17 dicembre 2020

Isola di Texel: cosa vedere girando in bici

L'isola di Texel è una rinomata meta turistica dei Paesi Bassi ideale per chi desidera un contatto con la natura e percorrere piste ciclabili che attraversano le diverse zone.

L'isola, che appartiene all'arcipelago delle Frisone Occidentali, misura solo 25 km di lunghezza per 9 km di larghezza per cui molti arrivano qui soltanto per fare un'escursione giornaliera.

Io consiglio di stare molto più tempo, di girare in bicicletta e di percorrere i sentieri costieri a piedi per immergersi nella natura selvaggia.

Isola di Texel: cosa vedere girando in bici
Panorama vicino al faro


Cosa vedere sull'isola di Texel

L'isola di Texel è luogo di soggiorno di molti olandesi e tedeschi che arrivano in auto, oppure in camper, e poi girano con le loro biciclette o ne affittano una, spesso portando con sé anche i loro cani nel carrellino attaccato alla bici.

L'isola è molto importante dal punto naturalistico per la presenza del Parco Nazionale delle Dune di Texel che si estende per 43 km quadrati nella parte della costa occidentale e in alcune zone interne.

All'interno del parco ci sono numerosi sentieri pedonali che costeggiano il litorale, passando dietro le dune sabbiose, specchi d'acqua che sembrano lagune, prati dove si vedono animali al pascolo e alcune zone boschive.

bovini nel parco delle dune di texel

Una lunga pista ciclabile si addentra nel parco facendo varie diramazioni che raggiungono punti panoramici dai quali osservare la fauna e la flora locali, ma ne parlerò più sotto.

Una cosa da vedere a Texel, soprattutto se si hanno bambini è l'Ecomare, un centro di documentazione dedicato al Mare del Nord, ovvero il Waddenzee. All'interno del parco, che si occupa del recupero e della cura delle foche malate, c'è anche un acquario dove poterle vedere da vicino.

All'estremità nord dell'isola, vicino alla cittadina di De Cocksdorp, si trova un altro dei luoghi d'interesse più importanti, ovvero il faro di Eierland alto ben 34,7 metri. Il faro realizzato in mattoni su una duna di sabbia di 20 metri di altezza fu inaugurato nel 1864.

faro sull'isola di texel

Dal 1982 è diventato un rijksmonument, ovvero monumento nazionale protetto, ed è possibile salire sulla terrazza acquistando online un biglietto al prezzo di 5 euro. Per salire c'è una scala a chiocciola di 118 gradini che corrispondono a sei piani.

Cosa vedere a Texel girando a piedi

Il primo giorno sull'isola di Texel, munita della cartina ricevuta in albergo e delle mappe su Maps.me, mi sono addentrata nel Parco delle Dune lungo un sentiero percorribile solo a piedi all'interno della zona chiamata De Muy.

Dalla cittadina di De Koog ho camminato lungo la pista ciclabile per raggiungere la spiaggia contrassegnata col numero 21, credo che i numeri indichino i chilometri del tratto costiero.

Questa spiaggia è dotata di cabine, ombrelloni, servizi di ristoro. Tutto questo lato dell'isola è praticamente un litorale unico per cui c'è spazio a sufficienza per tutti. Un po' mi ha ricordato le spiagge della penisola di Neringa in Lituania.

spiaggia de koog

Seguendo un sentiero contrassegnato da un paletto blu mi sono incamminata dietro le alte dune che delimitano il tratto costiero. Qui, al riparo dal vento, cresce una rigogliosa vegetazione e ho visto persino le mazze di tamburo, funghi che nascono nei nostri boschi.

sentiero blu nel parco di texel

De Muy è una giovane area che è stata bonificata, costruendo dighe. L'acqua salata non arriva all'interno così da permettere il pascolo del bestiame. Camminando lungo i sentieri occorre fare attenzione proprio agli animali che sono liberi all'interno delle grandissime aree recintate.

In questa zona migrano uccelli come le spatole e i cormorani e crescono molte varietà di piante e fiori selvatici come il giglio caprino, una varietà di orchidea.

stagno nella zona di De Muy

Nel soleggiato pomeriggio ho camminato in questa zona dal paesaggio abbastanza monotono sino a un laghetto attorniato dalla vegetazione e dopo ho svoltato a destra per incamminarmi sulla via del ritorno.

