Koprivštica è un villaggio tradizionale che molti inseriscono nell'itinerario di viaggio in Bulgaria per la sua bellezza e la vicinanza alla città di Sofia.
Nel 1952 è stato proclamato città-museo e nel 1978 è divenuto riserva nazionale architettonica e storica e centro del turismo internazionale per cui attira molti visitatori che ricercano luoghi più autentici dove trascorrere alcuni giorni di vacanza.
Koprivštica: un villaggio vicino a Sofia
Appena arrivati si rimane affascinati dalla bellezza delle case in legno di questo villaggio che conserva l'aspetto che aveva tra il secolo XVIII e il XIX all'epoca del Risorgimento bulgaro.
Girovagando tra le viuzze di Koprivštica, nota anche come Koprivshtitsa a seconda della traslitterazione dal bulgaro, s'incontrano ponti ad arco, chiese e case circondate da alti muri di pietra che le celano dagli sguardi dei passanti.
Durante la mia visita i turisti erano pochi e questo ha reso ancor più fascinosa la passeggiata tra le viuzze del centro storico dove consiglio di venire dal mercoledì alla domenica perché alcune case-museo rimangono chiuse al lunedì e altre il martedì ed è un vero peccato non poterle vedere tutte.
Io avevo una bozza di itinerario per il mio viaggio on the road in Bulgaria e sono arrivata qui di lunedì e così sono entrata solo in tre delle sei case-museo ma sono rimasta entusiasta di questo piccolo centro abitato ben diverso dall'affollata capitale.
La visita può iniziare dalla piazza 20 aprile dove nel 1926 venne posto il monumento-ossario in memoria dei caduti nella rivolta di aprile del 1876.
In questa grande piazza ci sono tanti venditori di souvenir e diverse case tipiche e all'interno di quella tinteggiata di azzurro si trova l'ufficio turistico dove si possono reperire informazioni e una mappa. I biglietti per l'entrate nei musei si possono acquistare singolarmente in ciascuno di essi al costo di 5 leva oppure si può comprare quello cumulativo per sei case al costo di 20 leva. Da novembre a marzo i musei sono aperti dalle 9.00 alle 17.00 mentre da aprile a ottobre dalle 9.30 alle 17.30 e per informazioni aggiornate potete consultare il sito ufficiale.
Ho iniziato la mia passeggiata risalendo la viuzza tra i venditori di souvenir per arrivare alla casa-museo di Oslekov che fu un importante commerciante di tessuti che prese parte alle lotte per la liberazione e venne impiccato nel 1876.
Nel cortile si possono vedere un antico carro e numerosi utensili di uso agricolo ma lo sguardo viene attirato dalla bellezza della facciata intagliata con il secondo piano che poggia su colonne in legno.
Questa casa del 1856 è la più bella tra quelle che ho visitato e nelle diverse stanze si vedono gli ambienti dell'epoca come divani disposti su tutte le pareti, tavolini, utensili come ferri da stiro e telai, culle, orologi e abiti. Le stanze hanno pavimenti ricoperti da tappeti, soffitti in legno e pareti tinteggiate di vario colore e decorate con fregi e disegni. A piano terra si trova la cantina con il pozzo, diverse botti e una slitta che all'epoca era un mezzo di trasporto molto usato.
Un pannello illustrativo spiega l'importanza dei fregi che venivano realizzati sulla stoffa di lana per produrre abiti, calzini, pantofole e pesanti mantelli.
Risalendo la via si passa accanto a numerose case tipiche in legno e alla Chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria che si erge nel vecchio cimitero del paese dove si trova anche la tomba di Kableškov.
La chiesa, tinteggiata di un vivace colore blu, fu costruita secondo la leggenda nel 1817 in soli 11 giorni e con un aspetto simile alle altre case per non attirare l'attenzione degli ottomani mentre il campanile è di epoca recente.
