Le levadas sono antichi canali d'irrigazione costruiti a partire dal XVI secolo per portare l'acqua dalle zone più umide dell'interno di Madeira fino alle coste. Oggi, rappresentano uno dei modi più affascinanti per esplorare la natura rigogliosa dell'isola portoghese: seguendo i loro percorsi, si cammina immersi in paesaggi lussureggianti, tra foreste di laurisilva, cascate e scorci mozzafiato.
Se stai pianificando un viaggio di una settimana, o, meglio ancora, di dieci giorni, ti consiglio di includere almeno un paio di escursioni lungo le levadas.
Escursioni lungo le levadas di Madeira
In totale, la rete delle levadas supera i 3.000 km, seguendo il profilo sinuoso di montagne e colline: un vero patrimonio di ingegneria e natura. Alcuni sentieri prevedono un contributo di tre euro, da pagare online o direttamente sul posto, quando il personale è presente. Attenzione: chi è senza biglietto può essere multato.
Ce ne sono per tutti i gusti e livelli di difficoltà, e il sito ufficiale dei sentieri ti aiuterà a scegliere quello più adatto alla tua preparazione, con aggiornamenti in tempo reale su eventuali chiusure.
Durante il mio soggiorno a Madeira, che ho raccontato in dettaglio in un altro articolo, ho avuto il piacere di percorrere alcune levadas: un'esperienza che consiglio a chiunque ami camminare nella natura e si voglia lasciare sorprendere a ogni passo.
Levada das 25 Fontes
La Levada das 25 Fontes, nella zona del Rabaçal, è uno dei sentieri più conosciuti, e quindi anche più frequentati, dell'isola di Madeira. Complice la bellezza del percorso e la facilità di accesso, è una meta molto amata anche dai tour organizzati, grazie all’ampia area di parcheggio adatta ai minivan turistici.
Dal parcheggio panoramico sulla vallata, inizia il sentiero PR6 che scende su una strada asfaltata sino alla Casa do Rabaçal, dove si trovano i bagni e un piccolo bar.
Itinerario: PR6 - PR6.1 - PR6
Lunghezza: circa 10,2 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 4 ore
Dislivello:
quota max 1.279 m s.l.m.
Da qui si prosegue, sempre in discesa, su un lastricato costeggiando la canalizzazione dell'acqua. Dopo circa 30 minuti si arriva a un bivio: proseguendo dritti si segue la Levada do Risco, mentre scendendo si prosegue sulla Levada das 25 Fontes.
Consiglio di seguire quest'ultimo percorso all'andata, lasciando la Levada do Risco per il ritorno.
Si scende lungo la scalinata ripida con alti gradoni che mette alla prova le ginocchia e, successivamente, si attraversa un tratto suggestivo con un punto panoramico dal quale si osservano una cascata laterale e quella do Risco che si vedrà meglio da vicino al ritorno.
Dopo una breve salita, il sentiero entra in uno dei tratti più spettacolari: gli arbusti formano un tunnel naturale che rende l’atmosfera magica.
Il percorso continua quasi pianeggiante, ma in diversi punti è piuttosto stretto, e bisogna lasciare il passo a chi arriva in senso opposto. L'ultima parte del tragitto, a senso unico, conduce in circa un'ora e mezza alla Lagoa das 25 Fontes, una cascata immersa in un anfiteatro naturale da cui scendono numerosi rivoli d'acqua. A seconda della stagione, la portata varia, ma lo scenario resta sempre affascinante.
Questa laguna contornata dalla vegetazione e da rocce dai tanti colori è quella che dà il nome al percorso naturalistico.
Questo è il punto più fotografato, quindi preparatevi ad aspettare il proprio turno per uno scatto ricordo!
Il tracciato della levada prosegue lungo la vallata, salendo verso la zona del Fanal, ma è meglio lasciare per un'altra giornata quella escursione consideravo che vi si arriva comodamente in auto.
