Veliko Tărnovo è una bella città bulgara che vanta un passato importante visto che è stata la capitale dal 1185 al 1393, durante il Secondo impero bulgaro, e dal 1878 al 1879.
Il centro storico si sviluppa su tre colline sopra il fiume Jantra ed è la parte più bella della città il cui nome viene traslitterato in Veliko Turnovo o Veliko Tarnovo, tradotto in italiano sarebbe Grande Tărnovo.
Entrata alla fortezza |
Cosa vedere a Veliko Tărnovo in un giorno
Un giorno è sufficiente per visitare Veliko Tărnovo partendo dalla zona più antica e arrivando a quella più moderna del centro. In realtà la città si estende anche nella zona pianeggiante dove si trovano industrie alimentari, tessili e manifatturiere.
La visita può iniziare dalla fortezza di Tsarevets che venne costruita in epoca medievale in questa posizione dominante e inaccessibile visto che è circondata su tre lati dalle anse del fiume Jantra. La fortezza racchiudeva innumerevole costruzioni assumendo così l'aspetto di un vero e proprio borgo. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce le fondamenta di oltre 400 edifici residenziali e nel periodo nel quale la città era la capitale vi si trovavano quattro monasteri e oltre venti templi.
Rimangono pochi resti di questa immensa fortificazione alla quale si accede da una porta merlata con tanto di ponte levatoio. Non c'è un vero e proprio percorso di visita per cui consiglio di salire subito verso la chiesa che si trova nel punto più alto della collina.
La Chiesa Patriarcale dell'Ascensione è stata completamente ricostruita nel 1981 e all'interno si possono vedere i giganteschi murales dell'artista Teofan Sokerov che ricordano lo stile cubista ma sono abbastanza cupi.
Proseguendo il cammino si arriva nei pressi del Palazzo del Re dove in estate vengono fatti spettacoli.
Sono poche le informazioni all'interno di questo immenso spazio verde e una delle zone più belle è quella all'estremità della collina dove un tempo c'era il Palazzo delle Esecuzioni. Qui venivano gettati nella rupe i traditori e oggi è un punto molto panoramico con di fronte le colline con calcari del Giurassico e del Cretaceo.
Tornando indietro si può costeggiare le alte e larghe mure della fortezza dove si trovano alcune torri ricostruite per far capire come fosse la struttura difensiva e per divenire un bel punto panoramico sulla vallata.
Salendo nel camminamento accanto alla torre si può ammirare il quartiere Asenov dove un tempo si poteva scendere da un accesso secondario.
Veduta del quartiere Asenov dalla fortezza |
L'ingresso alla fortezza è permesso dalle 8.00 della mattina alle 19.00 da aprile a ottobre e sino alle 17.00 negli altri mesi dell'anno e consiglio di venire qui ad aspettare il tramonto quando i raggi del sole emettono una calda luce sulle mura.
Sulla collina di fronte si possono vedere i resti della fortezza di Trapezitsa che è possibile visitare avendo tempo a disposizione, altrimenti consiglio di vedere altre cose in città. Nella parte bassa si vedono diversi edifici abbandonati che risalgono a epoche molto recenti.
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Percorrendo la trafficata strada in discesa si arriva nel quartiere Asenov dove si può visitare la chiesa dei Santi Quaranta martiri che fu fatta costruire dal sovrano bulgaro Ivan Asen II in onore della grande vittoria dei bulgari sulle truppe del re dell'Epiro. La chiesa è formata da una basilica oblunga con sei colonne disposte su due file, tre absidi semicircolari e uno stretto vestibolo da ovest. Nel corso dei secoli gli affreschi originari vennero distrutti e rimangono solo alcune tracce.
Per continuare la scoperta di questo quartiere ho attraversato il ponte per raggiungere la piccola chiesa di San Giorgio e percorrere la strada lungo il fiume sino al ponte in legno del Vescovo (Vladishki's) che è il più antico della città e risale al 1800.
Nel quartiere si può visitare la chiesa di San Pietro e Paolo che è il più famoso monumento medievale a Veliko Tarnovo e fu costruita durante il regno dello zar Kaloyan. La chiesa venne decorata tre volte e di quella del XIII secolo sono conservate tre immagini in medaglioni.
Vicino al cimitero si può vedere la chiesa ortodossa dell'Assunzione con una bella cupola dorata.
