La quarta tappa del Cammino dei Fari congiunge il paese di Laxe con quello di Arou con un percorso costiero che passa accanto a lagune, spiagge e promontori che regalano splendidi panorami.
Visto che oggi i chilometri da percorrere sono pochi e il dislivello è poco superiore ai 300 metri si può considerare di fare diverse soste per godere della bellezza di questo percorso lungo la Costa da Morte e, tempo meteorologico permettendo, anche di trascorrere del tempo in spiaggia.
Spiaggia di Soesto |
Cammino dei Fari: tappa 4 Laxe - Arou
Il cammino inizia lungo la passeggiata di Laxe accanto alla bella e ampia spiaggia e prosegue verso la chiesa di Santa María da Atalaia, esempio di gotico marittimo, che ha un campanile con la scala esterna.
Nella viuzza retrostante si seguendo le indicazioni per il faro e, al bivio successivo, si va a destra verso il Monte da Insua per esplorare la zona costiera seguendo la Ruta de percebe, i crostacei tipici di queste parti che assomigliano per consistenza a molluschi e dicono siano deliziosi.
Itinerario: Laxe - Camelle - Arou
Lunghezza: circa 18 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 6 ore e 45 minuti (escluso le soste)
Dislivello: quota max 74,9 m s.l.m.
Dal sentiero sulle falesie si può ammirare un bellissimo panorama sul tratto costiero davanti a noi, quello che è stato protagonista delle tappe precedenti, e si passa in mezzo alla bassa vegetazione fatta anche di Carpobrotus Edulis (artiglio di gatto), una specie invasiva che sta prendendo il sopravvento su quelle autoctone.
L'ultima salita porta, dopo circa 40 minuti dalla partenza, al Faro di Laxe che è stato costruito nel 1920 e ha una struttura cilindrica bianca molto semplice.
Su Wikiloc trovate la traccia GPX del mio percorso.
Nei pressi del faro si può vedere la scultura intitolata l'Attesa che omaggia gli uomini di mare e le loro mogli che attendono il loro arrivo.
Il sentiero prosegue sulla costa e sotto si può vedere l'insenatura A Furna da Espuma che si chiama così perché le onde del mare formano tanta schiuma ma, per la verità, ho visto questo fenomeno anche da altre parti come sulla spiaggia di Cofete a Furteventura.
Poco più avanti si trova la Praia dos Cristais, la spiaggia dei cristalli, che dal nome sembrerebbe qualcosa di bellissimo. In realtà in questa zona c'era una discarica e le onde del mare con un lento lavoro hanno levigato i vetri delle bottiglie trasformandoli in sassolini dai tanti colori. Si può scendere per vederli da vicino, toccarli e scattare fotografie ma mi raccomando niente souvenir!
Si prosegue sul sentiero sotto il cimitero che è ricoperto per un lungo tratto da alte felci tanto che lì in mezzo non si capisce dove si debba andare. A un certo punto si scende sopra la scogliera e, prima di raggiungere Punta do Castro si sale a sinistra verso il Peñón de Soesto. In alto si passa su un tratto pianeggiante con un po' di rovi per giungere nel punto più elevato della giornata che si raggiunge con un'ora di cammino dal faro.
Panorama dall'alto |
Da lassù si ammira un bellissimo panorama verso Laxe e il tratto costiero appena percorso e dall'altro lato sulla spiaggia e in questa mattina soleggiata l'acqua del mare assume vividi colori e il paesaggio sembra ancor più bello.
Laguna dietro al spiaggia |
La spiaggia di Soesto, delimitata dalla punta di Catasol, è fatta di fine sabbia bianca e rimane abbastanza aperta per cui si infrangono alte onde tanto amate dai surfisti. Nelle giornate di cammino a fine giugno non ho mai incontrato surfisti ma penso che luglio e agosto siano i mesi con maggiore afflusso di turisti e le spiagge siano molto più frequentate.
Percorrendo le passerelle in legno si lascia la spiaggia, dove si può arrivare anche in auto, per dirigersi verso la laguna di Traba dove si arriva dopo circa tre ore e mezza dalla partenza. Quest'area naturale è costituita da un complesso di dune, che si sono formate dall'accumulo di detriti portati dai torrenti, dietro alle quali c'è la laguna circondata da un fitto canneto nel quale si riconosce la Typha latifolia e il giunco.
In questa zona s'incontrano molte persone che vengono a camminare o in bicicletta e che percorrono parte del sentiero costiero sulle passerelle che si addentrano nel complesso lagunare.
