1 novembre 2016

Trekking sul monte Atavyros a Rodi

Durante la settimana trascorsa a Rodi abbiamo fatto diverse camminate, la più ardua è stata la salita sul monte Ataryvosche è la vetta più alta dell'isola e di tutto il dodecanneso con i suoi 1.215 metri di altezza.

Prima di partire avevo dato un'occhiata agli itinerari proposti sul sito del turismo e questo era classificato come difficile, ma le foto correlate traevano in inganno e mi avevano fatto pensare che fosse poco più di una passeggiata lungo un sentiero di media montagna in mezzo al verde.

trekking sul monte atavyros a Rodi
Il monte visto dalla strada che da Lardos porta a Embonas


La salita al monte Atavyros da Embonas


Siamo partiti la mattina da Embonas che si trova nella zona dell'isola ricca di vigneti. Dove ci siamo poi fermati nel tardo pomeriggio, dopo la discesa dalla montagna, per fare degustazioni di vini. Ci sono tante enoteche e cantine che offrono assaggi di vini e liquori tipici come l'Ouzo (liquore a base di anice), la souma (liquore dolce a base di vino) nonché di olio e di olio aromatizzato.

cespugli monte atavyros
Cespugli e ulivi all'inizio del sentiero

Il sentiero parte da quota 385 metri s.l.m. di fronte a una enoteca, subito dopo l'abitato di Embonas, sulla strada per Kritinia. Qui è possibile lasciare l'auto nel parcheggio privato, intanto poi al ritorno non volete fare acquisti?

Il titolare ci ha fornito anche indicazioni sulla salita e quando mi ha mostrato dove passare, salendo a zig-zag, dovevo intuire che non sarebbe stato facile! Dal basso la via sembra passare lungo una slavina!

monte atavyros  embonas
La montagna vista da Embonas

Lo sterrato s'inerpica sulla montagna attraversando i bassi vigneti e dopo qualche centinaio di metri bisogna scavalcare, con l'aiuto di una scaletta, un recinto che serve a impedire alle capre, libere sulla montagna, di scendere nei terreni coltivati.

vigneto monte atavyros
Il sentiero passa in mezzo al vigneto

Da qui la salita si fa ardua, nulla può dare ombra, perché non ci sono alberi ma solo bassi cespugli e fiori con foglie spinose che pungono le gambe!

Il sentiero è segnato con linee rosse che indicano sommariamente la via più facile per salire in vetta, ma si può scegliere se salire lungo lo sfasciume di sassi o passare sulla destra dove ci sono rocce più grandi.

monte atavyros veduta di embonas
Veduta di Embonas sa metà sentiero

Entrambe le soluzioni richiedono fatica, soprattutto per tenersi in piedi visto che continuamente si scivola. La vetta sembra vicina eppure camminiamo da tanto e la vediamo sempre lassù in alto, quasi inarrivabile.

Sulla guida non venivano consigliati i bastoncini da trekking ma ritengo che siano utilissimi in questo sentiero considerato che poi si deve ripercorrerlo in discesa!

Non bisogna dimenticarsi di portare la crema solare, visto che il sole picchia forte, e di indossare pantaloni lunghi perché i cespugli possono graffiare le gambe nude.

Lungo il nostro trekking sul Monte Atavyros, abbiamo incontrato soltanto capre che mangiavano le foglie dei cespugli e si arrampicano sui rari alberelli.

capra monte atavyros
Una delle capre sul monte

A un certo punto con la coda dell'occhio sulla sinistra mi è apparsa una strana sagoma gigantesca che mi ha ricordato una pecora, in realtà era la chioma di un albero!

vegetazione monte atavyros
Scarsa vegetazione sul monte

Arrivati quasi in cima abbiamo abbandonato quello che sembra un canalone, formatosi dallo scivolamento dei sassi, per passare sulla destra verso le rocce più grandi. Seguendo sempre i segnavia rossi siamo tornati nuovamente verso il canalone sulla sinistra, che abbiamo superato in alto, per proseguire verso un passaggio abbastanza facile. La parte destra della montagna diventa sempre più brulla e rocciosa.

monte atavyros
Veduta sullo sfaciume 

Arrivati qui abbiamo avuto l'illusione di essere in vetta e, invece, ci aspettano ancora una quindicina di minuti di salita prendendo come punto di riferimento l'unico albero che si trova in mezzo alle rocce.

