14 luglio 2022

Cammino dei Fari: tappa 2 da Niñóns a Ponteceso

La seconda tappa del Cammino dei Fari inizia dalla spiaggia di Niñóns per arrivare a Ponteceso percorrendo un tratto costiero molto affascinante con paesaggi che mutano in continuazione.

Vista la considerevole distanza e il dislivello, oltre 700 metri in positivo e in negativo, a mio parere è la tratta più impegnativa di questo trekking costiero in Galizia.

Nella prima parte ho trovato felci alte che erano zuppe per l'umidità della notte e per la pioggerellina che scendeva a tratti. Percorrere il sentiero libero dalla vegetazione è sicuramente molto più semplice e velocizza l'andatura.


Cammino dei Fari: tappa 2 Niñóns Ponteceso
Croce sopra il porto di Santa Mariña

Cammino dei Fari: tappa 2 Niñóns - Ponteceso

La prima tappa era terminata alla spiaggia di Niñóns e qui si deve tornare in taxi, dopo aver dormito a Ponteceso, per iniziare la seconda giornata lungo il Cammino dei Fari con uno zaino più leggero visto che si dormirà nello stesso albergo.

La freccia verde indica di salire nello stretto sentiero, ingombro dalla vegetazione, che si trova a sinistra, in realtà dopo i i primi metri si capisce che si poteva passare molto più facilmente sulla sabbia.

Si arriva su uno sterrato che sale nel bosco e che bisogna poi lasciare per continuare il percorso costiero dove ho trovato alte felci che mi hanno fatto inzuppare i pantaloni. Pur cercando di scrollare l'acqua usando i bastoncini da trekking è stato inevitabile che mi bagnassi tantissimo, anche perché il mio compagno di cammino era raffreddato per cui sono sempre andata davanti prendendomi la maggior parte d'acqua.


Playa de Niñóns Galizia
Playa de Niñóns vista dal sentiero

Itinerario: Playa de Niñóns - Roncudo - Faro Roncudo - Porto de Corme - Ponteceso
Lunghezza: circa 27,1 km
Difficoltà: EE
Tempo: circa 9 ore e 20 minuti (escluso le soste)
Dislivello: quota max 142,3 m s.l.m.

La prima parte del percorso passa su uno stretto sentiero con diversi sali scendi e si possono vedere bellissime calette con le acque turchesi come la spiaggia do Morro e quella di Niño do Corvo.


spiaggia do Morro Galizia
Spiaggia do Morro

Dopo circa 50 minuti si giunge al piccolo porto di Santa Mariña con le rimesse dei pescatori e da qui si prosegue verso il promontorio un bel punto panoramico contrassegnato da una croce in pietra.


porto di Santa Mariña
Porto di Santa Mariña

Il sentiero sale verso il monte da Arbosa passando in un bellissimo bosco di eucalipti, alberi che sprigionano un odore inebriante, e dove la vegetazione assume colori meravigliosi rendendo piacevole per gli occhi il cammino.

In poco meno di due ore dalla partenza si giunge alla spiaggia da Barda, un anfiteatro naturale circondato dalle montagne, dove si vedono anche alcune casupole usate dai pescatori.


bosco nel monte Arbosa Galizia

Nella descrizione ufficiale del cammino dei fari propongono due opzioni: salire verso il villaggio di Roncudo percorrendo il facile sterrato che conduce alle pale eoliche oppure proseguire lungo il sentiero nella Costa di Tremosa che in due ore porta al paese.

Questo è il tratto più impegnativo del percorso ma regala splendidi panorami, in fondo siamo qui per godere della bellezza di questi angoli remoti della Galizia e non certo per tagliarne delle parti.


panorama spiaggia Barda Galizia
Veduta sulla spiaggia da Barda

La costa prende il nome dall'onda gigantesca che si forma, con determinate condizioni meteo, nell'omonima secca e che è diventata famosa tra i surfisti in cerca della big wave.

Il sentiero sale verso Punta Espiñeira, da dove si può vedere in lontananza il faro di Nariga incontrato il giorno precedente, percorrendo un tratto costiero che passa accanto alla Punta do Castro.


costa tremosa Galizia
Scogliera nella Costa di Tremosa

Arrivati a Punta Percebellosa il sentiero inizia a salire verso il villaggio di Roncudo, chiamato in galiziano Aldea de Roncudo, che è il punto più elevato di questa tappa del Cammino dei Fari.

