22 ottobre 2020

Levanzo: trekking nell'isola più piccola delle Egadi

Levanzo è la più piccola delle isole Egadi e in un solo giorno è possibile percorrere tutti i sentieri che l'attraversano per ammirare la costa selvaggia e godersi un po' di relax nelle piccole cale incastonate tra le scogliere.

I sentieri sono segnalati con cartelli soltanto vicino alle biforcazioni ma il rischio di sbagliare strada è inesistente. La conformazione del suolo e la vegetazione, alquanto pungente, impediscono di camminare fuori dai tracciati battuti.


Levanzo: trekking alla spiaggia del faraglione


Trekking ad anello a Levanzo

La superficie di Levanzo è di soli 10 km² e il punto più elevato è Pizzo Monaco che raggiunge i 270 metri di altitudine. L'isola è abitata all'incirca da 200 persone che vivono nell'unico centro abitato che si sviluppa vicino al porticciolo, dove sono presenti gli unici punti di ristoro.

Le casette bianche con gli infissi blu che riprendono il colore del mare ricordano un po' quelle di tante isole greche e le brulle montagne mi hanno fatto pensare a Rodi e al Monte Atavyros.

Chi avesse poco tempo da dedicare alle isole Egadi può pensare di prenotare un tour direttamente da Trapani per godersi la bellezza delle spiagge e insenature più iconiche.

porticciolo isola di levanzo

L'isola fa parte dell'area protetta marina delle Egadi che conserva una rilevante biodiversità. Camminando lungo i sentieri si trovano anche molte specie endemiche di flora come l'anthemis maritima (camomilla marina), la brassica macrocarpa (cavolo delle Egadi), il limonium aegusae (limonio delle Egadi), la matthiola rupestris e la senecio cineraria.

cespuglio di euforbia lungo il sentiero
Cespuglio di Euforbia

La vegetazione che riconosciamo con più facilità è quella della classica macchia mediterranea: euforbia, agave, capperi, erica e fichi d'india ma anche zafferano a fiore lungo, finocchio selvatico, cicoria e camomilla.

Mandragora officinariumi e zafferano a fiore lungo
Mandragora officinarium e zafferano a fiore lungo

Itinerario: giro dell'isola su sentieri e strade
Dislivello: quota massima 251 metri
Lunghezza: circa 19 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore (escluse le soste)
Difficoltà: E

Per fare un trekking ad anello, una volta sbarcati nel porticciolo di Levanzo, si percorre la passeggiata lungomare per proseguire su via Pietre Varate, seguendo le indicazioni per Faraglione.

Qui si cammina su strada asfaltata tra la rara vegetazione che cresce in questa terra arida, davanti a noi si scorge l'inconfondibile sagoma dell'isola di Marettimo.

La spiaggia del faraglione è di ghiaia ed è una delle più belle dell'isola. Sicuramente la consiglio a chi ama le acque basse e a chi desidera fare snorkeling in uno scenario che offre scorci incantevoli.

spiaggia del faraglione a levanzo

Dalla piccola cala si sale, questa volta lungo un sentiero che corre tra i bassi arbusti, sino a incontrare il bivio che scende alla celebre Grotta del Genovese. La discesa è su un tracciato che corre a zig zag sino all'imbocco della grotta che si può visitare all'intero solo prenotando un tour con una guida.

Nella grotta si possono vedere graffiti che si pensa risalgano a 15 mila anni fa, cioè all'epoca paleolitica quando Levanzo era ancora attaccata alla Sicilia. Sono presenti anche pitture del Neolitico, quando invece era già un'isola.


ingresso alla grotta del genovese a levanzo

Da fuori, sbirciando dalla recinzione, si può solo vedere la volta della grotta.

Per proseguire il cammino si risale lungo lo stesso tracciato osservando la tipica vegetazione e i cespugli piegati dal vento che assumono curiose forme.

vegetazione lungo il sentiero isola di levanzo

Il trekking ad anello sull'isola continua lungo la strada lastricata e poi sullo sterrato sino al bivio che conduce a Cala Tramontana che è la baia più grande dell'isola.

