Negli ultimi anni sempre più persone si sono avvicinate ai cammini per scoprire un tipo di turismo lento che fa conoscere luoghi poco frequentati. Uno dei percorsi da fare in Italia è la Via del Volto Santo che unisce due zone della Toscana: la Lunigiana e la Garfagnana.
Le stagioni consigliate per camminare lungo questo antico tracciato sono la primavera e da settembre a fine ottobre quanto le temperature sono più gradevoli.
La locomotiva a Piazza al Serchio |
Piazza al Serchio a Castelnuovo Garfagnana
La Via del Volto Santo è un antico percorso che parte da Pontremoli e arriva a Lucca ed è uno dei rami della famosa Via Francigena ed è così chiamata in riferimento al crocifisso ligneo che è esposto nel Duomo di Lucca.
Questo percorso non è solo religioso ma anche naturalistico e può essere fatto a piedi oppure in mountain bike.
I chilometri totali da mettere in conto sono circa 228 in 10 tappe che possono essere divise ulteriormente per fermarsi a visitare i borghi più grandi lungo il percorso. In Lunigiana si possono visitare tanti paesi davvero deliziosi che avevo scoperto con un giro in e-bike.
Il tracciato è di livello escursionistico ma consiglio di utilizzare scarpe da trekking e di portare i bastoncini che aiutano nelle discese a scaricare il peso dalle ginocchia e ad avere maggiore stabilità.
Itinerario: Piazza al Serchio - Castelnuovo Garfagnana
Lunghezza: circa 18 km
Difficoltà: E
Tempo: 6 ore e 15 minuti
Dislivello: quota max 659
La settima tappa della Via del Volto Santo inizia da Piazza al Serchio e arriva a Castelnuovo Garfagnana attraversando tanti bei borghi e un tratto immerso nella natura.
Questa è la traccia GPS da scaricare su Wikiloc.
Chiesa di San Pietro |
Una locomotiva a vapore, che un tempo faceva servizio sulla linea ferroviaria Aulla - Lucca, è divenuta il simbolo del paese. Ora è stata collocata all'inizio dell'abitato per attirare la curiosità dei turisti di passaggio ed è una delle cose da vedere a Piazza al Serchio.
Il tracciato passa accanto alla Chiesa di San Pietro con una bella facciata in pietra divisa da paraste.
Io ho iniziato il cammino dalla stazione ferroviaria e sono salita proprio verso la chiesa per ritrovare la segnaletica della Via del Volto Santo che poi ho seguito senza fare alcuna deviazione.
Lasciato il borgo si percorre un tratto lungo la strada provinciale per poi dirigersi verso la frazione di San Donnino sino alla Chiesa dedicata a San Donnino martire di Fidenza col suo bel campanile.
Da qui si prosegue in salita su uno sterrato che passa nel bosco sino alle Verrucole dove si arriva dopo un'ora e 40 dalla partenza. Lasciato finalmente l'asfalto si inizia ad assaporare la bellezza della natura della Garfagnana e la tranquillità dei boschi nei quali si possono incontrare animali selvatici.
Avevo già scritto come le escursioni possano presentare rischi e chi fa trekking spesso in solitaria, come me, deve stare ancor più attento. Lungo questa tappa si passa quasi sempre vicino a paesi e la copertura telefonica è totale perciò questo può far stare tranquillo chi ha remore nel mettersi in cammino da solo.
Alle Verrucole si trova la Chiesa di San Lorenzo martire ma è famosa per la fortezza rinascimentale che venne eretta sulla precedente di epoca medievale.
Si può considerare una breve sosta per salire sino al punto più alto e godersi una meravigliosa vista panoramica sulle Alpi Apuane e la vallata sottostante. Arrivando nei giorni di apertura si può anche visitare la fortezza delle Verrucole che fu un presidio inespugnabile della famiglia d'Este.
Online si trovano molte belle fotografie ma per avere quella visuale bisognerebbe usare un drone o andare nel paese di Vibbiama.
Il cammino lungo la Via del Volto Santo, dopo aver toccato il punto più elevato della tappa, arriva al paese di San Romano, passando in mezzo a un bosco e accanto al Parco Avventura Selva del Buffardello, in circa 30 minuti.
Vicolo a San Romano con utensili antichi |
San Romano in Garfagnana è un delizioso borgo con le case in pietra che merita una visita approfondita per addentrarsi nel vicoletti e trovare begli scorci da fotografare. In uno in particolare ho trovato appesi vecchi utensili usati dai contadini. Nel paese tra le cose da vedere c'è la Chiesa di San Romano Martire di epoca romanica che spicca per la bianca facciata con elementi di pietra grigia. L'interno è stato rimodernato in epoca barocca ma, come i precedenti edifici religiosi incontrati lungo il cammino, era chiusa e perciò non ho potuto visitarla.
Il cammino lungo la Via del Volto Santo prosegue su strada asfaltata e in soli 15 minuti si giunge alla frazione di Sillicagnana dove si trova la chiesa di San Martino col bel campanile. Chi è attento ai dettagli potrà notare il tipo di pietra usata nelle costruzioni che rende ogni zona d'Italia unica e da scoprire con lentezza.
