21 luglio 2022

Cammino dei Fari: tappa 3 da Ponteceso a Laxe

La terza tappa del Cammino dei Fari inizia da Ponteceso e termina a Laxe dopo aver risalito la valle dei mulini e aver toccato la cima più alta di tutto il percorso.

Le prime due giornate sono state abbastanza impegnative mentre questa è rilassante perché i punti da percorrere con attenzione sono pochi e nell'ultima parte del tracciato.

Questa tratta del cammino unisce la bellezza della costa della Galizia a quella degli insediamenti rurali risalenti a tanti secoli fa.


Cammino dei Fari: tappa 3 da Ponteceso a Laxe
Veduta dal ponte


Cammino dei Fari: tappa 3 Ponteceso - Laxe

Il cammino inizia a Ponteceso dal ponte che attraversa il fiume Anllóns e sulla destra si possono vedere le paludi di A Outra Banda che col sole assumono dei bellissimi colori.

Nel primo tratto si cammina su asfaltato per poi inoltrarsi nella pineta sino a O Curro e sul limitare dei campi per arrivare alla spiaggia di Urixeira.

Itinerario: Ponteceso - Vilaseco - Monte Castelo - Laxe
Lunghezza: circa 25,3 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 7 ore e 30 minuti (escluso le soste)
Dislivello: quota max 291 m s.l.m.


palude Outra Banda Ponteceso
La palude

Poco prima della spiaggia inizia una strada lastricata che costeggia l'estuario del fiume Anllóns e dall'altro lato si vedono le dune del Monte Branco dove si era passati il giorno precedente. Purtroppo la giornata non si preannuncia ottimale e il paesaggio assume colori cupi e grigi.


laguna sul fiume Anllóns Galizia
Di fronte alla laguna si vedono le dune

In questa zona si possono vedere tanti uccelli stanziali e lungo il percorso sono posizionate numerose panchine in pietra dove chi viene qui a passeggiare può fermarsi per ammirare la fauna e il paesaggio.

Seguendo sempre la strada lastricata si arriva alla spiaggia del Pendón dove la bassa marea lascia le barche in secca e all'insenatura di Lodeiro dove si trovano i cantieri navali, oramai in disuso, nella zona di A Telleira.


spiaggia del Pendón Galizia
spiaggia del Pendón

Gli ideatori del Cammino dei Fari hanno pensato di aggiungere al percorso costiero una deviazione per far conoscere alcuni luoghi meravigliosi dell'entroterra ma, volendo escludere questa parte arrivati ad As Grelas, dopo circa un'ora e 40 dalla partenza, si potrà proseguire sulla strada asfaltata principale per recuperare poco più avanti le tracce.

La segnaletica verde, che ormai conosciamo, indica di svoltare sinistra per seguire la Ruta do Rego Dos Muiños, un percorso etnografico che passa accanto a 24 mulini che fanno comprendere come fosse importante questo corso d'acqua per la gente di Canduas e Borneiro.

Per gran parte del tempo si cammina su una strada cementata accanto ai mulini che hanno croci incise sulle porte in pietra, un simbolo di protezione dal diavolo e dal male. Un tempo l'acqua scendeva, attraverso piccole cascate, e faceva muovere le ruote dei mulini che trasformavano il mais e il grano in farina.

In Liguria avevo già percorso un sentiero nella Valle dei Mulini nel parco di Portofinoentiero nella Valle dei Mulini nel parco di Portofino ma lì le costruzioni sono ridotte a ruderi.


sentiero mulini As Grelas Galizia
Alcuni mulini e il corso d'acqua

Il sentiero sale dolcemente, tranne alcuni punti un po' più ripidi, per poi diventare un largo sterrato che arriva nel villaggio di Borneiro, dove le frecce sembrano andare in due direzioni opposte, dopo circa un'ora.

Bisogna ricordarsi di andare dapprima a sinistra per visitare il Castro de Borneiro. Nel villaggio, scoperto nel 1924 e abitato tra il VI e il I secolo d.C., le costruzioni sono circolari e hanno un diametro di cinque metri.

Trovate la traccia del mio percorso su Wikiloc.

Ho percorso questa tappa del Cammino dei Fari il 24 giugno che era una festività e perciò il sito era chiuso, un vero peccato in quanto sono molto interessata a visitare gli antichi insediamenti rurali.



Nel frattempo è iniziata una fitta pioggia e così, indossata la mantella, ho ripreso il sentiero per dirigermi verso Vilaseco che è un altro villaggio nell'entroterra di Bergantiños nel quale si possono vedere numerosi granai in pietra, gli hórreos.

Una pausa per aspettare che la pioggia si placasse mi ha permesso di osservare nel dettaglio queste costruzioni molto particolari che caratterizzano la Galizia. I granai sono tutti differenti e rialzati dal terreno grazie a pilastri che terminano con un disco che penso serva per impedire ad animali, come i topi, di salire. Gli hórreos hanno prese d'arie per mantenere la giusta umidità all'interno e sopra il tetto una croce in pietra per scacciare il male.


horreo vilaseco Galizia

Proseguendo sulla strada si arriva al Dolmen di Dombate, un monumento megalitico protetto da una copula in legno e visitabile gratuitamente, che ispirò nelle sue opere il porta Eduardo Pondal. Il sito è aperto tutti i giorni dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 20 ma le entrate sono regolamentate per cui bisogna attendere l'uscita di chi è arrivato prima di noi.

