27 giugno 2023

Cosa vedere a Padova in un fine settimana

Quando ero stata a Padova molti anni fa pensavo che offrisse poche cose da vedere, ma mi sono dovuta ricredere in quanto in un fine settimana sono riuscita a visitarla solo in parte.

Cosa inserire in un itinerario di visita dipende dai propri interessi e dalla stagione dell'anno perché l'Orto botanico, uno dei siti UNESCO italiani, è meglio vederlo tra la primavera e l'estate quando le piante sono in fiore.

Sono arrivata a Padova un fine settimana invernale e ho dedicato la visita a siti culturali intervallati da giri tra le viuzze del centro storico.


Cosa vedere Padova due giorni
Palazzo della Ragione


Padova: cosa vedere in due giorni

Quando si nomina la città veneta si pensa alla Basilica di Sant'Antonio e alla Cappella degli Scrovegni, ma queste sono solo alcune delle tante meraviglie che ospita e che racconto nel mio articolo.

Consiglio di suddividere gli ingressi ai musei e alle chiese nelle due giornate così da lasciare tempo a una piacevole passeggiata tra le vie di Padova per ammirare tanti bei palazzi storici e opere di street art.


Piazza Duomo Padova
Piazza del Duomo

Cosa vedere il primo giorno a Padova

Nel raccontare la mia visita inizio proprio dalla Cappella degli Scrovegni che è uno degli otto siti in città che ospitano cicli di affreschi del Trecento, realizzati tra il 1302 e il 1397, che sono entrati a far parte del patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Gli altri sono:

  • Chiesa degli Eremitani
  • Battistero del Duomo
  • Basilica del Santo
  • Palazzo della Ragione
  • Cappella della Reggia Carrarese
  • Oratorio di San Giorgio
  • Oratorio di San Michele.

Consiglio di acquistare i biglietti per la Cappella con largo anticipo per assicurarsi l'ingresso che è contingentato per preservare l'importante sito culturale.


giardini cappella scrovegni padova

Per prima cosa si assiste alla proiezione di un filmato di una quindicina di minuti che illustra il capolavoro di Giotto nei minimi dettagli e che ho trovato molto informativo e utile, così quando si entra si possono osservare più nel dettaglio i mosaici più significativi.

Impossibile raccontare l'emozione provata nell'entrare in questo luogo che volevo visitare da tempo: ho fatto un salto nel passato e sono rimasta incantata nell'ammirare la bellezza degli affreschi che si possono paragonare a quelli della Cappella Sistina o delle chiese bizantine di Ravenna.


affreschi cappella scrovegni Padova

La Cappella degli Scrovegni è bianca, il colore di Dio, e azzurra, il colore della sapienza e si nota come le figure siano molto espressive.

Gli affreschi ricoprono l'intero spazio e i più significativi sono quelli dell'Annunciazione, del tradimento di Giuda e il primo bacio vero di Maria col consorte. Nel quarto registro si vedono rappresentati vizi e virtù che esplicano il concetto di libero arbitrio.

Nel grandioso affresco col Cristo giudice si vede la processione di eletti che salgono al Paradiso mentre gli altri vanno verso l'Inferno, raffigurato col crudo realismo tipico del medioevo. Vi si possono riconoscere le figure di molti religiosi, compreso un Papa misterioso.

La visita alla cappella vera e propria dura all'incirca una trentina di minuti.


affreschi Giotto cappella scrovegni Padova

Si può acquistare online dal sito ufficiale il biglietto per la sola Cappella degli Scrovegni o quello che comprende il Museo civico degli Eremitani e Palazzo Zuckermann oppure quello valido 48 oppure 72 ore, chiamato Urbs Picta Card, che comprende tutti i siti con gli affreschi del Trecento.

La tappa successiva della mia visita sono stati i Musei Civici degli Eremitani dove sono esposti reperti archeologici di epoca paleoveneta e romana con qualche pezzo proveniente dall'antico Egitto. La sezione dedicata ai dipinti comprende opere che vanno dal '300 all'800 di artisti come Tintoretto, Veronese e Tiepolo.

