27 ottobre 2020

Marsala: visita e degustazioni nella città dei Mille

Marsala è una cittadina dal ritmo lento nella quale si percepisce il contrasto tra gli antichi palazzi barocchi, le rovine del parco archeologico e le moderne vie del centro.

La città va vissuta con calma girovagando nel centro storico tra il lungomare, la zona del mercato e le piazze per ammirare le chiese e gli edifici più belli.

Molte sono le esperienze che si possono vivere a Marsala come degustazioni ed escursioni in mezzo alla natura.

Marsala: visita alle saline di Mozia
Le saline alla laguna dello Stagnone


Cosa vedere a Marsala in un giorno

Marsala sorge sulle rovine della città punica di Lilibeo e conserva molte tracce dell'antica dominazione nel centro storico e, appena fuori dalle mura, vicino al lungomare.

Passeggiando nelle vie del centro s'incontra l'area archeologica di San Girolamo nella quale gli scavi hanno portato alla luce edifici di epoca punica e medievale. Dalla strada si possono vedere le tracce di alcune pavimentazioni, strutture murarie e due pozzi.

La vera e propria area archeologica si trova nelle vicinanze di Capo Boeo dove è situato il Museo Archeologico, all'interno del Baglio Anselmi, che conserva anche il relitto di una nave punica e il parco vero e proprio con ruderi che sbucano dalle erbacce.

porta garibaldi
Porta Garibaldi

Da qui si ritorna in centro attraversando Porta Nuova e, lungo via XI Maggio, si ammirano diversi edifici storici come palazzo Burgio-Spanò e palazzo Fici.

Questa strada, chiamata il Cassaro, è il fulcro della cittadina e attraversa Piazza della Repubblica sulla quale si affacciano il palazzo VII Aprile col bel porticato e la Chiesa Madre intitolata a San Tommaso di Canterbury, il patrono della città. La facciata barocca della chiesa è molto bella mentre l'interno non è nulla di particolare.

palazzo comunale
Palazzo VII Aprile

Ugualmente bella è la facciata della chiesa del Purgatorio con i due campanili laterali e un bellissimo portale. Seduti sulla panchina in piazzetta Lombardo si può ammirare la bellezza della chiesa facendo una pausa rilassante.

facciata chiesa del purgatorio
Chiesa del Purgatorio

Un'altra chiesa barocca che merita di essere vista è la Chiesa dell'Addolorata la cui costruzione è legata a un miracolo accaduto nel 1691. Secondo la leggenda un giovane cavaliere e i suoi concittadini siano stati graziati da un fulmine che cadde lì vicino e uccise solo il suo cavallo.

facciata chiesa dell'addolorata
Chiesa dell'Addolorata

Questa chiesa si trova accanto a Porta Garibaldi, quella che fu varcata da Giuseppe Garibaldi all'arrivo in Sicilia assieme ai Mille. Osservando tutte queste costruzioni si può notare la bellezza dei portali e dei vari elementi architettonici. Per il colore della pietra mi hanno ricordato gli edifici barocchi di Noto.

Nelle vicinanze si trovano l'Antico Mercato del pesce, dove si possono vedere ancora le vecchie vasche in pietra, e i Quartieri Spagnoli, una serie di edifici con un cortile molto arioso con due grandi alberi e una fontana.

cortile palazzo comunale

Il museo degli Arazzi Fiamminghi è una delle cose da vedere in un giorno a Marsala. La serie di otto arazzi in lana e seta del XVI riproducono scene delle lotte dell'Imperatore Vespasiano e del figlio Tito contro i ribelli giudaici. Sembra che siano un'allegoria della lotta di religione portata avanti dai reali di Spagna Carlo V e Filippo II contro i protestanti dei Paesi Bassi.