Continuando sulla strada asfaltata si arriva al paese di Fontefría da dove inizia la salita verso il monte Castelo de Lourido che coi suoi 291 metri, secondo il mio Garmin, è la vetta più elevata di tutto il Cammino dei Fari.

La salita è su un largo sterrato e non eccessivamente ripida e così si arriva qui dopo un'ora da Borneiro. Dalla cima della montagna si possono ammirare la costa verso Ponteceso e O Porto de Corme e dall'altro lato Laxe che sarà il punto d'arrivo di oggi.

Purtroppo con la pioggia i panorami assumono un colore grigio mentre in una giornata di sole risaltano il blu del mare e il verde della vegetazione di questa zona della Galizia.

Questa deviazione all'interno è stata abbastanza deludente non avendo potuto visitare il sito archeologico e per il panorama offuscato dal belvedere sul monte Castelo.


costa furla valouta Galizia
Tratto costiero vicino alla punta di Canduas

Proseguendo sullo sterrato si scende rapidamente sulla strada asfaltata e, dopo pochi metri, si prende la via tagliafuoco che bisogna seguire verso destra per giungere nel piccolo paese di Arnela dove nuove villette sorgono accanto ai vecchi granai.

Una volta attraversata la strada principale si prosegue in mezzo al bosco verso la costa e Punta di Canduas dove si ritrova la bellezza della Costa da Morte dopo circa un'ora di cammino dalla vetta del monte Castelo.


spiaggia Rebordelo Galizia
Spiaggia di Rebordelo

Il sentiero presenta numerosi saliscendi che seguono l'andamento costiero e passa in diverse spiagge come quella di Rebordelo dove si può fare la sosta pranzo circondati da pini ed eucalipti.


spiaggia San Pedro Galizia
Spiaggia di San Pedro

Lungo il sentiero, se non è stato pulito, si trovano alte felci e bisogna fare attenzione anche ad alcuni tratti un po' scoscesi tra le cenge. Subito dopo la spiaggia di San Pedro si arriva a Punta do Cabalo da dove si ammira tutto l'estuario ma il punto panoramico più suggestivo è quello di Punta Rubia dove si arriva sulla scogliera con grandi massi.


punta Rubia cammino fari Galizia
Punta Rubia

Qui è d'obbligo una sosta per godere della bellezza del tratto costiero con rocce e bassa vegetazione. Poco più avanti s'incontra l'insenatura del Coído dos Muiños dove si vedono due antichi mulini e una piccola cascata che scende sulla scogliera. Guardando la foto sotto potete capire cosa intendo quando descrivo la presenza di felci perché il sentiero prosegue proprio lungo la costa tra la vegetazione che ostacola molto l'incedere.


coido dei mulini Laxe Galizia
Insenatura dove sono i mulini

Nel frattempo era cominciato nuovamente a piovere forte e così ho percorso il tratto sino a Punta da Area, quasi sempre in mezzo alle felci, e quello sulla spiaggia di Laxe sotto la pioggia. Camminare sulla fine sabbia bianca in una bella giornata di sole è un'altra cosa.

Da Punta di Canduas all'inizio della spiaggia di Laxe sono circa due ore di cammino a passo lento.


spiaggia Laxe
Spiaggia di Laxe

Il cammino termina alla fine del paese nella piazza dove si trova la Casa do Arco che fu fatta erigere nel XV secolo dalla contessa di Altamira Doña Urraca de Moscoso. Girovagando nel centro storico si possono vedere edifici in pietra molto ben conservati con grandi finestre come nello stile tipico di queste zone.


casa arco chiesa laxe galizia

Passando nella via sotto l'arco si arriva alla chiesa di Santa María da Atalaia in stile gotico marittimo con un'unica navata con volta a vela. All'esterno si può apprezzare la bellezza del portale ogivale con modanature doriche e il campanile eretto nel XIV secolo con una scala in pietra con alcune figure in rilievo.

Questo è il video sul mio canale YouTube:



Informazioni utili per la terza tappa

Laxe è il paese più grande che s'incontra in queste prime tappe del cammino e qui si può trovare una scelta più ampia di locali nei quali mangiare e bere.

Consiglio il ristorante O Rincón de Lucas dove servono specialità tipiche a prezzi abbastanza bassi. Io ho gustato una zuppa molto buona con polpo gamberetti e gulas che sono gli avannotti di anguilla, uno strappo alla dieta vegana per assaggiare un piatto locale.


zuppa pesce Rincon Lucas Laxe

Molti scelgono di dormire all'albergo Playa de Laxe dove ho avuto l'upgrade della camera potendo così rilassarmi dopo le ultime ore passate sotto la pioggia. La colazione con un'ampia scelta di prodotti dolci e salati è ottima ma nel caso non fosse compresa nel prezzo si può fare nel vicino bar.

In paese ci sono diversi supermercati dove acquistare qualche snack e il pranzo per il giorno successivo. Nei giorni festivi aprono intorno alle 8 e 30.


Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.