Chiesa dell'Assunzione e ponte del Vescovo |
Nella zona più estesa del centro storico di Veliko Tărnovo si possono percorrere diverse strade per ammirare i tanti edifici storici e le statue di personaggi illustri così da ripercorrere la storia della città. In molti punti sono posizionati pannelli illustrativi e così si possono osservare edifici che altrimenti non avremo guardato con la dovuta attenzione. Qui sotto le statue dedicate al poeta e scienziato Nikola Pikolo e al politico Stefan Stambolov che fu molto importante per la liberazione bulgara e divenne primo ministro della Bulgaria (1887- 1894).
Le statue di Pikolo e Strambolov |
Visto che amo vedere le case antiche con architetture caratteristiche qui ho trovato tanti scorci stupendi come quelli nel villaggio di Koprivštica.
Girovagando nelle viuzze si possono osservare gli edifici più antichi del primo Rinascimento (1750-1828) che hanno il piano terra in pietra, ingressi ad arco, pavimenti in legno e verande in legno.
Le case della metà del Rinascimento (1828-1856) hanno due o tre piani, presentano facciate austere, piano terra in pietra e pavimento intonacato e rivestito in mattoni. All'esterno si possono vedere bovindi e cornici in legno o mattoni e gli ingressi sono a volta o rettangolari con doppia anta.
L'architettura barocca è presente negli edifici pubblici costruiti all'inizio del XX secolo mentre altre costruzioni riflettono lo stile barocco staliniano e quello modernista con linee molto austere. Per la verità molti di questi edifici sono in stato di abbandono e contrastano molto con gli edifici e le strade molto curate.
Tra i primi edifici che s'incontrano c'è il vecchio ufficio postale del 1930, che fu eretto al posto di antiche case in legno, ed è una delle costruzioni che deve essere restaurata per tornare all'antico splendore.
Come mia abitudine sono uscita la mattina presto quando in giro non c'era nessuno e così ho percorso la zona della Samovodska charshia, l'antico mercato, che è una delle più caratteristiche e mi ha colpito la presenza di statue in legno di figure umane che penso siano messe per fare le foto. In questa via nel XIX secolo c'erano molte botteghe artigianali, laboratori e locande mentre oggi rimangono solo alcuni negozi.
Samovodska charshia la mattina |
Nella piazzetta poco più avanti si trovano la casa museo e il monumento dedicato allo scrittore bulgaro Emilian Stanev e diversi edifici in legno molto carini.
Statua Emilian Stanev |
Un'altra bella e pittoresca strada con case in legno è la via Gurko che prende il nome dal generale russo che liberò la città nel 1877 durante la guerra russo-turca e si possono vedere le case in stile tabahani con verande a tutto pavimento che servivano per asciugare le pelli lavorate. La strada rimane parallela al fiume e si può vedere la Chiesa dei Santi Costantino ed Elena, che però è chiusa definitivamente, e la casa Sarafkina del 1861 che appartenne a dei mercanti e ora è divenuta un museo etnografico.
Alcune case antiche ora ospitano degli alberghi come quella nella foto sotto con il carro decorato con fiori.
Percorrendo questa via si trovano molti punti panoramici sulla collina di fronte dove si trova il parco Asenevtsi che si raggiunge percorrendo il ponte in ferro Stambolov che fu costruito nel 1897 durante il periodo della liberazione bulgara e che prende il nome proprio dal leader della lotta per l'indipendenza. Una targa ricorda che fu progettato dall'architetto italiano Musutti.
Qui si può vedere il monumento dedicato ai re Asen, Peter, Kaloyan e Ivan Asen II che venne costruito nel 1985 in occasione dell'800° anniversario della rivolta dei fratelli Asen e Peter. La spada attorno al monumento dedicato alla dinastia Assen simboleggia il potere e l'ascesa della Bulgaria medievale.
Questo è bel punto panoramico per osservare il centro storico da un'altra prospettiva prima di visitare la galleria d'arte Boris Denev che conserva opere d'importanti autori bulgari. La galleria è ospitata in un enorme palazzo in mattoni ed è aperta dalle 10.00 alle 18.00 tutti i giorni, tranne il lunedì, e il giovedì si entra gratuitamente. Per le informazioni aggiornate potete consultare il sito ufficiale.
Consiglio la visita a chi ama l'arte e desidera conoscere gli autori bulgari. Ho ammirato molti dipinti di Tsonev, Eliseev e Denev che ho trovato della stessa bellezza di quelli di autori molto più conosciuti.
Veduta sul parco Asenevtsi dove si trova il museo d'arte |
Nella parte più moderna della città si trova l'ulitsa Stefan Stambolov sulla quale si affacciano graziose case tinteggiate di caldi colori, alcune sono alberghi, negozi e ristoranti. Questa strada alberata è sempre molto trafficata perché collega le varie zone della città.