Durante la mia visita era allestita una mostra con opere moderne che facevano risaltare ancor più quelle classiche.


sala musei civici Padova

A fianco dei musei si trova la Chiesa degli Eremitani, a ingresso gratuito, dove si ammirano altri affreschi del ciclo del Trecento come quelli di Guariento posti nell'abside maggiore, scampati ai bombardamenti durante la guerra. Queste straordinarie opere ritraggono San Filippo e Sant'Agostino.


chiesa eremitani Padova

Padova ospita tanti capolavori ed è una città dove si passeggia volentieri perdendosi tra le viuzze sulle quali si affacciano palazzi costruiti in diverse epoche storiche, come si comprende osservando la loro architettura.

Il cuore del centro storico è la zona attorno alla Piazza dei Signori dove si trovano la Loggia del Consiglio o della Gran Guardia, la Torre dell'Orologio, che svetta sul palazzo del Capitanio, e la colonna di San Marco.

Curiosamente sull'orologio manca uno dei segni zodiacali e questa cosa si aggiunge alle altre della città nota come delle 3 senza! Padova è la città dal caffè senza porte, della basilica senza nome e del prato senza l'erba, ma anche del cavallo senza cavaliere, del capitello senza colonna e l'elenco potrebbe continuare.


Palazzo Capitanio Padova

Piazza dei Signori è il salotto della città e durante la giornata viene occupata dai tavolini di diversi locali dove sedersi a bere qualcosa.

Le altre due piazze importanti nel centro storico sono quella delle Erbe e quella della Frutta dove durante il giorno, tranne la domenica, si tengono i mercati dei prodotti ortofrutticoli e di abbigliamento. Sotto i portici i localini servono cibo e bevande e sono il ritrovo pomeridiano di molti padovani.

Le due piazze sono molto scenografiche e, quando non ci sono i banchi del mercato, molto ariose e vi affacciano diversi palazzi storici come quello degli Anziani con la Torre bianca e il Palazzo delle Debite.

Il più importante di tutti è il Palazzo della Ragione, che separa le due piazze, che fu la sede del tribunale cittadino. All'interno si ammira il ciclo di affreschi che furono rifatti nel '400 dopo che i precedenti andarono distrutti in un incendio. Gli affreschi rappresentano temi astrologici, soggetti religiosi e allegorici e sono una vera meraviglia.

A Padova è possibile raggiungere i siti più importanti col bus turistico che effettua 13 fermate e che viaggia dalle 10.30 della mattina. Grazie all'audioguida in italiano si apprendono tante curiosità sui monumenti e le opere della città veneta.

Proseguendo la visita della città sono arrivata in Piazza del Duomo e qui consiglio la visita all'attiguo Battistero di San Giovanni. Si entra a gruppi a orari prestabiliti e il biglietto si può acquistare all'interno dell'attiguo Museo diocesano.


Duomo Battistero a Padova

L'audioguida fornita illustra molto bene il ciclo di affreschi di Giusto de' Menabuoi. Al centro della cupola è raffigurato il Cristo pantocratore, che mi ha ricordato quello del duomo di Monreale, attorniato da angeli e santi.


affresco battistero Padova

Il ciclo pittorico sulle pareti rappresenta episodi della vita del Battista e scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Un'opera straordinaria che eguaglia in bellezza la ben più famosa Cappella degli Scrovegni.


