L'isola di Alicudi è la più distante da raggiungere e rimane una delle più selvagge dell'arcipelago delle Eolie e la più giovane visto che l'attività vulcanica, cominciata 90 mila anni fa, è terminata 28 mila anni fa.

In realtà, la parola più giusta per definirla dovrebbe essere naturale per l'ambiente incontaminato e la vegetazione che cresce rigogliosa.

Spesso è meta di un turismo mordi e fuggi giornaliero ma tante persone la scelgono per una lunga vacanza per la tranquillità che si respira su questo lembo di terra.

La zona del porto

Cosa vedere e fare ad Alicudi in tre giorni

Chi desidera soggiornare sull'isola deve tenere conto che qui non ci sono strade e per raggiungere le diverse zone si deve camminare sulle mulattiere e spesso fare ripide scalinate, come quella che sale dal porto.

Dopo aver visitato le altre isole dell'arcipelago avevo grandi aspettative su Alicudi e non sono stata delusa perché ho trascorso qui tre giorni praticando le attività che prediligo come il trekking, lo snorkeling e le escursioni in barca.

Per la verità sono arrivata in una giornata di allerta meteo per il mare mosso e possibili temporali ma ero fiduciosa in un cambio repentino della nuvolosità.

Contrada Vallone

L'isola un tempo si chiamava Ericusa che in greco significa ricca di erica, mentre quello odierno dall'arabo Ali-kur, ovvero fortezza di Alì.

L'isola di Alicudi è divisa in diverse contrade:

porto
vallone
sgurbio
Bazzina
San Bartolo
pianicello
montagna
Tonna

Ognuna di queste zone è differente pur mantenendo un'omogeneità nello stile architettonico delle case.

Presso l'unico negozio sul lungomare si può acquistare una cartina sui quali sono indicati i differenti percorsi da fare, la difficoltà di ciascuno e i gradini da salire per arrivare in ogni zona. Questa mappa, che assomiglia a quelle delle metropolitane, è utile per chi desidera esplorare l'isola percorrendo anche solo le mulattiere che congiungono i centri abitati principali su larghe scalinate ben curate.

Spiaggia vicino al porto

Nella zona del porto c'è l'unica brevissima strada costiera che arriva sino a un albergo e alla pista di atterraggio degli elicotteri che sono il mezzo principale utilizzato in caso di emergenza sanitaria.

Qui si trovano il negozio di alimentari, il bar e il ristorante ma tenete conto che i prodotti in vendita vengono riforniti dalla nave e nel caso di mare mosso si può rimanere per giorni senza alimenti freschi.

Dalla zona del porto si diramano diverse scalinate e quella principale conduce alla Chiesa del Carmine nella contrada denominata Vallone che è la più grande dell'isola di Alicudi.

Salendo si vedono le tipiche case nelle stile eoliano con il porticato sul davanti con la tettoia e colonne tonde e le diverse stanze che vi si affacciano. La gran parte delle abitazioni sono tinteggiate di bianco mentre gli infissi sono risaltati da bordature colorate che creano un bell'effetto. I muri a secco e le mulattiere in pietra contribuiscono al fascino di quest'isola che appare in tutta la sua naturalità.

Proseguendo lungo un facile sentiero si arriva nella contrada Bazzina, come avevo già raccontato, e al piccolo manipolo di case di Sgurbio.

Salendo ancora si raggiungono la Chiesa di San Bartolo e la contrada Montagna dove alcune case sono state ristrutturate. Da qui si può proseguire su un sentiero per raggiungere la zona di Pianure che, come suggerisce il nome stesso, è pianeggiante. Qui le coltivazioni sono state abbandonate e perciò le felci hanno preso il sopravvento ma il posto rimane pieno di fascino per le zone rocciose che contrastano coi colori del cielo e della vegetazione.

La parte più elevate dell'isola è il Filo dell'Arpa dove si può arrivare percorrendo un sentiero abbastanza ripido e non adatto a tutti, come ho scritto nel post dettagliato sulla mia escursione.

La zona di Pianure

Poco prima della chiesa di San Bartolo un sentiero porta verso la contrada Pianicello dove ci sono diverse mulattiere a mezza costa collegate da scalinate. Qui si è abbastanza lontani da tutto e si apprezza la bellezza e la tranquillità dell'isola sulla quale s'incontrano terrazzamenti con ulivi, capperi, ortaggi e alberi da frutta. Vista la lontananza dalla Sicilia le conserve preparate dagli arcudari sopperiscono alle possibili mancanza di approvvigionamenti via mare.