Qui mi sono fermata a pranzo sperando di fare un bagno refrigerante ma col mare mosso diventa arduo, oltre che pericoloso, entrare in acqua.

Per la verità non ho trovato così bella questa spiaggia, almeno al confronto con altre dell'isola di Levanzo.

Questo il video della mia escursione di un giorno.


Fare un'escursione a contatto con la natura permette di osservare anche le conformazioni rocciose. Qui la scogliera è fatta di pietre quasi bianche e pareti che digradano verso il mare che sembrano un misto di sassi e fango solidificato.


panorama verso Capo Grosso
Panorama verso Capo Grosso

Tornati nuovamente sulla strada si prosegue verso il faro di Capo Grosso, attivo dal 1858. Ora il luogo è in stato di abbandono ma dovrebbe essere trasformato in resort da un imprenditore bergamasco che si è aggiudicato l'appalto dal demanio.

Questo punto, a strapiombo sul mare, è molto panoramico e consente di vedere in lontananza anche la costa del trapanese con il Monte Erice.


faro capo grosso a levanzo

Dalla punta estrema dell'isola si ritorna indietro, percorrendo l'unica strada che attraversa Levanzo, passando accanto a campi un tempo coltivati a vigneti e che tuttora sono delimitati da muri a secco.

Poco prima del paese si gira verso sinistra, passando tra case di campagna, e accanto a Casa Florio, la dimora dei famosi proprietari di cantine e tonnare che, un tempo, avevano acquisito la proprietà delle intere Egadi.


vallata attorno casa florio
Pianoro attorno Casa Florio

Qui c'è un crocevia si sentieri e, se si vuole arrivare a Cala Calcara, si deve proseguire nuovamente verso sinistra, entrando in un boschetto e costeggiando in parte un muro in pietra che delimita le proprietà private.

La spiaggia è una delle più selvagge dell'isola di Levanzo. I lastroni di roccia, quando il mare mosso, rendono difficile fare il bagno e non mi sono sembrati neppure troppo comodi per stendersi a prendere il sole.


spiaggia di cala calcara
Cala Calcara

Ritornati indietro si prende il bivio che porta verso la località di Bardizza per scendere a Cala Minnola che reputo una delle spiagge più belle dell'isola.

Una possibile deviazione è quella verso Torre Saracena che si trova a una altitudine di118 metri. Un tempo era una torre di avvistamento per prevenire le incursioni dei predoni.

Alle spalle della baia è presente una grande area attrezzata con tavoli e panche che in estate è un posto ideale per mangiare e ripararsi dal sole nelle ore più calde sotto i pini d'Aleppo, una delle tante specie vegetali che si trovano sull'isola delle Egadi.

A Cala Minnola l'acqua è di un bellissimo colore azzurro cristallino e anche ai primi di ottobre è calda. Immergersi per fare snorkeling, guardando i tanti pesciolini che si avvicinano a riva dove il fondale è sabbioso, è un vero piacere. Gli amanti delle immersioni a una trentina di metri di profondità possono vedere il relitto di una nave romana con anfore e frammenti di vasellame che affiorano dai prati di posidonia.

Questa è una delle zone che ho maggiormente apprezzato dell'isola di Levanzo ma, vista la vicinanza col paese, è anche una delle più frequentate.


spiaggia cala minnola

Con una breve passeggiata lungo il sentiero costiero su fondo sterrato si arriva dapprima a Cala Fredda, una spiaggetta di sabbia e ghiaia con acque basse, e infine al porticciolo terminando il trekking ad anello dell'isola.


borgo di levanzo

Come arrivare sull'isola di Levanzo

Levanzo è raggiunta dal servizio di linea degli aliscafi Liberty Lines che la collegano direttamente a Favignana e Marettimo. Arrivando da Trapani si fa scalo a Favignana e il tempo di percorrenza è di circa 45 minuti. Potete verificare gli orari sul loro sito dove si possono acquistare i biglietti che sono venduti anche agli imbarchi.

In alternativa si possono prendere i traghetti della Siremar che impiegano più tempo.

Sull'isola ci si sposta a piedi, o usufruire del servizio di boat taxi dalle principali spiagge. In alternativa si può fare tour in barca che offre una visuale bellissima della costa e delle insenature.


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