Il Cammino dei Santuari del Mare è un itinerario escursionistico che collega la costa ligure con l'entroterra, offrendo un'esperienza completa tra ambiente marino e paesaggi montani.
Si parte dal litorale, tra profumi di salsedine e suoni del mare, per poi risalire verso colline e rilievi appenninici, attraversando uliveti, boschi e sentieri panoramici.
Un percorso che mette in movimento corpo e spirito, ideale per chi ama camminare, scoprire e sfidare se stesso in uno scenario naturale di straordinaria bellezza.
Il Cammino dei Santuari del Mare
Il Cammino dei Santuari del Mare è un percorso adatto a chi cerca un'esperienza a passo lento, tra antichi santuari incastonati nel paesaggio e sentieri che regalano scorci sempre diversi. È l'itinerario ideale tanto per chi è attratto dal valore spirituale del camminare, quanto per gli amanti dell'escursionismo, grazie alla varietà dei paesaggi e alla ricchezza naturalistica lungo tutto il tracciato.
Il cammino segue antiche vie di comunicazione come la Via del Sale e la Via Romana, storicamente percorse per collegare la costa ligure con l'entroterra. Lungo il tragitto si attraversa anche il Parco del Beigua, Geoparco riconosciuto dall'UNESCO per il suo eccezionale valore geologico e ambientale.
Realizzato dall'associazione Monte Gazzo Outdoor in collaborazione con i Comuni del territorio, il cammino è descritto nel dettaglio sul sito ufficiale dove sono indicate tutte le tappe che vi riassumo brevemente in questo post.
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Quartiere di Pegli |
- Le tappe del Cammino
- Quando andare
- Dove dormire
- Cosa portare
- I servizi
- Descrizione delle tappe
- La credenziale
- Come arrivare
Le tappe del Cammino dei Santuari del Mare
Il Cammino dei Santuari del Mare offre l'opportunità di esplorare sia la costa ligure, con i suoi borghi affacciati sul mare, sia le colline e le montagne dell'entroterra. Il tracciato attraversa Genova e le sue valli, regalando al camminatore la possibilità di percorrere antiche vie di collegamento, come l'Alta Via dei Monti Liguri, la Via della Costa e la Via Romana, e di scoprire santuari e luoghi di culto che raccontano la profonda tradizione mariana della regione.
Lungo il percorso si cammina lungo le storiche vie del Sale e del Ferro, un tempo arterie vitali tra il mare e l'entroterra. Non mancano le sorprese culturali: borghi come Campo Ligure, famoso per la sua raffinata filigrana, e le valli Leira e Cerusa, legate all'antica tradizione cartaria, che offrono soste piene di fascino e artigianalità.
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Panorama scendendo dal Monte Reixa |
- Lunghezza totale: il Cammino dei Santuari del Mare si snoda su una distanza di 126 km per un totale di 6 tappe ufficiali.
- Durata consigliata: è consigliabile percorrere il cammino in 6-8 giorni per affrontarlo con maggiore tranquillità e godere appieno dei paesaggi, dei borghi storici e dei luoghi di spiritualità lungo il percorso.
- Dislivello complessivo: il percorso presenta un dislivello positivo totale di circa 3968 metri, rendendolo adatto a camminatori con un buon allenamento e abituati a percorsi collinari e montani.
- Percorso in bicicletta: il cammino è percorribile anche in bicicletta, seguendo un itinerario leggermente differente. Sul sito ufficiale sono disponibili le tracce e le informazioni necessarie.
Le tappe ufficiali del cammino:
Tappa | Distanza | Tempo stimato | Dislivello + | Dislivello - |
---|---|---|---|---|
Sestri Ponente → Santuario della Guardia | 13 km | 4 ore | +950 m | -60 m |
Santuario della Guardia → Campo Ligure | 24 km | 7 ore 30 min | +610 m | -1.040 m |
Campo Ligure → Tiglieto | 15 km | 5 ore | +509 m | -430 m |
Tiglieto → Arenzano | 28,5 km | 10 ore | +940 m | -1.390 m |
Arenzano → Acquasanta | 16 km | 4 ore 40 min | +490 m | -370 m |
Acquasanta → Pegli | 13,5 km | 4 ore | +320 m | -510 m |
Quando fare il cammino
Il cammino può essere affrontato in tutte le stagioni, ma è importante considerare alcuni fattori. Durante i mesi invernali, le altitudini più elevate potrebbero presentare neve, e la nebbia potrebbe ostacolare la vista dei panorami che caratterizzano il percorso. Inoltre, le giornate più corte riducono le ore di luce disponibili, il che rende il periodo invernale meno ideale per completare l'itinerario.
