26 ottobre 2023

Cammino della Tuscia: Monte Romano - Tarquinia

L'ultima tappa del Cammino della Tuscia inizia a Monte Romano e termina nella cittadina di Tarquinia, concludendo così il bel percorso in questa zona dalla storia millenaria.

Sulla carta questa giornata dovrebbe essere facile e regalare un bel finale a chi ha superato nei giorni precedenti notevoli dislivelli e camminato in zone piuttosto selvagge.


Cammino della Tuscia: Monte Romano - Tarquinia
Panorama da Monte Romano


Cammino della Tuscia: tappa 8 da Monte Romano a Tarquinia

Dal centro di Monte Romano il cammino sul sentiero 103 sale su via Giovanni XXIII che, poco più avanti, offre un bel panorama sul litorale laziale.

Itinerario: Monte Romano - Tarquinia (traccia su Wikiloc)
Sentiero: 103
Lunghezza: circa 19,6 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 5 ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 297 m s.l.m.

Lasciata la strada bianca, si scende tra i poderi coltivati su un largo sterrato, in direzione di una pala eolica, che poco dopo si biforca.


panorama monte romano

Proprio qui ho fatto un incontro con tre cani da guardiania che si trovavano col gregge nella strada che scende dritta, molto più sotto. Dovendo svoltare a destra, ho continuato, senza badare a loro che dopo un po' sono tornati indietro. I cani non erano aggressivi, facevano il loro lavoro, ma averli dietro mette un po' d'ansia.

Anche in questa tappa ho trovato la segnaletica molto precisa e così risulta semplice seguirla.

Una volta svoltato, accanto a dei poderi, è iniziata la parte più problematica del percorso. Il tracciato sarebbe semplice ma, dopo due giornate di pioggia, ho trovato un terreno pesante e camminare sulla terra è stato faticoso, visto che dovevo sempre fermarmi a togliere le zolle da sotto gli scarponi e dai bastoni da trekking che sono stati di grande aiuto.


sentiero fangoso cammino tuscia monte romano
I poderi fangosi

Nonostante cercassi di camminare sulla sterpaglia mi sono trovata sempre troppa terra attaccata alle suole.

Arrivata in cima alla salita, ho raggiunto la località Poggio del Forno e, dopo il boschetto, una strada bianca con il fondo in ghiaia dove, finalmente, ho proseguito senza problemi.


scarponi fango monte romano

Svoltando ancora a destra, sono passata in mezzo a poderi che regalano bellissimi panorami dei dolci pendii e dei campi con le balle di fieno in un paesaggi che, a fine agosto, assume già colori quasi autunnali.

In prossimità di una cascina, ho proseguito a sinistra e qui ho trovato uno sterrato pieno di fango e ho incontrato una volpe che aveva pure lei problemi a non sprofondare.


sentiero poderi monte romano

In questo tratto era presente più sterpaglia perciò ho cercato di camminare su quella, ma nella successiva discesa ho avuto abbastanza problemi di equilibro a causa della terra attaccata alle scarpe.

Una volta raggiunta la strada bianca in breve tempo sono arrivata all'ingresso dell'area archeologica dell'acropoli di Tarquinia dove sono posizionati tavoli da picnic dove potersi fermare a fare una pausa.

Visto che era prima mattina ho continuato all'interno del sito archeologico e ho fatto una breve deviazione per vedere l'Ara della Regina che è il più grande tempio etrusco ritrovato. Purtroppo le foto non rendono bene la sua grandezza e per conoscere molti dettagli consiglio di visitare il Museo archeologico di Tarquinia.


ara regina acropoli Tarquinia

Ritornata sul sentiero, ho fatto un altro incontro con diversi cani, anche questi molesti ma non aggressivi, vicino alla cascina. Poco dopo ho incontrato la Porta Romanelli, ovvero le tracce delle mura della città etrusca.


acropoli porta romanelli tarquinia
Porta Romanelli e lumachine attaccate alla vegetazione

Da qui ho svoltato a sinistra, accanto alla staccionata, su un sentiero poco visibile che passa a lato dei poderi. Raggiunto il largo sterrato sono scesa a destra nella Valle della Marta continuando a camminare sul sentiero ricoperto d'erba accanto ai campi in forte pendenza.


poderi valle marta tarquinia

Arrivata sul pianoro mi sono incamminata in direzione di Tarquinia che s'inizia a vedere in lontananza.

In questo tratto il terreno è nuovamente argilloso e continua a essere problematico camminare. Il tracciato passa vicino al Fosso San Savino e a diversi cascinali che si trovano sui pendii.

Una volta che ho raggiunto il ghiaioso in breve tempo ho raggiunto la strada asfaltata dove ho proseguito su via di Fontana Nova che passa accanto ad alcune abitazioni della periferia del paese.

La fontana è stata provvidenziale per poter pulire bene le scarpe e i bastoni da trekking che poi ho riposto nello zaino.


fontana nova Tarquinia

L'ultima salita conduce a Porta Castello, uno degli accessi al paese, e al torrione di Matilde di Canossa dove ho concluso con grande soddisfazione questo nel cammino che mi dato l'occasione per visitare tanti bei borghi, siti archeologici e aree naturali.


Porta Castello Tarquinia

La tappa conclusiva in condizioni ottimali richiede circa cinque ore, ma, visto che ho dovuto rallentare, ho impiegato una mezzora in più.

Il Cammino della Tuscia termina a Tarquinia che è una delle località più visitate da chi desidera conoscere meglio la civiltà etrusca.


torrione matilde Canossa Tarquinia

Nella cittadina della Tuscia si possono visitare il museo archeologico e la necropoli di Monterozzi, inseriti tra i siti patrimonio dell'Umanità UNESCO, ma scriverò un post dedicato a tutto quello da vedere.

A Tarquinia si può soggiornare almeno una notte per aver tempo per visitarla con la doverosa attenzione che merita.

Dal paese per arrivare in stazione si prende il bus urbano, che ha una frequenza di circa mezz'ora, altrimenti si possono prendere i bus COTRAL che hanno collegamenti diretti con Civitavecchia e Viterbo.


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