In Puglia si possono trovare mete per le vacanze non troppo affollate e che offrono tante esperienze da vivere: in mezzo alla natura, alle terme e in spiaggia.
Margherita di Savoia, a poca distanza da Barletta, e Manfredonia, sul limitare del Gargano sono due cittadine che rispondono appieno a questa descrizione e propongono vacanze di relax per viaggiatori di ogni età.
I colori delle saline |
Margherita di Savoia: saline, terme e spiagge
L'antica Sancta Maria de Salis venne rinominata nel 1879 Margherita di Savoia, in onore della regina d'Italia. Le sue saline erano utilizzate sin dall'epoca dei romani nel 200 a.C. per ricavare un prodotto che per secoli fu essenziale per la conservazione dei cibi.
Oggi le saline sono le più grandi d'Europa e si sviluppano sul territorio di quattro comuni con all'incirca 20 chilometri di lunghezza e cinque di larghezza. Occupano un'area di 4500 ettari e producono 5 milioni di quintali di sale marino.
Si possono visitare le saline accompagnati da guide e ho avuto il privilegio di entrare in questa area assieme alla signora Marina, una delle responsabili di Atisale, il principale produttore italiano di sale marino.
Per prima cosa siamo entrati in prossimità di quella che è la riserva naturale di stato dal 1977 dove vivono 80 specie protette, 25 delle quali in pericolo di estinzione, e perciò da preservare per il valore ambientale. Si vedono centinaia di fenicotteri col piumaggio rosa per la presenza di betacarotene nelle alghe e nei gamberetti che ingeriscono. Metà di quelli presenti sono stanziali mentre altri arrivano qui per nidificare dalla Sardegna e dalla Camargue. Questi bellissimi uccelli possono vivere sino a quarant'anni in libertà, ma solo 20-25 in cattività, e ogni anno covano un solo uovo e i loro pulcini possono essere facile preda per cani, volpi e gabbiani.
In lontananza si vedono i fenicotteri |
Non si può entrare nell'area protetta e perciò si possono osservare solo da lontano i tanti uccelli presenti in questa zona ricca di fioriture e anche di fastidiosi insetti.
La visita è continuata nella zona delle vasche di raccolta delle acque e di evaporazione ed è stato molto interessante apprendere il processo produttivo che porta a ottenere un prodotto che un tempo era preziosissimo per la conservazione degli alimenti.
I colori dell'acqua col sole sono di mille sfumature e solo ammirare il riflesso del cielo che si specchia vale la visita e poi, volgendo lo sguardo dietro la zona pianeggiante, si vedono il Gargano, il monte Vulture e Castel del Monte.
Per me, amante della natura, è stata un'esperienza entusiasmante e ben diversa da quella vissuta alle saline di Marsala dove i colori non erano così accesi, ma penso dipenda dal periodo dell'anno.
Bacini tra l'area protetta e le saline |
Questa zona fin dall'antichità venne utilizzata come salina per la presenza dell'argilla che impermeabilizza il terreno che diventa perfetto per costruzione di bacini.
La stazione di pompaggio nel mese di giugno preleva l'acqua di mare e la immette in quattro zone dove avviene l'evaporazione, l'azione del sole e del vento fanno aumentare il gradiente salino, e a settembre finisce il processo con lo svuotamento dei bacini, che avviene in sette giorni, e la raccolta tramite escavatori. Nelle saline sono presenti 40 bacini e ogni anno soltanto cinque entrano nel ciclo produttivo.
Un altro prodotto delle saline è il fior di sale che si forma sulla superficie dell'acqua e che viene raccolto in un periodo molto limitato ed è perciò molto pregiato.
Entrando nella salina si passa accanto a edifici che possiamo definire di archeologia industriale come il magazzino progettato dall'ingegnere Nervi negli anni '30 e che dovrebbe essere riconvertito in museo del sale. Qui negli anni '60 sorgeva una specie di cittadella dove vivevano un migliaio di persone e c'erano persino campi da calcio.
Fin dall'ingresso sono rimasta incuriosita dalla montagna di sale che si vedeva all'orizzonte. A causa di un incidente alle infrastrutture questo sale non è più idoneo all'uso alimentare ed è prelevato per altri scopi. Avvicinandosi si vede come assomigli proprio a un rilievo montano e come la superficie diventi una crosta dura e impermeabile.
La montagna di sale non alimentare |
Uno dei prodotti che si ricava dalle saline è il fango che viene estratto nel fondo di una delle vasche e usato nel centro termale del Grand Hotel Terme di Margherita di Savoia.
In questo centro, convenzionato col servizio sanitario, si possono fare trattamenti di bellezza e fanghi e usare la spa con acqua di sale.
Io ho provato la maschera che mi ha inebriato per il suo profumo e mi ha lasciato una pelle molto liscia e morbida. Peccato aver avuto poco tempo, altrimenti avrei provato altri trattamenti per il corpo.