Per un'esperienza ottimale, è consigliabile pianificare il cammino tra metà aprile e metà giugno, oppure nei mesi di settembre e ottobre, quando il clima è più mite e maggiori sono le ore di luce. Si sconsiglia di affrontarlo nei mesi estivi, poiché molte tappe sono esposte al sole diretto e le fonti d'acqua sono scarse in alcune tappe del percorso.
La primavera è la stagione ideale anche per godere appieno della bellezza delle fioriture di ogni colore: narcisi, asfodelo, euforbia cipressina, primula odorosa, iberide sempreverde, violetta sperone e si cammina inebriati dal profumo dell'erica in fiore.
Dove dormire
Sul sito ufficiale del cammino sono disponibili informazioni sulle strutture ricettive lungo il percorso ed è consigliabile prenotare in anticipo, poiché in alcune località le opzioni di alloggio sono limitate.
Le sistemazioni variano tra strutture a donativo, ospitalità religiosa, bed & breakfast, agriturismi e alberghi. Per chi preferisce campeggiare, molte strutture offrono la possibilità di utilizzare i loro spazi come punto di appoggio per la tenda.
Nel dettaglio, alcuni suggerimenti sugli alloggi che si possono prenotare online:
- Campo Ligure: Nonno Toni propone spaziosi appartamenti perfetti per chi desidera preparare i pasti in autonomia.
- Tiglieto: L'Albergo Villa Margherita offre camere con balcone, ideali per rilassarsi dopo una giornata di cammino. Un'alternativa molto apprezzata è il B&B La Scellena, a circa sette chilometri da Tiglieto, lungo il percorso. Qui è possibile abbreviare la lunga tappa del giorno successivo. La struttura è immersa nella natura, le camere sono confortevoli e l'accoglienza dei proprietari è il vero punto di forza.
- Passo del Faiallo: Per chi desidera spezzare la quarta tappa, il rifugio La Nuvola sul Mare rappresenta una valida opzione. Qui si può alloggiare in spaziose camere e cenare al ristorante che serve piatti della cucina locale.
- Mele: Gli Appartamenti La Quiete sono un'alternativa nel caso si scelga di dormire al Faiallo e proseguire il giorno seguente oltre Arenzano. La struttura offre camere spaziose e una cucina per preparare la cena, considerando che i ristoranti locali potrebbero essere chiusi la sera.
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Salita dal Passo del Faiallo |
Cosa portare nel cammino
Come in ogni cammino, è fondamentale partire con l'essenziale per evitare di appesantirsi troppo. Ecco gli oggetti indispensabili da portare con sé:
- bastoni da trekking
- sacco lenzuolo
- mantella per la pioggia
- telo da bagno
- due cambi di abiti
- kit da bagno
- intimo
- crema solare
- occhiali da sole
Per chi cerca consigli su abbigliamento e accessori, nello shop di Amazon trova gli stessi prodotti che utilizzo durante i miei trekking.
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Veduta dal Monte Pavaglione |
Servizi lungo il cammino
Una delle informazioni più utili quando si prenota un cammino riguarda la disponibilità di bar e ristoranti lungo il percorso, in modo da non doversi portare troppe cose nello zaino.
Nei paesi è possibile trovare fontanelle dove riempire la borraccia, ma ci sono tratti molto lunghi senza possibilità di trovare nulla.
Sono abbastanza frequenti le aree di sosta con panchine e tavoli, ideali per una pausa, per ammirare i panorami o fare uno spuntino e rilassarsi.
Si possono trovare negozi di alimentari per rifornirsi di cibo e acqua a Sestri Ponente, Lencisa, Campo Ligure, Tiglieto (vicino alla chiesa), Arenzano, Genova Voltri, Prà, Pegli.
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Veduta verso le Alpi innevate |
Sestri Ponente - Santuario della Guardia
Il cammino inizia dalla Basilica di Santa Maria Assunta a Sestri Ponente dove nella sacrestia, situata sul lato orientale, è possibile ritirare la credenziale.
