Quella da San Miniato a Gambassi Terme è una delle tappe più belle a livello paesaggistico per i meravigliosi panorami offerti dalle colline toscane.
In questa giornata non s'incontrano mai centri abitati e perciò si cammina immersi nella bellezza delle campagne su strada asfaltate secondarie e su sterrati, cosa non scontata considerate le tappe precedenti.
Via Francigena: San Miniato - Gambassi Terme
Lasciato il centro storico di San Miniato, si scende nella parte bassa del paese per imboccare Via Calenzano. Il tracciato segue questa strada, poco trafficata la mattina, che risale le dolci colline toscane e, volgendo indietro lo sguardo, per l'ultima volta si ammira il borgo patria del tartufo.
Arrivati nel punto più alto, lo sguardo spazia sulla Val d'Elsa che regala fantastici panorami anche nelle giornate uggiose.
Itinerario: San Miniato - Coiano - Chianni - Gambassi TermeSentiero: VF
Lunghezza: circa 23,5 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 6 ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 268 m s.l.m.
La Via Francigena segue la strada asfalta che passa accanto a numerosi vigneti e, quasi sempre, a lato è stato creato un passaggio pedonale. Dall'inizio del mio cammino da Pontremoli per la prima volta ho incontrato cassette del pronto soccorso che possono tornare utili ai pellegrini in caso di necessità.
Lasciata la strada asfalta, si prosegue sullo sterrato che percorre i crinali della Val d’Elsa per circa sette chilometri. Sotto una quercia secolare si trova il libro del pellegrino sul quale apporre una dedica come segno del proprio passaggio su questo tratto dello storico cammino.
Più avanti si passa davanti all'installazione 20 years road to Rome posizionata qui nel 2021 per celebrare il ventennio della nascita dell'associazione Vie Francigene. Il percorso è sempre ben segnalato, ma consiglio di accertarsi a ogni bivio della giusta direzione poiché molte sono le biforcazioni che s'incontrano.
Dopo poco meno di tre ore dalla partenza, si giunge alla Pieve di Coiano che è attualmente in ristrutturazione.
La pieve dei Santi Pietro e Paolo, in stile romanico, è stata costruita in pietra arenaria e laterizi e venne citata come tappa da Sigerico nel suo cammino verso Canterbury nel 990.
Da qui si scende su un viottolo tra gli ulivi che, una volta diventato un largo sterrato, passa tra le splendide colline costellate di cascinali, talvolta abbandonati. Nel caso di pioggia il terreno in taluni punti può risultare pesante, ma mai impraticabile come quello che avevo trovato nell'ultima tappa del Cammino della Tuscia.
Una volta raggiunta la strada provinciale 46 si può fare la sosta pranzo all'area picnic a lato della carreggiata visto che sono trascorse circa quattro ore dalla partenza.
Per me è stata l'occasione per ripararmi dalla pioggerellina prima di riprendere il cammino sullo sterrato che passa accanto ad altri cascinali nei quali a settembre fervono le attività in preparazione della vendemmia.
Una breve deviazione in salita porta a un punto panoramico, accanto a una Big Bench, ma non amando queste cose e considerata la presenza di tanto fango ho rinunciato a salire fin lassù.
Proseguendo sullo sterrato si entra nel comune di Castelfiorentino in una zona con vedute spettacolari sulle colline dai colori cangianti e mai uguali.
Poco dopo s'incontra il sentiero lungo 4,5 km che conduce al paese toscano, che si intravede in lontananza, e se si può considerare di raggiungerlo e continuare la Via Francigena il giorno seguente e cogliere l'occasione per visitare i suoi interessanti musei.
Si prosegue ancora in salita su una strada bianca che passa in mezzo ai vigneti e tra filari di cipressi per giungere sulla strada asfalta che conduce a Gambassi Terme in prossimità di una fontanella.
Gli ultimi due chilometri conducono alla Pieve di Chianni che nel caso si alloggiasse all'ostello Sigerico è il punto finale della di questa tappa lungo la Via Francigena, mentre dormendo a Gambassi Terme si percorre l'ultima breve salita della giornata per giungere nel centro del paese.
In ogni caso consiglio di visitare il bel borgo toscano per curiosare tra le viuzze attorno a Piazza Castello, dove sono stati rivenuti numerosi reperti costuditi nell'esposizione permanente sul vetro all'interno della biblioteca, che offrono scorci incantevoli.
La mostra permanente racconta la produzione vetraria preindustriale di Gambassi Terme tra il XIII e il XVI secolo. Questa zona svolse un ruolo importante nella produzione del vetro per la presenza delle materie prime: diaspri, aspite, felci, verrucano e alberi come lecci, querce e castagni usati come combustibile. Il percorso di visita racconta come veniva prodotta la fritta necessaria per ottenere ceramiche e vetro e nelle teche sono esposti i pezzi ritrovati durante gli scavi.
Tra le cose da vedere a Gambassi Terme: la moderna Chiesa Parrocchiale dedicata ai Santi Jacopo e Stefano e la Chiesa del SS.mo Crocifisso, detta anche Chiesa di Borgo, che venne costruita nel 1576 dai fratelli della Compagnia della Vergine.
Vicino alla biblioteca si trova il parco creato nel XVIII secolo come giardino privato e che ospita piante esotiche come palme, magnolie e cedro del Libano.
Soggiornando all'ostello Sigerico dopocena si può accedere alla pieve con una visita guidata che porta a scoprire la sua storia legata a quella del borgo.
Nel paese s'incontravano due importanti strade di origini etrusche sulla via del sale e la pieve, come si legge su un atto, venne costruita nel 1161 in contemporanea con il castello di Gambassi, e all'epoca apparteneva alla diocesi di Volterra. All'interno si possono ammirare un fonte battesimale in marmo rosso del '400 con un basamento cinquecentesco, l'altare cinquecentesco con colonnine di diversa fattezza e pregevoli dipinti.
Lungo la navata della chiesetta si possono notare le colonne, alcune decorate con affreschi, che presentano capitelli differenti sui quali sono raffigurati simboli quali teste e sirene.
Informazioni pratiche
Nella tappa della Via Francigena da San Miniato a Gambassi Terme mancano i punti di ristoro: la prima fontana si trova sotto la Pieve di Coiano e la seconda poco prima di Chianni e perciò è bene partire con una scorta adeguata d'acqua.
La credenziale può essere acquistata alla Fondazione San Miniato Promozione, presso l'Associazione Turistica Pro Loco di San Miniato, all'Ufficio Informazioni Turistiche di Gambassi Terme, all'Azienda Casanuova di Caterina Milazzo a Gambassi Terme.
Dove dormire
Consiglio l'Ostello Sigerico a Gambassi Terme per avere l'opportunità di alloggiare negli edifici di pertinenza della pieve di Chianni in camere confortevoli e in un contesto meraviglioso. Nella bella stagione si hanno a disposizione ampi spazi all'aperto e un giardino con vista sul paese. La sera viene servita la cena del pellegrino adeguate alle proprie esigenze alimentari.
Altri alloggi nel paese di Gambassi Terme: Casa Giulia sulla Francigena, Casa alla Cisterna, Casa del Principe, camera privata con bagno, e Casa il Castello, ideale per due persone per avere un appartamento nel cuore del centro storico.
Come arrivare
Questa tappa della Via Francigena non passa vicino alla linea ferroviaria, perciò le stazioni più vicine sono quelle di San Miniato - Fucecchio, Castelfiorentino e Certaldo.
A Gambassi Terme transitano i bus delle Autolinee Toscane diretti a Castelfiorentino ed Empoli.
Nessun commento:
Posta un commento
Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.