31 ottobre 2023

Pompei: cosa vedere in città oltre gli scavi

La cittadina di Pompei è nota in tutto il mondo per la presenza degli importanti scavi archeologici che immortalano la vita quotidiana all'epoca dell'eruzione del Vesuvio.

In realtà la cittadina offre tante altre cose da vedere e può essere un'ottima base per esplorare i dintorni: Napoli, la penisola Sorrentina e le isole minori.

In occasione del ritrovo con gli associati di AITB ho avuto l'opportunità di scoprire l'enogastronomia, la street art e il grazioso centro storico.


Pompei: cosa vedere scavi, street art, degustazioni
Il Santuario


Cosa vedere nella città di Pompei

Alcuni anni fa avevo visitato Pompei soffermandomi in maniera particolare sul sito archeologico che è inserito tra i siti Patrimonio dell'Umanità UNESCO assieme a quello di Ercolano e di Oplontis.

Per chi viene la prima volta consiglio di affidarsi a un professionista come la bravissima Felicia D'Amora, restauratrice e guida turistica, che ha raccontato la vita quotidiana dell'epoca lontana sotto molte sfaccettature.

Avere una guida è indispensabile per comprendere quello che si sta osservando. Dopo la visita, che in genere dura due o tre ore, si può continuare l'esplorazione del sito in autonomia consapevoli di quello che si sta guardando. Pensate che all'interno della vasta area sono presenti persino dei vigneti dove vengono coltivate le stesse varietà di viti dell'epoca grazie ai semi ritrovati sotto alle ceneri e ai lapilli che durante l'eruzione del 79 d.C. coprirono quest'area.

Chi visita per la prima volta il sito rimane incuriosito dai thermopolii che erano rivendite di bevande e cibo che si riconoscono per i banconi, spesso realizzati in marmo, dove sono presenti cavità nelle quali venivano messi i recipienti con le pietanze.


thermopolium scavi pompei
Thermpolium: ovvero rivendita di cibo e bevande

Consiglio di visitare la Casa Vettiorium, restaurata di recente, per vedere sublimi esempi di decorazioni e la cucina ricavata da un locale in precedenza adibito a lupanare, come si evince dagli affreschi alle pareti con raffigurazioni erotiche. Nella domus si possono osservare i pavimenti con tasselli in marmo riflettente, e l'atrio con la fontana dove sono presenti le tubature originali, e le statue che sono invece le copie delle originali conservate nei musei come quello di Napoli.


affresco casa vettii pompei
Affreschi nella Casa dei Vettii

Per il resoconto dettagliato di cosa vedere nel sito archeologico rimando al post di approfondimento che ho aggiornato dopo questa visita coadiuvata dagli auricolari forniti da Audiotours.

Gli scavi sono aperti da aprile a ottobre dalle 9.00 alle 19.00 e nei restanti mesi sino alle ore 17.00. I biglietti si possono acquistare dal rivenditore ufficiale Ticketone.



Cosa vedere nel centro di Pompei


Oltre agli scavi archeologici nel centro di Pompei merita la visita il Santuario dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Venne costruito a partire dal 1876 grazie alla raccolta di fondi promossa dalla contessa Marianna Farnararo de Fusco che scelse Bartolo Longo come uomo di fiducia per seguire i lavori.

La visita guidata svolta con Gianpaolo di Paola dell'Associazione Pompei Tutors mi ha consentito di apprendere molte curiosità sul Santuario e sulla figura del Beato Bartolo Longo, pugliese di origine, che da giovane si avvicinò allo spiritismo. Fu poi avvicinato da un amico al mondo religioso, precisamente all'Ordine Domenicano, e, lasciata la professione di avvocato, si dedicò a opere assistenziali.

Il Santuario venne ultimato nel 1891 e, tra il 1934 e il 1939, vista la grande affluenza di fedeli, se ne rese necessario l'ampliamento spostando la facciata in stile neoclassico molto più avanti verso la piazza.

