Belém, la capitale dello stato brasiliano del Pará, è stata l'ultima tappa del mio viaggio in Amazzonia che mi ha portato a navigare le acque del Rio delle Amazzoni per oltre 4.000 km.
In un giorno è possibile visitare quella che viene chiamata "città dei manghi" per la quantità di questi alberi lungo le vie centrali sule quali si affacciano edifici risalenti al periodo del boom economico.
Cosa vedere a Belém nel nord del Brasile
Fondata nel 1616 dai Portoghesi, Belém è stata la prima colonia europea in Amazzonia e, curiosamente, per prima cosa venne edificato il Forte do Presépio per difendersi dalle incursioni delle altre flotte navali.
All'interno del Forte do Castelo do Senhor Santo Cristo do Presépio de Belém alcuni pannelli esplicativi raccontano la storia della colonizzazione di questa regione. Il camminamento sulle mura permette di ammirare un bel panorama sulla zona portuale della città e sulla baia di Guajará. Sia all'estero sia all'interno sono posizionati cannoni originali accanto ad altri di epoche successive.
Il forte è aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 16.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00. Accanto si trova la prima strada della città, Rua da Ladeira, con edifici dalle facciate colorate.
A poca distanza si trova la Cattedrale di Nostra Signora delle Grazie che venne edificata a partire dal 1748 in stile barocco con due alte torri progettate dall'architetto di origine bolognese Landi. Gli interni vennero modificati in epoca successiva e vi si possono ammirare dipinti di autori italiani del XIX secolo che la rendono meritevole di una visita.
Sulla stessa piazza si trova il complesso costituito dall'antico palazzo episcopale e dall'Igreja Santo Alexandre, esempio di architettura gesuita, che ospita il Museo di arte sacra. Nella collezione museale sono presenti oggetti liturgici e immagini che vanno dal XVIII al XIX secolo.
Il museo è aperto tutti i giorni, escluso il lunedì dalle 10.00 alle 16.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00.
Proseguendo la passeggiata nella città vecchia si cammina tra viuzze con edifici coloniali dalle tinte pastello, che ricordano un po' quelle viste a Manaus, accanto ad altri ricoperti di ceramiche prodotte nella regione.
Volendo conoscere in maniera approfondita la storia della città, i luoghi più interessanti e i monumenti più famosi si può optare per un tour di 3 ore e 30 minuti che viene svolto da guide professioniste dal mercoledì alla domenica.
Spostandosi nella zona dei palazzi governativi si trovano edifici ben curati come il Palazzo Lauro Sodré che venne costruito a partire dal 1768 per essere la sede del potere pubblico e la residenza privata del Governatore. L'architetto italiano Antonio Landi progettò un edificio in stile neoclassico con un portico d'ingresso sovrastato da una terrazza.
Oggi lo storico palazzo è sede del Museu do Estado do Pará all'interno del quale sono esposti reperti archeologici e vi si tengono esposizioni temporanee. Durante la mia visita era in corso una bella mostra sull'arte indigena.
Accanto si può vedere il Palácio Antônio Lemos che venne costruito nel 1860 per essere la sede del municipio cittadino ed è uno dei rari edifici storici a mantenere la sua funzione pubblica. Costruito nello stile Imperiale brasiliano, per il colore della sua facciata un tempo veniva chiamato Palacete Azul.
Il palazzo ospita anche il Museu de Arte de Belém (MABE) che raccoglie opere europee e brasiliane risalenti al periodo del boom economico dell'industria della gomma e una collezione contemporanea con dipinti e fotografie.
Proseguendo la passeggiata tra le vie della città si passa nella Praça do Relógio, dove è posizionato un orologio di 12 metri costruito negli anni '30 in Inghilterra, per giungere al porto fluviale, Porto do Ver-o-Peso, dove sono all'ancora colorate imbarcazioni in un contesto urbano decadente. Qui vedo una grande potenzialità se gli edifici dalle tinte pastello fossero trasformati in locali con tavolo all'aperto, un po' come è stato fatto a Copenaghen.