Poco oltre ho incontrato dei bovini che stavano proprio in mezzo alla strada e, superato un canale, ho ritrovato un largo sterrato che mi ha riportato in paese passando accanto alla pineta.

canale nel parco delle dune di texel
Il guado con pietre sul canale

In questa zona dell'isola ho visto anche la pecora di Texel che è stata creata da un incrocio fatto in laboratorio tra sangue Lincoln e Leicester per ottenere una razza a rapida crescita e con basso contenuto di grasso, nonché resistente a difficili condizioni climatiche. Oggi si trova, oltre che sull'isola olandese, anche in altre parti del mondo dove si allevano pecore come Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti e Regno Unito.

A me sono sembrate molto carine e curiose tanto da venire vicino alla recinzione per nulla intimorite, si vede che sono abituate al passaggio delle persone.

pecore al pascolo a texel

In questa escursione a piedi di quasi tre ore ho percorso oltre 10 km. Chi non volesse camminare così tanto può fare un sentiero lungo solo 4 km.

Questo è il mio video su YouTube della visita dell'isola di Texel.



Cosa vedere a Texel girando in bicicletta

Il giorno successivo ho lasciato il mio zaino al noleggio delle bici a De Koog e ho iniziato l'esplorazione verso nord dirigendomi subito al faro.

Sull'isola ci sono tanti servizi di noleggio biciclette che hanno un'ampia scelta di mezzi prenotabili anche al momento. Vi consiglio sicuramente Fietsverhuur De Koog, che si trova nel centro del paese, per la loro disponibilità. La bicicletta con 7 marce costa 9 € al giorno, l'unica avvertenza è che bisogna riportarla entro le 18.

Questa volta ho noleggiato una bicicletta normale perché quelle a pedalata assistita avevano il sellino troppo alto per me.

fattoria nella campagna di De Koog
Fattoria in vendita nella campagna di De Koog

Sull'isola c'è una capillare rete di piste ciclabili che va da sud a nord collegando tutte le località e i punti d'interesse. Guardando i numeri sui paletti a ogni bivio e le indicazioni per le varie località è facile orientarsi, in ogni caso sbagliando bivio subito dopo se ne incontra un altro e non è necessario tornare indietro.

Di prima mattina ho costeggiato una delle vie principali dell'isola per impiegare meno tempo e riservarmi le visite dei luoghi più interessanti per il ritorno.

Per arrivare al faro da De Koog sono circa 13 km e la strada è tutta pianeggiante. Lungo il tragitto si possono vedere fattorie e piccoli centri abitati.

Poco prima dell'arrivo consiglio di dirigersi verso l'imbarcadero per l'isola Vlieland e poi scendere a sinistra allo stagno di Renvogelveld, vicino al campeggio, dove si possono osservare tanti uccelli come tordi, beccaccini e spatole.

stagno di Renvogelveld a Texel
Renvogeveld

Per raggiungere il faro si deve percorrere un tratto in salita e qui si può notare come l'azione erosiva in solo un secolo abbia ridotto la sua distanza dalla costa, prima lontano circa tre chilometri.

Dopo una passeggiata sulla spiaggia ho imboccato il primo bivio a destra, oltrepassata la discesa, per passare così lungo una pista ciclabile con continui sali e scendi sempre attenta a scorgere animali tra la vegetazione.

Ogni tanto mi sono fermata a fare camminate vicino agli stagni. Il mio giro in bicicletta è continuato verso la spiaggia 28 dove avrei voluto fermarmi, però ha iniziato a piovere rovinando un poco la mia escursione giornaliera sull'isola di Texel.

cabine nella spiaggia 28 a Texel
Cabina nella spiaggia 28

Un vero peccato perché tra la pioggia e il vento era impossibile stare sulla spiaggia. Anche questa è attrezzata e dotata di cabine, bagni e punto di ristoro. Tante persone arrivano qui in auto per rilassarsi in spiaggia, perciò anche per loro è stata una giornata rovinata.

Il mio giro in bicicletta è continuato nella zona di Krimbos che è molto diversa dal resto dell'isola. Qui si passa all'interno a una foresta piantata all'inizio degli anni '80 e si costeggiano radure, dove si vedono anche cavalli, ruscelli e piante fiorite. Le alte betulle e l'umidità mi hanno ricordato l'Italia.

