Cammino dei Fari: tappa 8 da Lires a Finisterre

L'ottava e ultima tappa del Cammino dei Fari inizia dalla spiaggia di Nemiña e termina al faro di Fisterra da dove si raggiunge il paese con una breve passeggiata.

Il giorno precedente ero arrivata a Lires e perciò da lì sono partita facendo così cinque chilometri in meno rispetto alle tempistiche ufficiali.

Anche questa tratta viene considerata impegnativa ma, secondo me, lo è molto meno delle prime due perché si cammina spesso su agevoli sterrati.

Spiaggia Mar de Fora

Cammino dei Fari: tappa 8 Lires - Faro Fisterra

Sono partita di prima mattina con un cielo plumbeo che rende i paesaggi molto cupi per percorrere l'ultima tappa del Cammino dei Fari.

Dal paese si imbocca la strada costiera passando accanto al Rio Lires che confluisce nel Rio Castro in una zona paludosa dove si possono vedere aironi e cormorani.

Poco prima c'è la deviazione che prendono i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago mentre un altro sentiero costiero, che arriva sempre a Finisterre, ha tratti in comune col nostro.

Itinerario: Lires - Faro Fisterra - Finisterre
Lunghezza: circa 22 km + 3 km
Difficoltà: EE
Tempo: circa 7 ore (escluso le soste)
Dislivello: quota max 224,3 m s.l.m.

Dal primo punto panoramico si vede sotto la spiaggia di Lires, racchiusa da un promontorio che spezza i marosi, e a destra quella di Nemiña dalla quale eravamo passati il giorno precedente.

Spiaggia di Lires

Con la bassa marea si può andare da una all'altra camminando sulla sabbia ma quando sono passata io visto che nel fiume c'era una forte corrente. La località di Lires viene scelta da molti per trascorrere le vacanze per queste belle spiagge nelle quali, appena esce il sole, è un vero piacere fermarsi.

Spiaggia di Nemiña

Si prosegue sullo sterrato e, seguendo le indicazioni del nostro cammino, si scende tra le felci verso la spiaggia di Area Grande che è immersa nella fitta vegetazione che mi ha fatto dubitare di essere sul percorso giusto.

Spiaggia Area Grande

Questa deviazione potrebbe essere inutile perché si risale sullo sterrato erboso, tra sparuti alberi di pino, per proseguire qualche centinaio di metri.

La strada continua tra le campagne verso l'interno e qui non ho visto la deviazione a destra, che non era certo visibile come quella nel cartello qui sotto, ma con l'aiuto della traccia scaricata sul telefono ho ritrovato il sentiero che passa sulla costa di Canosa.

Consiglio perciò di avere sempre il percorso sul telefono per non fare chilometri in più e su Wikiloc trovate il mio percorso.

Questo tratto sulle scogliere di Punta Lagoa è molto panoramico e davanti si vedono anche Punta Besugueira e la spiaggia di Rostro.

Per un breve tratto si risale su un largo sterrato erboso per poi scendere nuovamente sul sentiero delimitato anche da muri a secco che va verso Punta Mixirica. Nella falesia di Mexadoira si passa accanto a una cascata formata da un ruscello che scende dalla montagna e precipita nelle conche della costa.

La cascata

Ora la spiaggia sembra tanto vicina ma per arrivare si deve passare sullo sterrato che attraversa una pineta e arriva al parcheggio dietro le dune.

Si deve percorrere la spiaggia di Rostro passando per circa due chilometri sulla morbida sabbia e tra un'infinità di gabbiani.

Arrivati alla scogliera si sale in mezzo all'erba che arriva a Punta di Rostro dove si ammirano splendidi panorami sulla Costa da Morte.

Il percorso di oggi alterna tratti erbosi a sentieri e proprio qui si passa in mezzo alla bassa vegetazione in fiore in direzione di Punta Castelo dove ci dovrebbero essere i ruderi di un antico castello ma in realtà non ho capito quali fossero.

Arrivati alla Punta Gavioteira si prosegue a mezza costa tra roccette e poco più avanti si possono scorgere la spiaggia di Arnela e le scogliere di Cabo de la Nave.

La spiaggia di Arnela è la spiaggia più occidentale della Galizia e si arriva qui dopo 4 ore dalla partenza. In realtà non si scende alla spiaggia ma si arriva sulla strada asfaltata, contornata da ortensie fiorite, dalla quale s'imbocca il sentiero che porta al promontorio, il posto ideale dove fermarsi per la pausa pranzo.

Il sentiero che scende a mezza costa

Questo è considerato uno dei posti più pericolosi della tappa odierna ma, rimanendo a debita distanza dalla scogliera, non ci sono rischi.

Il cammino prosegue sul sentiero tra erba e rocce con alcuni sali scendi, privo di tratti esposti, che va percorso con attenzione nel caso si trovassero dei punti con il fondo fangoso.

Le scogliere con la vegetazione in fiore

A un certo punto su una roccia si vede la freccia verde del nostro percorso che indica di andare a sinistra. Una breve salita porta così sullo sterrato erboso che va verso le antenne di Cabo de la Nave, il punto più alto della giornata.

