Plovdiv è una delle città più antiche d'Europa dall'innegabile fascino dato dalla bellezza delle sue vie e dall'atmosfera vivace del quartiere degli artisti.
Una giornata può essere sufficiente per visitare Plovdiv ma rimanere a dormire almeno una notte permette di avere maggior tempo a disposizione per girarla con calma e poter passeggiare nella prima mattina quando le vie sono ancora quasi deserte.
Museo Etnografico nella città vecchia |
Plovdid: cosa vedere in un giorno
Uscendo verso le otto si possono scattare fotografie delle piazze e delle vie con poca gente e si possono vedere gli abitanti fare colazione al bar o fare la fila in panetteria prima che si mescolino alla folla dei turisti. Assieme a Sofia è tra le mete maggiormente visitate dagli stranieri, soprattutto dopo che è stata capitale europea della cultura nel 2019, e perciò nelle vie centrali c'è sempre tanta gente e nei ristoranti la sera si fatica a trovare posto.
Per sapere cosa significhi essere capitale europea della cultura potete leggere il mio post di approfondimento.
La città di Plovdiv è stata fondata nel 4.000 a.C. dai Traci col nome di Eumolpias e nei secoli successivi sono passati da qui romani, bizantini e ottomani e perciò si può ritrovare una varietà di stili architettonici che esaltano la bellezza.
Il viale Knyaz Alexander I |
Per organizzare al meglio la visita si può iniziare con l'esplorazione della parte bassa per poi spostarsi nel centro storico sulla collina che è la zona molto più caratteristica e che rende unica la città.
Plovdiv: la zona centrale
Il centro di Plovdiv, la seconda città per grandezza della Bulgaria, è quello che inizia dalla zona dove si vedono i resti dell'antico insediamento di epoca romana con il foro di Filippopoli, che prende il nome col quale fu ribattezzata la città sotto il dominio di Filippo II di Macedonia, è la parte più bella.
Il foro era il centro dell'attività economica cittadina ed era circondato da un portico con colonne.
Da qui inizia la zona pedonale del viale Knyaz Alexander I con fontane, panchine e fioriere che abbelliscono la città assieme a statue e alle antiche fontane dove ancora oggi la gente si ferma a bere l'acqua fresca.
Questa è un'elegante via dello shopping dove si trovano molti negozi, alcuni di catene internazionali, bar e ristoranti.
Le caratteristiche fontane |
La piazza Stefan Stambolov, dove si trova il palazzo comunale, è abbellita da giardini e dalla fontana che la sera viene illuminata da luci multicolori.
Proseguendo la passeggiata si arriva allo stadio romano con le gradinate che potevano ospitare sino a 30.000 spettatori e questo fa capire quanto già all'epoca la città di Filippopoli fosse abitata. Qui si svolgevano dapprima i giochi atletici e poi le corse dei carri.
Nella stessa piazza si innalza la Moschea Dzhumaya che risale al 1363 ed è la più antica della città. L'edificio religioso è molto grande e si possono vedere ben nove cupole e l'alto minareto.
La moschea Dzhumaya e quella di Shahbeddin Imarethane |
L'itinerario di un giorno a Plovdiv può proseguire lungo un'altra via alberata con numerose panchine e aiuole fiorite dove si trovano negozi, panetterie e locali di street food.
Una buona idea per scoprire tante curiosità della città e fare un giro di due ore con una guida è quella di partecipare al free tour che parte due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio, dalla piazza davanti al municipio.
Plovdiv: il quartiere Kapana
Siamo nel quartiere Kapana che in bulgaro significa trappola visto che qui si trova un reticolo di viuzze che un tempo erano occupate da artigiani e commercianti. Le vie hanno ancora il nome dei prodotti che venivano lavorati: ul. Zhelezarska (strada del ferro), ul. Zlatarska (via dell'oro).
La mattina presto le vie sono quasi deserte ma durante la giornata vengono occupate dai tavolini dei numerosi bar e ristoranti ed è una delle zone più frequentate della città, soprattutto dai turisti, sino a tarda sera.
