L'Andalusia è la destinazione perfetta per chi cerca un angolo di Spagna dove tradizione, paesaggi mozzafiato e storia s'intrecciano.
Questo itinerario di una settimana, parte da Malaga, una città in continua evoluzione per scoprire alcune delle meraviglie di questa regione come i pueblos blancos e le aspre montagne dove si possono fare escursioni.
Itinerario in Andalusia di una settimana
L'Andalusia è una regione spagnola che offre davvero tanto e un solo viaggio non è sufficiente per vedere tutto.
Arrivando all'aeroporto di Malaga si può seguire un itinerario di una settimana per vedere una parte di ciò che offre considerando che la primavera è la stagione migliore per visitarla.
Ogni tappa è una nuova scoperta in questa terra dall'affascianante passato.
Avendo due settimane a disposizione si possono inserire nell'itinerario le città di Siviglia, che da sola merita almeno tre giorni, Cordova e Cadice.
Malaga
La città di Malaga, affacciata sul mare Mediterraneo, è una città vibrante che mescola il fascino della tradizione andalusa con un'anima moderna e cosmopolita. Passeggiando per il centro storico si respira l'atmosfera di secoli di storia, tra il maestoso Alcazaba, il Teatro Romano e la casa natale di Picasso.
La città offre anche un'ampia scelta di musei, locali e ristoranti, rendendola il punto di partenza ideale per esplorare l'Andalusia. Ho raccontato nel dettaglio cosa vedere in un altro articolo.
Nerja
Nerja è una località dell'Andalusia affacciata sul Mediterraneo, nota per il Balcón de Europa e le sue grotte, spettacoli formazioni carsiche, che si possono visitare prendendo parte a un tour con partenza da Malaga.
Il periodo migliore per visitarla è dalla tarda primavera quando le giornate sono più calde e il clima è perfetto per godersi la bellezza delle sue spiagge. Se si trova, invece, una giornata piovosa i panorami, avvolti da una nebbiolina, assumono un aspetto più cupo.
Passeggiare per il centro storico significa perdersi tra case imbiancate a calce e viuzze che offrono scorci improvvisi sul mare. La località costiera con i tanti ristoranti e negozi di artigianato è perfetta per chi ama lo shopping e desidera acquistare qualcosa che ricordi il proprio viaggio.
Soportújar
Soportújar è un minuscolo villaggio arroccato nella Alpujarra granadina, conosciuto per essere legato al mondo della stregoneria. Qui il tempo segue ancora i ritmi della montagna: l'odore della legna bruciata, i gatti che sonnecchiano sui muretti, le fontane che scorrono lente tra le pietre.
Il villaggio si visita seguendo un percorso che raggiunge le installazioni legate al culto delle streghe tra ragni giganti, serpenti che dovrebbero incutere timore, gatti, scope volanti e la fontana del drago dalle proprietà curative. Si rimane affascinati dalla casa di Hänsel e Gretel che sembra fatta di marzapane, come quella della fiaba dei fratelli Grimm.
Alcuni punti panoramici consentono di ammirare davanti a noi, con il bel tempo, la Sierra Nevada.
Pampaneira
Pampaneira è uno dei tre borghi bianchi dell'Alpujarra alta, adagiato lungo i pendii della Sierra Nevada, tra terrazzamenti coltivati e mulattiere antiche. Le sue strade acciottolate si intrecciano tra case in pietra tinteggiate di bianco e sotto i tinaos, porticati coperti da travi in legno e. Passeggiando tra le viuzze dove l'acqua piovana è convogliata in canaline s'incontrano piccoli laboratori artigiani dove ancora si tessono tappeti a mano e si produce la ceramica smaltata.
Granada
Granada è una città che offre, oltre l'Alhambra e ai panorami da cartolina, un intreccio di quartieri con salite improvvise, suoni e odori che raccontano una storia viva, stratificata, mai lineare. Dal dedalo arabo dell'Albaicín al flamenco viscerale del Sacromonte, ogni angolo vibra di contaminazioni e contrasti. Ho raccontato in un altro articolo cosa vedere in una giornata.