Le case in pietra sono abbellite da tanti fiori e si vedono i tipici granai galiziani, chiamati hórreo, e si trova una fontanella dove attingere l'acqua, come recita il cartello in bella vista sopra al quale c'è la mascotte del cammino, Traski.


cammino fari villaggio Roncudo

In paese ho fatto una pausa per asciugare le calze e i piedi perché dai pantaloni, zuppi per colpa delle felci, l'acqua è andata all'interno delle scarpe che sono in goretex e non fanno passare la pioggia. Le ho   acquistate su Amazon proprio per fare questo cammino rimanendone molto soddisfatta per la leggerezza e la suola che aderisce bene su ogni terreno.

In queste prime ore i pantaloni tecnici non facevano in tempo ad asciugare che erano nuovamente fradici per la continua presenza delle felci.

Dal paese si prosegue sulla strada sterrata verso destra per circa un chilometro prima di ridiscendere sul sentiero abbastanza ripido con tratti abbastanza impegnativi e alcuni traversi sulla scogliera ma anche molto bello, soprattutto nell'ultima parte dove si ritrova la bassa vegetazione in fiore.


cammino dei fari faro Roncudo
Sentiero verso il faro

Dopo aver percorso circa 13 chilometri in 5 ore si arriva al faro Roncudo. Confrontando le statistiche del sito ufficiale noto che i miei tempi di percorrenza sono molto alti ma giustifico il fatto con la presenza delle felci che hanno rallentato il mio incedere per lunghi tratti.


cammino fari faro roncudo Galizia

Il nome del faro si traduce dal galego in italiano con russante per il rumore rauco delle onde che si rifrangono sugli scogli.

Il piccolo faro, alto solo 11 metri, è stato costruito nel 1920 su una scogliera con rocce granitiche dove crescono i percebe, i famosi crostacei della Galizia, che vengono raccolti da pescatori che rischiano la vita in mare.

Il faro può essere raggiunto anche in auto perciò chi volesse ammirare la bellezza di questa zona della Costa da Morte può farlo anche senza percorrere il trekking costiero.

Qui ho fatto la pausa pranzo prima di riprendere il cammino, quasi tutto su strada asfaltata e pianeggiante, che in meno di un'ora arriva a O Porto de Corme.


Porto Corme Galizia

Sul lungomare del paese si possono vedere graziose case colorate, un parco con la fontana, e bar e ristoranti dove si può sostare e bere qualcosa. Molti camminatori preferiscono terminare qui questa tappa del Cammino dei Fari facendosi portare in taxi a Ponteceso, questa può essere un'opzione se si è stanchi.

O Porto de Corme è stato nel XX secolo, oltre che un centro per l'attività conserviera, il porto spagnolo più importante per l'esportazione del legname.

Seguendo sempre le frecce verdi si passa sul lungomare e accanto alla grande spiaggia di Osmo per proseguire su un sentiero con tratti in comune con la Ruta do Mar (PR-G 148), un percorso costiero ad anello contrassegnato da una riga bianca e una gialla che unisce il paese a Ponteceso.


spiaggia Osmo Porto Corme Galizia
Spiaggia di Osmo

Passando accanto ad antichi muri in pietra, attraverso un bosco, si raggiunge la grande spiaggia di Ermida che si attraversa per proseguire su uno sterrato. Proprio alle spalle della spiaggia è possibile proseguire sul facile sterrato della Ruta do Mar verso la Pedra da Serpe e Gondomil per arrivare alla spiaggia di Valarés e quindi a Ponteceso.


veduta Porto Corme Galizia
Porto do Corme

Seguendo le frecce verdi del Cammino dei Fari si segue lo sterrato costiero tra le felci tagliate. Qui non ho più visto le indicazioni perciò con l'aiuto della traccia GPS, su Wikiloc trovate la mia aggiornata al 2022, sono andata in direzione della spiaggia sassosa di Río Covo. Si arriva qui scendendo su un sentiero un po' ripido a conferma che anche dopo il faro Roncudo alcuni tratti sono da percorrere con attenzione.

