8 novembre 2022

Escursione al monte Vitosha a Sofia

Il monte Vitosha è una bella meta per escursioni giornaliere in mezzo alla natura partendo dalla vicina città di Sofia.

Avendo la passione per il trekking sono salita su questa montagna per fare un percorso ad anello che mi portasse sino alla vetta del Černi Vrăh a quota 2290 metri di altitudine.

Prima di avventurarmi nel massiccio montuoso ho scaricato alcune tracce GPX, non sapendo se i sentieri fossero ben segnalati, per non rischiare di perdermi.


Escursione monte Vitosha Bulgaria


Escursione ad anello sul monte Vitosha

Il monte Vitosha svetta sopra la città di Sofia e dal Bouleard Vitosha si vede proprio la cima che invoglia gli appassionati di escursionismo a raggiungerla.

Io ero partita da casa con gli scarponi da trekking perché avevo in programma l'escursione ai Sette Laghi di Rila e perciò avevo l'equipaggiamento adatto anche per fare questa salita che molti definiscono facile.

Il Vitosha è il primo parco nazionale che fu istituito in Bulgaria e ha una grande varietà di climi come si capisce bene arrivando al rifugio. Nella parte più bassa si trovano boschi misti di latifoglie e più su foreste di abeti e di pino silvestre. Nella parte più alta si vedono piante erbacee, orchidee e tantissimi mirtilli. Nel parco si possono incontrare tanti specie animali come poiane, orsi, volpi, cervi e lupi. Il parco è tanto grande che vi si trovano grotte con pipistrelli, corsi d'acqua e cascate.


Aleko Hut Vitosha
Aleko Hut

Itinerario: Aleko Hut - Černi Vrăh - Aleko Hut
Lunghezza: circa 10 km
Difficoltà: EE
Tempo: circa 4 ore (escluso le soste)
Dislivello: quota max 2.290 m s.l.m.

Il massiccio del Vitosha in inverno è ricoperto di neve e diventa la meta prediletta per chi ama sciare e fare snowboard mentre nella stagione estiva le pendici sono ricoperte di erba e da arbusti come la rosa canina, il sambuco nero, i mirtilli e piante di palude.

La mia escursione era programmata per l'ultimo giorno di permanenza a Sofia ma le previsioni meteo erano scoraggianti, visto che era prevista pioggia di forte intensità nel pomeriggio.


inizio sentiero monte vitosha
Inizio sentiero sotto seggiovia

Perciò sono partita di prima mattina sperando di trovare condizioni meteo migliori di quelle trovate nella giornata trascorsa sul massiccio del Rila con nubi che avevano oscurato le vedute panoramiche.


Si può fare l'escursione anche con tour organizzati con una guida prenotando direttamente online.

A me piace fare trekking in solitaria e perciò ho reperito informazioni su un percorso ad anello da fare in poco tempo e con bei panorami.

Il sentiero più semplice che porta alla vetta del Černi Vrăh parte alla destra del rifugio Aleko, che si trova a quota 1.810 metri, ed è segnalato da un cartello. Sale gradualmente, dapprima su un sentiero stretto verso destra e poi verso sinistra su un largo sterrato, ed è quello consigliato per gli escursionisti meno esperti.


sentiero E4 monte Vitosha

Io ho preferito salire sul sentiero più ripido che passa sotto i piloni della seggiovia e che è indicato come sentiero europeo E4 (Pirenei, Alpi, Rila, Peloponneso) da segni bianchi e rossi.

Qui si sale più rapidamente tra erba e roccette lungo un sentiero che fa qualche zig zag. Volgendo lo sguardo verso la vallata si può vedere un bel panorama su Sofia.

Arrivati allo sterrato che proviene dalla via più facile si prosegue verso la vetta che appare molto vicina e semplice da raggiungere. In realtà s'incontra un punto dove bisogna passare su rocce e poi su tratto fangoso perché qui scorre un rigagnolo che crea una sorta di zona palustre.

Per riuscire a passare senza sporcarmi le scarpe, visto che il fango sembrava alto una decina di centimetri, ho dovuto saltare da una pietra all'altra tra i cespugli d'erba. Se avessi avuto i bastoncini da trekking sarebbe stato più semplice.


vetta monte vitosha Sofia

Per fortuna questo tratto era breve e perciò in meno di un'ora e venti dalla partenza sono arrivata al Černi Vrăh che è la quarta montagna più elevata della Bulgaria.