Dalla bella terrazza panoramica dell'albergo si vede il suo lido e la spiaggia lunga quasi due chilometri che per il decimo anno consecutivo ha ottenuto il riconoscimento della bandiera blu. Le acque digradano dolcemente e perciò da anni è insignita anche della bandiera verde in quanto adatta ai bambini.
La spiaggia è servita da tantissimi stabilimenti balneari che, oltre a ombrelloni e sdraio, offrono giochi per i bambini, spazi per praticare beach volley e sport acquatici per chi desidera fare una vacanza attiva.
Il colore della sabbia con una patina nerastra è dovuta alla presenza di minerali ferrosi provenienti dal monte Vulture, ma posso garantire che le acque sono pulitissime e si apprezza tanto un bel bagno rinfrescante.
Infine, quale migliore conclusione di una giornata in spiaggia che un aperitivo ai tavoli dei bar che si affacciano sui lidi.
Manfredonia: il castello e il porticciolo
Proseguendo verso la zona del Gargano si raggiunge la cittadina di Manfredonia che venne fondata nel XIII secolo dal re Manfredi, figlio di Federico II, e la sua statua si può vedere in Piazza Silvio Ferri.
A quell'epoca risale il castello svevo con le torri tonde, mentre in epoca successiva fu ampliato con una seconda cinta muraria con torrioni agli angoli. Oggi ospita il museo archeologico nazionale con statue Stele Daune del VI e VII secolo. La fortezza si trova in prossimità del mare e un tempo il fossato era ricoperto d'acqua.
Manfredonia è una delle principali cittadine balneari e portuali della provincia di Foggia e il suo litorale con fondo sabbioso è lungo chilometri e la rende una delle mete predilette per chi desidera fare vacanze al mare un po' lontano dalle solite mete troppo affollate.
Come tante cittadine pugliesi anche qui le case sono basse e nelle prime ore del pomeriggio quasi deserte per la tradizione di fare la siesta dopo pranzo, Le prime ore pomeridiane più calde sono chiamate controra.
Corso Manfredi è la via principale del centro storico e passeggiando qui si possono vedere il convento dei Padri Domenicani, oggi sede del comune, e la vicina Chiesa di San Domenico che in origine era in stile gotico e dove ora si può notare il rosone incompleto.
Un'altra bella zona di Manfredonia è quella del porticciolo che è stato rimodernato ed è diventato un bel luogo dove passeggiare e pranzare nei tanti localini che si affacciano sui moli di attracco delle imbarcazioni.
Consiglio di pranzare al ristorante Flamingo, ottimo rapporto qualità/prezzo, dove ho assaporato delle delizie vegane e un ottimo vino di produzione locale. Nella foto sotto i miei piatti e l'antipasto a base di pesce servito ai miei commensali. Ho apprezzato molto la scelta di mettere in tavolo un saporito olio prodotto da un'azienda del Gargano.
A Manfredonia ho avuto l'opportunità di fare una cooking class nelle cucine del Regiohotel Manfredi assieme allo chef Giuseppe Faretina che è stato molto paziente nello spiegare cose basilari. Tra il taglio delle verdure e la cottura il tempo è trascorso molto piacevolmente.
Per me la cosa più interessante è stata vedere come viene gestita la cucina, a partire dall'arrivo degli ordini, alla cottura e al momento di portare in tavola il piatto.
Molte delle verdure che usano sono coltivate nell'orto dell'albergo e si può così dire di poter mangiare a km 0. Nel mio menù vegano ho trovato una squisita crema di piselli con cipolla e tarallo sbriciolato, orecchiette al grano arso e cime di rapa e uno sformato di spinaci decorato con pomodorini che danno un tocco di colore.
Piatti vegani e orto dell'albergo |
Una location davvero particolare dove dormire a Manfredonia è l'house boat nel porticciolo turistico. Attualmente sono due ma presto il loro numero aumenterà vista la richiesta di alloggi che offrono esperienze uniche. Ho apprezzato molto il terrazzino dove stare a prendere il sole e osservare il tramonto.
Ogni casa galleggiante dispone di: angolo cottura, salottino, una camera matrimoniale, uno spazio con ulteriori due letti e bagno con un'ampia doccia, tutto curato nei minimi dettagli. Un alloggio perfetto dove godersi la vacanza in Puglia praticamente sul mare.
Le house boat sono bene ancorate nel porto riparato dai marosi e perciò non si avverte alcun dondolio, anzi ho trovato piacevole dormire in questo luogo molto tranquillo e svegliarmi osservando il sorgere del sole sul mare.
Ho visitato queste località partecipando al tour Le Acque Cristalline dell'Adriatico e le Isole Tremiti. Inseguendo il respiro del mare organizzato da Puglia Promozione e ringrazio tutti gli operatori turistici per l'accoglienza e l'ospitalità.
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