Girovagando per le vie del quartiere s'incontrano numerose opere di street art, alcune occupano intere fiancate degli edifici, e gallerie d'arte dove si può entrare a curiosare.
Chi macina chilometri durante la visita delle città potrà arrivare sino alla moschea di Shahbeddin Imarethane che venne costruita nel 1444 ed è in mattoni rossi e nel giardino si possono vedere alcune tombe. Continuando la passeggiata si arriva alle rive del fiume Martisa, chiamato anche Evros, che nasce sulla catena del massiccio di Rila e attraversa la fertile pianura bulgara per sfociare nell'Egeo.
Kapana è un quartiere molto colorato e allegro ed è la zona più vivace di Plovdiv e perciò una tappa immancabile per chi ama la vita notturna.
Strade semideserte la mattina |
L'old town di Plovdiv
Lasciata la zona bassa della città si può salire sulle colline che costituiscono la parte veccchia della città: Nebet Tepe, Taksim Tepe e Dzhambaz Tepe. Questa è la parte più caratteristica di Plovdiv, quella dove si possono ammirare le antiche dimore che risalgono alla rinascenza bulgara, ovvero il Rinascimento bulgaro di inizio Ottocento, e sono tra le meglio conservate della Bulgaria. Altri esempi si possono trovare nelle città di Veliko Tarnovo e di Koprivštica, il piccolo villaggio con le case-museo.
Consiglio di girovagare tra le viuzze lasciandosi trasportare dalla propria curiosità per soffermarsi ad ammirare le case che più attirano l'attenzione.
Una delle più belle è quella che ospita il museo etnografico di Plovdiv ed è circondata da un bel giardino dove si può sostare a godersi il fresco. L'edificio del 1847 apparteneva a un ricco mercante e ha una facciata simmetrica decorata in stile barocco bulgaro e all'interno si possono ammirare opere d'arte, costumi e strumenti musicali. Consiglio la visita anche solo per vedere i bellissimi soffitti intagliati. Il museo rimane chiuso il lunedì e il biglietto costa 6 leva.
Accanto, sempre in ul. Saborna, si trova la Chiesa dei Santi Costantino ed Elena che è circondata da un muro alto 6-8 metri con una cornice in mattoni. L'edificio attuale risale al 1832 mentre quello originario era dedicato ai martiri Severiano e Memnos che furono decapitati proprio qui nel 304. La chiesa ha un bel porticato ligneo con decori e anche l'interno è riccamente adornato con icone e con un pulpito in legno intagliato.
Decori nel porticato della chiesa |
Da Sofia è possibile partecipare a tour di un giorno che consente di visitare Plovdiv accompagnati da una guida che parla inglese e con audioguida in italiano. Questa è un'ottima soluzione se si ha poco tempo.
Un altro tour abbina la visita di Plovdiv a quella del villaggio di Koprivštica.
Consiglio quella che comprende la visita al monastero di Bačkovo, il secondo più grande della Bulgaria, che viene effettuato con una guida che parla italiano ed è perfetto per cogliere ogni sfumatura del suo racconto.
Girovagando per il quartiere s'incontrano anche altri resti di colonne e delle mura della città e si vede la porta di Hisar Kapia che venne costruita nell'XI secolo. Questo era uno degli accessi all'acropoli in epoca medievale e durante la dominazione ottomana i ricchi mercanti costruirono le loro case proprio sulle fortificazioni. Qui si vede molto bene questa tecnica costruttiva con case a sbalzo poggiate sulle mura.
La porta medievale e le case poggiate sulle mura |
Accanto si trova il Museo storico del Rinascimento che è aperto tutti i giorni ed è ospitato in una casa appartenuta a Dimitar Georgiadi con una bella facciata decorata.
House di Nikola Nedkovich e museo storico |
Proseguendo la visita lungo la via lastricata si sale nella parte più alta dove si trovano i resti del primo insediamento dell'epoca dei Traci ma rimangono poche pietre e pezzi di mura e perciò rendono poco l'idea di come dovesse essere. Da lassù si ammira il panorama sulla parte nuova della città e sulla Danov Hill, Sahat Tepe, la collina dove c'è la Torre dell'orologio.