Il percorso è segnato in maniera eccellente e seguendo le frecce blu è facile orientarsi anche in centro città. Dopo poco più di un chilometro, si raggiunge la Chiesa S.S. Annunziata della Costa, accanto alla quale si trova la sede del circolo Monte Gazzo Outdoor. Consiglio di fare una sosta per un saluto agli organizzatori e per timbrare la credenziale.
Questa prima tappa è tutta in salita, principalmente su strade asfaltate, e in breve conduce al Santuario di Nostra Signora del Gazzo. Accanto al cancello, sotto la statua della Madonna, nella terrazza panoramica al primo piano, si trova il timbro da apporre sulla credenziale.
Il percorso termina sulla cima del Monte Figogna a quota 804 metri, dove si erge il Santuario di Nostra Signora della Guardia, dal quale si gode di un meraviglioso panorama sulla Val Polcevera, sul crinale dove si stagliano i Forti di Genova che sono stati meta di un'altra mia escursione, e sul litorale tra il promontorio di Portofino e la riviera ligure di ponente.
Storicamente, il Santuario della Guardia era raggiungibile tramite una guidovia, una sorta di "ferrovia a cremagliera" che collegava la città al santuario, un'infrastruttura importante nel XIX secolo che permetteva ai pellegrini di salire facilmente fino alla cima. Sebbene la guidovia non sia più attiva, la sua presenza lungo il cammino aggiunge una dimensione storica affascinante a questo tratto del percorso.
Questo è il Santuario mariano più importante della Liguria e al suo interno si possono vedere le sale che raccolgono un'infinità di ex voto e il presepe meccanico tutto in legno.
Santuario della Guardia - Campo Ligure
La seconda giornata del Cammino inizia con una breve discesa verso Lencisa, un piccolo borgo dove è possibile fare colazione al bar e acquistare qualcosa per il pranzo al sacco. È l'ultimo punto di ristoro prima di addentrarsi nella natura, quindi meglio approfittarne.
Da qui parte una lunga salita immersa nel bosco che conduce alla Colla del Proratado, dove si incontra l'Alta Via dei Monti Liguri, uno dei percorsi escursionistici più suggestivi dell'intera regione.
Un comodo sterrato porta poi alla Colla di Praglia, da cui si prosegue lungo la strada provinciale attraversando l'altopiano dei Piani di Praglia, con scorci aperti che annunciano l'ingresso nell'entroterra alessandrino. Nelle giornate terse si ha una vista ampia sulla pianura piemontese che si apre sotto il crinale offrendo un bel colpo d'occhio. In lontananza si possono riconoscere le colline dell'Alto Monferrato, e perfino la sagoma inconfondibile del Monviso.
Dopo qualche chilometro, si imbocca sulla sinistra uno sterrato che scende verso Prato Rondanino. Da qui, una lunga ma piacevole discesa su sentieri e ampie carrarecce porta a Campo Ligure, uno dei borghi più belli d'Italia.
Campo Ligure è celebre per la tradizione della filigrana, lavorazione artistica del metallo che ha reso noto il paese anche a livello internazionale. Da non perdere la visita al Museo della Filigrana. Valgono una sosta anche l'Oratorio di Nostra Signora Assunta, l'Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, il Castello medievale e lo scenografico Ponte di San Michele che, con le sue arcate in pietra, attraversa il torrente Stura.
Campo Ligure - Tiglieto
La terza giornata inizia con una lunga e costante salita tra boschi e prati sino al Monte Pavaglione.
In questa zona della Liguria tra Campo Ligure, Masone, Rossiglione e Tiglieto un tempo erano numerosi gli allevamenti di bestiame per la produzione del latte. Oggi rimangono in attività solo alcune aziende e, camminando, si possono notare i cartelli che indicano la "Valle del latte".
Il percorso alterna tratti su asfalto a sentieri immersi nella natura, e la fatica è ampiamente ripagata quando si raggiunge il punto panoramico da cui si apre la vista sulle Alpi: nelle giornate più limpide, si distinguono chiaramente la sagoma imponente del Monviso, il Cervino e il Monte Rosa.
Dal Monte Pavaglione il cammino prosegue verso il Passo Fruia, per poi imboccare uno sterrato che scende dolcemente verso le Vasche di Tiglieto dove ricomincia l'asfalto che ci accompagna fino al centro del paese. Davanti alla chiesa di Nostra Signora Assunta termina la tappa.