Da qui si sale sul Monte da Facha dove si può ammirare un bellissimo panorama verso Laxe e la costa di Camariñas che saranno le protagoniste delle prossime tappe del nostro cammino. Questa parte del percorso mi ha ricordato i sentieri costieri che sono solita frequentare in Liguria.

Il sentiero scende tra roccette e pini sino ad arrivare a una terrazza panoramica dove è stata posizionata la scultura che raffigura un enorme ragno e nell'ultimo tratto occorre passare su grossi macigni.

Da Porto de Corme a qui sono poco più di cinque chilometri che si percorrono in due ore per i continui sali e scendi.


dune barra ponteceso
Sentiero accanto alle dune

La spiaggia di Valarés è molto grande e dotata si servizi ma non ho potuto fare approvvigionamento d'acqua perché i rubinetti delle fontanelle erano rotti.

Attraversata la pineta alle spalle della spiaggia si arriva sulla strada asfaltata che si lascia quasi subito per proseguire in un ambiente completamente nuovo e affascinante.

Si attraverso l'area protetta delle dune del Monte Branco su un sentiero sabbioso abbastanza pianeggiante osservando le dune di Barra e i meandri del fiume Anllóns.

Ancora una volta il tempo era cambiato e perciò il cielo nuovamente grigio non rende giustizia alla bellezza di questa zona della Galizia che regala a ogni chilometro paesaggi completamente differenti.


parco dune barra ponteceso
Le dune

Le dune di fine sabbia bianca sono modellate dal vento disegnando un paesaggio spettacolare, come se fossimo nel deserto, e che ricorda un poco il parco della penisola di Neringa in Lituania.

Dopo l'ennesima salita si scende sullo sterrato dal fondo sabbioso, che costeggia l'ultima parte delle dune, e arriva sulla strada asfaltata.

Seguendo le frecce verdi del Cammino dei Fari si prosegue sulle passerelle in legno sopra l'estuario del fiume Anllóns che è l'habitat di molti uccelli come il piviere e il germano reale.

Nella parte finale si cammina su un sentiero rialzato che separa le acque del fiume dalla laguna, simile a una palude, che mi ha ricordato i polder olandesi dove avevo fatto un bel giro in bicicletta. La tappa termina a Ponteceso vicino al ponte con cinque arcate che è stato costruito in granito nel XIX secolo sui resti di uno più antico.


ponte di Ponteceso Galizia

Nei pressi del ponte si trova la casa natale del poeta ottocentesco Eduardo Pondal che nelle sue opere ha raccontato la sua terra facendo riscoprire la lingua e la cultura galiziana.

Dalla spiaggia di Valarés a Ponteceso sono sei chilometri che si percorrono in poco meno di due ore vista la stanchezza accumulata in questa lunga giornata di cammino.

Il video della seconda tappa sul mio canale YouTube.




Informazioni utili per la seconda tappa

Per arrivare alla spiaggia di Niñóns occorre prendere un taxi e consiglio di contattare su messanger Julio Souto che potete trovare su Facebook.

Questa seconda tappa del Cammino dei Fari è la più impegnativa per cui si potrebbe optare per dividerla in due parti e godersi con maggiore tranquillità la bellezza di questa parte della Galizia.


casa natale Pondal Ponteceso

Il primo giorno si potrebbe arrivare sino a Porto de Corme e il giorno dopo fare la restante parte del cammino così da fermarsi anche in spiaggia, se il tempo meteo è favorevole, oppure approfittarne per visitare la mattina, prima di partire, il Museo Etnoludico della Galizia MELGA.

A Ponteceso consiglio di alloggiare alla Pensión Teyma che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Accanto si trovano alcuni bar e ristoranti dove fare colazione. Mi sono trovata bene nel locale all'angolo O Cruce dove si possono gustare anche liquori regionali.

Nel paese ci sono anche la farmacia, il servizio di guardia medica, diversi negozi e la lavanderia self service, aperta sino a tardi, dove lavare e asciugare i vestiti. Io ne ho usufruito per avere così gli indumenti freschi di bucato e asciutti per le tappe successive.


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