Continuando l'esplorazione della parte vecchia di Plovdiv si arriva nella parte opposta dove si trova, in una posizione panoramica, il teatro Romano che è stato costruito tra l'anno 81 e il 96 sotto la dominazione di Domiziano. Rimangono ben visibili la scena e il proscenio e la cavea che poteva ospitare sino a 7.000 spettatori. Ancora oggi viene utilizzato per concerti.
Il biglietto d'ingresso costa 5 leva e si può acquistare anche quello combinato che comprende diverse case-museo nella Città Vecchia e trovate le informazioni aggiornate con gli orari di visita sul sito ufficiale.
Nei pressi del teatro si trovano la chiesa ortodossa della Santa Madre di Dio, la chiesa di St. Nicholas e la Chiesa di San Demetrio di Salonicco con una facciata molto bella.
In questa parte di Plovdiv si trovano la City Art Gallery, che espone opere di artisti bulgari, diverse gallerie d'art, il Museo Philippopolis, dove si entra gratuitamente, e l'accademia della musica e della danza.
La City Art Gallery |
Dove mangiare vegano a Plovdiv
Nel quartiere di Kapana c'è un'ampia offerta di ristoranti che servono per la maggior parte piatti a base di carne ma si trova anche qualche locale vegano e nel menù si trovano quasi sempre piatti vegetariani.
Un ottimo ristorante è Veggic che si trova in una viuzza molto carina, ul. Zlatarska 9. Qui si possono mangiare pietanze vegane dagli antipasti ai dolci e così chi segue questa dieta non avrà necessità di chiedere gli ingredienti di ogni piatto andando sul sicuro. Si possono mangiare bruschette, burger, falafel, kebab vegano e piatti crudisti. La qualità è ottima e il prezzo basso rapportato a quello dei ristoranti italiani. Oltre ad alcuni tavoli all'aperto dispone di una sala al primo piano.
Un altro locale che consiglio è Sofra che serve piatti della cucina turca, come kebab e pita, e si possono trovare piatti vegani come la zuppa di lenticchie. Consiglio un pane buonissimo che si chiama puf e quando viene portato in tavola è molto gonfio. Io ho gustato i sarmi che sono involtini di foglie di vite ripieni di riso e verdure che sono buonissimi. Le porzioni sono molto abbondanti.
Involtini e pane puf |
Dove dormire a Plovdiv
Rispetto a Sofia i prezzi degli alberghi a Plovdiv sono più bassi e perciò si trovano camere a buon mercato. Io ho alloggiato in una bella camera singola a due passi dalla via principale all'hotel Allur che si può prenotare su Booking.
Le camere di design hanno spazi ottimizzati, peccato per la mancanza di un armadio, ma in compenso l'ampio ripiano del lavandino e gli spazi sotto al mobile consentono di appoggiare le proprie cose.
La old town |
Come arrivare a Plovdiv
La città di Plovid è servita da un aeroporto dove atterrano alcuni voli da città europee operati dalla RyanAir e Wizzair e voli charter stagionali per la Turchia. Per chi arriva dall'Italia l'aeroporto più vicino è quello di Sofia che dista circa 150 chilometri.
Da lì si raggiunge Plovdiv coi bus che impiegano circa due ore. Per informazioni potete consultare i siti delle vari compagnie come Etap, Union Ivkoni e Karat-s. I bus arrivano alla stazione Yug che si trova nello stesso viale della stazione ferroviaria oppure alla stazione Sever che si trova nella parte nord della città nel quartiere Filipovo perciò per raggiungere il centro è meglio optare per gli autobus che arrivano nella stazione di Yug.
In alternativa si può raggiungere la città col treno che impiega circa tre ore. Per gli orari potete consultare il sito delle ferrovie bulgare. I prezzi dei treni sono leggermente più bassi di quelli dei bus ma il tempo di percorrenza è maggiore.
In città si gira benissimo a piedi visto che le distanze tra i principali luoghi d'interesse sono ridotte. Dalla stazione per arrivare in centro occorrono una quindicina di minuti.
Nessun commento:
Posta un commento
Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.