavori forzati.

Il museo è molto grande e per vedere tutto con la dovuta attenzione sono necessarie almeno due ore, basta solo un'ora se ci si sofferma sulle sale dedicate alle antichità oppure a quelle sulla storia recente.

Il museo è aperto dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 16.00 e la domenica dalle 9.00 alle 15.00. Il biglietto attualmente costa 500 lek.


museo storico nazionale Tirana

Dato un ultimo sguardo alla bella piazza si può fare la pausa pranzo nella zona del Mercato di Pazari i Ri che offre una vasta selezione di prodotti freschi, spezie aromatiche e delizie locali che riflettono la ricca tradizione culinaria dell'Albania.

Passeggiando tra le bancarelle del mercato si possono vedere prodotti artigianali come tessuti e ceramiche e oggetti di modernariato del periodo comunista che possono essere un ricordo da portare a casa come orologi, binocolo, macchine fotografiche, gioielli di bigiotteria e vasellame.


mercato pazari ri Tirana

Attorno al mercato si respira l'atmosfera della vecchia Tirana nelle viuzze dove si affacciano officine per la riparazione delle biciclette, fruttivendoli e panetterie.

In questa zona ci sono diverse opere di street art molto belle come quelle che raffigurano una bambina (Mother's Care di Andreas von Chrzanowski) o una biblioteca, opera di Franko Dine.


street art tirana

Tornando verso il centro si passa nel parco accanto al teatro dove si trovano il monumento all'amicizia, donato dal Kuwait, e il monumento al partigiano e su un lato la tomba di Kapllan Pasha dalla forma ottagonale.

Anche se il museo Etnografico è chiuso per restauri si può vedere da fuori la casa ottomana del 1837 che appartenne alla famiglia Toptani, proprietari terrieri che governarono la zona in quel periodo.

Questo è l'unico edificio risalente a quell'epoca che ho visto girovagando per il centro di Tirana.


Casa ottomana Tirana

La città è in continuo divenire e anche la galleria d'arte Galeria Kombëtare e Arteve è in restauro e nel suo giardino si può solo vedere l'installazione chiamata La nuvola che di sera è illuminata.

Scendendo verso Piazza Madre Teresa si arriva al Museo archeologico che conserva in cinque sale reperti che vanno dall'età della pietra all'epoca degli ottomani. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 14.00.


Piazza Madre Teresa Tirana

Una volta arrivati qui si può fare una pausa rilassante lontano dal caos delle trafficate vie di Tirana nel Grandi Parku i Madh passeggiando tra laghetti pittoreschi e sentieri panoramici immersi nell'area verde.

La grande area verde è molto frequentata la mattina presto da chi viene a fare jogging, esercizi nella palestra all'aperto, o a portare fuori il cane. Si possono percorrere diversi sentieri e il più scenografico è quello che costeggia il laghetto artificiale dove vivono molte specie di fauna avicola.

Nel parco sono presenti campi da tennis e aree ristoro e perciò nelle belle giornate è una delle zone più apprezzate per stare in tranquillità in mezzo al verde.

Passeggiando s'incontrano diversi monumenti dedicati ai caduti in guerra e pure il cimitero dei soldati tedeschi.


lago parco Tirana


Soggiornando tre giorni a Tirana si può salire con la funicolare sul monte Dajt per godersi una passeggiata in mezzo alla natura e per poter ammirare la città dall'alto, un po' come si può fare a Sofia salendo al monte Vitosha.



Questa escursione si può fare assieme a una guida e durante il tour si visita anche il BunkArt 1, il bunker atomico più grande della città che è interessante da visitare per vedere come fosse stato progettato.

Ricordo che l'Albania non fa parte dell'accordo Schengen e sufficiente avere la carta d'identità, ma con il passaporto i controlli all'arrivo sono più veloci. Per quanto riguarda le spese telefoniche bisogna verificare col proprio operatore la presenza di eventuali offerte, in assenza di queste la tariffe per telefonare o usare la connessione internet è abbastanza elevata e perciò sarebbe consigliabile attivare in loco una SIM. Bisogna valutare la necessità dell'utilizzo considerando la durata del soggiorno in quanto negli alberghi, nei ristoranti e anche nelle piazze principali si trova l'WiFi gratuito.



Come sempre sottolineo l'importanza di sottoscrivere un'assicurazione viaggio che tuteli in caso di malattia, d'infortunio e di smarrimento dei bagagli. Consiglio Heymondo che ha l'assistenza in lingua italiana, anche tramite app, e che anticipa le eventuali spese. Da questo link avete uno sconto del 10% su ogni tipologia di polizza.



