La sesta tappa del Cammino dei Fari parte da Camariñas e arriva a Muxía lungo un percorso che offre ancora una volta paesaggi molto variegati e l'opportunità di visitare chiese e mulini in questa zona molto piovosa della Galizia.
Quella di oggi è anche la tratta più lunga di tutto il cammino e, nonostante il dislivello minimo, risulta abbastanza impegnativa a livello fisico e mentale perché, arrivati a oltre metà di questo trekking costiero, non si vede l'ora di raggiungere Finisterre.
Ponte do Porto |
Cammino dei Fari: tappa 6 Camariñas - Muxía
Il percorso inizia dal centro di Camariñas dove si risale la strada principale per costeggiare il capannone dell'industria conserviera Cerdeimar, nata nel 1884, che è stata molto importante per l'economia del paese.
Proprio all'interno dell'edificio è ospitato il museo dell'inscatolamento delle sardine che si può visitare dal martedì al sabato e che offre la possibilità di fare degustazioni.
Itinerario: Camariñas - Muxía
Lunghezza: circa 32,6 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 8 ore (escluso le soste)
Dislivello: quota max 75,4 m s.l.m.
Accanto di trova la grande spiaggia che la notte di San Giovanni ospita i tradizionali falò che rischiarano la notte per questa festività molto sentita in Galizia.
Consiglio di scaricare la traccia GPS perché non tutti i bivi sono segnalati bene e su Wikiloc trovate il mio percorso.
Una freccia sul muretto indica di scendere sulla sabbia dalla quale si risale su un sentiero in mezzo alla vegetazione, aiutandosi con una corda, per arrivare al largo sterrato sul quale si prosegue per arrivare alla spiaggia di Lingunde.
Da qui si continua sulla costa in mezzo alle pinete e su tratti sulla sabbia dove con la bassa marea si potrebbe tranquillamente passare.
Arrivando in fondo all'Enseada da Basa si percorre un piccolo tratto di strada asfaltata e quindi uno sterrato per arrivare al paese di Xaviña e poi ridiscendere sulla costa, dall'altro lato dell'insenatura, per giungere alle spiagge di Ariña Blanca e di Punta Sandría.
Molti evitano questa parte facendosi portare in taxi a Ponte do Porte risparmiando quasi tredici chilometri di cammino ma si perdono l'opportunità di vedere tanti pescatori con stivaloni, secchi e zappette scavare nella sabbia per cercare crostacei, come i percebes, e molluschi come le vongole. Vederli all'opera in questa laguna è una delle cose interessanti lungo questo percorso che altrimenti sarebbe abbastanza monotono. Qui vengono raccolte anche le alghe dalle quali, dopo l'essiccazione al sole, si ricava la carragenina usata nell'industria cosmetica e alimentare.
Spiaggia di Ariño |
Nella spiaggia di Ariño s'incontra un'area ristoro con panche in pietra sotto la pineta e, tornati sulla strada asfaltata nella zona rurale di Tasaraño si passa accanto a un bar dove si può fare colazione o prendere un caffè. Dopo la successiva salita a destra si passa accanto all'antica fontana accanto a un ippocastano e ai tipici granai galiziani.
Granaio e fonte a Tasaraño |
Il percorso passa poi nel bosco per arrivare ad Allo dove si prosegue sulla strada principale sino a Ponte do Porto, un paese che prende il nome proprio dal ponte del XIII secolo che attraversa il fiume. Sono trascorse tre ore dalla partenza da Camariñas.
Attraversato il ponte medievale si passa sulla strada ancora per un breve tratto per andare a destra verso l'abitato di Cereixo una zona che riserva molte cose da vedere. Qui si trova uno dei più grandi granai che attualmente si può osservare solo da lontano perché la zona è recintata. Si passa accanto a un antico mulino a marea che risale al 1679 che sfruttava sia la forza del fiume che le maree dell'estuario per macinare.
Antico mulino a marea |
Si prosegue sulle passerelle in legno per salire le scalette che portano verso la chiesa di Santiago de Cereixo che risale all'XII secolo. Sul timpano della porta laterale si può osservare la più antica rappresentazione in pietra della traslazione del corpo di Santiago apostolo in Galizia in una barca con sette discepoli.
Chiesa di Santiago de Cereixo |
La chiesa si trova all'interno delle mura del cimitero e poco più avanti si vede la torre costruita dai signori di Calò e Carantoña nel XVII secolo, forse in cima a una precedente fortezza, con lo scopo di proteggere la foce del fiume dalle continue incursioni vichinghe. Oggi è una residenza privata e si può scorgere solo dall'esterno.
Da qui si prosegue per un tratto sulla strada asfaltata in salita per continuare nel bosco e ridiscendere sulla costa in prossimità di una grande spiaggia.
Il Cammino dei Fari passa sullo sterrato che porta con qualche sali scendi alla spiaggia di Leis da dove si prosegue sulla scogliera per giungere al faro di Punta do Lago. Questo è l'unico punto da percorrere con un po' di attenzione.
Foce del Rio Grande e il faro |
Alle spalle della spiaggia di lago si vede un altro faro che segnala la foce del fiume. Si arriva qui in circa tre ore da Ponte do Porto.
In questa zona ci sono campeggi e ristoranti e molti vengono a trascorrere qualche giorno immersi nella natura e così s'incontrano altri escursionisti e ciclisti.
Si prosegue per un centinaio di metri sulla strada asfaltata e a metà salita si segue un sentiero, che ho trovato coperto di vegetazione, verso la costa. Poco dopo s'incontra uno sterrato che riporta sulla strada principale dove si cammina per circa un chilometro e mezzo, attraversando il paese di Merexo, accanto a tanti granai tipici.