Suddividendo le tappe in maniera differente si può fare una sosta al bar situato sulla strada principale per poi continuare il cammino.
Tiglieto - Arenzano
Lasciato il centro di Tiglieto, si raggiunge ben presto il Ponte Romanico accanto al quale si trova un albero secolare. La valle dell'Orba regala scorci da cartolina e la vista delle sue acque limpide fa davvero venire voglia di fare un tuffo.
Da qui parte l'anello della Badia che raggiunge, co una breve deviazione, l'abbazia cistercense fondata nel 1120: si tratta del primo insediamento dell'ordine al di fuori della Francia.
Il cammino riprende seguendo l'anello tra boschi incantevoli, anche se il fondo può risultare insidioso e il tracciato presenta alcuni saliscendi. Dopo il ponte sull'Orba s'incontrano un paio di affluenti da guadare: un'occasione perfetta per rinfrescare i piedi nelle acque cristalline.
Giunti a Colla Minetti, si prosegue sull'asfalto fino alla località Ferriere dove si trova il Lago della Chiusa. A seconda della stagione è necessario togliersi le scarpe per guadarlo.
Il cammino prosegue tra faggi secolari fino a Cà du Rosto e alla Cappella della Gattazzè. Accanto a quest'ultima si scorgono i ruderi delle antiche case di caccia della famiglia Salvago-Raggi, distrutte da un incendio.
Il sentiero continua in salita tra sterrati e boschi, attraversando la splendida faggeta dei Foi Lunghi fino a raggiungere il Bric Dato, spesso avvolto dalla foschia che conferisce un'atmosfera fiabesca.
A noi sembra faticosa la salita, ma un tempo questi stessi sentieri erano percorsi da chi andava a vendere i propri prodotti in riviera e tornava indietro con quello che non si poteva produrre nelle campagne, come il sale.
Una breve discesa conduce al Passo del Faiallo, luogo ideale per una pausa rigenerante prima di affrontare l'ultimo tratto della tappa che consiglio vivamente di suddividere in due giorni, data la sua lunghezza e complessità.
Si sale quindi rapidamente al Monte Reixa (1.182 m), il punto più alto del Cammino dei Santuari del Mare. Da quassù, il panorama si apre grandioso su Genova, la costa ligure e le valli sottostanti, con un paesaggio aspro punteggiato da rocce e alberi solitari.
La discesa è impegnativa: un sentiero ripido e sassoso porta al Passo della Gava, già noto a chi ha percorso il Sentiero Liguria. Da lì si prosegue su una strada forestale in parte erosa dalle piogge, che si trasforma in un sentiero stretto e scivoloso fino al Centro Ornitologico di Case Vaccà.
La lunga discesa termina nell'area picnic del Curlo dove ha inizio il Sentiero degli Inglesi: un tratto lungo e monotono, che conduce alle spalle del Santuario del Santo Bambino di Praga. Qui si conclude ufficialmente la tappa con il timbro sulla credenziale.
Questa è senza dubbio una delle tappe più impegnative dell’intero cammino: il terreno, la lunghezza e i numerosi dislivelli rendono importante suddividerla, tenendo presente che i tempi di percorrenza possono essere superiori a quelli stimati.
Arenzano - Acquasanta
Questa tappa inizia con un piacevole tratto sul lungomare, costeggiando la strada statale. Superate le località di Vesima e di Mulino di Crevari, si giunge a Genova Voltri, uno dei quartieri storici del ponente genovese.
Attraversate le strette viuzze, si sale accanto al parco della Villa Duchessa di Galliera, un'area che merita la sosta per la bellezza dei giardini. Si raggiunge il Santuario delle Grazie dove è possibile apporre un altro timbro sulla credenziale del cammino. Qui è presente un'ospitalità religiosa molto apprezzata nel caso si volesse suddividere le tappe in maniera differente.
Il percorso continua alternando tratti su asfalto e sentieri, fino a raggiungere Mele, un borgo che deve la sua storia alla produzione cartaria. Vale la pena fare una sosta per visitare l'Oratorio e la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate.
Da Mele si affronta una lunga salita su strada asfaltata che si inoltra nella suggestiva Valle della Biscaccia. Lungo il tragitto si incontrano numerosi edifici dismessi, memoria del passato industriale della zona.