Il ritorno avviene sullo stesso sentiero, tranne il primo tratto a senso unico, e perciò è una lunga salita su alti gradoni alternati a parti pianeggianti.
Arrivati si nuovo al bivio consiglio di proseguire sulla Levada del Risco di cui parlerò tra poco.
La salita può risultare faticosa per chi ha problemi alle ginocchia, in questi casi i bastoncini da trekking pieghevoli sono perfetti: leggeri da portare nello zaino, utilissimi all'occorrenza.
Personalmente, pur essendo un'escursione accessibile anche a chi soffre di vertigini, non ci sono tratti esposti, non la inserirei tra le più memorabili dell'isola. Il paesaggio è suggestivo ma piuttosto chiuso, e l'alta affluenza di persone può togliere un po' di magia all'esperienza.
Levada do Risco
Decisamente più bella è l'escursione alla Levada do Risco, sentiero PR6.1, una deviazione di 800 metri dal percorso della Levada das 25 Fontes. In una ventina di minuti, seguendo un percorso in piano, si raggiunge la cascata alimentata dalle acque della Lagoa do Vento.
Qui, la natura si mostra in tutta la sua forza: tre salti d'acqua si tuffano tra le pareti rocciose, avvolte da una vegetazione lussureggiante.
Arrivati alla base della cascata do Risco, si può osservare la levada che prosegue lungo il fianco della montagna, in parte attraversando tunnel scavati nella roccia. Un'opera d’ingegneria straordinaria, testimone della storia agricola di Madeira.
La zona di Rabaçal offre molti altri percorsi escursionistici come la Levada do Alecrim, il sentiero PR6.2 di circa 7 chilometri tra andata e ritorno.
Quando scegliete un'escursione, valutate sempre se si tratta di un percorso lineare o ad anello, e soprattutto il dislivello complessivo. Ne ho parlato in un post dedicato alla classificazione dei sentieri, utile per capire quale itinerario si adatti meglio alla propria preparazione e al tempo a disposizione.
La levada di Caldeirão Verde
Durante il mio soggiorno a Madeira, purtroppo la Levada do Caldeirão Verde non era accessibile. Un vero peccato perché, rispetto alla Levada das 25 Fontes, questo sentiero presenta un dislivello minore e risulta meno impegnativo, pur offrendo scenari spettacolari.
Il percorso, indicato come PR9, inizia dal Parque Florestal das Queimadas e si sviluppa per 6,5 chilometri fino ad arrivare alla cascata alta 100 metri e poi tornare indietro lungo lo stesso tragitto.
Per chi vuole spingersi oltre, è possibile proseguire fino al Caldeirão do Inferno, portando la lunghezza complessiva dell’escursione a 8,7 km.
L'intero itinerario attraversa la foresta di laurissilva, un ecosistema millenario dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, immergendo il visitatore in un ambiente magico e incontaminato. Il sentiero non presenta particolari difficoltà tecniche, rendendolo accessibile anche a chi non è un escursionista esperto.
Levada Nova e Levada do Moihno
Questi due sentieri, al momento, non rientrano tra quelli ufficialmente classificati sull'isola di Madeira e sono perciò gratuiti. Attenzione a non confonderli con un'altra Levada do Moinho situata a Ribeira da Cruz: quella di cui parlo qui si trova nella zona sud, nei dintorni di Ponta do Sol.
L'escursione, nota come Lombada da Ponta do Sol, è un anello di circa 8 chilometri che unisce due levadas spettacolari: Levada Nova e Levada do Moinho.
Itinerario: Lombada - Levada Nova - Levada do Moihno
Lunghezza:
circa 8,8 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 2
ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 575 m s.l.m.
Consiglio di parcheggiare l'auto nei pressi dell'Igreja da Lombada e di iniziare il cammino seguendo la Levada Nova.