Escursioni da Tirana

Vista la sua posizione Tirana può essere la base di partenza per esplorare altre zone dell'Albania spostandosi con i bus, con la propria auto o prendendo parte a tour organizzati.

Le città più gettonate per la vicinanza e per la loro bellezza sono Berat, uno dei siti patrimonio UNESCO dell'Albania, e Kruja, l'antica capitale, delle quali ho raccontato nei post di approndimento.



A Berat durante il tour in giornata si visitano il castello e il museo Onufri, che si trova nella Cattedrale di Santa Maria, e alcune moschee come quella degli Scapoli.
Nella città di Kruja il tour di mezza giornata comprende la visita al castello, al Museo Skanderbeg, dedicato a Giorgio Castriota, e all'antico bazar tutto in legno.


Dove dormire e mangiare a Tirana

Nella città di Tirana l'offerta di ristoranti è abbastanza ampia e per tutte le tasche. Le zone più animate la sera sono quella del quartiere di Blloku e della zona del castello dove si possono gustare piatti tipici al ristorante Ceren Ismet Shehu.

Un altro ristorante tradizionale che è molto consigliato è Oda che accanto a piatti a base di carne propone verdure ripiene.


byrek tirana

Volendo assaggiare il tipico street food che consumano gli albanesi quando vogliono fare un pasto veloce ed economico si possono prendere i byrek che sono una torta salata ripiena di carne, formaggio e verdura che ho visto in molte varianti anche di sola verdura.

Per quanto riguarda le birre locali le più diffuse sono: Korça, Tirana, Stela, Puka e Peja che però è prodotta in Kosovo. Una menzione va a quella artigianale della Birraria e Gjyshit di Pogradec.


Birra albanese

In città non sono presenti ristoranti che offrono soltanto cucina vegana e perciò una buona opzione è quello vegetariano Veggies che propone bowl, burger, zuppe e pasta accompagnati da gustosi frullati. Il locale è molto carino e colorato.


ristorante Veggies Tirana
Ristorante Veggies

Sempre nel quartiere Blloku si trova il ristorante Gjelber, un localino che offre nel menù burger e wrap, nonché zuppe.

Nella zona del Parco Rinia consiglio per l'asporto Falafel e per una pausa in un locale caratteristico a prezzi molto modici il City Grill dove si possono gustare zuppe vegetariane e verdure accompagnate da un ottimo pane.


city grill Tirana

Per alloggiare la cosa migliore è optare per una albergo in centro per essere vicini alle principali attrazioni.

Consiglio il Boutique Hotel La Voglia che si trova un'ottima posizione, accanto al Parco Rinia, in un edificio molto caratteristico con passaggi con archivolti che collegano l'entrata alla piazzetta e alle vie limitrofe. Le camere sono spaziose e con arredi moderni e funzionali e il gestore è molto gentile e, visto che parla italiano, può fornire consigli sulla città.




Come arrivare e muoversi a Tirana

L'aeroporto di Tirana è collegato all'Italia con diversi voli che partono da numerose città. Le compagnie che offrono queste tratte sono Ryanair, Wizzair e Air Albania. Ricordarsi al ritorno di stampare la carta d'imbarco in quanto quella digitale non è accettata ai controlli di sicurezza.

Dall'Italia si può arrivare in Albania anche con le navi che partono dalle coste dell'Adriatico e raggiungono il porto di Durazzo.

Una volta usciti dall'aeroporto con i bus si arriva nella piazza centrale al massimo in quaranta minuti. Il servizio è operativo 24 ore su 24 e i bus partono dall'aeroporto e dalla città al minuto 00 di ogni ora.



Si possono acquistare online i biglietti pagando in euro e, una volta arrivati, dirigersi direttamente al bus che parte dal piazzale di fronte all'area arrivi, superati tutti i chioschi degli autonoleggi.

In città le principali attrazioni sono raggiungibili a piedi, ma sono comunque presenti diverse linee di autobus e di tram. Il biglietto si fa a bordo e costa 30 lek.


autobus Tirana
Autobus davanti al Politecnico

Per raggiungere le altre città si possono prendere i bus urbani per raggiungere il terminal situato appena fuori del centro. Da lì partono i bus e i biglietti, come su tutti i mezzi in Albania, si fanno a bordo pagando in contanti.

Sul questo sito è possibile verificare gli orari dei bus diretti nelle principali città dell'Albania così da poter programmare le escursioni in giornata o gli spostamenti se si fa una vacanza itinerante.




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