Vicino a una rotatoria si trova il monumento Madre Bulgaria che fu eretto nel 1935 e dedicato ai caduti nelle guerre di liberazione bulgare.
Poco più avanti si trova il Marno Pole Park con aiuole fiorite e fontane che rimane un'oasi tranquilla scostata dalle trafficate vie del centro.
In un giorno è possibile visitare tutto il centro storico e dedicare del tempo anche ad alcuni musei come quello archeologico che conserva reperti di diverse epoche.
Chi ha poco tempo a disposizione può fare un tour con guida italiana da Sofia che si può prenotare online in anticipo per visitare sia il centro di Veliko Tărnovo sia la vicina Arbanasi con un centro storico molto carino e la Chiesa della Natività decorata con affreschi.
Per quanto riguarda le architetture religiose sono davvero tante e tra le più grandi c'è la Chiesa ortodossa della Natività di Maria che si trova nella zona di Bolyarska mahala.
Tra le viuzze del centro si può scorgere la Chiesa di San Nikolay che però ho trovata chiusa e così ho guardato dalla cancellata l'edificio. Sembra che sulla porta ci sia una scritta in greco e bulgaro che racconta come sia stata costruita.
Per quanto riguarda i musei tra i più importanti c'è quello del Risorgimento e dell'Assemblea Costituente che è ospitato in un edificio costruito dal leggendario artigiano bulgaro Kolyo Ficheto nel 1872. Il palazzo ha una grande importanza storica perché qui nel 1879 che fu firmata la prima costituzione bulgara che era stata stampata dalla macchina da stampa ora in mostra nella casa-museo di Koprivštica.
Girovagando per le vie del centro s'incontrano tanti edifici abbandonati come quello della Corte dei Conti che risale al XX secolo ed è in stile neorinascimentale, un vero peccato perché era uno dei più belli della città.
Tra le esperienze da fare a Veliko Tărnovo consiglio la degustazione di vini all'enoteca Wine Tasting che si trova nel centro. Si scende al piano terra in una sala con le pareti in pietra per assaporare diversi tipi di vini a scelta. Uno è gratuito ma ho fatto la degustazione di un bianco (Tears od Orpheus Sauvignon blanc), un rosato (Raya Garden rose) e un rosso (Gamza) e stranamente il mio preferito è stato il vino bianco dal sapore fruttato.
Dove mangiare e dormire a Veliko Tărnovo
Lungo la via Stefan Stambolov si trovano numerosi ristoranti che vanno da quelli più lussuosi a quelli da asporto e molti hanno una terrazza panoramica che consente di ammirare il panorama mentre si consuma il pasto. Tra questi consiglio Ego pizza & grill che offre un menù molto vario che viene incontro alle esigenze di tutti.
Per gustare la cucina tradizionale con pietanze più casarecce si può mangiare alla Tavern Hadzhi Mincho dove i turisti si contano sulle dita di una mano.
L'offerta alberghiera è abbastanza ampia e consiglio la Guest House Gurko dove mi sono trovata benissimo. Ho alloggiato in una camera con vista con arredi nuovi e tutto ben curato. A disposizione il bollitore e anche alcuni prodotti confezionati per la colazione. La proprietaria è molto gentile e disponibile accogliendomi la sera tardi. Si può prenotare su Booking oppure telefonando o inviando un messaggio.
Come arrivare a Veliko Tărnovo
La città di Veliko Tărnovo è servita dall'aeroporto di Gorna Orjahovica che però attualmente è chiuso e perciò il più vicini sono quelli di Sofia e Varna.
La città può essere raggiunta coi bus che partono da queste città, ma anche da città come Plodvid, e impiegano dalle 3 alle 4 ore per arrivare. Per informazioni potete consultare i siti delle compagnie di trasporto come la Etap oppure la Biomet.
In città ci sono due stazioni dei due, quella sud vicino al parco Marno Pole Park e quella west nella zona industriale che rimane a circa 4 chilometri dal centro.
In alternativa si può arrivare utilizzando i treni e arrivando da Sofia ma i tempi di percorrenza sono maggiori rispetto a quelli dei bus. Questa soluzione è preferibile quando si sta facendo un viaggio itinerante coi mezzi e si desidera fare sosta in altre località. Per gli orari dei treni potete consultare il sito ufficiale delle ferrovie bulgare.
La stazione ferroviaria è stata costruita nel 1900 e si trova sula linea che collega le città di Ruse, al confine con la Romania, e Stara Zagora. Dalla stazione si può raggiungere il centro a piedi in una quindicina di minuti, passando dal parco Asenevtsi, oppure in taxi o coi bus pubblici.
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