Questa tratta coincide con il Cammino di Santiago e perciò si vede la segnaletica ovunque, persino sui muri di recinzione delle case, e a ogni bivio piloni in cemento.
Dopo circa un'ora dalla spiaggia di Lago si arriva al piccolo paese di Os Muiños dove si scende verso la Ruta dos Muíños do Río Negro. All'inizio s'incontra la Fonte da Tella e questo è un bel posto per fermarsi a riposare visto che i chilometri fatti sono tanti.
Antico mulino |
Il percorso è su sterrato e passerelle in legno e si può entrare nei mulini per vedere le antiche macine in pietra. A un certo punto si attraversa un ponte in pietra per proseguire sul sentiero che porta alla spiaggia dei mulini o di Merexo.
Da qui si risale nella pineta per tornare sulla strada asfaltata sulla quale si passa per un lungo tratto anche su marciapiedi lastricati visto che coincide col Cammino di Santiago.
Spiaggia dei mulini |
Arrivati in località Chorente si vede dall'alto il paese di Muxía. Da qui si scende su un sentiero abbastanza ripido in mezzo alla pineta che porta alle spiagge di Espiñeirido e A Cruz che sono proprio all'inizio del centro abitato. Camminando sulla passerella in legno si arriva sulla passeggiata lungomare e si arriva al centro del paese dopo un'ora e quaranta dai mulini di Merexo.
Sul lungomare si vede la statua del poeta Gonzalo López Abente che ha raccontato nelle sue opere la bellezza di questa terra come aveva fatto Eduardo Pondal per Ponteceso.
Spiagge di Espiñeirido e A Cruz |
Arrivati a Muxía consiglio di andare a lasciare il bagaglio in albergo e di visitare il paese più tardi per aspettare il tramonto nella parte più suggestiva.
Io sono arrivata con i piedi doloranti per i tanti chilometri sul fondo stradale dureo e perciò sono stata due ore sdraiata con la preoccupazione di non riuscire a concludere le ultime due tappe.
Lungomare di Muxia |
Muxía è soprannominata la sposa del vento per il promontorio che si protende verso l'oceano e in estate è bello attendere il tramonto sulla scogliera.
Il paese si sviluppa su un istmo e si vedono alcuni edifici carini con la tipica architettura: grandi vetrate e facciate colorate.
Il sentiero del Cammino dei Fari sale verso il campanile della Chiesa di Santa María fino al Monte Corpiño per poi scendere al Santuario di Nosa Señora da Barca ma sono arrivata qui dopo cena e ho trovato le due chiese già chiuse.
Proprio alla fine del promontorio si può vedere l'intero estuario racchiuso dall'altro lato dal capo dove si trova il faro di Vilán dal quale si era passati il giorno precedente.
Santuario e cippo del Cammino di Santiago |
Il santuario di Muxía è sempre stato una tappa dei pellegrini che arrivavano a Santiago e poi raggiungevano Finisterre e, secondo la leggenda, l'apostolo apparve proprio sulle pietre di questa scogliera.
Il culto delle pietre è molto importante e secondo un'altra leggenda la Vergine arrivò qui in barca. Osservando i grandi macigni sulla scogliera si vedono proprio delle forme che ricordano pezzi di una barca: la vela (Pedra de Abalar), la barca (Pedra dos Cadrís) e il timone (Pedra do Timón).
La vela è un grosso megalite lungo 9 metri e con uno spessore medio di 30 centimetri. Secondo la tradizione si muove, emettendo un suono rauco, quando le persone che vi salgono sono senza peccati. La barca ha una forma che ricorda un rene e come usanza i pellegrini vi passavano sotto nove volte per curare i problemi reumatici e renali.
Campanile della Chiesa di Santa Maria e il faro di Muxia |
Sul promontorio è stato posizionato il Monumento a Ferida, un monolite di 400 tonnellate alto 11 metri, che rende omaggio ai volontari che ripulirono la scogliera dallo sversamento di petrolio della Prestige nel novembre del 2002. L'opera di Burgos Alberto Bañuelos-Fournier ha una fessura a metà che simboleggia una ferita sanguinante.
Dopo aver atteso il tramonto si prosegue sulla passeggiata lungomare accanto alla spiaggia di sassi e sabbia di Coído osservando a destra la costa che sarà protagonista nella settimana tappa del Cammino dei Fari.
Informazioni utili per la sesta tappa del Cammino dei Fari
La sesta tappa è molto lunga e perciò si potrebbe decidere di partire da Ponte do Porto per abbreviarla e risparmiare così tre ore di cammino. Consiglio all'arrivo a Muxia di andare in albergo e di fare gli ultimi due chilometri, tra andata e ritorno, per raggiungere il promontorio dopo un po' di riposo.
Visto che qui arrivano molti pellegrini si trovano tante possibilità di alloggio e ostelli a prezzi più bassi rispetto a quelli di altri paesi della Galizia. Consiglio Muxia Mare che è in posizione centrale e offre sia camere private sia alloggi nelle camerate condivise e mette a disposizione la cucina per preparare la colazione e un frigo con bevande, compresa la birra, che si possono prendere liberamente lasciando i soldi.
Sul lungomare ci sono tanti ristoranti, che servono per lo più piatti a base di pesce con prezzi allineati a quelli di altre località, supermercati e la lavanderia self service.
Muxia è ben collegata coi bus a Santiago nel caso si volesse fare una vacanza in questo tranquillo villaggio di pescatori.
Lungo questa tappa s'incontrano diversi bar e ristoranti per cui non si hanno problemi nel trovare cibo e bevande.
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