Seconda giornata a Padova

Oltre a visitare i meravigliosi siti che raccolgono opere d'importanza storica e culturale è bello girare per la città ammirando palazzi antichi e opere di street art che rallegrano molte viuzze e arredi urbani. Non ho trovato online una mappa delle opere più famose e talune sono riuscita a scovarle girovagando un po' a caso.


street art Padova
L'amore al tempo dei social e Chi ama non dorme

Quella con la coppia che si bacia, intitolata Chi ama non dorme, e opera di Kenny Random è in un punto di passaggio, tra Piazza dei Signori e il Duomo, e perciò si nota di certo, mentre altre sono più difficili da trovare se non si conosce l'esatta ubicazione.


street art Padova
Street art in via Pietro d'Abano

Raggiungendo il centro dalla zona della stazione si passa accanto alle Porte Contarine di Padova che per diversi secoli sono state molto importanti per la navigazione fluviale. Questo complesso idraulico è ancora attivo e nei mesi estivi è possibile effettuare la navigazione dal centro città sino a Venezia.

Questa è un'esperienza che ancora mi manca e che metto in lista per un futuro viaggio.


porte contarine Padova
Porte Contarine e Oratorio della Beata Vergine

Padova è stata ed è tuttora una città molto importante a livello culturale e mi sono ritagliata del tempo per effettuare la visita di Palazzo del Bo, la sede storica dell'Università, e del novecentesco Palazzo Liviano.

Le visite guidate si svolgono solo in alcune giornate e sono disponibili sia in italiano sia in lingua inglese.

Il percorso che ho prenotato dura circa un'ora e mezza e comprende la visita del Cortile Antico, dell'Aula Magna e del Teatro Anatomico.

Durante la visita si apprende che l'Università venne fondata nel 1222 da un gruppo di studenti e professori che si trasferirono qui dalla vicina Bologna e che portarono avanti il concetto di libertas come rivendicazione dell'importanza delle libertà individuali.

Appena entrati nel complesso di edifici si vedono nell'atrio e nel loggiato tantissimi stemmi delle famiglie degli studenti e di chi ricopriva cariche accademiche.

Ai piedi della scala che conduce al Rettorato è ubicata la statua di Arturo Martini che raffigura Palinuro, timoniere in Enea, che vuole rendere omaggio a Primo Visentin, uno studente caduto durante la guerra.


statua palinuro martini palazzo bo padova

Al piano superiore si accede a una sala con caminetto che veniva usata come gabinetto di lettura e per il relax con arredi minimalisti opera di Giò Ponti. La grande sala denominata Basilica per la presenza di colonne venne affrescata tra gli anni 1940-42 dal pittore Pino Casarini pittore.

L'Aula Magna presenta una volta in finto cassettonato affrescata da Carlini alla metà dell'Ottocento e un'enorme esposizione di stemmi araldici. In questa sala insegnò Galilei in quanto era l'unica che potesse contenere seicento studenti, visto che le sue lezioni erano le più seguite.

Un'altra sala molto interessante è quella dei Quaranta dove sono esposti i ritratti di studenti internazionali divenuti famosi come Harvey, medico che scoprì sistema circolatorio, Copernico e Linacre.


stemmi araldici palazzo bo padova

Una cosa molto particolare da vedere è il Teatro anatomico che la struttura al chiuso più antica al mondo visto che venne realizzato nel 1594. Il tavolo di dissezione per le autopsie è circondato da sei giri di palchi in legno di noce con balaustre ellittiche.

Sembra impossibile che potesse essere usato per quello scopo in quanto dentro è molto buio e l'ambiente appare claustrofobico.

Prima di uscire si vede la statua di Elena Piscopia, che fu la prima donna al mondo a ottenere una laurea nel 1678 discutendo la tesi in filosofia al duomo.

Trovo che sia sempre istruttivo fare queste visite guidate per conoscere tante curiosità, infatti nelle settimane successive ho approfondito la storia delle donne laureate in medicina leggendo Le ragazze oin camice bianco, una biografia molto interessante.

Terminata la visita mi sono diretta verso Palazzo Liviano che venne costruito tra gli anni '30 e '43 del Novecento all'architetto milanese Gio Ponti, che si occupò anche di diversi particolari dell'arredamento interno.