Attorno ad essa si possono vedere begli edifici che rendono il paese uno dei più bei borghi incontrati lungo questa tappa della Via del Volto Santo. L'edificio con la trifora e un bel decoro in pietra che si trova nella piazzetta col pozzo è meraviglioso.
Piazzetta dietro la chiesa di Sillicagnana |
Da qui si prosegue sulla strada asfaltata e poi lungo un sentiero sino alla frazione di Sambuca che si raggiunge in 20 minuti. Il borgo è dominato da aspre rupi vulcaniche e vi si trova la Chiesa di San Pantaleone.
Il cammino prosegue sulla asfaltata e all'entrata del paese c'è un'area picnic dove si può sostare per guastarsi uno snack.
In tutti i paesi attraversati si passa accanto a fonti d'acqua dove riempire la borraccia ma da qui in poi non se ne troveranno più.
Sambuca |
Dall'area di sosta si imbocca un sentiero che scende parallelo al fiume Serchio passando accanto alle alte arcate del ponte per giungere sullo sterrato, che si seguirà per poco più di un'ora, sino ad arrivare a Pontecosi.
In alternativa, volendo terminare qui il cammino, si può continuare sulla strada asfaltata sino a raggiungere Villetta dove si trova la stazione ferroviaria.
Questa tratta della Via del Volto Santo è su falso piano e passa accanto a vecchie cascine ristrutturate e allevamenti di bestiame. La vegetazione qui è quella tipica delle zone lungo i fiumi e perciò ci sono i pioppi che ombreggiano il percorso che comunque è molto soleggiato.
Ponte con bandiere tibetane |
In questa parte del cammino mancano proprio delle zone con panchine dove fermarsi un attimo a godersi la natura del luogo. Qui si possono incontrare molti fagiani che mi dispiace dire vengono messi in natura per la caccia!
A Pontecosi si può ammirare la Chiesa di San Magno che si erge su uno sperone roccioso e domina il lago dalle acque verdastre.
Questo è uno dei luoghi più scenografici del percorso e ugualmente belli da fotografare sono lo stesso lago, creato dallo sbarramento del fiume, dove vivono anfibi e la Chiesa della Madonna delle Grazie o Madonna del Ponte.
Sulle sponde del lago si trova un punto di ristoro dove poter fare una sosta visto che sono trascorse circa 4 ore e 30 dalla partenza.
La prima chiesa che ho potuto visitare lungo il cammino è stata proprio quella accanto al ponte in pietra a schiena d'asino che ricorda quello di Borgo a Mozzano.
Accanto alla chiesa si prosegue su strada lastricata e quasi subito su asfalto per arrivare sulla trafficata strada provinciale. Seguendo le indicazioni si arriva alla località Pontardeto e, fatto il sovrappasso stradale, alla periferia di Castelnuovo Garfagnana.
Qui si cammina su un lungo rettilineo tra villette sotto il sole che nel primo pomeriggio si fa sentire parecchio. Arrivati all'incrocio con la strada provinciale si scende Via Metà Costa ma si ritrova subito la trafficata via Guglielmo Marconi.
Poco dopo il Teatro Alfieri si entra in Via Venti Settembre per arrivare alla Porta di Castruccio, accesso al borgo toscano, in un'ora di cammino dalla Chiesa della Madonna del Ponte sul lago di Pontecosi.
Castelnuovo Garfagnana |
Dove dormire lungo la Via del Volto Santo
La Via del Volto Santo non fornisce credenziali da pellegrini e si può trovare ospitalità negli alberghi, b&b oppure ostelli dei vari paesi che s'incontrano lungo il cammino.
L'accoglienza non è quella a prezzi calmierati che si può trovare lungo altre vie battute da chi intraprende cammini religiosi e l'offerta non è neppure tanto ampia.
Posso consigliare di prenotare vicino al tracciato per non dover percorrere chilometri aggiuntivi rispetto a quelli effettivi che sono già parecchi ed escludono quelli che si percorrono visitando i vari borghi.
Il bello del camminare non è solo quello di arrivare dall'inizio alla fine ma anche quello di riservarsi tempo per le visite, per scattare fotografie e godersi la bellezza dei luoghi attraversati.
La segnaletica della Via del Volto Santo
Lungo questa tappa della Via del Volto Santo ho trovato diversi tipi di segnaletica e ogni bivio è segnato benissimo per cui non si può sbagliare direzione.
Ho trovato i classici cartelli marroni che indicano i luoghi turistici, paletti in legno e adesivi che riportano il simbolo del tracciato.
L'ultima parte è in comune con la Via Vandelli che arriva dalla direzione opposta da Modena e da Villetta sale verso Vagli per arrivare, superate le Apuane, a Massa.
Sul sito ufficiale del cammino non c'è la traccia GPS che ho trovato su Wikiloc e che consiglio di scaricare per verificare, in caso di dubbi, quale sia il percorso. A me è sempre utile per valutare dove fermarmi a dormire e le distanze tra i vari paesi.
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