In inverno in questa zona vengono a svernare diversi uccelli mentre altri scelgono la laguna per le loro nidificazioni, come in tale altre zone si vedono soprattutto i gabbiani.
Nell'area protetta ho riconosciuto le specie vegetali tipiche di questa zona costiera come il cardo marino, l'iberis procumbens, la crucianella marittima e la matricaria maritima, che assomiglia alla margherita, e helichrysum picardii che avevo già visto lungo il mio cammino.
Iberis procumbens, helichrysum picardii e cardo marino |
Nel paese di Mórdomo si può fare una pausa al bar oppure fermarsi nell'area ricreativa con panchine e tavoli che è perfetta per il pranzo visto che ci sono anche i bagni.
Da qui si riprende il cammino lungo il sentiero costiero per arrivare a un posto chiamato O Cuello da Señora con un paesaggio fatto di rocce granitiche scolpite dal vento e dall'acqua che assomigliano a figure antropomorfe. Questo luogo è stato dichiarato Paesaggio Protetto e consiglio di fare una sosta per godere della bellezza dell'anfiteatro roccioso che alle spalle ha montagne ricoperte da verdi pinete.
In un tratto di scogliera si passa su grandi rocce piatte oppure arrotondate che si vedono salire e scendere con cautela. Si può in alternativa passare verso l'interno perdendo però la bellezza di questo luogo unico perché macigni così particolari non s'incontreranno in tutto il cammino.
Proseguendo si arriva al Coído de Sabadelle con una spiaggia fatti di sassi tondeggianti e, dopo un'ora e venti minuti di cammino da Mórdomo, si arriva al paese di Camelle. Nel porto balneare ci sono diversi bar e ristoranti dove fare una sosta prima di concludere questa quarta tappa.
Camelle |
Nel paese c'è una bella spiaggia e si vedono diverse sculture che l'abbelliscono ma Camelle è famosa per il Museo dedicato a Man che si trova sul lungomare in un edificio grigio che spicca per la sua bruttezza sul resto delle casette colorate che si rispecchiano nella baia.
Il museo è aperto a luglio e agosto dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19, tranne il lunedì, mentre negli altri mesi solo i fine settimana e i giorni festivi.
Manfred Gnäding era un tedesco arrivato qui nel 1962, all'età di 25 anni, che s'innamorò di questo paese e vi visse sino alla morte conducendo una vita all'insegna dell'ecologia. Proprio alla fine del paese si può vedere la sua casa e il giardino roccioso con sculture dalle forme particolari.
Casa e giardino di Man |
Si prosegue su un facile sentiero tra i campi per arrivare a Porto da Lagoa che ha una grande spiaggia con acque calme dove vengono tirate a riva le barche.
Dopo circa trenta minuti da Camelle si arriva al piccolo paese di Arou dove termina questa quarta tappa del Cammino dei Fari.
Visto che nel frattempo si era rannuvolato ed era salito un fresco venticello ho rinunciato ad andare in spiaggia per fare solo un giro nelle viuzze del piccolo paese dove mi sono imbattuta nei granai tipici che ora vengono usati come elementi decorativi.
Granaio e uomini con costumi tradizionali |
Ad Arou ho assistito a un matrimonio celebrato in spiaggia con accompagnamento di una banda fatta di giovani donne che suonavano la cornamusa e con uomini vestiti con costumi tradizionali con campanacci legati in vita e copricapi molto particolari che ho visto essere usati nel carnevale di Verín.
Informazioni utili per la quarta tappa del Cammino dei Fari
Nel paese di Arou non ci sono alberghi ma solo case e camere in affitto che si possono trovare su Airbnb oppure su Booking. Il prezzo è più alto rispetto a quello degli alberghi ma proprio perché si può condividere l'alloggio con qualche compagno di cammino.
Non trovando posto qui si può chiamare un taxi per farsi portare in un'altra località come Camariñas e il giorno successivo tornare qui ma con lo zaino pieno solo delle cose che possono servire durante il giorno. Sul sito ufficiale del cammino si trovano i recapiti dei tassisti da chiamare in ogni località.
In alternativa alcuni scelgono di dormire a Camelle dove si trova alloggio in camere private e appartamenti ma evitando di usare il taxi così da partire con più libertà la mattina successiva.
Ad Arou ci sono due bar e uno è anche ristorante e minimarket dove si può comprare qualcosa da mangiare per il giorno successivo.
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