Il palazzo è direttamente collegato alla Sala dei Giganti, dove si tengono convegni e concerti, che deve il suo nome alla presenza di affreschi che raffigurano in grandezza naturale eroi e personaggi importanti dell'antichità.


sala giganti palazzo liviano Padova
Sala dei Giganti

Ho continuato la visita della città girovagando per il centro storico ammirando la bellezza di tanti edifici come Palazzo Zabarella, che sembra una fortezza, e particolari architettonici come portali, finestre e.stemmi posti su molte facciate.


palazzo zabarella padova
Palazzo Zabarella e Casa Ezzelino

In un itinerario di visita di due giorni a Padova si può includere la visita alla Basilica del Santo per poter ammirare gli stupendi affreschi di Giotto nella Cappella delle Benedizioni e nella sala Capitolare del Convento.


basilica santo Padova

Ho apprezzato molto anche i chiostri della Basilica come quello del Capitolo al centro del quale è sita un'alta magnolia e quello del Generale. I chiostri sono un luogo che ispira tranquillità lontano dal traffico e dal via vai di persone nelle strade.


chiostri basilica santo Padova

Nella stessa piazza della Basilica si trova l'oratorio di San Giorgio che presenta una facciata di mattoni a capanna e venne eretto come cappella gentilizia funeraria dei marchesi Lupi di Soragna. All'interno racchiude splendidi affreschi, inseriti tra i siti UNESCO della città, opera di Altichiero da Zevio.

L'oratorio è visitabile dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.


Oratorio San Giorgio Padova

Camminando alcuni minuti in questa tranquilla zona della città sono giunta a Prato della Valle, la piazza più grande d'Europa dopo la Piazza Rossa. La piazza di forma ellittica è attorniata da un canale che forma l'isola Memmia e decorata da tantissime statue che raffigurano personaggi storici,

La Loggia Amulea in stile neogotico con una balconata e un loggiato splendidi è uno dei palazzi antichi che si affacciano sulla piazza.


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Loggia Amulea

Tornando verso il centro cittadino sono passata tra i vicoli del ghetto, altra zona caratteristica di Padova, per poi uscire dalla storica Porta Molino per raggiungere la stazione.

Dove mangiare e dormire a Padova

A Padova c'è un'ampia scelta di ristoranti e, cercando locali vegani, ho trovato Peace 'n' Spice che offre piatti della cucina asiatica e mediorientale. Il locale è molto carino e accogliente e si possono degustare ottimi vini di produzione veneta.


peace spice padova

Un altro locale che consiglio è Ca' Pelletti in via Mantegna dove vengono serviti piatti della cucina romagnola. Essendo vegana devo sempre scegliere ristoranti che offrano alternative adatte alla mia dieta e qui ho mangiato una gustosa zuppa di legumi e cereali.

Cito il famoso Caffè Pedrocchi, aperto dal 1831, che si trova in pieno centro ma non ho provato il loro celebre caffè alla menta fatto con arabica, panna fresca e sciroppo di menta.


caffe pedrocchi Padova

Come alloggio ho scelto l'Hotel Al Cason che si trova nei pressi della stazione ferroviaria ed era perciò comodo per lasciare i bagagli al mio arrivo e iniziare subito l'esplorazione della città. La struttura è curata e il personale molto cordiale. Il rapporto qualità/prezzo è ottimo.

Come arrivare e spostarsi a Padova

Padova si raggiunge con facilità coi treni regionali, oppure quelli più veloci, dalle altre città venete e da Milano e Bologna. Nel mio viaggio itinerante è stata un punto di partenza per raggiungere Treviso e Vicenza.

Proprio nei pressi dell'albergo dove ho alloggiato si trova la fermata dei Flixbus che collegano la città ad altre località italiane ed estere.

Arrivando in auto si deve percorrere l'autostrada A4 e uscire a Padova Est oppure Ovest oppure l'autostrada A13 provenendo da sud.

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia e di Treviso.

Il centro città è abbastanza piccolo perciò si gira a piedi, ma chi preferisce prendere il bus deve tenere conto che transitano soltanto nelle vie esterne come Riviera dei Ponti Romani.


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