Rispetto all'escursione a Rila qui la temperatura era molto gradevole e si stava benissimo in maniche corte nonostante fossimo a oltre 2.200 metri di altitudine.

Sulla vetta si trova la stazione meteorologica che venne costruita nel 1935 e che offre rifugio in caso di maltempo.

Černi Vrăh significa picco nero e il nome è dovuto alla presenza di rocce nere oppure dal fatto che la montagna un tempo era ricoperta da boschi di pino mugo che nel medioevo furono bruciati per creare pascoli per le pecore.

La vetta è un bellissimo pianoro contornato da rocce dalle forme strane e dai diversi lati, quando il cielo è terso, si possono vedere bei panorami sul massiccio del parco nazionale Vitosha.


Černi Vrăh parco Vitosha
Area picnic sul pianoro

Sul pianoro c'è una bella area picnic e anche una libreria che è davvero insolito vedere in alta quota.

Seguendo la traccia che avevo scaricato sono discesa a sinistra dove ho trovato segnavia di diverso colore e ho attraversato una zona palustre passando sopra le passerelle in legno che sono messe proprio per facilitare il cammino, altrimenti impossibile.

libreria e passerella in legno monte vitosha

Il sentiero è molto facile ma in un punto bisogna saltare su grossi macigni e perciò questo percorso non può essere classificato come escursionistico ma per esperti.

Dopo una breve discesa s'incontra un crocevia di sentieri, andando dritti si prosegue sul sentiero E4 verso la Grecia, un altro conduce al villaggio di Zheleznitsa dopo tre ore di cammino, mentre quello da imboccare per tornare al punto di partenza è il primo a sinistra ma non è ben segnato. Per questo motivo è bene avere una traccia da seguire e trovate il mio percorso su Wikiloc.

Subito dopo il crocevia si vedono segni di passaggio tra l'erba alta e, proseguendo, diventa chiaro il sentiero che passa a mezza costa tra arbusti di mirtilli. Molte persone dalla città salgono qui per raccoglierli.

Il sentiero è agevole ma bisogna fare attenzione quando si passa sulle pietraie.

A un certo punto s'incontra un bivio e si deve andare a sinistra, come è indicato anche dai cartelli. Qui si vedono bellissimi panorami sul costone della montagna e s'incontra una cascatella tra le felci.


cascata e sentiero monte vitosha

Dopo un tratto sui massi si scende nel bosc,o facendo attenzione a non scivolare nel fango, e si arriva al largo sterrato che conduce al rifugio Aleko passando accanto alla bella cappella in legno della Santa Trasfigurazione.


cappella santa trasfigurazione monte vitosha

Al rifugio Aleko è possibile fermarsi a mangiare o bere qualcosa e c'è la possibilità di dormire.

Visto che il tempo era pessimo mi sono diretta verso la fermata del bus e sono arrivata giusto in tempo perché dopo qualche minuto è iniziato a diluviare.


Come arrivare al rifugio Aleko

Sul monte Vitosha ci sono tantissimi sentieri e alcuni partono dalla città ma per fare solo una breve camminata consiglio di partire dal rifugio Aleko.


sentiero monte vitosha

Per arrivare coi mezzi pubblici dal centro di Sofia si prende la metropolitana M2 e si scende al capolinea di Vitosha.

Dal viale accanto all'uscita si prende il bus numero 66 che porta all'hotel Moreni che è il capolinea. La strada per arrivare è un pavé che passa in mezzo al bosco. Per gli orari rimando al sito dei trasporti di Sofia. I biglietti si possono fare a bordo del bus pagando in contanti oppure con la carta di credito. Il biglietto costa solo 1,60 leva. Il tempo di percorrenza è di circa 45 minuti.

Gli orari indicati non sono attendibili perché in realtà le corse sono molto più frequenti.


vegetazione monte vitosha

Si può prendere anche la funivia Simeonovski dalla città per salire direttamente nei pressi del rifugio e in questo caso per raggiungere la stazione a valle si deve prendere il bus numero 122. Quest'anno la funivia era chiusa per manutenzione.


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