Sul lungomare di Marsala si può passeggiare per godersi un'altra visuale della città e qui s'incontra il Monumento ai Mille che è rappresentato a forma di barca e riporta i nomi di tutti i garibaldini. Un'opera moderna che s'inserisce bene nel contesto urbano.

monumento ai mille

Un'altra opera che ha attirato la mia attenzione è la Fontana del vino realizzata da Salvatore Fiume. La fontana raffigura una baccante e un asino scalciante che porta sul dorso una botte di vino. Rappresenta così l'unione tra la tradizione vinicola di questa terra a quella del lavoro contadino.

Degustazioni alle Cantine Florio di Marsala

Passeggiando per le vie di Marsala s'incontrano una gran quantità di enoteche dove fare degustazioni ma, per conosce la tradizione di queste terre, consiglio una delle esperienze offerte dalle Cantine Florio che furono fondate da Vincenzo Florio nel 1833.

L'imprenditore sviluppò la produzione di un marsala affinato nelle botti che piacque anche a Garibaldi che visitò le cantine quando sbarcò in Sicilia.

Vincenzo Florio fu un ecclettico imprenditore e per tre generazioni la famiglia, di origini calabresi, accrebbe il suo potere nel mondo marittimo, nel commercio del tonno e dei tessuti. Pensate che divennero proprietari anche delle isole Egadi dove ancora oggi si vedono le loro antiche residenze, come a Levanzo, e le tonnare.

Potete leggere la storia della famiglia nel libro I leoni di Sicilia di Stefania Auci.

cortile cantine florio

Vincenzo fu anche l'ideatore della Targa Florio, la competizione automobilistica internazionale nata nel 1906, e del vino più celebre, il VecchioFlorio che nacque nel 1915.

Purtroppo durante la seconda guerra mondiale le cantine furono bombardate, perché scambiate per depositi di armi. Furono salvate alcune botti che ancora oggi si vedono durante la visita delle cantine col pavimento in tufo che comprendono tre bottaie lunghe 165 metri con bellissime arcate.

Dal 2003 nasce l'azienda Duca di Salaparuta S.p.A. dalla fusione di due aziende vinicole, le cantine vengono restaurate e nascono altri vini. Attualmente è di proprietà dell'Illva di Saronno, la produttrice del famoso amaretto.

botti nelle cantine florio

La visita guidata è l'occasione per accedere alle cantine e vedere gli immensi tini, le botti e i caratelli che conservano questo buonissimo vino liquoroso.

Entrando si viene colti da effluvi profumati e nella sala degustazioni si assaporano tre diverse tipologie di marsala che hanno aromi e sentori differenti. Tutti hanno una gradazione alcolica elevata perché il marsala è un vino liquoroso.

Ho apprezzato molto Terre Arse che viene fatto maturare 10 anni in botti di rovere e affinato in bottiglia per almeno due mesi. Si tratta di un Marsala Vergine, ovvero prodotto solo con uve grillo e distillato di vino. Questo è un marsala secco dal colore oro che ben si abbina ai dessert.

grande tino nelle cantine florio

Gli altri due marsala che ho degustato sono prodotti aggiungendo anche mistella e mosto cotto.

Il primo è il semisecco Targa che matura 7 anni in botti di rovere ed è l'ideale con la pasticceria secca, l'altro il marsala Oltre Cento che matura almeno due anni nelle botti ed è l'ideale per l'aperitivo per l'alta percentuale di zuccheri che contiene.

All'interno delle Cantine Florio è presente uno shop dove si possono acquistare questi vini che sono in vendita anche online e nelle enoteche.

Ringrazio l'ufficio stampa per avermi dato l'opportunità di visitare le cantine.

Escursione alla laguna dello Stagnone di Marsala

Una delle più belle esperienze da fare a Marsala è l'escursione alle saline, soprattutto nei mesi estivi, per ammirare il colore delle acque che cambiano col calare del sole nella laguna dello Stagnone.

Quest'area è visitabile liberamente e, camminando lungo la strada che costeggia le saline, si possono vedere alcuni mulini e le cataste di sale ricavate dalle vasche.

