19 marzo 2019

Escursioni sicure: non sottovalutare i rischi

Le escursioni in mezzo alla natura sono le cose più belle da fare ma non bisogna sottovalutare i rischi.

Una delle cose da consigliare è quella di andare in compagnia per avere un aiuto immediato, in caso accada qualche inconveniente, ma io stessa spesso vado a fare lunghe camminate di oltre 5-6 ore da sola.

Sono coerente con il modo di viaggiare anche nel trekking, parto anche in solitaria perché conoscere nuovi posti mi fa sentire bene.

I rischi del trekking: panorama sul Monte Altissimo
Lungo il sentiero per il Monte Altissimo


Escursioni sicure: i rischi nel fare trekking


Durante un'escursione giornaliera, oppure un trekking di diversi giorni, si possono correre alcuni rischi che possiamo sintetizzare così:

  • rischi fisici
  • rischi climatici
  • rischi ambientali

I rischi fisici nel fare trekking


Prima di fare un'escursione è bene verificare la tipologia di sentieri che si andrà a percorrere per capire se sia adatto alle nostre capacità fisiche.
Una lunga camminata può trasformarsi in un incubo se ci stanchiamo e non riusciamo più a proseguire.
Spesso si percorrono tratti con un dislivello notevole e si arriva in vetta dopo tante ore, al ritorno cala l'attenzione e qui potrebbe accadere un imprevisto, come una scivolata.
Può sempre succedere che una distorsione ci impedisca di camminare e così dovremo trovare la via più breve per arrivare in strada e chiedere aiuto.

Se non si utilizzano i bastoncini da trekking, durante le discese può capitare di sollecitare troppo le articolazioni delle ginocchia e così dover rallentare il cammino, aumentando i tempi di percorrenza e rischiare che sopraggiunga il buio della notte.

Percorrendo i sentieri in alta montagna, ad altitudini oltre i 4.000 metri, si può soffrire per l'altitudine, in questo caso si deve tornare a valle e controllare le proprie condizioni mediche.

Un'altra cosa che può apparire banale, quando si fanno escursioni in gruppo, è quella di cercare di andare velocemente, come altre persone più allenate di noi, stancandosi troppo oppure che quelli avanti non aspettino le persone che vanno più piano.

Il tempo può diventare imprevedibile e rischioso


Chi pratica il trekking sa bene come il clima sia imprevedibile o cambi durante la giornata. Perciò non bisogna sottovalutare il pericolo di trovarsi in mezzo a un temporale con fulmini che possono essere molto pericolosi in montagna.
Anche la pioggia può essere rischiosa per chi cammina in montagna perché rende il terreno e i sassi scivolosi, così come la nebbia che può far perdere l'orientamento.
Una giornata soleggiata può ugualmente provocare guai a chi fa un'escursione senza una protezione solare adeguata, il rischio di scottature è molto alto in montagna.
Può accadere anche di avere un colpo di calore, se fa eccessivamente caldo e non si è mantenuta la corretta idratazione bevendo molto.
Anche camminare nei boschi col vento può essere rischioso perché potrebbero staccarsi dagli alberi rami secchi.

Per fare escursioni sicure è bene conoscere i rischi e partire preparati a ogni evenienza.

I pericoli ambientali durante le escursioni


Per quanto riguarda i pericoli ambientali questi comprendono tante cose.
Per prima cosa il terreno può essere insidioso e perciò, per fare un'escursione in sicurezza, è bene camminare con cautela, senza passare sui cigli dei burroni, e stando attenti ai massi pericolanti sopra di noi.
Un rischio può essere dato anche da sassi che precipitano a valle, magari smossi inavvertitamente da altri escursionisti che passano più in alto o da animali selvatici.
A me, ad esempio, è accaduto mentre salivo sul Pizzo d'Uccello. Qualcuno ha provocato il rotolamento di una pietra lungo il canalone nel quale stavo salendo. La vidi arrivare ma non sapevo dove spostarmi, scelsi di avvinarmi alla parete e la pietra in piena velocità passò tra la mia gamba e la roccia!

Un altro rischio può essere quello delle vipere che, se mordono, possono inoculare un veleno mortale per l'uomo. Perciò è bene stare attenti a dove si poggiano le mani o dove ci si siede e guardare tra i sassi che non vi siano rettili.
Sarebbe opportuno indossare pantaloni lunghi ma col caldo è più gradevole camminare a gambe scoperte, in ogni caso è bene calzare sempre scarpe alte per proteggersi da eventuali morsi.

crotalo diamantino orientale
Crotalo diamantino orientale

Questo in foto è il più grande serpente a sonagli e uno dei più velenosi in America, sono stata fortunata ad averlo visto alle Everglades. L'ho fotografato dall'alto di una passerella in legno, senza rischio, e sono stata tanto ad ammirare la bellezza dei suoi colori molto vivaci.

Altri animali pericolosi, che si possono trovare in natura alle nostre latitudini, sono le vespe e i calabroni. Se stuzzicate possono pungere e provocare uno shock anafilattico. Nei nostri boschi capita di vedere i loro favi e perciò è bene non avvicinarsi troppo.

Nei prati si possono trovare anche le zecche che veicolano una malattia grave, come la sindrome di Lyme, e perciò, quando si vedono, è bene camminare lontano da loro. Sono molto piccole quindi è difficile vederle, se si indossano i pantaloni lunghi il rischio che si attacchino alla nostra pelle diminuisce.

Un pericolo può essere dato anche dalle specie vegetali. Spesso facendo escursioni nei boschi si vedono funghi che è meglio non raccogliere se non si conoscono bene oppure portarli allo sportello micologico della propria città per maggiore sicurezza.

mazze di tamburo commestibili
Mazze di tamburo: commestibili previa cottura

Nei boschi possono esserci anche piante velenose come una specie di edera che ho visto durante la mia vacanza in Florida. Qui da noi abbiamo piante che producono bacche velenose per cui è bene non mangiare niente di cui non si è certi. In autunno, quando percorro i sentieri in mezzo alla macchia mediterranea, mangio solo i corbezzoli che sono buonissimi.

Molte persone durante le loro escursioni raccolgono erbe spontanee, anche queste possono essere rischiose. Ad esempio in Liguria cresce una specie di zafferano selvatico (crocus sativus) che però si può confondere con una specie estremamente velenosa e mortale, il colchico d'autunno (Colchicum Autumnale). Credo di averlo visto lungo il sentiero da Rapallo a Chiavari.

Fare trekking ed escursioni è tanto bello ma è bene essere prudenti e non sottovalutare i pericoli.

Un'escursione per essere sicura deve anche essere fatta sui sentieri segnati, nel caso si perda la traccia è bene tornare indietro per ritrovarla, perdersi può essere molto rischioso.

3 commenti:

  1. Ottimi consigli! Spesso non pensiamo a tutte le potenziali minacce o ai rischi che possiamo incontrare in un percorso di trekking. Hai fatto benissimo a dedicare loro un post dettagliato, è importante diffondere conoscenze e consigli!

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  2. Brava,bellissimo articolo ed ottimi consigli.
    Noi sapessimo facciamo escursioni in montagna col piccolo,alcuni accorgimenti sembrano scontati ,ma andando a camminare si vedono cose assurde! Tipo ad agosto salire senz' acqua!

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  3. Davvero degli ottimi consigli, ogni trekker o aspirante tale (come me) dovrebbe tenerli a mente! Alla possibile caduta di massi non avevo mai pensato e invece è bene prestarci attenzione!

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