Sulla cima c'è un grande impianto di telecomunicazioni e, infatti, si può arrivare qui percorrendo una strada che porta anche alle pale eoliche poco distanti.

panorama vetta monte atavyros
Panorama dalla vetta

Dalla vetta del Monte Atavyros si gode di un meraviglioso panorama sulla costa occidentale dell'isola e la fatica viene ripagata da questo! Anche se la giornata è piuttosto calda in alto c'è un leggero venticello. Siamo stati quassù un po' di tempo ammirando i corvi librarsi nel cielo ma, preoccupati per le nuvole che si stavano addensando, siamo tornati indietro perché fare la discesa sotto la pioggia non sarebbe stato piacevole!

vetta monte atavyros
Io in vetta

Per scendere a valle abbiamo percorso lo stesso sentiero ma, in alternativa, si può fare quello consigliato dalla guida che porta attraversa una pineta sulla sinistra, che è però decisamente più lungo.

Guardando dall'altro lato della montagna si vedono, a poche centinaia di metri, i resti di un antico tempo dedicato a Zeus che si può raggiungere scavalcando un altro recinto.

tempio zeus monte atavyros
Il tempio di Zeus

Abbiamo avuto una grande soddisfazione ad arrivare in vetta ma è senza dubbio un sentiero difficile, da affrontare con cautela e con un equipaggiamento da trekking adeguato. Non è un sentiero per tutti!

Percorso: Embonas - Monte Atavyros - Embonas
Dislivello: 831 metri
Chilometri: 7
Tempo di percorrenza: 4 ore e 20
Difficoltà: EE

9 commenti:

  1. Non sono mai stata a Rodi, ma mia mamma diverse volte e anche un'amica quest'estate...infatti mi hanno parlato di questa escursione :) Belle foto!

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  2. Non sono né una esperta né una grande camminatrice, anzi talvolta mi lamento. Eppure questi paesaggi dall'alto mi piacciono, parecchio anche.
    Davvero bella questa escursione. LA fatica ne è sicuramente valsa la pena.

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  3. Rodi dev'essere proprio un'isola pazzesca! E sono sicura che ammirarla dalla cima del monte sia meraviglioso, soprattutto con la soddisfazione di aver raggiunto la vetta dopo tante ore di fatica :)

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  4. Aiuto, troppo faticoso per me! Rodi mi ispira ma opto per un itinerario un po' più soft! :-) Scherzi a parte, immagino che comunque il panorama abbia ripagato in pieno la fatica!

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  5. Uh che fatica! Però bellissimo il panorama ne vale proprio la pena. :)

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  6. Che bellissima conquista! Ti invidio parecchio, anche io avrei voluto tanto farla quando ero a Rodi tre anni fa! purtroppo però era luglio, e le temperature per affrontare la scalata erano insostenibili, un caldo pazzesco.. Dovrei tornarci fuori stagione! Grazie per la condivisione:)

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  7. Ciao! Bellissime foto! Volevo sapere se i sentieri sono ben segnalati...grazie!

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    1. Quando sono stata io non era segnalato. Abbiamo chiesto al proprietario dell'enoteca che ci ha detto di andar su a zig zag. Scendere non è facile a causa del pietrisco. Avrei voluto scendere da un altro sentiero ma veniva tardi. In alternativa si può salire in auto.

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    2. Quando sono stata io non era segnalato. Abbiamo chiesto al proprietario dell'enoteca che ci ha detto di andar su a zig zag. Scendere non è facile a causa del pietrisco. Avrei voluto scendere da un altro sentiero ma veniva tardi. In alternativa si può salire in auto.

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