Questa è una meta per molti escursionisti che da Finisterre salgono per ammirare il panorama facendo sentieri molto più facili.

Le frecce indicano di passare a destra della recinzione sullo stretto cordolo in cemento per arrivare sulla strada asfaltata.

Dall'altro lato si vedono la spiaggia Mar de Fora, dietro il paese di Finisterre e in fondo il promontorio del Monte Facho che nasconde la meta finale del nostro cammino.

Dopo aver percorso un chilometro sulla strada asfaltata si entra nella pineta per scendere rapidamente sul largo sterrato con un fondo un po' sconnesso, passando sopra le ripide scogliere di Corticeiras, alla spiaggia Mar de Fora.

Si arriva qui dopo due ore e mezza dalla partenza dalla spiaggia di Arnela.

Spiaggia Mar de Fora

La spiaggia di Finisterre è molto ampia ma non è adatta a fare il bagno per le forti correnti.

Passando sulle passerelle in legno si arriva all'area picnic e poi al bar dove si può fare una sosta per bere qualcosa visto che sul muro c'è anche un'opera di Teresa Candal e si vede raffigurato Traski, il simbolo del Cammino dei Fari.

Da qui, percorrendo un antico sentiero tra i muretti a secco, inizia la salita verso il Monte Facho sul quale si arriva passando su sterrati nei quali le tracce scarseggiano, in ogni caso si arriva in vetta con un'ultima ripida salita.

Veduta del faro di Fisterre

Il Monte Facho è legato a diverse leggende perché alcuni resti archeologici fanno pensare che i coloni celtici, i Nerios, abbiano fondato una città e costruito un altare dedicato al dio del sole.

Su questo monte, prima della costruzione del faro, venivano anche accesi dei falò per aiutare le barche durante la navigazione.

Dalla vetta si scende percorrendo la strada asfaltata con vari tornanti per arrivare al parcheggio delle auto e ai negozi di souvenir che precedono il bar e il faro dopo un'ora e mezzo dalla spiaggia del paese.

Un cippo segna l'arrivo a Finis Terrae, il punto finale del nostro cammino e di quello di tanti pellegrini che nei secoli sono arrivati in Galizia.

Si conclude con grande soddisfazione il Cammino dei Fari dopo 200,3 chilometri percorsi in otto giorni con un dislivello complessivo di oltre 4.700 metri in salita e 4.600 in discesa.

Il Faro di Fisterra venne costruito nel 1853 per segnare questo punto geografico molto importante per la navigazione. La torre ottagonale in muratura è alta 17 metri e la sua lanterna, situata a 138 metri sul livello del mare, raggiunge più di 30 miglia nautiche.

Proprio nei pressi del capo Finisterre avvenne nel 1596 il più grande naufragio della storia. Per colpa di un forte temporale 25 navi della Seconda Invincibile Armada affondarono e persero la vita oltre millesettecento persone.

Dal faro si può ammirare un bel panorama su questo tratto costiero e sulle isole di Lobeira.

Il porticciolo all'alba

Per arrivare al paese di Finisterre si devono percorrere circa tre chilometri sulla strada asfaltata. Girovagando tra le vie del centro ho trovato dei granai tipici ed edifici dall'architettura molto varia tra quelli in pietra e quelli con facciate dipinte di colori sgargianti o ricoperte di azulejos.

Il paese è abbastanza grande e la parte più bella è quella attorno al porticciolo turistico con un lungomare con un'ampia piazzetta sulla quale si affacciano numerosi locali.

In paese si possono visitare alcune chiese e, sopra la spiaggia di Ribeira, i resti del Castello di San Carlos che fu costruito nel 1757 che ora ospita il Museo della pesca.

Il castello a destra del paese

Mi aspettavo un paese molto più vivace e festaiolo, visto che per molti terminare il cammino è una bella soddisfazione, e invece ho visto poca gente in giro la sera.

Chi volesse trascorrere qui alcuni giorni può andare alla spiaggia Langosteira, appena fuori del paese, e cogliere l'occasione per visitare alcuni graziosi paesi nei dintorni e quello più grande di Cee.

Informazioni utili per l'ultima tappa del Cammino dei Fari

A Finisterre arrivano molti pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago perciò l'offerta ricettiva è molto ampia e comprende alberghi come il VIDA e ostelli come l'Albergue Arasolis che si possono prenotare su Booking.

In paese ci sono molti ristoranti, la maggior parte servono piatti a base di pesce, negozi, alcuni di souvenir, supermercati e lavanderie.

Monumento all'emigrante

Dalla fermata vicino al monumento all'emigrante si possono prendere i bus per Santiago de Compostela che impiegano un'ora e mezza o quelli che transitano sulla costa con un tempo di percorrenza di due ore e mezzo. Sul sito ufficiale della rete dei trasporti trovate gli orari aggiornati anche di quelli che fanno coincidenza a Muxía e quelli che in due ore arrivano A Coruña nel nord della Galizia.