Questa zona è molto frequentata sia da persone in bicicletta sia da quelli che preferiscono passeggiare lungo la pista ciclabile, per cui occorre fare attenzione. In tanti punti ci sono anche panchine sulle quali sedersi e stare in mezzo alla natura in tranquillità.

pista a De Krimbos vicino De Cocksdorp

La tappa successiva è stata la località di De Cocksdorp che è il villaggio più a nord dell'isola. Il suo nome significa villaggio di De Cock dal nome dell'armatore di Anversa Nicolas Joseph de Cock che bonificò la zona per trasformarla in area agricola.

Nel paese si può vedere la Waddenkerk, una chiesa fondata nel 1835 diventata rijkmonument


chiesa a De Cocksdorp

La via centrale del paese arriva all'argine e salendo si possono vedere un piccolo porticciolo e l'alta costa, ben diversa da quella dell'altro lato dell'isola.

Il villaggio di De Cocksdorp è molto carino con le case davanti il giardino e appare molto più tranquillo di altri.

porticciolo a De Cocksdorp

Dopo la pausa pranzo ho inforcato nuovamente la bicicletta per costeggiare il parco delle dune e fermarmi nei diversi punti panoramici indicati da cartelli. Esistono tante piste ciclabili perciò sono andata un po' a intuito per dirigermi verso lo stagno chiamato De Slufter.

stagno a De Slufter
Laguna con uccelli. Una recinzione impedisce di avvicinarsi.

Qui sono scesa tra le dune camminando un'oretta in questa pianura costiera che ha un collegamento diretto col Mare del Nord per cui le acque interne sono salmastre.

Questa è l'area del parco maggiormente frequentata per la possibilità di fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura e la vicinanza con la strada. Qui ho trovato davvero tanta gente comprese comitive di ragazzi in gita.

La zona è molto diversa da quella di De Muy e a prima vista sembra un paesaggio monotono ma una volta incamminati tra le dune si scopre la sua bellezza.

laguna De Slufter
Laguna di De Slufter

Il mio giro è proseguito sempre lungo la pista ciclabile che costeggia le dune per fare sosta in altri punti panoramici-

La mia escursione in bicicletta sull'isola di Texel è terminata alle 15, poco prima che si scatenasse un diluvio. Per fortuna ero alla fermata del bus che mi avrebbe portato al porto a prendere il traghetto per poi raggiungere Zaandam, la tappa successiva del mio viaggio nei Paesi Bassi.

dune nella laguna De Slufter
Dune di De Slufter

Il giro mio giro in bicicletta a Texel è stato di circa una quarantina di km perché ho fatto diverse deviazioni verso punti panoramici. Nel complesso ho percorso una minima parte dei 140 km di piste ciclabili che attraversano l'isola.

Girare Texel in camper

L'isola di Texel si può girare anche in camper ma, per godersi appieno la sua natura selvaggia, l'ideale sarebbe lasciarlo parcheggiato in un'area di sosta e poi muoversi in bicicletta.

Posso consigliare il campeggio De Krim, nei pressi di De Cocksdorp, che ha anche bungalow e camere per gli ospiti che arrivano in auto.

Da questo campeggio si può girare la parte nord dell'isola e i giorni successivi spostarsi a sud per vedere altre località e il parco Ecomare. Una vacanza in camper permette di essere più liberi negli spostamenti e autonomi nel mangiare, lo sa bene chi è solito fare vacanze di questo tipo.

Le cittadine di Texel

Sull'isola delle Frisone ci sono sette villaggi e il più importante è il capoluogo Den Burg. La cittadina è stata fondata nella seconda metà del IX secolo al centro dell'isola per difendersi dagli attacchi dei Vichinghi che imperversavano sulla costa.

Den Burg è molto turistica e perciò le sue vie sono affollate e piene di negozi di souvenir e di ristoranti. Per un pranzo con menù con pietanze vegetariane consiglio De Stal Texel dove ho gustato un Veg burger. Il ristorante ha una grande terrazza all'aperto oltre che la sala interna.

Ho cercato di scattare fotografie evitando la folla ma è stato arduo, un vero peccato perché nel paese ci sono 64 edifici, tra fattorie e abitazioni, classificate rijksmonumenten.

antiche abitazioni a Den Burg

Tra questi monumenti del regno figurano la Chiesa riformata, costruita intorno al 1400, e la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1863.