Una volta raggiunta la parte alta del paese e imboccata la Levada Nova si è subito immersi in un paesaggio incantevole: il sentiero, stretto e ricavato su un cordolo di cemento, regala scorci spettacolari sulla vallata sottostante.
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Levada Nova |
Tanta era la voglia di fare questa escursione che ho vinto la sensazione di vertigini, pensando che più avanti il percorso diventasse più largo. La Levada Nova offre poco spazio per camminare e vi sono poche barriere protettive e, quando si incontrano altre persone, bisogna prestare particolare attenzione.
A differenza della Levada das 25 Fontes, qui il panorama si apre su terrazze coltivate, simili a quelle delle Cinque Terre, dove l'uomo ha modellato le pendici per ricavarne campi fertili.
Questa zona è un importante centro di produzione di canna da zucchero che necessita di una grande quantità d'acqua: le levadas servivano proprio a trasportarla dalle sorgenti fino ai mulini e ai campi.
Dopo circa un'ora di cammino, si attraversa un breve tunnel e si arriva al punto più spettacolare dell'intero percorso: una cascata che si divide in due getti e che si può attraversare passando proprio dietro il velo d'acqua. Un'esperienza davvero suggestiva.
Da lì si può proseguire ancora lungo la Levada Nova oppure, all'altezza di alcune scalette in legno, scendere per raggiungere la Levada do Moinho che corre parallela più in basso.
Poco dopo la deviazione si attraversa un punto un po' delicato, dove si cammina su blocchi di cemento sopra il corso d'acqua. Possono essere scivolosi, quindi meglio prestare attenzione. Superato questo passaggio, il sentiero si allarga e diventa molto più agevole: ideale anche per chi soffre di vertigini o per cerca un'escursione meno esposta.
Se soffrite di vertigini potete percorrere solo questa parte, salire alla cascata e tornare indietro dallo stesso tragitto.
La Levada do Moinho segue le curve delle colline fino a ricondurre alla chiesa da cui si era partiti, chiudendo così un anello escursionistico davvero appagante, sia dal punto di vista naturalistico che storico.
Cosa portare nelle escursioni alle levadas
Prima di intraprendere un'escursione lungo le levadas, consiglio di controllare sempre il meteo: in caso di pioggia è meglio rimandare, poiché i sentieri attraversano vallate umide e, soprattutto nel caso della Levada Nova, possono risultare impegnativi anche con il bel tempo.
In ogni caso, è sempre utile portare con sé i bastoncini da trekking che aiutano a mantenere l'equilibrio e sono di sollievo sui tratti ripidi, quelli della Levada das 25 Fontes. Indispensabile anche una mantella impermeabile per ripararsi da eventuali acquazzoni, molto frequenti a Madeira. Le scarpe devono essere da trekking, con la suola antiscivolo, e in Gore-Tex, vista l’umidità tipica del clima isolano.
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Uscita del tunnel lungo la Levada Nova |
Anche se i percorsi non sono particolarmente lunghi, è buona norma portare con sé qualche snack energetico e una quantità sufficiente di acqua.
Per quanto riguarda la Levada Nova, consiglio di scaricare la traccia GPS in anticipo: il punto di partenza non è sempre facile da individuare. Per gli altri sentieri ufficiali dell'isola, invece, la segnaletica è ottima e non serve.
Le solite buone pratiche valgono sempre: non danneggiare la flora, non disturbare la fauna, anche se, a essere sinceri, l'unico animale incontrato è stato un topo!, e lasciare il sentiero come lo si è trovato.
Infine, valutate sempre il vostro livello di allenamento prima di scegliere un percorso. Controllate il dislivello totale e decidete se pianificare un percorso ad anello o un tragitto di andata e ritorno, nel caso in cui vi spostiate in auto. Se invece utilizzate i mezzi pubblici, potete optare per un'escursione lineare che inizi in un punto e termini in un'altra località ben servita.
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