Uno dei punti panoramici migliori è quello dal piazzale sotto il cimitero dove si erge la cappella di San Giuseppe. Infatti da qui si vede la zona dell'imbarcadero al porto e davanti la sagoma inconfondibile di Filicudi, l'isola delle Eolie che prediligo per fare trekking.

Nella zona più in basso ma in posizione più defilata si trova contrada Tonna che è la meno conosciuta proprio perché molto arrivano qui solo per un'escursione in giornata e perciò vedono i posti più facili da raggiungere.

Trascorrere ad Alicudi diverso tempo permette di girare le varie contrade percorrendo le mulattiere e di godersi la bellezza del mare che si ha sempre davanti agli occhi.

Tre giorni sono il minimo per poter vedere Alicudi e per unire escursioni e relax. Il primo giorno si può andare alla spiaggia di Bazzina e fermarsi a fare il bagno e dedicare il secondo giorno all'impegnativa salita alla vetta dell'isola facendo un percorso ad anello.

Il terzo giorno è bene dedicarlo interamente alla bellezza del suo mare percorrendo la breve passeggiata dal porticciolo verso lo scoglio Palomba passando accanto al pirciatu, ovvero roccia bucata, un arco accanto alla spiaggi di sassi.

Chi si trova in vacanza a Lipari e ha poco tempo a disposizione può considerare di fare l'escursione in giornata a Filicudi e Alicudi così da vedere le due isole dell'arcipelago delle Eolie dal mare e fare una visita di due ore su ciascuna senza essere vincolati dagli orari dei traghetti di linea.

Lo scoglio bucato sul lungomare

Quella vicino alla roccia forata è una delle zone più belle dell'isola ma non è molto comoda per la presenza di tanti sassi, sebbene in alcuni punti ciottoli più piccoli permettano di sdraiarsi senza troppi problemi. Qui il mare è davvero bello e con acque cristalline.

Anche vicino al porto si trova una piccola spiaggia dove stendersi a prendere il sole o fare snorkeling vicino alla scogliera ma per apprezzare appieno la bellezza del mare è d'obbligo fare un'escursione in barca.

Spiaggia vicino all'imbarcadero

Nella zona del porto si trovano cartelli coi recapiti dei ragazzi che propongono tour in barca di circa due ore a un prezzo modico ma si può anche noleggiare un'imbarcazione.

Io ho fatto l'escursione con Bartolo e così ho potuto ammirare tutta l'isola dal mare constatando come il paesaggio cambi. Nella zona del porto la costa scende gradatamente mentre nella zona dall'altro lato la falesia scende molto ripida ed è priva di vegetazione. Scrutando con attenzione il paesaggio si possono vedere anche capre che sfidano la gravità sugli strapiombi e rapaci che volano leggeri.

La zona di Bazzina vista dalla barca

Uno dei punti più spettacolari per fare snorkeling durante l'escursione in barca è accanto allo scoglio Galera dove le acque, a pochi metri dalla riva, sono profonde. Non ho avuto molto fortuna e non ho visto tantissimi pesci come a Linosa e sull'isola di Lampedusa.

Scoglio Galera

L'escursione in barca è una delle attività che consiglio perché, nonostante ami camminare, mi piace godermi un po' di relax soprattutto in posti con un mare così bello e quando non c'è tanta gente.

Alicudi: dove dormire e mangiare

Sull'isola di Alicudi vengono affittate numerose case vacanza dagli arcudari ma online, sui vari portali di prenotazione, se ne trovano poche. In questo caso è importante il passaparola oppure richiedere informazioni sui vari gruppi sui social. Prima di prenotare guardate la posizione sulla mappa perché quelle vicino al porto costano di più, ma si raggiungono in breve tempo, mentre per arrivare nelle altre contrade si sale le mulattiere.

I prezzi medi degli alloggi sono elevati per diverse ragioni, prima su tutte è che ogni cosa arriva tramite nave e deve essere trasportata sui muli o a spalla.

Vista dal mio alloggio

Chi alloggia deve anche avere la premura di portare la propria spazzatura nei bidoni al porto e di comprare cibo da cucinare e portare sufficiente acqua potabile perché, nel caso si dimenticasse qualcosa, non è molto agevole fare ogni volta una ventina di minuti su e giù per le scalinate.

Al porto si possono mangiare piatti tipici, soprattutto a base di pesce, al ristorante l'Airone accomodandosi su una bella terrazza sul mare.

Le case date in affitto sono molto curate nella loro semplicità e qui davvero si sta in pace ammirando la sera lo spettacolo offerto dalla notte stellata. Alicudi è un bel posto romantico dove trascorrere alcuni giorni.

L'isola si raggiunge con le navi o con gli aliscafi Liberty Lines che impiegano circa un'ora, un'ora e mezza da Lipari.