Girando per il paese mi sono soffermata ad ammirare molti edifici come l'hotel De Lindeboom, costruito nel 1891, per la bellezza delle facciate decorate.

hotel De Lindeboom a Den Burg

Oltre alla già citata De Cocksdorp, più piccola e meno turistica della precedente, c'è De Koog che un tempo era un villaggio di pescatori. L'attività è cessata negli anni '30 per l'insabbiamento della costa. Il suo nome deriva da cooghen che significa polder, infatti attorno ci sono molte fattorie.

Oggi è una rinomata località balneare e quella che sembra di più recente costruzione. L'unica via centrale, la Dorpstraat, è tutto un susseguirsi di negozi e di ristoranti. L'unico edificio storico è una chiesetta dalla facciata bianca che risale al 1415. 

Attorno a questo nucleo originale sono state costruite molte case e alberghi in mezzo alla campagna.

antico edificio a De Koog
Antico edificio nella Dorpstraat

Gli altri villaggi dell'isola di Texel sono più piccoli e di minore importanza: Den Hoorn, Oosterend, Oudeschild e De Waal.

Il mio soggiorno è durato solo due giorni perciò non ho potuto vedere altro.

Come arrivare sull'isola di Texel

Per arrivare sull'isola di Texel si deve prendere il traghetto dal porto di Den Helder e fare una breve traversata di 20 minuti. La frequenza dei traghetti è di uno all'ora e il prezzo per la traversata senza mezzi è di 2,5 euro che si paga all'andata. Il ritorno è compreso e occorre il biglietto.

Si pagano 5 € se si trasporta anche la bicicletta. Per informazioni sugli orari e sui prezzi potete consultare il sito ufficiale Teso.

I traghetti sono molto grandi e hanno bei salottini interni e spazi all'esterno per godersi la traversata.

Den Helder si raggiunge da Amsterdam in treno oppure in bus da altre località del nord dei Paesi Bassi come Edam oppure Hoorn. Io sono arrivata da Edam, fermandomi a fare un giro a Hoorn, e riprendendo poi l'autobus verso questa località portuale.

A Den Helder merita una visita il Museo navale che si trova a destra prima dell'imbarcadero.

Quando si sbarca dal traghetto si può prendere il bus gratuito numero 33 che porta in città vicino alla stazione dei treni e degli autobus. All'andata avevo fatto questo tragitto a piedi impiegando circa 20 minuti.

centro storico Den Burg
Via centrale di Den Burg

Sull'isola di Texel si può girare in bicicletta oppure in auto ma esiste anche un servizio di bus di linea, poco frequente, che collega il porto di Hen Hortje a Den Burg e De Koog. Si può utilizzare la OV Chip card ma ho visto che i prezzi sono più alti rispetto ad altre zone dei Paesi Bassi, pur avendo la comodità di non fare i biglietti singoli. Conviene fare il biglietto giornaliero se si pensa di usare i bus di frequente. 

In tante zone è possibile usufruire del servizio di minibus chiamandoli con 30 minuti di preavviso. Io ne ho visti girare ben pochi perché chi viene qui si sposta in bicicletta.

Dove alloggiare a Texel

Sull'isola di Texel sono molteplici le soluzioni di alloggio. I villaggi maggiormente scelti dai turisti sono Den Burg e De Koog e quest'ultimo lo consiglio a chi viaggi spostandosi coi mezzi pubblici oppure noleggiando una bicicletta.

piatti vegetariani all'hotel Tatenhove
Cena vegetariana

Io mi sono trovata molto bene all'hotel Tatenhove dove ho scelto la mezza pensione. L'albergo è appena fuori dal centro e dispone anche di biciclette a noleggio. Prima dell'arrivo sono stata contattata per la scelta dell'orario di cena e di colazione e così ho potuto optare per il menù vegetariano. Mi sono stati serviti dei piatti squisiti e con porzioni abbondanti.

Avrei voluto stare una notte in più ma non c'era disponibilità per i giorni che avevo scelto, un vero peccato perché il giorno successivo sarebbe stato soleggiato e perciò l'ideale per fare un altro giro in bicicletta.

La breve vacanza sull'isola di Texel è stata l'occasione per immergermi nella natura dei Paesi Bassi che è tanto diversa da quella dell'Italia, forse un po' monotona ma è sempre un piacere stare in mezzo al verde, come amano fare i popoli nordici.


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