Proseguendo la passeggiata si giunge accanto alla casa-museo del rivoluzionario Todor Kableškov che risale al 1845 che ha tre facciate simmetriche tinteggiate di colore arancio. L'ho intravista soltanto dalla viuzza acciottolata visto che il portone in legno che chiude il cortile impedisce di sbirciare all'interno. Guardando le fotografie si comprende la struttura di queste abitazioni tradizionali che hanno molte finestre con ante in legno e alti muri di cinta.
Sempre in questa zona del villaggio si trova la casa-museo costruita nel 1854 che appartenne al mercante Ljutov. La casa tinteggiata di azzurro ha un grande frontone in legno e rappresenta l'ultima fase dello sviluppo dell'architettura del risorgimento di Koprivštica.
La casa-museo del poeta Dimčo Debeljanov, che risale al 1830, è tinteggiata di blu e presenta una veranda e un giardino molto curato. Entrambe sono chiuse al lunedì e perciò non ho potuto neppure entrare nei giardini ma ho proseguito la visita tra le viuzze del paese passando accanto a diverse statue che raffigurano i personaggi importanti nati e vissuti qui.
Monumento a Kableskov |
Sull'altro lato del fiume Topolnica si trovano le altre due case che possono essere visitare nel villaggio di Koprivštica.
La prima è la casa-museo di Ljuben Karavelov che è costituita da tre edifici costruiti in tempi diversi come indicato sulle porte di accesso. Qui sono nati e vissuti due figure di spicco nella vita culturale della Bulgaria prima e dopo la liberazione. Ljuben è stato un pubblicista e scrittore mentre il fratello Petko divenne primo ministro e ministro delle finanze.
Entrando nel cortile si rimane affascinati dalla bellezza di questo ambiente così accogliente e tranquillo dove su un lato si trova un albero di pero che fu piantato nel 1854 e dichiarato monumento della natura.
La casa in legno grezzo, la Winter House, risale al 1810 mentre quella tinteggiata di giallo è un fabbricato agricolo del 1820 all'interno del quale è esposta la macchina da stampa usata per stampare una rivista e un giornale dei rivoluzionari bulgari. Dopo la liberazione venne usata anche per stampare la Costituzione di Tarnov, la prima costituzione bulgara.
L'altra casa, la Summer House, risale al 1835 e ha la facciata che sporge sulla via. All'interno di questa casa-museo, una delle più interessanti di Koprivštica, sono esposti oggetti che raccontano la vita dei due fratelli come manoscritti.
Cortile e l'albero secolare di pero |
Poco più distante si trova la casa-museo di Georgi Benkovski che fu edificata nel 1831 da capo mastri locali. Si può ammirare la bellezza della costruzione in legno a due piani con un'ampia veranda e del giardino con molti fiori. All'interno sono esposti diversi oggetti appartenuti al capo dei rivoluzionari e tra questi il fucile originale con il quale combatté contro gli ottomani durante l'Insurrezione di aprile.
Una volta terminata la visita della casa si può salire la collina per raggiungere il Monumento a Georgi Benkovski da dove si ammira il panorama sul villaggio attorniato dalle montagne. La scultura di undici metri, che sembra uscire dalla roccia, raffigura Benkovski su un cavallo al galoppo con sotto cinque morene che sono simbolo del giogo.
Il motto inciso è quello del rivoluzionario bulgaro e significa: Alzatevi, schiavi! Io non voglio il giogo!
Ritornati nella parte bassa del paese si può visitare il Living Museum ovvero la prima scuola elementare del paese dove per la prima volta nell'istruzione bulgara gli studenti furono divisi in classi. Il grande edificio tinteggiato di giallo si affaccia su un grande giardino ed è racchiuso dal solito muro di cinta che una volta chiuso il portone impedisce la vista.