Caminito del Rey
Il Caminito del Rey è un sentiero tra gole vertiginose, pareti di roccia a picco e silenzi rotti solo dal vento e dal suono del fiume che scorre sotto. Qui si cammina tra le montagne scolpite dal Guadalhorce e dal tempo lungo un tracciato un tempo ritenuto tra i più pericolosi. Ogni passo racconta la storia di un'antica via operaia trasformata in percorso panoramico, tra ponti sospesi e passerelle ancorate alla pietra viva. In un altro post trovate le informazioni su come organizzare al meglio questa escursione che potete prenotare online per avere il transfer da Malaga.
Ronda
Ronda è una città che vive sul filo: letteralmente sospesa tra due gole, tagliata in due dal Tajo, un canyon profondo che le regala la sua immagine più iconica. Ma basta allontanarsi dal ponte per scoprire una Ronda più intima, fatta di cortili silenziosi dove il tempo sembra essersi fermato.
Ronda è ideale anche come luogo dove alloggiare durante un viaggio di una settimana in Andalusia per godersi la sua atmosfera serale e visitarla le prime ore della mattina, prima che diventi troppo affollata.
Mettete in conto almeno tre ore per visitare Ronda senza fretta così da avere tempo per raggiungere i tanti punti panoramici e passeggiare nel centro storico che diparte da Plaza del Socorro dove si affaccia una bella chiesa. Tappe da inserire nell'itinerario: Plaza de Toros, il Puente Viejo e l'Iglesia de Santa María la Mayor, una moschea divenuta chiesa cattolica.
Ronda è uno dei pueblos blancos dell'Andalusia: un gruppo di pittoreschi villaggi situati principalmente nelle montagne della Sierra de Grazalema, nella Sierra de Ronda e in altre aree montuose della regione. Questi villaggi sono caratterizzati da case bianche, spesso con tetti di tegole rosse, e stradine strette che si arrampicano sui pendii. La tradizione di pitturare le case di bianco risale a secoli fa, non solo per motivi estetici, ma anche per riflettere la luce del sole e mantenere gli interni freschi durante i caldi mesi estivi.
Altri borghi da visitare: Mijas, Arcos de la Frontera, Grazalema e Zahara de la Sierra, situato ai piedi di un castello medievale.
Setenil de las Bodegas
Setenil de las Bodegas è uno dei pueblos blancos da inserire in un itinerario in Andalusia in quanto sembra scolpito nella roccia più che costruito: le case non sfiorano la montagna, ci vivono dentro. In alcune strade, la roccia diventa soffitto, ombra naturale, presenza costante.
Ma oltre l'effetto scenografico, questo paese della provincia di Cadice custodisce un'anima fatta di piccoli gesti quotidiani: il profumo del pane appena sfornato, le sedie fuori dalla porta, i bar dove il tempo si dilata tra un caffè e una tapa.
Consiglio di parcheggiare nella parte alta del paese, lungo la strada che porta l cimitero, così da ammirarlo nella sua interezza e poi discendere lungo una delle scalinate per raggiungere la zona del Castillo. Qui si può visitare un'antica torre dalla quale si ammira il borgo dall'alto, ma anche dal Mirador de la Villa fornisce un visuale verso la cueva oltre il Rio Trejo.
Continuando la visita si scende accanto una delle case tipiche di Setenil, che si può visitare all'interno, per raggiungere la Cuevas del Sol e la Cueva de la Sombra che sono le due vie più caratteristiche.
Júzcar
Júzcar, il "paese blu" dell'Andalusia, è noto per le sue case dipinte in tutte le sfumature del cielo. Ma dietro il colore che lo ha reso famoso c'è un villaggio silenzioso, circondato da castagni, sentieri e profumo di umidità dove il turismo convive con la vita di montagna.
Nel 2011 Júzcar cambiò volto in modo radicale: da tradizionale borgo andaluso si trasformò in un curioso villaggio tutto dipinto di blu. A dare il via a questa trasformazione fu una campagna promozionale legata all’uscita del film d'animazione "I Puffi", per cui il paese venne scelto come scenario d'eccezione.
Tutti gli edifici, dal Municipio alla Chiesa, vennero tinteggiati di azzurro, creando un'atmosfera surreale e fiabesca. I tanti murales e le statue hanno iniziato a richiamare molti visitatori incuriositi da questa novità. Seguendo un itinerario tra le viuzze si passa accanto a meravigliosi e colorati murales che fanno tornare un poco bambini.
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