6 maggio 2021

Escursione sulle colline liguri: La Spezia - Biassa

La provincia spezzina è attraversata da una fitta rete di sentieri che seguono le tracce delle antiche mulattiere usate un tempo per spostarsi tra le varie frazioni e per raggiungere le case più isolate. 

Dalla città è possibile fare tanti percorsi ad anello che toccano diversi centri abitati e passano tra campi e boschi.

Qui racconto un itinerario che parte dal quartiere di Fossitermi, sale a Sarbia e arriva a Biassa per ridiscendere a Pegazzano.


Escursione sulle colline liguri: La Spezia - Biassa
Veduta da Sarbia


Escursione sulle colline spezzine sino a Biassa

Ogni anno i volontari del CAI si adoperano per pulire questi sentieri che sono tra i più frequentati della zona e che, senza un'adeguata manutenzione, diventerebbero impraticabili in poco tempo a causa nella caduta di alberi, di piccole frane o della cresciuta della vegetazione del sottobosco.

Questo itinerario ad anello segue per la maggior parte i sentieri ben segnati, tranne il primo tratto che passa lungo le antiche mura della città della Spezia. 

Itinerario: Fossitermi- Sarbia - Strà - Foce - Biassa - Pegazzano
Sentieri: via delle Mura - 225 - AVG - 520 - 504
Dislivello: quota max 518 metri
Lunghezza: 14,1 km
Tempo di percorrenza: 4 ore e 40 minuti
Difficoltà: EE

L'itinerario che passa sulle colline spezzine va da Sarbia a Biassa passando tra diverse frazioni del capoluogo, tra campi coltivati, terreni incolti e boschi.

Per arrivare a Sarbia si può percorrere la via che passa lungo le antiche mura della città partendo da Piazzale Ferro nel quartiere di Fossitermi. Avevo già percorso questo tratto durante un'escursione alla scoperta delle mura ottocentesche.

A destra della galleria si sale una scala in cemento e si percorre la strada asfaltata che, passando vicino alle mura, arriva su Via dei Colli e poi nei pressi di Porta Castellazzo.

Poco più avanti si percorre la mulattiera che arriva a Sarbia e incontra il sentiero 225 che sale da Valdellora.

La parte vecchia del paese, che si raggiunge in una ventina di minuti, è poco più che un gruppetto di case. Salendo s'inizia ad ammirare un bellissimo panorama sul golfo della Spezia.

Da Sarbia s'imbocca il sentiero AVG in direzione Portovenere che, dopo aver attraversato Strà, arriva alla Chiesa di Marinasco, altro punto molto panoramico, in un'ora dalla partenza.


sentiero AVG Sarbia Strà La Spezia
Sentiero tra i campi da Sarbia a Strà

Dal piazzale si prosegue dritti sullo sterrato e poi sulla strada asfaltata per arrivare alla Foce in una quindicina di minuti.

Attraversata la strada principale, Via Genova, si sale lungo la scalinata che passa tra campi e abitazioni isolate per arrivare in località Bersedo. Il sentiero è sempre ben segnalato, tranne l'ultimo tratto che passa tra case un po' fatiscenti dove si potrebbe sbagliare direzione.

Si arriva in questo crocevia di sentieri in un'ora e 50 minuti.

Dal bivio si prosegue lungo la strada asfaltata seguendo il sentiero numero 520. Questo tracciato ha un breve tratto in comune col sentiero 523 che sale da Pegazzano e che avevo già percorso altre volte per arrivare al Telegrafo.


sentiero 520 la Spezia Biassa
Sentiero 520

Dopo pochi minuti si trova lo sterrato che si deve seguire per un breve tratto prima di inoltrarsi in mezzo a un bosco tra i pini e i lecci su un fondo fatto di terra e pietre.

Questo sentiero non è molto frequentato perché sono pochi i punti panoramici ma è bello camminare nella quiete ascoltando solo il canto degli uccellini.

Attenzione a non sbagliare al bivio dove c'è l'innesto con un sentiero, segnalato da punti di vernice rossa, che sale verso Via Parodi. Chi volesse salire lassù sono solo 15 minuti.

Proprio da questo punto il sentiero 520 diventa più difficoltoso da percorrere, alcuni gradoni scivolosi e si passa tra la vegetazione del sottobosco che lo avvolge in taluni punti.

Superati alcuni rigagnoli d'acqua che scendono dal crinale, si arriva a un altro bivio che non è segnato ma è il sentiero 523C che sale verso Via Parodi.

Si prosegue sempre in discesa e si arriva tra i campi, ormai incolti, sopra il paese di Biassa. Dopo un'ora e 20 da Bersedo. In realtà i cartelli indicano solo un'ora e dieci minuti di cammino ma sono imprecisi perché occorrono altri 15 minuti per scendere lungo la strada rotabile per raggiungere il centro del paese.

Qui si vede nuovamente il golfo spezzino con dietro l'appennino tosco-emiliano e le Alpi Apuane.


antiche abitazioni Biassa La Spezia
Abitazioni antiche in pietra

Biassa è un borgo incuneato in un canalone tra i monti circostanti dove ancora molte abitazioni non sono state restaurate mentre altre sono diventate molto graziose. Si può vedere come un tempo le case avessero una scala che conduceva al terrazzino e all'ingresso e fossero a più piani, alte e strette.

Una breve sosta in paese permette di vedere la chiesetta e un antico lavatoio che il restauro ha reso troppo moderno.

chiesa lavatoio Biassa la Spezia

Da Biassa, per completare l'escursione ad anello, si scende lungo il sentiero 504 verso Pegazzano, uno dei quartieri della Spezia. Questo è un tratto alternativo del Sentiero Liguria perché, proseguendo verso l'alto, si arriva a S. Antonio dove c'è l'innesto con l'Alta Via delle Cinque Terre.


sentiero 504 Biassa La Spezia
Sentiero 504 tra i campi a Biassa

Il sentiero è una bella scalinata che dapprima passa tra i campi coltivati e poi taglia la strada rotabile in molti punti. Per un tratto si percorre proprio la strada asfaltata passando accanto alla Cava Fornace dove, sino a qualche anno fa, dalla pietra calcarea, estratta sul Monte Santa Croce, si ricavavano inerti usati in edilizia. Una delle brutture della zona perché le montagne sono belle quando rimangono intatte.


cava Fornace La Spezia
La cava abbandonata

Arrivati a un curvone, poco prima del ponte sul torrente, si tiene la sinistra e si percorre così il sentiero che arriva in Via Vecchia di Biassa, una bella mulattiera chiusa tra alti muri, nel quartiere di Pegazzano. La tempistica per scendere in città da Biassa è di circa 50 minuti a passo moderato.

Si conclude così una bella passeggiata sulle colline che racchiudono la città della Spezia tra borghi e boschi.


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