Nel villaggio tradizionale di Koprivštica si può passeggiare tra le vie acciottolate osservando le tante case in legno tinteggiate di vivaci colori e ammirare alcuni ponti in pietra sui cui parapetti sono incisi l'anno di costruzione e l'autore. Il più bello è il ponte di Kalăčev che venne costruito nel 1813 ed è da qui che fu sparato il primo colpo durante la rivoluzione di aprile.
Questo avvenimento storico è stato molto importante per la storia della Bulgaria che ottenne la liberazione nel 1876. La città preservò sempre una certa autonomia che favorì lo sviluppo economico e perciò è stata la terra natia di molti scrittori e poeti.
Quello nella fotografia sotto è il Ponte della Libertà che fu costruito nel 1958 in cemento armato e granito e perciò può essere percorso dalle auto. Le due sponde del fiume sono unite da altri ponti pedonali ornati da fiori e tutto il paese appare molto curato tanto che sono davvero pochissimi gli edifici ancora da ristrutturare.
Sono rimasta nel villaggio di Koprivštica diverse ore in attesa del treno successivo e così ho percorso le viuzze cercando scorci da fotografare e sono davvero molte le case che attirano lo sguardo per la loro bellezza.
Ho apprezzato molto anche le tante fontane originali in pietra dalle quali si può attingere l'acqua e le viuzze acciottolate tra i muri in pietra che mi hanno ricordato le architetture di altre parti del mondo.
Ho scattato le fotografie quando non c'era nessuno in giro ma devo dire che quel giorno erano pochi i visitatori e gli stranieri si contavano sulle dita di una mano. Consiglio di inserire questo delizioso villaggio tradizionale in un itinerario quando si viene in vacanza a Sofia per la sua bellezza e importanza storica.
Come arrivare a Koprivštica
Per arrivare a Koprivštica si può utilizzare il treno che parte dalla stazione centrale di Sofia. Sul sito delle ferrovie bulgare si trovano gli orari e si possono acquistare i biglietti sino a tre ore prima della partenza. Il biglietto di prima classe del treno più veloce che impiega poco più di un'ora e mezza a coprire questa tratta costa circa 8 leva.
La stazione si trova a nove chilometri dal paese e c'è un servizio di bus che la collega a orari prestabiliti pagando un biglietto che costa 3 leva. In alternativa è possibile utilizzare il taxi che ha un costo irrisorio, ovvero 5 leva.
Il villaggio è collegato anche da un servizio di bus ma bisogna informarsi alla stazione dei bus di Sofia sugli orari che variano nei diversi periodi dell'anno.
La stazione |
Da Sofia è possibile partecipare a tour guidati di una giornata che consentono di godersi la visita senza la preoccupazione di dover prendere un mezzo per tornare. Il tour in italiano offerto da Civitatis comprende la visita al Monastero di Kremikovtsi che si trova sopra una collina vicino alla capitale.
Chi viaggia in autonomia e desidera godersi la tranquillità di questo villaggio tradizionale può fermarsi a dormire in uno degli alloggi all'interno delle case tipiche per vivere così un'esperienza più autentica rispetto a quella delle città più grandi.
Consiglio il family hotel Chanchura che si può prenotare su Booking dove ho fatto un ottimo pranzo a base di zuppa, un buonissimo pane tipico e un secondo con fagioli e pomodoro, visto che sono vegana.
Zuppa, pane tipico e secondo con fagioli e pomodoro |
Questo è stato il pasto più saporito e gustoso che ho fatto in Bulgaria per quanto riguarda le pietanze tipiche che qui in Bulgaria sono soprattutto a base di carne. Mi sono accomodata nella terrazza all'esterno vicino alla strada che costeggia il fiume ma ho visto all'interno una sala con pareti in pietra davvero molto curata con appesi oggetti appartenenti alla tradizione agricola di questo villaggio bulgaro.
Avendo i giorni contati ho preferito spostarmi verso un'altra bella località come quella di Veliko Tărnovo.
P.S. Ho inserito alcuni prezzi del 2022 per dare informazioni aggiuntive a chi cerca un viaggio low cost.
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