Dal porticciolo inizia il Mercado Ver-o-Peso che comprende una zona chiusa e una coperta da una tettoia dove si trovano anche banchi di street food. La domenica il mercato cittadino rimane chiuso e, passando, si possono vedere le bancarelle vuote e si percepisce molta povertà nelle persone che gironzolano in zona.
A pochi metri s'incontra un anfiteatro che è stato realizzato sui resti dell'antico Forte di São Pedro Nolasco costruito su una zona rocciosa.
Quest'area portuale stata riqualificata nel 2000 e l'Estação das Docas è divenuto uno dei complessi turistici più importanti suddiviso in tre magazzini che mantengono le travature originarie in ferro dove si trovano negozi, ristoranti, un teatro e persino una birreria artigianale.
L'interno è molto luminoso, mentre gli esterni sono perfetti per godersi la bellezza del lungofiume accanto alle gru che sono divenute un'attrazione della città di questa zona estesa per circa 500 metri sul fiume.
A tal proposti suggerisco di fare una crociera al tramonto sul fiume per godersi l'atmosfera della città e assistere a uno spettacolo di musica chiamata carimbó.
In una zona più interna della città si trova il Teatro della Pace, in stile neoclassico, costruito a partire dal 1869 fa parte del patrimonio storico del Brasile.
Viene consigliato di visitare la Basílica Santuário de Nossa Senhora de Nazaré che mescola tanti stili architettonici differenti e vanta una grande importanza religiosa in quanto costruita su un eremo, risalente al XVIII secolo, che era luogo di pellegrinaggio.
La chiesa è ubicata nel quartiere di Nazaré che si distingue per le grandi dimore appartenute ai ricchi commercianti della gomma, molte ricoperti di piastrelle colorate, e per i viali con grandi alberi di mango.
Escursioni nei dintorni di Belém
Soggiornando diversi giorni in città si possono programmare escursioni che portino a vedere luoghi immersi nella natura che danno un assaggio delle bellezze della foresta pluviale a chi non ha tempo per fare la navigazione sul Rio delle Amazzoni.
L'escursione all'isola di Mosqueiro, situata sul fiume Pará, permette di rilassarsi su una spiaggia lunga 17 chilometri dopo aver fatto la visita alla cittadina. La visita viene fatta con una guida che parla portoghese e inglese.
Un tour molto bello è quello che porta al Parco Ambientale Mangal das Garças, dove si trovano la Casa delle farfalle e un punto panoramico eccezionale sulla città, al Museu Emílio Goeldi Botanical Garden e alla foresta pluviale Rodrigues Alves di 17 ettari.
Un'altra giornata si può dedicare all'escursione sull'isola di Combú, ubicata sul fiume Guama, che si trova in un'area di conservazione ambientale. Il tour comprende la degustazione del cioccolato artigianale amazzonico.
Dove mangiare e dormire
Un locale molto carino che consiglio è il ristorante Di Mare dove, se chiedete, preparano la pizza con formaggio vegano. Altrimenti, sempre nella stessa zona della città c'è il Veg Burger dove vengono serviti burger vegani e altre specialità per lo più fritte.
Per quanto riguarda gli alloggi a Belém la scelta è ampia e si può optare per l'Ibis Styles Belem Batista Campos che si trova in ottima posizione per visitare la città brasiliana, oppure per l'Hotel Princesa Louçã, con la colazione compresa nel prezzo, che ha una bella piscina dove rilassarsi.
Come arrivare e spostarsi
Belém è servita da un aeroporto internazionale dal quale partono parecchi voli giornalieri verso altre città del Brasile come Rio de Janeiro e San Paolo, ma l'unica compagnia a fare un volo diretto verso l'Europa è la TAP che ha il collegamento giornaliero con Lisbona.
Spostandosi in nave, come ho fatto in questo viaggio, si possono raggiungere Santarèm, che consiglio per la bellezza delle spiagge nei suoi dintorni, e Manaus.
I bus che partono dalla stazione locale sono comodi se si desidera raggiungere lo stato brasiliano del Maranhão.
In città si può usare l'applicazione Uber per prenotare i taxi che costano davvero poco.
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