All'interno della chiesa sono presenti dodici cappelle e le più grandi, dedicate a San Michele Arcangelo e a San Giuseppe, si trovano nel transetto. Osservando l'interno della cupola si può apprezzare la magnificenza dell'affresco che raffigura la Visione di San Domenico, mentre sotto si trovano scene della storia del Santuario, la Vergine che sale in cielo, gli Evangelisti e le immagini del Vescovo e del Papa via via modificate a seconda di quelli in carica.


affresco cupola santuario Pompei

Il Santuario, che appartiene allo Stato pontificio, è molto grande e nel suo complesso si può vedere la ricostruzione della camera del Beato Longo con arredi sobri che contrastano con il suo stile decisamente elegante che lo portava a indossare il frac persino nelle campagne. Oltre alla cappella a lui dedicata, si può visitare una sala nella quale sono esposte fotografie che ritraggono l'antica chiesa che sorgeva in mezzo alle campagne. Solo con la costruzione del Santuario la zona iniziò a popolarsi, sino a diventare la cittadina che vediamo ai giorni nostri.

Accanto a numerosi ex voto sono esposte fotografie di bambini, in molti casi orfani, che erano ospiti dell'istituto per completare i loro studi dalla scuola materna a quella superiore.

A fianco della chiesa s'innalza il campanile, terminato nel 1925 e alto ottanta metri, che ha una struttura a cinque ordini sovrapposti in granito grigio e marmo. Si possono ammirare la statua di Cristo, alta sei metri, in marmo bianco di Carrara e gli angeli trombettieri in bronzo il cui colore riprende quello delle campane.


campanile santuario pompei
Il campanile e affreschi all'interno del Santuario

Il campanile, visitabile da novembre a marzo dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 e da aprile a ottobre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00, consente di ammirare dall'alto la cittadina e i vicini scavi archeologici. Il prezzo del biglietto è di 2 euro.

Il Santuario si erge nella piazza principale di Pompei che è abbellita con piante e con una fontana con giochi d'acqua. Dall'altro lato si trova il municipio che ci ha ospitati per il Meetup di AITB nella sala consiliare.


piazza Pompei

Nella piazza si trova un pannello con raffigurata la mappa del centro storico e l'ubicazione delle opere di street art realizzate in occasione dello Street Art Festival. La manifestazione ha il patrocinio del Parco archeologico e ogni anno vengono realizzate nuove opere che prendono spunto dalla storia millenaria della cittadina campana.

Attualmente sono presenti 51 murales ufficiali che coprono i muri degli edifici pubblici e privati e che potete scoprire nella mappa interattiva.

Marco, la guida dell'Associazione Civitates, è stato il nostro cicerone in questa visita che è iniziata con l'opera realizzata dall'artista olandese Marcus Debie, in arte Gomad, sui muri del comando della Polizia Municipale. Il murale, intitolato Guarda il cielo minaccioso, raffigura una giovane donna in lutto per la morte del suo amato che, guardando il cielo, spera di scorgerlo in Paradiso. Questa è l'opera che ho apprezzato in particolar modo.


murale Gomad Pompei

Il polacco Mariusz Waras, alias M-City, ha realizzato il murale Titan prendendo spunto dalla storia di Ercole, il leggendario fondatore della vicina Ercolano. Nella raffigurazione l'eroe mitologico combatte contro un mostro che simboleggia il Vesuvio.


Titan street art Pompei

Una delle opere più suggestive è quella del francese Takir, anch'essa dipinta sui muri del comando della Polizia Municipale, intitolata Vortice della città di Pompei, che rappresenta una città invasa dall'acqua. Il murale si sviluppa per l'intero edificio e quello sotto è soltanto un dettaglio attraverso il quale si comprende lo stile dell'artista.


dettaglio murale takir Pompei

Il portoghese Mr.Kas si è ispirato a una scultura di Igor Mitoraj per l'opera Non lasciare nulla di intentato che ha un effetto tridimensionale molto marcato tanto che le figure sembrano uscire dal muro.


murale mr.kas Pompei

Il francese Christian Guémy, ovvero C215, ha realizzato il ritratto dell'Imperatore Tito mentre il peruviano Carlos Atoche ha realizzato quello di un immaginario abitante dell'antica città su un muro vicino alla stazione ferroviaria.


opera atoche Pompei
L'opera di Atoche

Un grande murale, opera dell'argentino Maximiliano Bagnasco, raffigura Diego Armando Maradona con la maglia dell'Argentina e con lo stemma del Napoli. Dopo la sua realizzazione la strada è stata intitolata proprio al grande calciatore.


murale Maradona Pompei

Considerato il gran numero di opere di street art presenti a Pompei, si può percorrere un itinerario che permette di conoscere meglio la cittadina campana passando nelle vie abbellite dagli artisti provenienti da tutto il mondo.