Nella laguna è possibile visitare l'isola di San Pantaleo dove un tempo si trovava la città fenicia di Mozia, un'importante base commerciale, che fu distrutta dal tiranno di Siracusa Dionisio I nel 397 a.C.

isola san pantaleo nella laguna di mozia

All'inizio del '900 l'isola fu acquistata dall'archeologo inglese Joseph Whitaker che portò avanti i primi scavi e iniziò la coltivazione dei vigneti, come aveva fatto nei dintorni di Marsala lo stesso Florio.

Oggi sull'isola si può visitare il Museo Whitaker che conserva i moltissimi reperti ritrovati e la statua dell'Auriga di Mozia. Dalle analisi fatte sul marmo si pensa che sia stata portata qui dai Greci dopo le guerre puniche. Io l'ho trovata molto bella con l'abito che esalta le forme anatomiche del giovane.

L'isola è relativamente piccola e con una passeggiata di un paio d'ore si può girarla tutta soffermandosi a osservare i vari ritrovamenti e il cothon, un bacino artificiale che probabilmente era usato per le pratiche religiose.

L'isola di Mozia è un luogo molto tranquillo e arrivare qui in barca è un modo per ammirare la laguna e le saline da un'altra prospettiva.

mulino e museo del sale a mozia
Museo del sale all'interno del mulino


Nella laguna dello Stagnone si può visitare il Museo del Sale che si trova all'interno di uno dei mulini più belli oppure fare un giro tra le vasche delle saline per poterle osservare da vicino.

Il momento migliore per vedere le saline è al tramonto per osservare il mutare dei colori sull'acqua delle vasche di raccolta.

Il bar/ristorante Mammacaura è il punto di osservazione migliore. Che c'è di meglio che fare aperitivo in questo splendido luogo?

aperitivo al tramonto da mammacaura

Se avete visto in tante fotografie colori sfavillanti e fenicotteri nella laguna dovete sapere che non ci sono sempre e che agosto è il mese migliore per ammirare le saline.

Informazioni per la visita delle saline di Marsala

Il passaggio sull'imbarcazione per l'isola di San Pantaleo costa 4 € a/r ma per visitare l'isola bisogna pagare ulteriori 6 €. Il tour in barca della laguna costa 10 €. La visita al museo del sale costa 8 € mentre il tour delle saline 16 €.

Alla laguna si arriva facilmente in auto mentre è più arduo coi mezzi pubblici, nonostante si trovi a soli 10 km da Marsala.
Da Piazza del Popolo parte il bus numero 4 che collega la cittadina siciliana a Mozia ma ci sono poche corse e bisogna chiedere all'autista a quale fermata aspettare il bus per il ritorno. Il biglietto costa 1,40 € oppure 1,60 € se acquistato a bordo.

In alternativa si può arrivare in treno scendendo alla stazione di Spagnuola, che si trova a circa 3,5 km dalle saline, ma è servita da pochi treni. Il biglietto anche in questo caso costa 1,40 €.

saline e mulini nella laguna dello stagnone

Come arrivare a Marsala

Marsala si raggiunge in treno da Trapani in circa 30 minuti oppure da Mazara del Vallo, un bel borgo racchiuso dalle mura normanne.

La città è collegata alle Egadi dal servizio di traghetti Siremar e dagli aliscafi Liberty Lines.

L'aeroporto più vicino è quello di Trapani-Birgi servito dalle compagnie low cost come RyanAir con voli da molte città italiane. Dall'aeroporto si arriva a Marsala coi bus della Salemi.

Dove dormire e mangiare a Marsala

Nel centro storico di Marsala ci sono tantissime enoteche e ristoranti dove degustare le specialità locali. Io ho mangiato una pasta buonissima condite con una verdura, chiamata qualeddu, nel ristorante A' vinella.

pasta con qualeddu al ristorante a' vinella

Per un pasto veloce si possono gustare le arancine che sono tra le pietanze siciliane che preferisco.

In centro ci sono diversi bar/pasticcerie dove fare colazione con ottime paste o il tipico cannolo.

La scelta degli alberghi in centro non è molto ampia. Io mi sono trovate bene al Best Western Stella d'Italia che si trova a due passi da piazza della Repubblica.


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