L'ultimo tratto del cammino si snoda tra poderi e boschi, fino a raggiungere un ampio pianoro che preannuncia la discesa verso Acquasanta. Qui si trova il Santuario omonimo, dove si conclude la tappa e si appone un altro timbro sulla credenziale.
Acquasanta è nota per le sue terme e ospita anche il Museo della Carta, visitabile nei fine settimana: un'interessante tappa culturale per approfondire la storia del territorio.
Acquasanta - Pegli
L'ultima tappa del Cammino dei Santuari del Mare inizia con una lunga salita su strada asfaltata che porta alla Colla di Prà. Da qui s'imbocca una mulattiera con numerosi tornanti che sale fino all'inizio del sentiero delle Lische Alte, un tratto a mezza costa molto panoramico che conduce a un pilone dell'alta tensione. Su questo stesso percorso passa il Sentiero Liguria.
Il sentiero regala splendide vedute sulla vallata sottostante con scorci sull'entroterra di Prà, località famosa per la produzione del pesto, e sui suoi verdi prati erbosi.
Si prosegue con una discesa su un sentiero leggermente ripido che conduce alla località Fagaglia. Da qui si continua su asfalto sino a raggiunge la città e la chiesa Nostra Signora Assunta di Prà-Palmaro.
Seguendo i segnavia si attraversano i quartieri storici di Prà e Pegli. Qui merita una menzione la Casa natale di Papa Benedetto XV, affacciata sul lungomare: una piccola curiosità storica che arricchisce il cammino.
Il percorso termina ufficialmente alla Cattedrale di San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Genova. Per raggiungerla, si può utilizzare il servizio di Navebus (traghetto dal Ponente al Porto Antico) oppure il bus numero 1, che arriva direttamente in zona Caricamento, a pochi passi dalla Cattedrale. Il biglietto, valido 110 minuti, si può acquistare inviando un SMS al numero 4850209 con scritto AMT.
La Credenziale del cammino
La credenziale è una sorta di "passaporto del pellegrino": un libretto dove far apporre i timbri durante il cammino (nelle sacrestie delle chiese, nelle strutture ricettive o nei ristoranti) per certificare le tappe percorse e custodire un ricordo tangibile dell'esperienza.
Si può acquistare anche una toppa del Cammino dei Santuari del Mare da cucire sullo zaino, un simbolo da aggiungere con orgoglio accanto a quelli di altri cammini già compiuti.
Una volta completato l'itinerario, i camminatori possono richiedere il Testimonium Ianua, un attestato ufficiale che certifica l'avvenuto pellegrinaggio. Si può ritirare presso il Museo della Cattedrale di San Lorenzo oppure alla Chiesa di Santa Maria di Castello.
Come arrivare a Genova
Genova Sestri Ponente è facilmente raggiungibile in treno da diverse città italiane con cambi nelle stazioni di Genova Brignole o Piazza Principe. In alternativa, si può arrivare a Genova anche con i Flixbus che la collegano a città come Roma, Milano, Torino.
Sono presenti diverse stazioni ferroviarie lungo il cammino, tra cui Campo Ligure, Arenzano, Acquasanta, Genova Voltri, Prà, Pegli e Sestri Ponente, che permettono di fermarsi o riprendere il viaggio.
Alcuni bus collegano località come il Santuario della Guardia, Campo Ligure, Tiglieto, Arenzano, Mele, Acquasanta., offrendo ulteriori opzioni di trasporto.
Genova è servita da un aeroporto internazionale con voli provenienti da numerosi città italiane ed europee tra cui Amsterdam, Londra e Parigi.
Per chi arriva in auto, è possibile parcheggiare nelle aree tra Voltri e Sestri Ponente e recuperare il veicolo al termine del cammino.
La descrizione di questo cammino è veramente perfetta. Solo questo basterebbe per percorrerlo. Complimenti
RispondiEliminaGrazie. Questa volta non ho raccontato troppo nel dettaglio le tappe perché sul sito ufficiale si trovano tutti gli approfondimenti.
EliminaGrazie Stefania. Letto tutto d’un fiato e mi è sembrato di ripercorrerlo ( noi che lo abbiamo tracciato lo abbiamo percorso almeno 4 volte durante la tracciatura, senza contare le esperienze pregresse).
RispondiEliminaHo appena pubblicato link a questo post sulla nostra pagina !
Grazie
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