Degustazione di vini a Pompei

A Pompei si può fare una visita guidata alla Bosco de' Medici Winery & Resort che comprende una passeggiata nel vigneto, la visita della cantina e del sito archeologico presente nella tenuta.

Una parte del vigneto a spalliera, che in totale occupa sei ettari, è coltivato portando avanti un progetto biodinamico che non prevede l'uso di pesticidi, mentre altri otto ettari sono coltivati sul Vesuvio per ottenere il Lacryma Christi.


degustazione bosco medici Pompei

Camminando nel vigneto si passa accanto alla necropoli di porta Sarno, datata II secolo a.C. - I secolo d.C., che un tempo si trovava appena fuori dalle mura dell'antica Pompei e dove venne rinvenuto durante gli scavi un corpo mummificato.


vigneto necropoli bosco medici Pompei
Vigneto e necropoli nella Tenuta Bosco de' Medici

Nella tenuta, che comprende anche un maneggio, si possono fare degustazioni all'interno del casale del '700 nella cui cantina vengono prodotti diversi vini dai sapori inebrianti.

Nei vigneti sono coltivati i bianchi, la falanghina e il caprettone, e i rossi, ovvero il piedirosso e l'aglianico.

Durante la degustazione, accompagnata da stuzzichini, ho assaporato il Vesevius, uno spumante brut dal perlage ricco e dal sentore di agrumi freschi. Ho degustato il Pompeii Bianco che viene affinato per il 70% in silos di acciaio e per il 30% in anfora che è stato insignito dei 3 calici del Gambero Rosso. Il vino ha un sapore che ricorda la frutta gialla, come la pesca e l'albicocca.


degustazione Tenuta Bosco Medici Pompei
Una delle anfore dove il vino viene affinato

Ho gradito il rosso Lavarubra, il cui nome che significa lava rossa dal color rubino, è un Lacryma Christi che viene prodotto nell'area del Vesuvio dove assorbe i minerali di quel terreno.

Ringrazio Prestige Car per aver offerto il servizio di transfert verso Bosco de' Medici.

Il pane antico di Pompei

Grazie ai ritrovamenti nel sito archeologico di Pompei si è potuto conoscere cosa mangiassero in quell'epoca lontana e tra gli ingredienti della cucina figuravano: orzo, farro, pesche, fichi, olive, miglio, lenticchie, piselli, cipolle, ceci, carrube, datteri e grano.

All'interno di un forno è stato rinvenuto un pane che stava cuocendo mentre tutto veniva sommerso dalla cenere dell'eruzione, e la bravura del Mastro Fornaio Esposito è stata quella di ricavarne la ricetta.

Soltanto nel suo negozio si può trovare il Panis Pompeii che ha una forma con otto spicchi e una consistenza soffice e fragrante. Gli ingredienti sono: farina, mosto d'uva, miele, fichi, latte di capra, succo di melograno, noci e anice come aromatizzante, ma la ricetta è segreta e per assaggiarlo e comprarlo occorre fare una visita al negozio situato in centro città.


panis pompeii panificio esposito Pompei

Questa è stata anche l'occasione per visitare il laboratorio e vedere come viene preparata la pizza a lievitazione naturale con ingredienti a km 0.

Esperienze gastronomiche a Pompei

Nella cittadina di Pompei sono presenti tanti locali dove assaporare la cucina tipica partenopea.

Nel fine settimana trascorso in città ho avuto modo di provare diversi locali gustando ottime pietanze vegane, e constatando come quelle del menù classico siano state apprezzate dai miei commensali.

Varnelli Pizza & Restaurant è un locale molto accogliente e con un personale di sala professionale e attento.

La loro specialità è il Piccantino: una focaccia farcita con mozzarella, scarola, olive, pomodorini del Vesuvio e salsa piccante che ho gustato nella versione vegana. Come primo piatto ho assaggiato la pasta equilatero, condita con una salsa di funghi porcini, dal sapore ottimo. Tutto il pranzo è stato accompagnato dal Pompei Spritz, un cocktail di loro invenzione.


ristorante varnelli Pompei
Piatti vegani

Un locale davvero particolare nel quale cenare è Caupona dove si viene vestiti da antichi romani con tuniche di diverso colore. Nella sala decorata con affreschi pompeiani si consumano pietanze preparate con ingredienti utilizzati in epoca lontana.

Il menù di Afrodite "Eros e cibo" propone antipasto con tonno aromatizzato e lampascioni, zuppa di cereali, spigola marinata con chiodi di garofano e dessert di ricotta di pecora dolcificata al miele che è stata gradita molto dai miei commensali.


ristorante caupona Pompei
Menù vegano

Per venire incontro alla mie esigenze hanno fatto una rivisitazione dei piatti in ottica vegana servendomi crocchette come antipasto, zuppa di ceci allo zafferano e scarola, tortino di verdure e frutta.

In centro città si può gustare una buona pizza al Mercato Pompeiano che nel menù propone anche pizze vegane accanto a quelle con ingredienti del territorio come la mozzarella di bufala. Come antipasti si possono assaggiare specialità di friggitoria come crocché, arancini e polpette.


pizza vegana mercato pompeiano

Per il brunch o l'aperitivo consiglio Kimiya Taste Hub, un locale specializzato in cocktail, dove si possono assaporare ottime birre artigianali. Il locale, informale, è molto carino e accogliente, l'ideale per una pausa durante la visita del centro di Pompei.


aperitivo Kimya Pompei

Per la pausa caffè si può fare una sosta al Bar Santuario che si affaccia sulla piazza antistante la chiesa e dispone di parecchi tavoli all'aperto.

Dove dormire a Pompei

L'offerta ricettiva a Pompei è abbastanza ampia e i prezzi sono più economici rispetto a quelli di Napoli, per cui anche questo può essere considerato quando si prenota una vacanza in questa zona.

Ho soggiornato a Villa Rocla, un b&b che si trova a breve distanza dalla stazione di Pompei Villa dei Misteri e dall'entrata agli scavi archeologici. La spaziosa e confortevole camera ha un balcone con vista sul giardino con alberi di melo, melograno, kiwi e limone. Nello spazioso bagno le luci colorate rendono ancor più piacevole il momento di relax sotto la doccia.

La colazione servita nella sala comune comprende dolce e salato per risvegliare i sensi e iniziare bene la giornata con ciò che più si gradisce.


camera Villa Rocla Pompei

Come arrivare a Pompei

Chi arriva in auto, se proviene da nord, può uscire al casello di Pompei Ovest sull'autostrada A3 Napoli-Salerno mentre, arrivando da sud, l'uscita consigliata è quella di Pompei Est.

In città sono presenti diversi parcheggi e consiglio quello vicino al Santuario per il prezzo più conveniente: 2 euro per tutta la giornata.

A Pompei sono presenti diverse stazioni ferroviarie;quella dei regionali e dei Freccia di Trenitalia si trova in centro e garantisce collegamenti sulla direttrice Napoli - Salerno.


vigneto scavi pompei
Uno dei vigneti nell'area archeologica di Pompei

In alternativa da Napoli si possono prendere i treni della circumvesuviana che fermano alla stazione di Villa dei Misteri, sulla linea Napoli - Sorrento, oppure a quella di Pompei Santuario sulla linea verso Poggiomarino.

Da aprile a ottobre sulla linea Napoli - Sorrento viene attivato il treno turistico Campania Express che fa poche fermate, abbreviando così i tempi di percorrenza.

Ringrazio PompeiDMC per l'organizzazione della visita e l'ospitalità.


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